venerdì 16 febbraio 2024

Bene, bella vittoria, complimenti.

 

Vincere l'Europa League significherebbe risolvere tante incertezze, principalmente per quanto riguarda la vicenda Pioli, nel dopo partita tutti erano convinti come me, che si è vero Pioli ha vinto uno scudetto “difficile”, perché non era la squadra più forte, però la stagione immediatamente dopo lo scudetto, è arrivato quinto in campionato, è uscito dallo scudetto e dalla coppa Italia a gennaio ed è stato umiliato nella semifinale di Champions.

Ecco perché l'Europa League può cambiare le sorti del futuro della panchina di Pioli, anche un secondo dopo essere uscito dallo scudetto e dalla coppa Italia, ancora una volta prematuramente, con la solita crisi annuale di risultati e di gioco non può bastare, il 90 per cento dei tifosi e degli addetti ai lavori, dopo 5 anni di acrobazie in panchina, vuole qualcosa di nuovo, di più stabile, qualcosa che li entusiasmi di più di una serie di vittorie al cardiopalma, strappate per i capelli dopo 90 minuti scadenti.

L’obiettivo Europa League è più un obiettivo per Pioli che per la società, non che mettere in bacheca questa coppa sia una cosa brutta, anzi, ma è sicuramente la grande opportunità per Pioli, per risolvere le incertezze su chi siederà in panchina il prossimo anno, anche se per me vincere una coppa o uno scudetto, non significa conferma automatica, per me conta il calcio che propone l’allenatore e quello del dopo scudetto non mi piace.

Non mi piace questo atteggiamento di vittima, questo suo essere “politico”, di arrampicarsi sugli specchi, questo suo dire e non dire, di giustificare tutti e tutto, fatta salva qualche subdola vendetta, questo fatto che non ha coraggio specialmente con i giovani e che è integralista, sono proprio queste cose cha hanno stufato noi tifosi, dopo 5 anni vorremmo vedere di meglio.

Come la scusa degli infortuni, è un grande alibi gestito in maniera ridicola, anche dal punto della comunicazione (altro aspetto negativo del tecnico), io, come sono sicuro la stragrande maggioranza di tifosi e addetti ai lavori, sono restio comunque ad una sua possibile conferma nella prossima stagione, io non sono soddisfatto di come gioca il Milan, anche se vince e non mi accontento di qualificarmi in Champions, per manifesta inferiorità tecnica di: Atalanta, Roma e Lazio, con tutto il rispetto.

Non penso che il Milan vincerà l'Europa League e credo che Pioli abbia finito il suo tempo comunque, non lo vedo un allenatore da record, non è minimamente paragonabile ai Sacchi, agli Ancelotti, ai Rocco, ai Capello o ai Liedholm, per me è stato al Milan più di quanto meritasse, ineccepibile il lavoro fatto negli anni prima dello scudetto, ma il lavoro compiuto dallo scudetto vinto in poi è da criticare, compresa l’aria di onnipotenza che ha acquisito.

Io penso che dallo scudetto in poi, è iniziata la parabola discendente di Pioli, Maldini se ne era accorto e non è stato ascoltato, succede a tutti che dopo un paio di annate buone, le cose non vanno più per il verso giusto, è successo a Sacchi e a Capello, la crescita dei giocatori non c’è e se qualcuno cresce, la crescita è risicata, tranne a imporsi dopo che sono andati via dal Milan, Calhanoglu su tutti e Leao che continua ad avere gli stessi difetti.


Resto sempre fiducioso, che Spalletti dopo l’Europeo dia il ben servito alla Nazionale e si sieda sulla panchina del Milan, come è sempre stato un mio desiderio e quello di Maldini nel 2019, così avrà pure fatto l’anno “sabatico” che aveva manifestato di fare a De Laurentis, la Nazionale verrà affidata giustamente a Ranieri, che merita di chiudere la carriera con questo riconoscimento. 

A proposito di commissari tecnici, la Federazione saudita ha attaccato Mancini per il suo "Atteggiamento inaccettabile", è furiosa dopo l'eliminazione e l’abbandono del campo, Mancini si è pentito di avere accettato il calcio asiatico e per non rinunciare alla barca di soldi che ha sottoscritto di guadagnare, ha pensato bene di farsi esonerare, lasciando il campo prima ancora che finisse la sessione dei rigori.

La federazione Saudita ha pensato all’esonero, poi ci ha ripensato e per un discorso economico ha deciso di continuare con il tecnico di Jesi, quindi niente esonero e niente ritorno in una panchina Italiana, come Mancini sperava, sicuramente però non sarebbe più tornato sulla panchina dell’Italia,

Il contratto di Mancini prevede che lui e il suo staff, devono passare almeno 183 giorni all’anno nel paese arabo, in caso contrario l’ingaggio verrà dimezzato, in caso di esonero invece, la federazione Saudita pagherebbe una penale altissima, questo è quello che vorrebbe Mancini e magari sottoscrivere un contratto con il Napoli.

Nessun commento:

Posta un commento