martedì 19 gennaio 2021

Campione d’inverno? Mancano ancora 37 punti alla fine.

Un titolo effimero che non puoi mettere in bacheca, è solo una gratifica per il buon lavoro che hai fatto nel girone d’andata e che ti sprona a credere nelle possibilità (67%) di arrivare primo anche alla fine, il Milan adesso crede in queste possibilità e ha allungato il suo organico, per renderlo più funzionale e possibilmente più completo, ma l’obiettivo che non dobbiamo perdere di vista sono il minimo 80 punti, che servono per un posto in Champions e ad oggi ne mancano ancora 37.

Il Milan non è la più forte e tra Juventus e Inter la favorita è l’Inter, noi siamo con Atalanta e Sassuolo la squadra che gioca il più bel calcio in Italia, questo alla fine potrebbe fare la differenza sull’Inter e sulla Juventus, poi se riusciamo a giocare il girone di ritorno con meno defezioni nell’organico, Ibrahimovic compreso, allora forse potremo cucirci addosso dopo 9 anni un altro scudetto.

Il campionato 2020/2021 è un campionato molto equilibrato e particolare, dove sono in sette o otto, che hanno le potenzialità per vincere lo scudetto, la differenza la faranno gli indisponibili, fino ad adesso le indisposizioni del Milan sono state ben assorbite, ma a un giocatore come Ibrahimovic non puoi rinunciarci per tutta la stagione, si è infortunato 57 giorni fa facendo una doppietta, si ripresenta titolare e ne fa un’altra.

Quinta doppietta in questo mezzo campionato, che per lui è un quarto visto le assenze, ha segnato 12 gol come Lukaku e soltanto tre in meno di Ronaldo, con una media migliore (1 gol ogni 52 minuti) e in una squadra meno forte di Inter e Juventus, ma in un Milan incredibile, capace di continuare vincere e a segnare od ogni partita a prescindere dalle assenze: Hernandez, Calhanoglu, Bennacer, Leao, Rebic, Krunic e Gabbia, come se non bastasse, anche Kjaer nel secondo tempo e Saelemaekers per espulsione nell’ultimo quarto d’ora.

Il Milan continua a vincere nonostante le pressioni, dando dimostrazione di forza e carattere, grazie alla mentalità vincente di Ibrahimovic ma anche di Pioli, perché anche a lui bisogna attribuire gran parte del merito, un allenatore che forse ha fatto con il Milan il salto di qualità, credo che comunque finisca questo campionato, Pioli può essere annoverato tra i migliori allenatori italiani, fra i grandi, perché è facile vincere con la Juventus, vorrei Conte e Allegri vincere con questi quattro ragazzini.

È uno che non si piange addosso, non sta lì a chiedere sempre rinforzi alla società, non si lamenta mai e non si pone limiti, si accontenta di un attaccante 39enne, di uno scarto del Torino (Meitè), dello scarto dell’Atalanta (Kjaer) e vuole portare il Milan alla prossima Champions League, senza disdegnare la possibilità di vincere lo scudetto, possibilità colta anche dai dirigenti e dalla proprietà.

Tutti hanno capito che un’occasione così, per anticipare i tempi di qualche anno è irripetibile e così, cercando di rispettare il più possibile il FPF, hanno completato un po' meglio l’organico, con Meitè che ha già giocato e con Mandzukic, un altro grande vecchio per età (35 anni), carattere e qualità, in pratica per sostituire Ibrahimovic nei momenti di difficoltà, ma anche per affiancarlo nel caso ce fosse l’occasione.

Un rinforzo per il centrocampo, uno per l’attacco e il prossino deve essere quello in difesa (Tomori), tre acquisti uno per reparto, il Milan ha sbloccato il mercato con il 26enne francese Meitè, visite mediche, firma sul contratto, allenamento, convocazione e dalla panchina poi in campo a Caglairi, perfetto in questi momenti di carenza di centrocampisti, è arrivato in prestito oneroso per 1 milione e con un diritto di riscatto a 8 milioni, al momento del riscatto del giocatore, verrebbero aggiunti alcuni bonus legati alla Champions.

Meitè ci permette finalmente di uscire dalla situazione d’emergenza a centrocampo, è un recuperatore di palloni e quindi è quello che mancava per far rifiatare Kessie, non è poi così “inadeguato” come può far pensare, nei primi periodi al Torino aveva fatto vedere cose buone, sotto l’aspetto della quantità e della qualità, poi quando Mazzarri è andato via, gli hanno preferito giocatori diversi, a 26 anni e in piena maturità calcistica, per lui potrebbe essere l'occasione per affermarsi.

Il secondo acquisto è per l’attacco, l’ultimo periodo prolungato dell’infortunio di Ibrahimovic, coincidente con tante indisponibilità in attacco, hanno spinto il Milan a considerare la possibilità di prendere un attaccante e considerate le grosse difficoltà per arrivare ad un giovane di prospettiva, si è pensato a Mandzukic.

Il giocatore è stato proposto dal suo agente, che ha assicurato alla dirigenza del Milan la sua integrità fisica e una condizione di forma perfetta (escluso il ritmo partita), nonché la disponibilità a fare la panchina e ad un contratto di 6 mesi, con opzione per il prossimo anno, a condizione di arrivare in Champions e con un ingaggio per questi 6 mesi, di 1 milione e 800 mila euro.

Tutti e forse per cortesia, hanno considerato l’operazione come positiva, lo penso anch’io perché credo che pur essendo fermo da diversissimi mesi, può in breve tempo essere nelle condizioni di farsi la mezz’oretta, venti minuti di partita e poi l’impatto positivo con lo spogliatoio, per la sua esperienza internazionale, il suo carisma e la sua cattiveria agonistica, personalmente penso che avremo più chance per lo scudetto e anche in Europa League.

Con Mandzukic si va a completare un reparto, che era privo di un’alternativa vera come prima punta, dando modo a Maldini e a Colombo di andare a crescere da qualche altra parte, un altro reparto da completare resta la difesa, il Milan dopo avere salutato Simakan, che sicuramente andrà al Lipsia, ha ripiegato su Tomori, la trattativa si è rivelata difficilissima come è stato per Bakajokò.

Il Chelsea non vorrebbe darlo nemmeno in prestito e comunque lo valuta 30 milioni, anche se il Milan è molto vicino al difensore, il giocatore ha delle qualità indiscutibili e molti margini di crescita, ma non credo che il Milan lo riscatterà a queste cifre, quindi lo considero come Dalot e Diaz dei prestiti secchi, tant’è che il Milan sta già cercando i loro sostituti, per Diaz si parla di Otavio del porto e per Tomori addirittura a Umtiti del Barcellona, a lasciare il Milan sarà Andrea Conti, che andrà al Parma. 

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