domenica 10 gennaio 2021

La risposta che tutti volevano

La sconfitta contro la Juventus, ha interrotto la serie di 27 risultati utili consecutivi, è stato uno stop che è arrivato nel momento di maggior emergenza, un’emergenza che continua, ma il Milan almeno ha ripreso il suo cammino battendo il Torino per 2 a 0, considerato che la vittoria è avvenuta in casa e con la penultima in classifica, si può parlare anche di una vittoria scontata, se non fosse per la grande gara di maturità, dimostrata dagli uomini (ragazzi) di Pioli.

La prestazione penso che abbia fugato ogni dubbio, sia sul contraccolpo mentale di una squadra così giovane, che su un Milan scoppiato, a fine corsa, tutti si aspettavano una prestazione con una reazione del genere, molti invece sperano che il Milan si fosse spento, magari succederà in futuro, forse è un Milan troppo giovane per mantenere questa concentrazione e questa intensità fino alla fine, ma per questo c’è tempo, c’è ancora tanto tempo, anche per crescere ancora e acquisire ancora di più consapevolezza.

La sconfitta comunque è stata metabolizzata bene, il Milan fatto un primo tempo di altissimo livello, poi la stanchezza per i ritmi alti della gara e per la mancanza di ricambi, che permetta a qualcuno di rifiatare, ha portato il Milan a soffrire un po' nella ripresa, ma la vittoria, un’altra in piena emergenza, vale ancora la testa della classifica e una domenica tranquilla, grazie ai 4 punti di vantaggio sui cugini.

Pioli e i suoi vedranno Roma-Inter e qualsiasi risultato ne venga fuori alla fine, non creerà l’ansia che ha creato un paio di domeniche fa, con il sorpasso dei cugini, la squadra potrà lavorare tranquillamente e preparare le partite con il Torino in coppa e quella di Cagliari di campionato, anche se i due nuovi infortuni occorsi a Diaz e a Tonali e la squalifica di Leao contro il Cagliari, mettono di nuovo Pioli nelle condizioni di doversi inventare qualcosa.

Tonali e Diaz, hanno preso dei colpi abbastanza forti e Pioli ha dovuto cambiare in fretta e furia i piani della squadra, riproponendo Calabria a centrocampo e Dalot terzino destro al suo posto, poi ha dovuto affrettare il recupero di Calhanoglu per sostituire Diaz, Brahim stava facendo bene, era entrato in tutti e due i gol del Milan e senza neanche Tonali in campo, si è dovuto rischiare Calhanoglu, buttarlo nella mischia per la necessità di mettere ordine in campo.

È inutile ribadire che una rosa più ampia e qualitativamente più elevata nelle alternative al Milan serve, è innegabile un certo deficit numerico legato all’infermeria, la squadra è coesa, ma difronte alle altre pretendenti ai primi quattro posti, che deve essere in nostro obiettivo minimo, potremmo trovarci inferiori nelle “alternative” e perdere questo tanto desiderato ritorno in Champions League.

Contro il Torino in coppa non ci saranno Diaz e Tonali, che speriamo potere recuperare per Cagliari, Leao ci sarà e permetterà a Ibra di rientrare gradatamente, Calhanoglu sarà al suo posto e credo che Calabria farà ancora coppia con Kessie e Dalot farà il terzino, forse ci sarà spazio per Kalulu, certo uscire dalla coppa Italia per opera del Torino mi darebbe un po' fastidio, anche se nel corso della settimana, sia Bennacer che Saelemaekers, ritorneranno in gruppo per essere disponibili per la gara di lunedì contro il Cagliari.

Detto questo il Milan deve accelerare sul mercato, la tribuna di Meité (che potrebbe già giocare martedì contro il Torino), è un chiaro segnale che c’è una trattativa avanzata e speriamo sia con il Milan, visto che anche il Verona lo sta cercando, dovrebbe arrivare in prestito oneroso di 1 milione con diritto di riscatto a 10.

È un inserimento che numericamente potrebbe dare un po' di respiro all’emergenza che si è creata, che sembra in via di risoluzione, ma che potrebbe ricrearsi, tra infortuni, squalifiche e covid, accelerare per Meitè in maniera decisa, perché sarebbe il centrocampista forte fisicamente, che potrebbe fare rifiatare Kessié, in vista di una seconda parte di stagione, che si prevede abbastanza intensa e poi c’è la questione Simakan.

Il Milan è arrivato a 15 milioni più 3 di bonus e la stessa offerta ha fatto il Lipsia, che in più ha aggiunto la disponibilità di lasciare Simakan allo Strasburgo fino al termine della stagione, quando i tedeschi si priveranno molto probabilmente di Upamecano, il Milan lo vuole subito a Milanello, quindi decidiamoci se questo ragazzo è il giocatore che ci piace e se vale la pena prenderlo,

Per farlo, dovremo rilanciare e avvicinarci ulteriormente ai 20 milioni richiesti dallo Strasburgo per chiudere l’affare, se invece pensiamo di doverlo pagare troppo o che alla fine si tratti di un ripiego, lasciamo perdere e riprendiamo i contatti con l’entourage di Kabak, che a me come difensore centrale piace di più e che poi a quanto pare, lo Schalke abbia abbassato le sue pretese.

Sembra che ora il difensore turco potrebbe partire per 15 milioni, dico, per 15 milioni io non starei a perdere tempo con lo Strasburgo e poi su Kabak c’è anche il West Ham, se non ci decidiamo, finiremo per perdere Kabak e Simakan, come è successo per Kone, con il rischio di restare così come siamo, perché sicuramente meglio niente che un ripiego, anche perché se veramente lo Schalke ha abbassato le sue pretese, questa potrebbe essere l'occasione giusta per provare a prendere un centrale di livello.

Risolvere queste due priorità fra l’altro, ci darebbe la possibilità di liberare due posti e due ingaggi, facendo pure la felicità dei due ragazzi: Duarte e Conti, visto che i due hanno ricevuto delle proposte di mercato, il primo in Brasile e potrebbe andare via sia in prestito che a titolo definitivo, mentre per il secondo ci sono diverse squadre italiane che lo vorrebbero, ma il trasferimento sarebbe solo a titolo definitivo.

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