domenica 31 gennaio 2021

Caro Ibra ti scrivo…

… così non li batti più, sperando che questa mia missiva arrivi allo svedese, perché alla fine ci è andata di lusso, grazie a Rebic che è stato bravissimo nel partire fuori dall’area e attaccare con decisione la respinta del portiere, perché sbloccare la partita quasi subito era di fondamentale importanza, così come la vittoria dopo la due sconfitte consecutive, spero che non si presenti più dal dischetto, se non è proprio indispensabile e che se ne faccia una ragione.

Il Milan più che a una reazione tecnica, perché quella contro l’Inter c’è stata, aveva bisogno di riprendere a fare punti e siccome lo scudetto si vince battendo le piccole, questi 3 punti che Theo stava mettendo in discussione e alla luce dei risultati di Inter e Juventus, sono stati punti pesanti, ma per tenere vivo il sogno, dobbiamo vincere anche le prossime 2 partite prima del derby, considerato che sulla carta Crotone e Spezia rappresentano due “piccole”.

Hernandez, prima del dribbling azzardato che poi ha rimesso in partita il Bologna, anche nelle partite precedenti è stato molto superficiale, specialmente nella fase difensiva, ecco perché avrei voluto che il Milan prendesse un altro terzino sinistro, per mandarlo in campo quando c’è bisogno di più attenzione difensiva e Theo non è più tanto lucido.

Mi dispiace che abbiamo avuto altri due rigori a favore, che poi alla fine ci hanno permesso di vincere la partita, perché ora ci saranno le solite e inevitabili polemiche, purtroppo sarà difficile far capire a questi ottusi, che i rigori ci sono tutti e che il Milan li prende perché riempie l’area molto di più degli anni scorsi, dico, sicuramente Leao sul fallo che gli hanno fatto non avrebbe segnato e non avrebbe segnato neanche Ibra, ma è colpa nostra se gli altri non riescono a contenerci e si fanno prendere dal panico?

14 rigori “solari” per regolamento, 18 pali e un Calabria che fa almeno un tiro in porta a partita da dentro l’area, danno il senso della quantità di quanto attacca il Milan e di conseguenza della percentuale di rigori che determina, comunque, vogliono dire che stiamo rubando un primo posto meritatissimo? Facciano pure, noi ancora scudetti di “cartone” non ne abbiamo vinti e nemmeno con i gol annullati a Muntari, perché l’epopea Juventus è nata da quella precisa occasione.

Il Milan contro il Bologna ha effettuato otto tiri nello specchio della porta solo nel primo tempo e non accadeva dall'ottobre 2010 contro il Parma, in questo caso la matematica ci viene in aiuto per giustificare come mai tanti rigori, perché in questi 10 anni, dall’ultimo scudetto da oggi, non eravamo stati così presenti in area e

Skorupski 7,5 in pagella, tiene in piedi il Bologna con almeno quattro interventi formidabili, respinge il rigore a Ibrahimovic e si trova a salvare la porta in diverse altre occasioni.

La vittoria sul Bologna è stata un po' sofferta nel finale, ma è stata una vittoria meritata e importantissima, per ribadire che il Milan c’è, mancano oramai poche ore alla chiusura del mercato e non dovrebbero esserci ulteriori operazioni, tranne un improbabile arrivo di un vice Hernandez dell’ultimo minuto o le uscite di chi gioca pochissimo (Daniel Maldini, Hauge e Krunic), quindi nonostante tutto il Milan continua a essere vigile sulle opportunità che si possono presentare.

Torno ancora un attimo sulla questione bilanci, perché il progetto da portare a termine in 3/5 anni, non prevede solo il rilancio tecnico del Milan, ma anche quello economico, su quello tecnico i tempi si stanno rispettando e quello economico nonostante tutto pure, gli ultimi due bilanci si sono chiusi in entrambi i casi, con un disavanzo in rosso, rispettivamente di 145 e 194 milioni di euro.

Tornando al discorso di essere uno dei club messi meglio in Europa, ci si chiede come è possibile avendo accumulato perdite per 340 milioni complessivi in due anni, che il Milan va bene anche economicamente, perché Elliott da due anni a questa parte, ha scelto diversamente dalle altre società, di finanziare direttamente il Milan senza ricorrere a prestiti, garanzie o obbligazioni, coprendo le perdite con fondi propri per garantire l’operatività.

L’organico del Milan è composto da elementi giovani e poco conosciuti, è costato 198 milioni e ora ne vale 297 in più, che è un record per la serie A (un altro record) e lo stesso discorso vale per il monte ingaggi, giusto per fare un esempio: la Juventus raggiunge 236 milioni (Ronaldo compreso), l’Inter 150 milioni, mentre il Milan si attesta a 90 milioni, anche dopo il mercato invernale.

In Europa dopo gli anni del declino di Berlusconi e l’infelice parentesi cinese, il Milan era precipitato nelle ultime posizioni della classifica, che ogni anno la società di consulenza Deloitte, fornisce sui fatturati delle società dei cinque principali campionati, ora il Milan sta recuperando posizioni, è ancora lontano dai primi posti a cui eravamo abituati, ma si trova già al trentesimo posto.

Tutto questo potrà essere migliorabile, con una eventuale qualificazione in Champions, con l’avvio del progetto dello stadio, con il ritorno delle sponsorizzazioni e anche con il basso monte ingaggi dei giocatori, anche se con i nuovi eventuali rinnovi di Donnarumma, Romagnoli e Calhanoglu, qualcosa in più chiaramente incideranno. 

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