Intanto anche l’ex arbitro Luca Marelli, ha commentato gli episodi discussi di Cagliari-Milan: “Il rigore per il Milan in campo c’è sempre e su questo non ci sono dubbi. Su 100 arbitri in campo, 99 avrebbero fischiato il calcio di rigore. Poi rivendendolo, a livello puramente moviolistico, qualche dubbio viene, ma se parliamo di campo il rigore c’è. La spinta di Lykogiannis su Ibrahimovic non è una grande spinta, e oggettivamente c’è anche un mezzo fallo dello svedese perché va con il gomito alto fra collo e spalla del giocatore del Cagliari. Rivisto alla moviola questo rigore si poteva anche non dare, ma dal campo lo si dà sempre”.
Sul rigore chiesto dal Cagliari, “mentre
sull’episodio di Ibrahimovic, Abisso aveva informazioni scarse, nel senso che
il gomito fra collo e spalla non poteva vederlo. Ha visto la spinta, ha
interpretato perché era piuttosto lontano dato che era un’azione in profondità.
Quella del Cagliari invece è un’azione più statica che si è sviluppata sulla
fascia con tutti i giocatori all’interno dell’area. Abisso era posizionato
perfettamente e ha avuto tutti gli elementi a disposizione. Ha visto sia la
spinta di Brahim Diaz, che la trattenuta di Riccardo Sottil. Perciò, ha deciso
giustamente, di non assegnare il calcio di rigore perché erano due falli
reciproci, e penalizzare o uno o l’altro, sarebbe stato eccessivo”.
Clamoroso e
pericoloso invece il caso Rizzoli, in una intervista il designatore ha parlato
del rigore fischiato da Maresca in Milan-Torino, per il fallo di Belotti su
Brahim Diaz e per me lo ha fatto per “delegittimare” il Milan, perché non ce ne
era motivo, ha messo un po' di pepe sulla coda del campionato, aiutando
Gasperini nel suo intento di potere fare fallo nella sua area senza essere
punito.
Rizzoli in
pratica ha dettato una nuova e incredibile linea guida ai suoi arbitri dicendo
che: “Belotti colpisce prima col ginocchio Diaz e poi tocca il pallone (e questo
non è sempre fallo?), ma il var non deve intervenire perché per capire la
dinamica bisogna esaminare frammento per frammento (ma
da quando in qua si esamina frammento per frammento?)”.
Praticamente
ha detto che bisogna lasciar sbagliare l’arbitro in campo se gli è sfuggito un
dettaglio del genere, io ribadisco: perché bisogna lasciarlo sbagliare? Come fa
il var a stabilire qual è il fallo che “bisogna esaminare frammento per
frammento”? A questo punto tanto vale eliminare il var, è inutile averlo se
poi lo devi condizionare in tutto e per tutto, a che serve?
Solo per gestire
meglio i falli della Juventus? Queste storie non ci sarebbero state se i rigori
li avessero dati alla Juventus, tutto nasce perché la Juventus è in difficoltà,
Rizzoli prima ha instaurato la regola che qualsiasi fallo di mano in area era
fallo da rigore, poi quando De Light ne faceva troppi l’ha cambiata, adesso
vuole andare contro i dettami del protocollo var, che parla di “grave ed
evidente errore”.
Quindi il var ce lo facciamo piacere a discrezione, per l’ammonizione di Leao a metà campo che non c’era il var non ha competenza e non può intervenire, dove ha competenza e quindi quando si tratta di assegnare o no un rigore, è chiaro che si tratta di “un grave ed evidente errore”, per intervenire deve capire se “il frammento” può favorire la Juve oppure no, ma che ci stà a piglià pe culo? La verità è che hanno una paura f*****a di questo Milan, che non sanno neanche cosa inventarsi.
Non parliamo
del fatto che Rizzoli l’abbia fatto a quasi metà campionato, prendendo spunto
da un rigore assegnato giustamente al Milan e mentre è in corso una velenosa
polemica sui rigori concessi ai rossoneri, per me è un chiaro messaggio politico
per i suoi arbitri e vedrete che nei prossimi turni ci sarà qualche episodio
del genere, ignorato dal varista di turno a seconda di chi fa o subisce il
fallo, cambiando in corso d’opera la regola principe del protocollo.
Ecco perché
tutti ci chiedono se crediamo veramente nello scudetto, così modificano le
regole, comunque,
Tomori arriva al di là delle cifre, Firpo invece no, forse a giugno, ma Maldini
e Massara stanno lavorando incessantemente per giugno ed esattamente su Otàvio
e Thauvin, si tratta di due giocatori in scadenza, che quindi potrebbero
firmare già domani per la prossima stagione, sono seguitissimi, ma non è ancora
successo nulla.
Il Milan per
il 25enne Otàvio ha proposto 4 anni di contratto ed un premio alla firma di 1
milione e mezzo, cosa già proposta qualche mese fa anche a Thauvin, la cessione di Andrea Conti lascia pensare che sulla fascia
sinistra qualcosa si farà, sicuramente un prestito magari d'esperienza, in
attesa che per l'estate si possa concretizzare Junior Firpo o comunque uno dei
vari giocatori seguiti fin qui.
Non è un terzino sinistro, ma
potrebbe essere il nuovo centrale a giugno e specie se andiamo in Champions, si
tratta del 27enne Umtiti del Bracellona, il difensore
sta trovando pochissimo spazio e potrebbe essere il rinforzo al posto di
Simakan, però c’è da superare l’ostacolo ingaggio, che al momento è di sei
milioni.
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