Archiviato almeno per me il teatrino Ibra-Lukaku, torno a parlare di calcio e della sconfitta del Milan contro l'Inter, tutti aspettavamo la reazione della squadra dopo la sconfitta con l'Atalanta, ma anche se non ero particolarmente preoccupato, almeno io mi sono tranquillizzato.
Ho rivisto il
Milan che conoscevo, quello che gioca a calcio e che non è andato in difficoltà,
nonostante le continue indisposizioni e fino all’espulsione di Ibra, un Milan
che non ha demeritato e che poteva passare anche il turno, in 11 contro 11 o
meglio in 10 contro 10 perché a fine primo tempo dovevano andare fuori, sia
Ibra che Lukaku, il Milan non avrebbe preso il rigore e comunque, non c’era la punizione
su Lautaro.
Se non l’avessimo
vinta, saremmo andati ai tempi supplementari e ai rigori, comunque non sono
dispiaciuto più di tanto per l'eliminazione, un’altra mezz’ora di gioco, con i
giocatori spremuti fino all’osso, non sarebbe stato il massimo, tanto poi
saremmo usciti il turno successivo con la Juventus, tanto quelli un modo per
farci uscire lo trovano sempre, certo un obiettivo se n’è andato, però il Milan
dal punto di vista tecnico si è ritrovato.
Contro i
cugini, il Milan ha dimostrato di avere ancora gamba, perdendo la partita solo per
due palle inattive e per giunta imparabili, rispetto all’Atalanta comunque è
stato fatto un passo in avanti, ora bisognerà capire, cosa lascia quest’altra
sconfitta, il Milan a Bologna quindi deve dimostrare, che non è l'inizio di una
crisi e che le due sconfitte, sono state solo un inciampo di percorso.
A parte gli
scherzi, comunque dispiace usciti da questa competizione, non vorrei fare la
parte della volpe, che non arriva all’uva e dice che è aspra, mi consola però avere
visto che possiamo ancora tenere testa al campionato, nonostante il momento delicato e complicato, il Bologna dovrà
dirci se siamo in crisi oppure no, sarà fondamentale intanto fare i tre punti
contro Bologna, Crotone e Spezia, prima della doppia sfida con la Stella Rossa
e il derby in campionato.
Ricomincia il campionato e riparte con il girone di ritorno e il Milan deve cominciare subito con il piede giusto, cominciando a recuperare molti degli assenti, a Bologna si dovrebbe rivedere Bennacer dopo cinquanta giorni, Gabbia dovrebbe cominciare a inizio febbraio a lavorare con la squadra, mentre Calhanoglu dovrebbe negativizzarsi da un giorno all’altro, anche se in difesa abbiamo perso Kjaer per almeno due settimane.
A Bologna ci dovrebbe
essere ancora Tomori, stavolta da titolare, contro l’Inter ed in inferiorità
numerica, mi è sembrato che abbia fatto vedere buone cose e ha fatto una buona
partita, entrando a freddo e senza
nemmeno conoscere i compagni, ha dimostrato una buona aggressività, un’aggressività
che dovrà essere “controllata”, perché qui non ci sono gli arbitri inglesi, è
sembrato in ottima forma e può ritagliarsi lo spazio giusto e dare una mano
alla squadra.
Tomori si è integrato subito, trovando un
buon feeling con Romagnoli, che ha sofferto ma non ha commesso sbavature, i due
centrali sono stati i migliori in campo, insieme all’ottimo Tatarusanu,
artefice di una prestazione di livello, con al meno tre parate decisive e ha
dato sicurezza a tutto il reparto difensivo.
Mancano pochi giorni alla conclusione del
mercato invernale e il Milan è stato protagonista di questo mercato, sono
arrivati Mandzukic, Tomori e Meitè e sono partiti Duarte, Musacchio, Colombo e
Conti, facendo lo sforzo che il campionato richiedeva e potrebbe fare ancora
meglio.
Se riuscisse in queste ultime ore che
restano, a prendere anche un terzino sinistro riserva di Theo Hernandez, completerebbero
al meglio la rosa e poi ci sarà tutto il tempo per valutare i prestiti e
deciderne il riscatto, tanto che il Milan ha già avviato alcune trattative per
la prossima estate, che potrebbero diventare concrete già la prossima settimana,
quando i parametri zero potranno firmare per un altro club.
In questi giorni invece è girata una voce suggestiva, quella della possibilità di arrivare a Douglas Costa, il 30enne esterno d’attacco, è attualmente in prestito dalla Juventus al Bayern Monaco, che non lo riscatterà a fine anno e sarebbe disposto a lasciarlo partire già a gennaio, si tratterebbe di un prestito fino a giugno, ma ci sarebbe l’ostacolo dei 6 milioni di ingaggio e che la Juventus non rinforzerebbe il Milan proprio quest’anno.
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