Vincere
l'Europa League significherebbe risolvere tante incertezze, principalmente per
quanto riguarda la vicenda Pioli, nel dopo partita tutti erano convinti come
me, che si è vero Pioli ha vinto uno scudetto “difficile”, perché non era la
squadra più forte, però la stagione immediatamente dopo lo scudetto, è arrivato
quinto in campionato, è uscito dallo scudetto e dalla coppa Italia a gennaio ed
è stato umiliato nella semifinale di Champions.
Ecco perché l'Europa League può cambiare le
sorti del futuro della panchina di Pioli, anche un secondo dopo essere uscito
dallo scudetto e dalla coppa Italia, ancora una volta prematuramente, con la
solita crisi annuale di risultati e di gioco non può bastare, il 90 per cento
dei tifosi e degli addetti ai lavori, dopo 5 anni di acrobazie in panchina,
vuole qualcosa di nuovo, di più stabile, qualcosa che li entusiasmi di più di
una serie di vittorie al cardiopalma, strappate per i capelli dopo 90 minuti
scadenti.
L’obiettivo Europa League è
più un obiettivo per Pioli che per la società, non che mettere in bacheca questa
coppa sia una cosa brutta, anzi, ma è sicuramente la grande opportunità per
Pioli, per risolvere le incertezze su chi siederà in panchina il prossimo anno,
anche se per me vincere una coppa o uno scudetto, non significa conferma
automatica, per me conta il calcio che propone l’allenatore e quello del dopo
scudetto non mi piace.
Non mi piace questo
atteggiamento di vittima, questo suo essere “politico”, di arrampicarsi sugli
specchi, questo suo dire e non dire, di giustificare tutti e tutto, fatta salva
qualche subdola vendetta, questo fatto che non ha coraggio specialmente con i
giovani e che è integralista, sono proprio queste cose cha hanno stufato noi
tifosi, dopo 5 anni vorremmo vedere di meglio.
Come la scusa degli infortuni, è un grande alibi gestito in maniera ridicola,
anche dal punto della comunicazione (altro aspetto negativo del tecnico), io,
come sono sicuro la stragrande maggioranza di tifosi e addetti ai lavori, sono restio
comunque ad una sua possibile conferma nella prossima stagione, io non sono soddisfatto
di come gioca il Milan, anche se vince e non mi accontento di qualificarmi in
Champions, per manifesta inferiorità tecnica di: Atalanta, Roma e Lazio, con
tutto il rispetto.
Non penso che il Milan vincerà
l'Europa League e credo che Pioli abbia finito il suo tempo comunque, non lo
vedo un allenatore da record, non è minimamente paragonabile ai Sacchi, agli
Ancelotti, ai Rocco, ai Capello o ai Liedholm, per me è stato al Milan più di
quanto meritasse, ineccepibile il lavoro fatto negli anni prima dello scudetto,
ma il lavoro compiuto dallo scudetto vinto in poi è da criticare, compresa
l’aria di onnipotenza che ha acquisito.
Io penso che dallo scudetto
in poi, è iniziata la parabola discendente di Pioli, Maldini se ne era
accorto e non è stato ascoltato, succede a tutti che dopo un paio di annate
buone, le cose non vanno più per il verso giusto, è successo a Sacchi e a
Capello, la crescita dei giocatori non c’è e se qualcuno cresce, la crescita è
risicata, tranne a imporsi dopo che sono andati via dal Milan, Calhanoglu su
tutti e Leao che continua ad avere gli stessi difetti.
Resto sempre fiducioso, che Spalletti dopo l’Europeo dia il ben servito alla Nazionale e si sieda sulla panchina del Milan, come è sempre stato un mio desiderio e quello di Maldini nel 2019, così avrà pure fatto l’anno “sabatico” che aveva manifestato di fare a De Laurentis, la Nazionale verrà affidata giustamente a Ranieri, che merita di chiudere la carriera con questo riconoscimento.
A proposito di commissari
tecnici, la Federazione saudita ha
attaccato Mancini per il suo "Atteggiamento inaccettabile", è furiosa dopo l'eliminazione e l’abbandono del
campo, Mancini si è pentito di avere accettato il calcio asiatico e per non
rinunciare alla barca di soldi che ha sottoscritto di guadagnare, ha pensato
bene di farsi esonerare, lasciando il campo prima ancora che finisse la
sessione dei rigori.
La federazione Saudita ha pensato all’esonero, poi ci
ha ripensato e per un discorso economico ha deciso di continuare con il tecnico
di Jesi, quindi niente esonero e niente ritorno in una panchina Italiana, come
Mancini sperava, sicuramente però non sarebbe più tornato sulla panchina dell’Italia,
Il contratto di Mancini prevede che lui e il suo
staff, devono passare almeno 183 giorni all’anno nel paese arabo, in caso
contrario l’ingaggio verrà dimezzato, in caso di esonero invece, la federazione
Saudita pagherebbe una penale altissima, questo è quello che vorrebbe Mancini e
magari sottoscrivere un contratto con il Napoli.
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