Abbiamo fin qui tessuto le lodi dell’Atalanta e i meriti di Gasperini, però e non lo faccio con il senno del poi, ma avrei fatto giocare più dentro al campo Leao e Castillejo, così come quando sono entrati Rebic e Mandzukic, lo dico perché in coppa Italia contro l’Inter, proverei a sfidare i tre difensori interisti nell’uno contro uno, con Rebic, Ibrahimovic e Leao, perché Ibra se no resta un’altra volta da solo.
C’è da dire però che al di là della
prestazione collettiva del Milan, Castillejo per vari motivi non incide mai
nella partita, ha avuto l’ennesima chance, ma adesso sono tante le partite
negative, Mandzukic non può giocare più di venti minuti, si vede che sta bene
ma non ha forza nelle gambe, Leao fa 2/3 strappi a partita poi sparisce per il
resto della gara e Hauge non è ancora pronto.
Ecco che la soluzione è secondo me una
sola, quella di affiancare Ibra come sempre da Rebic, anche se da quando è
tornato non ha ancora espresso tutto il suo potenziale ed è per tutta questa
serie di motivi che è stato preso Mandzukic, l’altro ad affiancare lo svedese, a
fare l’uno contro uno con i tre di difesa dell’Inter, sarà Saelemaekers.
Pioli sulla scelta di schierare Meitè
sulla trequarti, come tutti gli allenatori ha detto che la rifarebbe, ma sa bene
anche lui di mentire, parlando del fatto che non ha voluto snaturare la squadra
in funzione degli avversari, ma noi sappiamo bene che se sei tu ad imporre il tuo
il gioco è giusto così, ma se il gioco lo impongono gli avversari ti devi
snaturate, ma devi sapere già cosa devi fare.
Non snaturarsi per adattarsi
all’avversario è invece un segnale di debolezza, la mancanza di altre e diverse
soluzioni, di altre “competenze” della squadra, vuol dire che come Conte, sa
giocare solo in una maniera e comunque un allenatore deve saper fare gli
aggiustamenti in corso d’opera, con gli stessi giocatori che sono in campo.
Questo per me è segno di forza e di
completezza, specie se poi alla fine magari paga, fermo restando che Brahim
Diaz da trequartista non lo preferisco nemmeno io, ma senza Calhanoglu il posto
dev'essere suo, quindi mi aspetto che stavolta a disturbare Brozovic ci vada a
giocare lo spagnolo.
Il Milan è stato irriconoscibile anche
nei suoi uomini più importanti, Hernandez al di là della partita con l’Atalanta,
in questo campionato alterna partire buone a partite apatiche e nel derby dovrà
vedersela con Hakimi, Kessie è stato travolto dal ciclone Atalanta e dallo
smarrimento del Milan, ma contro Senzi o Barella, tornerà il “presidente”, Ibrahimovic
era troppo isolato, speriamo lo sia meno stavolta.
La partita in Coppa Italia sarà
importante soprattutto per la testa, il Milan dovrà dimostrare di avere la
maturità e la capacità di voltare subito pagina, come ha dimostrato in questo
straordinario mezzo campionato, che lo vede in testa con 18 punti in più rispetto
all’anno scorso e questo la società gli e lo sta riconoscendo, facendo una buonissima
campagna di rafforzamento, con operazioni chirurgiche per guardare al futuro,
con l’atteggiamento di grande squadra.
Per carità, non sono state fatte
operazioni eclatanti, la difesa ha bisogno di forze fresche e di livello, non
so se Tomori è il giusto erede di Kjaer, ma per affrontare la seconda parte
d’Europa League, del campionato e della possibile futura Champions, Tomori o
Simakan, rappresenta(no) sicuramente un livello tecnico e di esperienza
internazionale, di gran lunga superiore rispetto a: Duarte, Gabbia, Kalulu e
Musacchio.
A centrocampo Meitè non è un titolare, ma
ci permette di avere un sostituto di Kessie e di cancellare l’emergenza a metà
campo, dell’attacco ho già parlato, Mandzukic porta esperienza, disponibilità e
in più l’abitudine a vincere, anche lui servirà nella seconda parte delle coppe
e del campionato e non a sproposito c’è un’opzione per l’eventuale prossima
Champions ed è la vera alternativa tecnica e spirituale a Ibrahimovic.
Ma il mercato del Milan non si ferma qui,
adesso serve un laterale di sinistra per sostituire all'occorrenza Theo
Hernandez e uno lo prenderanno comunque, meglio se fosse Junior Firpo e lo
stanno aspettando, con il calciatore e con il Barcellona c’è già l’intesa, si
tratta di un prestito con diritto di riscatto a 20 milioni, per il calciatore
va bene, ma non vuole lasciare adesso la Spagna, toccherà quindi a Maldini
convincerlo.
Se non dovesse arrivare
Firpo, uno il Milan lo prende lo stesso per sei mesi o magari per il futuro, MMM
(Maldini, Massara e Moncada) hanno in lista tre calciatori che scout e
dirigenza conoscono bene, il primo dopo Firpo e Matias Vina (già
trattato in passato e adesso al Palmeiras, solo che il valore è aumentato e per
gennaio la trattativa è più complicata, rischia per tanto di essere rimandata eventualmente
all'estate.
Non dimentichiamoci che al netto dei riscatti, anche il prossimo
mercato estivo dovrà essere fatto, con operazioni a basso costo, Brahim Diaz è
in prestito secco e dovrebbe tornare al Real Madrid, che non vuole lasciarlo
andare e poi avrebbe un riscatto esorbitante, per uno che deve fare la riserva
a Calhanoglu, un altro ad essere ceduto sarà Castillejo, già Saelemaekers non è un profilo
da Champions, figuriamoci Samu che gli fa la riserva.
Il mio pensiero è
che proveranno a prendere un calciatore dal profilo più internazionale e il 26enne
spagnolo potrebbe essere ceduto per una cifra attorno ai 13 milioni e al suo
posto potrebbe arrivare a parametro zero Florian Thauvin.
Il Milan lo segue già dalla scorsa estate e il calciatore ha ammesso questo interesse dicendosi onorato, il fantasista 28enne è in scadenza a giugno e continua a non voler rinnovare con il Marsiglia, che però non vorrebbe perderlo a zero e vorrebbe darlo via già a gennaio in cambio di un piccolo indennizzo, il giocatore ha altre idee, ma il Milan prima di chiudere la trattativa deve capire cosa succederà con i giocatori attualmente in organico, compreso i rinnovi di Calhanoglu, Donnarumma e Ibrahimovic.
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