Il Milan in questi giorni ha avuto il vero piacere, di ricevere e potersi abbeverare alla fonte del grande sapere intellettuale di Raiola, i dirigenti rossoneri sicuramente non ne sentiva il bisogno, ma visto che ancora Romagnoli non si è liberato di lui, come ha fatto Bernardeschi e non solo, per apporre l’eventuale firma sul rinnovo, si sono dovuti beare di questa magistrale presenza.
La sua strategia è chiara, aspetta
che qualcuno avrà bisogno di un difensore centrale, per poi chiudere un
eventuale accordo favorevole più per lui e che per il suo assistito, ma a
quanto pare la trattativa con Maldini e Massara è a buon punto e il difensore
potrebbe accettare un rinnovo alla cifra offerta dalla società, ovvero
3,5 milioni.
Si tratterebbe della stessa cifra che
incassava, prima del rinnovo di Fassone e Mirabelli, del resto
Romagnoli adesso è un po' indietro nelle gerarchie ed è chiaro, che una società
come il Milan, non può permettersi di superare queste cifre per una seconda
linea, fino a qualche settimana fa, il rinnovo sembrava impensabile, ma
qualcosa sembra essere cambiata, tant’è che Raiola si è presentato a Casa Milan.
Il giocatore ha voglia di restare a
Milanello ed è disposto a ridursi l'ingaggio a circa 3,5 milioni a stagione fino
al 2026, la volontà di continuare insieme esiste, certo Romagnoli non è il
Messi della difesa, ma resta sempre un buon difensore, paga un periodo non
bello di rendimento sotto la gestione pre-Elliott, ma adesso sembra essersi
ripreso e in questo Milan ci può stare.
L'incontro a quanto pare è stato
positivo, anche se non c’è ancora un accordo definitivo, di sicuro la gestione arrogante
di Raiola comincia a perdere colpi, il Milan ha dimostrato che il calcio è un
gioco di squadra e che a fare la differenza sono i campioni, le partenze
di Donnarumma e Calhanoglu non hanno reso un Milan più debole.
Basterebbe che Kessiè riflettesse a
tutto questo e avremmo un grattacapo in meno, anche se, l’eventuale arrivo di Renato
Sanchez, non ci farebbe rimpiangere l’ivoriano, ritengo che il portoghese sia all’altezza
di Kessie, che ad oggi ha fatto bene solo un anno e mezzo, perché questo Kessie
di questa stagione è suo fratello.
Finalmente il Milan, sta lavorando ai
prolungamenti dei contratti con largo anticipo, come si conviene ed entro la
fine dell’anno, dovremmo avere rinnovato: Pioli, Romagnoli, Theo, Bennacer e
Leao, tutte trattative ben avviate, mentre il
Torino, che per conto mio vorrebbe “capitalizzare” un eventuale passaggio
anticipato di Belotti al Milan e ha provato a convincere il Milan, ad inserire
il diritto di riscatto nell'accordo per Pobega.
Pericolo scampato, perché
il Milan ha ribadito la ferma volontà di riavere il giocatore la prossima
estate, per poi magari ridarlo ancora in prestito per un’ulteriore crescita, ma
una società che vuole lavorare con i giovani, non può “cedere” almeno al
momento Pobega a nessuno e allora il Torino, ha provato a mettere sull’altro piatto
del cartellino Belotti, su un vecchio obiettivo che è Krunic.
Il bosniaco è maturato è
sta facendo la sua stagione migliore, è una seconda linea e non guadagna tanto,
Maldini e Massara potrebbero rinnovargli sicuramente il contratto e poi quest’estate
con i rientri di Pobega e Adlì vedere il da farsi, per quanto riguarda Belotti,
è vero che l’attaccante piace molto, ma è ancora presto, perché questo non è il
Belotti che serve al Milan e poi a quanto pare, Ibra potrebbe rinnovare per un
altro anno, per fare i mondiali in Quatar, sempre che la Svezia superi i
play-off.
E poi in tutta questa storia c’è Pellegri, che mentre sta cercando di tornare il Pellegri di 4 anni fa, è arrivata la chiamata inattesa dell’under 21, inattesa perché Pellegri quest’anno non ha ancora giocato in serie A, perché oltre a non essere ancora pronto, ha pure subito qualche infortunio, che ne ha rallentato il suo inserimento.
Sia il Milan che Pellegri non si
aspettavano questa chiamata, anche se ci speravano, questa chiamata potrebbe vuol
dire due cose: o un semplice attestato di stima? Oppure la convinzione che il
ragazzo sta tornando dopo tante stagioni difficili? questa chiamata è una
chiara conferma, che non è solo il Milan ha credere nel talento del giocatore,
che per altro non è mai stato messo in discussione, il ragazzo ha solo bisogno
di ritrovare sé stesso e di tornare a credere nelle sue enormi potenzialità.
Ma essenzialmente deve scrollarsi di dosso i tanti problemi fisici avuti negli ultimi anni e in questi ultimi mesi a Milanello, il Milan ha scommesso su di lui e se non è proprio “rotto”, Milanello è l’ambiente giusto per rilanciarsi, deve avere pazienza, magari sarà solo questione di tempo e chissà, potremmo avere presto un Belotti più giovane, l’erede di Ibra e il nuovo centravanti della nazionale maggiore.
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