Altri tre punti per
il Milan, che contro il Napoli ha cercato di
disputare una partita più accorta, aspettando il Napoli per provare a colpire
in contropiede, i partenopei sono usciti con aggressività sul portatore di
palla del Milan e hanno creando densità in mezzo al campo, che ha tolto ai
rossoneri spazio e tempo per costruire le giocate, nella ripresa il copione è
cambiato, il Napoli trascinato da Politano è venuto
fuori e dalle parti di Maignan sono arrivate molte conclusioni dalla distanza.
È stata la vittoria di
un gruppo che sta crescendo, che sta diventando più solido, all’interno però di
una partita ancora povera di contenuti tecnici ma intensa e molto combattuta,
anche se Il Milan sta viaggiando su ritmi esaltanti, merito anche di Gabbia, tornato
al Milan con una consapevolezza diversa dei propri mezzi, l’esperienza al
Villarreal lo ha fatto maturare sia dal punto di vista mentale che tattico, ora
non può essere più il quinto dei centrali.
Gabbia è un giocatore
solido, un serio lavoratore, a mio avviso
non giustifica le scelte di mercato per gennaio, perché si poteva e si è potuto
fare a meno di un altro difensore centrale, ma non di un centrocampista
centrale d’interdizione, caso mai mi fa dovere segnalare, che in cinque mesi
trascorsi in Spagna con un altro allenatore, Gabbia ha fatto un miglioramento
che non ha fatto in quattro anni passati con Pioli ed è tornato un giocatore trasformato.
Da un problema
risolto per il Milan a un problema da risolvere per il sindaco di Milano Sala,
queste le sue parole: "Se vanno via
Inter e Milan, cosa faccio con San Siro? Milan e Inter hanno garantito di stare
a San Siro fino al 2030", da parte mia dico che per quanto riguarda la
data “2030”, non dovrebbero esserci problemi, il Milan ha una consegna stimata
dello stadio di San Donato per fine 2028 e basterà mettere qualche bastone tra
le ruote, che la consegna sicuramente slitterà per il 2029/2030.
E questa è fatta,
credo che il Milan sia molto più avanti dell’Inter per lo stadio, per tanto
sono sicuro che nemmeno l’Inter lascerà San Siro prima del 2030, piuttosto il
problema sarà dopo il 2030, ma credo che per allora lui avrà finito il suo
doppio mandato e poi saranno cazzi di chi viene dopo e di chi ne ha preteso il
vincolo a spada tratta, non è semplice oggi fare uno stadio in un territorio molto urbanizzato ed è
legittimo, che le squadre cerchino la possibilità di farne un altro da un’altra
parte.
Lo stadio per le società di calcio oggi fa parte del loro patrimonio, al
comune di Milano facevano comodo i miliardi di Milan e Inter, quindi dovevano
essere più lungimiranti e trovare in questi 3 anni di dibattiti inutili il
giusto compromesso, per tenere a San Siro le due squadre, anche se sarebbe
stato più opportuno tenerne una o così come stavano facendo inizialmente.
Purtroppo è troppo tardi sindaco
Sala, troppo tempo perso e troppi capricci di chiunque assecondati, tanto che
adesso neanche il 'nuovo' San Siro interessa più, al Milan sicuro, forse
all’Inter che ha qualche problemino sì, quindi ora non resta che
convincere Inter o Milan, perché ogni società deve avere nel suo patrimonio la
proprietà dello stadio (per questo Cardinale ha comprato il Milan), a
ristrutturare il Meazza, in cambio di una lunga concessione del diritto di
superficie, che secondo me non può bastare, a chi dovrà spendere almeno 300
milioni per ristrutturarlo.
Il Sindaco Sala si è ridotto troppo tardi a implorare Inter
e Milan o solo l’Inter a restare a Milano nel “nuovo” San Siro e su questo è d’accordo
anche lui, sul fatto che le squadre restino a Milano, o almeno una è vero, ma perché
le hanno ostacolato prima in tutti i modi possibili e anche impossibili? è
importante per Milano e per San Siro, ma bisogna risollevare l’interesse almeno
dell’Inter, perché il Milan oramai è partito per la tangente.
Negli ultimi 8 anni di incontri se ne sono fatti a iosa e però non c’è mai stata la volontà dell’amministrazione di agevolare la ristrutturazione di San Siro, secondo i nuovi canoni della fruizione dell’impianto, il Milan ha già versato 40 milioni di euro per acquistare i terreni per il nuovo stadio a San Donato e non tornerà indietro per dividere con l’Inter: campo, manutenzione, uffici e ricavi.
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