lunedì 1 novembre 2021

Il Milan vince e convince.

Contro la Roma, il vecchio Zlatan, la più grossa sciocchezza fatta dal Milan, il più inutile calciatore al mondo e chi più ne ha più ne metta, dispregiativi per Ibrahimovic e il Milan, ha raggiunto un doppio traguardo personale: il gol numero 150 in Serie A e in assoluto la 400^ rete nei campionati nazionali in cui ha militato nella sua carriera.

A 40 anni suonati: ha segnato, si è procurato un rigore, gli è sato annullato (giustamente) un gol e uno è stato annullato a Leao su suo assist, per non parlare che è stato con Kjaer il migliore in campo, in una sola parola, anzi quattro: è stato protagonista indiscusso.

Se andiamo ad analizzare gli episodi di Roma-Milan, il rigore su Ibra c'è e c’è l’errore di Maresca sul rosso a Theo, il calcio di rigore viene concesso per un intervento di Ibanez su Ibrahimovic che gli sposta la palla e dopo Ibanez sgambetta lo svedese nel tentativo di colpire la palla, il rigore c’è e non serviva nemmeno l’intervento del VAR.

Il contrasto Kjaer-Pellegrini, è molto simile a quello di Dumfries in Inter-Juventus, solo che in quel caso, Dumfries rifila un calcione (involontario) senza palla ad Alex Sandro, in questo caso Kjaer prende palla con il ginocchio e poi va a toccare il piede di Pellegrini, un normale contatto di gioco e quindi non è rigore.

Maresca commette invece un errore quando espelle Hernandez, perché l’azione della Roma nasce da un fallo di Felix su Krunic e se l’arbitro avesse fermato il gioco come doveva, non ci sarebbe stata la seconda ammonizione per Theo, ecco dove bisogna cambiare il protocollo del VAR, dandogli la possibilità di intervenire anche in mezzo al campo e non solo nei pressi dell’area.

Non sono solo cose che dico io da milanista, sono suffragate anche dalla gazzetta, da Marelli e persino da Casarin, per il quale Hernandez non era da rosso, in quanto come dicevo prima, l’intervento di Theo su Pellegrini, è stato "preceduto da un fallo di Felix su Krunic non fischiato”, non c’è stato un gol, ma non per questo non è un errore altrettanto pesante, perché il Milan è stato costretto a giocare in dieci per oltre mezzora e non avrà Hernandez nel derby contro l’Inter.

Quindi se c’è qualcuno che deve recriminare caso mai è il Milan, ma siamo troppo signori per farlo, noi non ci trinceriamo dietro a nessun alibi o retro logia, facciano tutte le polemiche che vogliono, ma il Milan va avanti per la sua strada da dieci e lode, il Milan vince e convince, come non succedeva più da anni e sale a quota 31, a 60 punti circa dallo scudetto e a 50 dall’ingresso alla prossima Champions.

Non ha nessuna importanza adesso, che il Milan abbia 7 punti di vantaggio sull’Inter, 12 sulla Roma e sull’Atalanta quarte, 13 sulla Lazio e addirittura 16 sulla Juventus, quello che conta è arrivare a giugno con questi vantaggi e magari con un punto in più sul Napoli, continuare a vincere con continuità, evitando quel periodo oscuro della scorsa stagione.

Domenica ci sarà il derby con l’Inter e il Milan dovrà giocare come ha giocato contro la Roma in 11 contro 11, senza quasi mai rischiare, però in mezzo c’è il Porto, la madre di tutte le partite, battere i portoghesi a San Siro, significherebbe ritrovare la speranza di passare agli ottavi, perché un Milan che gioca così come contro la Roma, ha la legittimità di sperare.

Poi se c’è qualcuno che è ancora o è sempre convinto, che siamo in testa alla classifica perché “rubiamo” le partite, vuol dire che finalmente siamo diventati una grande come la Juventus o come qualche altra, ma non capisco come non si riesca a capire, o meglio come non si mettano l’anima in pace, che in parità numerica, il Milan è stato più forte della Roma, così come con la Lazio e con l’Atalanta.

È vero, contro il Torino e il Verona il Milan era stato decisamente brutto, ma sappiamo tutti (quelli che capiscono di calcio) che in una stagione di queste partite ne capitano, la cosa importate è che si sappiano vincere anche queste partite "sporche", che si sappiano giocando anche partite con il coltello tra i denti e che poi si ritorni a giocare un gran calcio e ad imprimere un gran ritmo alle partite. 

In 11 contro 11 non c’è stata partita, il Milan ha superato un’altra prova di maturità e ha giocato meglio della Roma checché se ne dica, Mou ha giocato a specchio e guardandola giocare, ho provato a mettere Zaniolo al posto di Saelemaekers e Pellegrini in concorrenza con Diaz, mamma mia che squadra e che intensità, la Roma ha proprio Zaniolo e Pellegrini in grande spolvero, peccato che Abraham non è entrato quasi mai in possesso della palla.

Il Milan, oramai è solido e convinto sempre più, che lo Scudetto possa tornare a vestire il rossonero e con Ibra e Kjaer può sognare in grande, il danese ha giocato ancora una partita impeccabile, Kjaer insieme ad Ibra hanno cambiato il Milan, il due hanno un peso specifico importantissimo, in campo e fuori, una nota di merito particolare la merita anche Tatarusanu.

Il portiere rumeno è stato decisivo nell’assalto finale della Roma, con le parate su Mancini e Carles Perez, non ha potuto nulla sul gol di El Shaarawy, non è stilisticamente bello da vedere o per lo meno, ti tiene sempre con il fiato sospeso, specie nelle uscite alte che abbranca all’ultimo istante, ma poi alla fine è efficace, nota di merito anche per Kessie, che è tornato a farsi sentire in mezzo al campo, per Bennacer e per Pioli, di lui si parla poco, ma oramai è un top allenatore, peccato non aver tolto Theo prima, l’unico errore che ha fatto. 

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