martedì 6 febbraio 2024

"Il Milan va a caccia del secondo posto".

Il titolo è virgolettato, perché non l’ho detto io, adesso per come si sono messe le cose sì, il Milan può pensare di puntare al secondo posto, come dice Pioli e come dicono i risultati, i rossoneri nelle ultime 8/9 partite, hanno fatto bene come Inter e Juventus, la squadra rossonera è ora a -4 dai bianconeri, secondi o terzi non cambia nulla, però da quest’anno il secondo posto permette di partecipare alla Supercoppa italiana del prossimo anno, che non è più una gara secca, ma è una final four, una rottura di palle in più per l’allenatore, ma anche una bella manciata di petrodollari.

A Frosinone il Milan ha vinto in rimonta e ha portato a casa tre punti, contro una squadra che ha giocato con i giovani, un ottimo calcio e che è stata difficile da domare, ma per me e non solo per me, i problemi nel Milan ci sono ancora, questa vittoria da speranza e autostima, ma non maschera i problemi di una squadra che continua a concedere troppo alla squadra avversaria, è una questione sempre molto rischiosa e non è da grande squadra.

Ancora una volta Giroud segna e fa assist, così come Jovic, entrambi meritano una conferma per la prossima stagione, ma come riserva, perché se si vuole tornare il Milan di una volta, non si può pensare di affrontare anche il prossimo campionato con loro due di punta, uno deve andare via e deve essere sostituito da un top attaccante che non abbia però 33 anni, credo tra i due che sia arrivato il momento della separazione con Giroud, ma solo perché va per i 38 anni, Jovic fa bene la riserva e poi entra e segna.

Il ritorno di Gabbia al Milan è davvero convincente, anche se al Villarreal ha giocato poco, come sostenevo io, il ragazzo aveva bisogno di “giocare”, di mettersi in concorrenza, di provare esperienze nuove, di essere allenato da altri allenatori, avere stimoli nuovi ed essenzialmente, non essere considerato l’ultimo, quello che gioca quando sono tutti morti, per me ci sono tante colpe del tanto decantato Pioli, tra i suoi peccati anche De Ketelaere e Calhanoglu.

De Ketelaere fosse stato per Maldini, lo avrebbe tenuto almeno un altro anno, se non altro per provare a rivalutare il suo acquisto, come è successo con Thiaw prima e con Adli poi, sicuramente non proprio dei campionissimi, ma quando operava Maldini, al Milan si facevano le nozze coi fichi secchi, su De Ketelaere il Milan non ha avuto pazienza e Pioli non ha visto l’ora di fare un dispetto a Maldini, ma anche perché sapevano che il “coach” non è capace di allenare i giovani.

Calhanoglu non era giovane, era lento, impacciato e chiaramente sotto pressione, oggi è un altro, è sempre nel posto giusto, ha personalità imposta e segna, non è stata un'intuizione di Inzaghi in quel ruolo, al Milan in emergenza lo aveva fatto spesso, poi tornava nel suo ruolo dove c’era bisogno e comunque, non che Simone lo considero un guru tra gli allenatori, ma da chi era allenato Calhanoglu? da Pioli, da Giampaolo e da Gattuso?

Giampaolo abbiamo visto tutti che fine ha fatto e sarebbe stata la stessa fine di Pioli, se Spalletti allora avesse accettato di andare al Milan e rinunciare ai soldi dell’Inter, perché doveva andare alla Sampdoria e invece si incontrato con Ibra sulla via di Damasco ed è stato miracolato, anche se i miracoli non sono eterni, Gattuso è di nuovo in difficoltà, lo è stato al Milan, lo è stato al Napoli, lo è stato a Valencia e lo è adesso a Marsiglia, Rino non è più che un mediocre allenatore di serie A/B.

Dugarry, direttore sportivo del Marsiglia: “Che delusione, speravo di vedere un altro Simeone, aveva un’immagine così forte come giocatore, che inevitabilmente fai un parallelo con l’allenatore, come sarà. Non puoi che rimanere deluso perché ti aspettavi qualcos'altro a bordo campo, vedere una sorta di Diego Simeone. Non lo trovo male nella comunicazione, ma aveva un'immagine così forte, è così conosciuto che non puoi che rimanere deluso", questo è quello che è successo al Milan, al Napoli e al Valenzia.

Ma torniamo al difensore centrale che chiedeva Pioli, adesso la situazione si sta normalizzando, anche perché non ci sono più infortuni, segno che hanno cambiato modo di allenare i muscoli dei giocatori, quindi può pure bastare così, si può “riconsiderare” Gabbia e vedere cos’è questo Pellegrino, che non ha avuto, prima per Pioli e poi per l’infortunio, la possibilità di dimostrare quanto vale, ma a centrocampo la coperta è corta, se non altro perché mancano uno/due incontristi davanti alla difesa.

Dugarry forse è stato un po' irriverente nei confronti di Gattuso, però è stato sincero, Ibra quando dice: "Pioli è il nostro allenatore e siamo contenti di lui", non è sincero, perché proprio lui non lo è, come non lo è più della metà dei tifosi milanisti, è una frase interlocutoria, perché non chiarisce niente sul futuro di Pioli, anzi, un’affermazione così decisa, secondo me nasconde la verità, doveva dire: “Sarà confermato anche per la prossima stagione, ha ancora un altro anno di contratto”, non lo ha fatto perché non sono queste le intenzioni.

Un altro schietto nelle sue dichiarazioni è stato Allegri, non lo sopporto come uomo e benché meno come allenatore, però non si nasconde: "L'Inter è favorita, ma adesso occhio anche al Milan", vero, tutto vero, adesso il Milan si fa veramente pericolo per il secondo posto, a condizione che mantenga almeno questa continuità di risultati e fa bene a dire che bisogna stare attenti ad ogni imprevisto possibile, perché bravo o no, adesso il Milan è a meno 4 punti dalla Juventus. 

Nessun commento:

Posta un commento