venerdì 26 novembre 2021

All’87esimo Junior Messias

Un grazie colossale all’eroe che non ti aspetti e se la qualificazione agli ottavi di Champions è ancora possibile, il Milan lo deve ad un quasi illustre sconosciuto, che all’87esimo sbanca il Wanda Metropolitano, appoggiando in rete un cross di Kessie, proprio quando la partita e la nuova avventura in Champions del Milan volgevano alla fine, sfatando di fatto, anche il tabù della vittoria in questo ritorno Champions League.

Un boato di felicità per Messias, per il Milan, per la società e per i tifosi, elogi e non solo critiche (costruttive) alla squadra e al tecnico, con un ringraziamento particolare ai tifosi (sembrava di essere a San Siro) per la spinta totale che hanno dato, contribuendo al terzo posto nel girone e a rinnovare la speranza (se pur minima) di passare il turno.

È il giusto compenso per un ragazzo che si è fatto strada tra mille difficoltà ed è un giusto compenso per il Milan, che nonostante l’inesperienza a certi palcoscenici, merita di giocarsela fino alla fine e di passare il turno, alla luce fra l’altro della pochezza dell’Atletico, dimostrata sia all’andata che al ritorno.

Tutto è ancora vivo e si deciderà all’ultima giornata a San Siro, nella scala del calcio, davanti allo stadio pieno, che per molti addetti ai lavori, sarebbe stato un handicap per il Milan dei giovani, contro il grande Liverpool e con un orecchio a Porto, dove si sfideranno le nostre due rivali, Porto e Atletico Madrid. 

Una vittoria meritata, un'impresa, che non deve restare però un'impresa, se dovesse succedere il passaggio agli ottavi di Champions, i rossoneri dovranno continuare a fare le “imprese”, ma come la normalità di una squadra che ora è pronta per giocare in Champions, cosa che nonostante avesse fatto delle buone cose, non era ancora stata certificata.

Ma anche se dovesse andare in Europa League, così come in campionato, questa impresa deve essere la “laurea” del ritorno a grande squadra, del ritorno tra l’élite del calcio europeo, che poi è quello internazionale, che fino a ieri per noi non lo era.

Non dimentichiamoci che eravamo a tre minuti dall'eliminazione da tutto, anche da una possibile Europa League e che non possiamo pensare di essere stati “promossi”, solo per il tempismo in una partita di Junior Messias, l'1 a 0 è stato un premio meritato, ma non dobbiamo dimenticare che difronte il Milan aveva un Atletico Madrid, con un inspiegabile atteggiamento remissivo.

Non voglio fare il disfattista, non voglio però che si creino facili entusiasmi, che ci si senta arrivati o soddisfatti, sono stati annullati Suarez e Griezmann, ma non è stato annullato Vlahovic, quali dei due è il vero Milan, quello che ha finalmente capito come si sta in Europa, o quello troppo convinto in campionato, Il Milan che deve fare crescere i giovani o quello che ha bisogno di fare mercato a gennaio.

Il Milan si è imposto ad un avversario in decadenza, con un palleggio ragionato e la giusta aggressività in mezzo al campo, metà campo dove Kessie ha fatto finalmente il “presidente” ed è stato monumentale, perché Tonali oramai, in campionato o Champions è sempre il migliore per intensità e qualità, ma quando non ci sono loro? il Milan tornerà ad essere quello piccolo visto contro la Fiorentina?

Tonali deve avere un suo degno sostituto e dobbiamo riportare al centro del progetto Bennacer, visto che il “presidente” preferisce il colore dei dollari al rosso e nero, e stabilizzare la crescita del Milan, se no saremo piccoli o grandi a seconda di chi va in campo, a seconda se Saelemaekers o Leao saranno all’altezza della situazione.

Servono più certezze, più alternative valide, più possibilità di turn over, gente come Messiais su cui puntare, il Milan è vero che se l'è giocata alla pari, forse credendoci di più, alzando finalmente il baricentro senza mai scoprirsi, ma specialmente nel primo tempo la “luce” della rifinitura, è stata accesa a tratti, siamo stati come sempre imprecisi nell'ultima scelta, sia nel tiro che nell’assist e ricordiamoci che l'Atletico ci ha lasciato l'iniziativa, senza nemmeno tentare tante ripartenze.

Il Milan mi è sembrato cresciuto, ha fatto sicuramente una partita con personalità e qualità, il mio auspicio è che abbia fatto il definitivo salto di qualità, dopo la sconfitta di Firenze, questa prova serve a rimettersi subito in linea di galleggiamento, per i prossimi appuntamenti di campionato, i miei lettori sicuramente punteranno il dito sulla mia analisi dei giorni scorsi.

Sono positivamente impressionato dalla prova del Milan, ma resto della mia opinione, che non può avere la riprova, al di là dell’essere tifoso è giusto che io sia critico, così come faccio da dieci anni, nella maniera più obiettiva possibile, ma sono anch’io contento di questa vittoria, dobbiamo tornare ad essere il Milan per sempre e non solo per una notte. 

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