giovedì 15 febbraio 2024

Tre punti importanti per i rossoneri

Il Milan ha capitalizzato al massimo la rete di Theo Hernandez a metà del primo tempo, ha sfiorato il raddoppio all’inizio della ripresa e poi il Milan ha sofferto la reazione del Napoli rigenerato dall'ingresso di Politano e ha rischiato all'89esomo il pareggio con il palo colpito da una deviazione causale di Simic, nel tentativo di intercettare un tiro di Lindstrom.

Altri tre punti per il Milan, che contro il Napoli ha cercato di disputare una partita più accorta, aspettando il Napoli per provare a colpire in contropiede, i partenopei sono usciti con aggressività sul portatore di palla del Milan e hanno creando densità in mezzo al campo, che ha tolto ai rossoneri spazio e tempo per costruire le giocate, nella ripresa il copione è cambiato, il Napoli trascinato da Politano è venuto fuori e dalle parti di Maignan sono arrivate molte conclusioni dalla distanza.

È stata la vittoria di un gruppo che sta crescendo, che sta diventando più solido, all’interno però di una partita ancora povera di contenuti tecnici ma intensa e molto combattuta, anche se Il Milan sta viaggiando su ritmi esaltanti, merito anche di Gabbia, tornato al Milan con una consapevolezza diversa dei propri mezzi, l’esperienza al Villarreal lo ha fatto maturare sia dal punto di vista mentale che tattico, ora non può essere più il quinto dei centrali.

Gabbia è un giocatore solido, un serio lavoratore, a mio avviso non giustifica le scelte di mercato per gennaio, perché si poteva e si è potuto fare a meno di un altro difensore centrale, ma non di un centrocampista centrale d’interdizione, caso mai mi fa dovere segnalare, che in cinque mesi trascorsi in Spagna con un altro allenatore, Gabbia ha fatto un miglioramento che non ha fatto in quattro anni passati con Pioli ed è tornato un giocatore trasformato.

Da un problema risolto per il Milan a un problema da risolvere per il sindaco di Milano Sala, queste le sue parole: "Se vanno via Inter e Milan, cosa faccio con San Siro? Milan e Inter hanno garantito di stare a San Siro fino al 2030", da parte mia dico che per quanto riguarda la data “2030”, non dovrebbero esserci problemi, il Milan ha una consegna stimata dello stadio di San Donato per fine 2028 e basterà mettere qualche bastone tra le ruote, che la consegna sicuramente slitterà per il 2029/2030.

E questa è fatta, credo che il Milan sia molto più avanti dell’Inter per lo stadio, per tanto sono sicuro che nemmeno l’Inter lascerà San Siro prima del 2030, piuttosto il problema sarà dopo il 2030, ma credo che per allora lui avrà finito il suo doppio mandato e poi saranno cazzi di chi viene dopo e di chi ne ha preteso il vincolo a spada tratta, non è semplice oggi fare uno stadio in un territorio molto urbanizzato ed è legittimo, che le squadre cerchino la possibilità di farne un altro da un’altra parte.

Lo stadio per le società di calcio oggi fa parte del loro patrimonio, al comune di Milano facevano comodo i miliardi di Milan e Inter, quindi dovevano essere più lungimiranti e trovare in questi 3 anni di dibattiti inutili il giusto compromesso, per tenere a San Siro le due squadre, anche se sarebbe stato più opportuno tenerne una o così come stavano facendo inizialmente.

Sono convinto che nel 2029 il Milan potrebbe lasciare San Siro, ma l’Inter resterà la, quindi secondo me non si pone il problema di che cosa ne sarà di San Siro, se così non fosse, certo non è un pacchetto di sigarette vuoto che puoi buttare via e anche a volerlo vendere, a chi? E poi per farne cosa? chi può permettersi uno stadio del genere? Quindi la soluzione è quella di convertirlo, ma la sovraintendenza non vuole e resterà lì, una cattedrale nel deserto, o meglio un edificio fatiscente in mezzo alla città.

Purtroppo è troppo tardi sindaco Sala, troppo tempo perso e troppi capricci di chiunque assecondati, tanto che adesso neanche il 'nuovo' San Siro interessa più, al Milan sicuro, forse all’Inter che ha qualche problemino sì, quindi ora non resta che convincere Inter o Milan, perché ogni società deve avere nel suo patrimonio la proprietà dello stadio (per questo Cardinale ha comprato il Milan), a ristrutturare il Meazza, in cambio di una lunga concessione del diritto di superficie, che secondo me non può bastare, a chi dovrà spendere almeno 300 milioni per ristrutturarlo.

Il Sindaco Sala si è ridotto troppo tardi a implorare Inter e Milan o solo l’Inter a restare a Milano nel “nuovo” San Siro e su questo è d’accordo anche lui, sul fatto che le squadre restino a Milano, o almeno una è vero, ma perché le hanno ostacolato prima in tutti i modi possibili e anche impossibili? è importante per Milano e per San Siro, ma bisogna risollevare l’interesse almeno dell’Inter, perché il Milan oramai è partito per la tangente.

Negli ultimi 8 anni di incontri se ne sono fatti a iosa e però non c’è mai stata la volontà dell’amministrazione di agevolare la ristrutturazione di San Siro, secondo i nuovi canoni della fruizione dell’impianto, il Milan ha già versato 40 milioni di euro per acquistare i terreni per il nuovo stadio a San Donato e non tornerà indietro per dividere con l’Inter: campo, manutenzione, uffici e ricavi. 

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