martedì 26 gennaio 2021

Ora l'obiettivo è ripetersi, altri 43 punti.

Abbiamo fin qui tessuto le lodi dell’Atalanta e i meriti di Gasperini, però e non lo faccio con il senno del poi, ma avrei fatto giocare più dentro al campo Leao e Castillejo, così come quando sono entrati Rebic e Mandzukic, lo dico perché in coppa Italia contro l’Inter, proverei a sfidare i tre difensori interisti nell’uno contro uno, con Rebic, Ibrahimovic e Leao, perché Ibra se no resta un’altra volta da solo.

C’è da dire però che al di là della prestazione collettiva del Milan, Castillejo per vari motivi non incide mai nella partita, ha avuto l’ennesima chance, ma adesso sono tante le partite negative, Mandzukic non può giocare più di venti minuti, si vede che sta bene ma non ha forza nelle gambe, Leao fa 2/3 strappi a partita poi sparisce per il resto della gara e Hauge non è ancora pronto.

Ecco che la soluzione è secondo me una sola, quella di affiancare Ibra come sempre da Rebic, anche se da quando è tornato non ha ancora espresso tutto il suo potenziale ed è per tutta questa serie di motivi che è stato preso Mandzukic, l’altro ad affiancare lo svedese, a fare l’uno contro uno con i tre di difesa dell’Inter, sarà Saelemaekers.

Pioli sulla scelta di schierare Meitè sulla trequarti, come tutti gli allenatori ha detto che la rifarebbe, ma sa bene anche lui di mentire, parlando del fatto che non ha voluto snaturare la squadra in funzione degli avversari, ma noi sappiamo bene che se sei tu ad imporre il tuo il gioco è giusto così, ma se il gioco lo impongono gli avversari ti devi snaturate, ma devi sapere già cosa devi fare.

Non snaturarsi per adattarsi all’avversario è invece un segnale di debolezza, la mancanza di altre e diverse soluzioni, di altre “competenze” della squadra, vuol dire che come Conte, sa giocare solo in una maniera e comunque un allenatore deve saper fare gli aggiustamenti in corso d’opera, con gli stessi giocatori che sono in campo.

Questo per me è segno di forza e di completezza, specie se poi alla fine magari paga, fermo restando che Brahim Diaz da trequartista non lo preferisco nemmeno io, ma senza Calhanoglu il posto dev'essere suo, quindi mi aspetto che stavolta a disturbare Brozovic ci vada a giocare lo spagnolo.

Il Milan è stato irriconoscibile anche nei suoi uomini più importanti, Hernandez al di là della partita con l’Atalanta, in questo campionato alterna partire buone a partite apatiche e nel derby dovrà vedersela con Hakimi, Kessie è stato travolto dal ciclone Atalanta e dallo smarrimento del Milan, ma contro Senzi o Barella, tornerà il “presidente”, Ibrahimovic era troppo isolato, speriamo lo sia meno stavolta.

La partita in Coppa Italia sarà importante soprattutto per la testa, il Milan dovrà dimostrare di avere la maturità e la capacità di voltare subito pagina, come ha dimostrato in questo straordinario mezzo campionato, che lo vede in testa con 18 punti in più rispetto all’anno scorso e questo la società gli e lo sta riconoscendo, facendo una buonissima campagna di rafforzamento, con operazioni chirurgiche per guardare al futuro, con l’atteggiamento di grande squadra.

Per carità, non sono state fatte operazioni eclatanti, la difesa ha bisogno di forze fresche e di livello, non so se Tomori è il giusto erede di Kjaer, ma per affrontare la seconda parte d’Europa League, del campionato e della possibile futura Champions, Tomori o Simakan, rappresenta(no) sicuramente un livello tecnico e di esperienza internazionale, di gran lunga superiore rispetto a: Duarte, Gabbia, Kalulu e Musacchio.

A centrocampo Meitè non è un titolare, ma ci permette di avere un sostituto di Kessie e di cancellare l’emergenza a metà campo, dell’attacco ho già parlato, Mandzukic porta esperienza, disponibilità e in più l’abitudine a vincere, anche lui servirà nella seconda parte delle coppe e del campionato e non a sproposito c’è un’opzione per l’eventuale prossima Champions ed è la vera alternativa tecnica e spirituale a Ibrahimovic.

Ma il mercato del Milan non si ferma qui, adesso serve un laterale di sinistra per sostituire all'occorrenza Theo Hernandez e uno lo prenderanno comunque, meglio se fosse Junior Firpo e lo stanno aspettando, con il calciatore e con il Barcellona c’è già l’intesa, si tratta di un prestito con diritto di riscatto a 20 milioni, per il calciatore va bene, ma non vuole lasciare adesso la Spagna, toccherà quindi a Maldini convincerlo.

Se non dovesse arrivare Firpo, uno il Milan lo prende lo stesso per sei mesi o magari per il futuro, MMM (Maldini, Massara e Moncada) hanno in lista tre calciatori che scout e dirigenza conoscono bene, il primo dopo Firpo e Matias Vina (già trattato in passato e adesso al Palmeiras, solo che il valore è aumentato e per gennaio la trattativa è più complicata, rischia per tanto di essere rimandata eventualmente all'estate.

Poi c’è Iago dell'Augsburg, giocatore di scuola Internacional, gioca da più di un anno in Germania e poi c’è Nuno Mendes dello Sporting Club che piace pure al Napoli, questa sarebbe l’ultima operazione per poter competere fino alla fine in tutte le competizioni, ma poi c’è un mercato parallelo per preparare l’organico all’assalto dello scudetto per il prossimo anno e per fare bene anche in un’eventuale Champions 2021/22.

Non dimentichiamoci che al netto dei riscatti, anche il prossimo mercato estivo dovrà essere fatto, con operazioni a basso costo, Brahim Diaz è in prestito secco e dovrebbe tornare al Real Madrid, che non vuole lasciarlo andare e poi avrebbe un riscatto esorbitante, per uno che deve fare la riserva a Calhanoglu, un altro ad essere ceduto sarà Castillejo, già Saelemaekers non è un profilo da Champions, figuriamoci Samu che gli fa la riserva.

Il mio pensiero è che proveranno a prendere un calciatore dal profilo più internazionale e il 26enne spagnolo potrebbe essere ceduto per una cifra attorno ai 13 milioni e al suo posto potrebbe arrivare a parametro zero Florian Thauvin.

Il Milan lo segue già dalla scorsa estate e il calciatore ha ammesso questo interesse dicendosi onorato, il fantasista 28enne è in scadenza a giugno e continua a non voler rinnovare con il Marsiglia, che però non vorrebbe perderlo a zero e vorrebbe darlo via già a gennaio in cambio di un piccolo indennizzo, il giocatore ha altre idee, ma il Milan prima di chiudere la trattativa deve capire cosa succederà con i giocatori attualmente in organico, compreso i rinnovi di Calhanoglu, Donnarumma e Ibrahimovic. 

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