Per non parlare di Calhanoglu e della complicità di Gattuso
nel tenerlo in campo, anche contro il Torino il Milan non mi è piaciuto, quindi
non stiamo parlando di un caso isolato, per lunghi tratti i granata si sono
fatti preferire specialmente nel pressing e nella determinazione, sono stati migliori,
come migliore è stato l’Olympiacos, al di là degli episodi che sono costati
l'eliminazione, si tratta di squadre di livello molto al di sotto del Milan.
L’eliminazione del Milan dall'Europa League, è stato
totalmente influenzato dagli episodi che ha citato Leonardo, la battuta del
corner da cui è nato il vantaggio, non si vede per intero e dal rigore inesistente,
ma come dice Adani, l’eliminazione non sta nella partita di Atene e negli
episodi scandalosi, l’eliminazione del Milan sta nel suo percorso in Europa
League.
Su sei partite il Milan è andato sotto cinque volte, ha
sempre preso gol (come in campionato del resto), due gol dal Dudelange (quello
che lo hanno condannato), ha perso in caso con il Betis (che in Spagna è
settima in classifica) e con Olympiakos in una partita decisiva e in
Lussemburgo ha vinto solo con un gol di scarto, sono queste le cose che fanno il
dettaglio finale, ovvero l’eliminazione e oggi il Milan paga questo percorso
sciagurato, questo percorso negativo sempre di rincorsa e di affanno, proprio come
in campionato.
Sono parzialmente d’accordo su alcune cose con Leonardo, ma
non sono d’accordo quando dice che il Milan è una squadra in costruzione, perché
è la stessa squadra dell’anno scorso, non siamo brillanti oggi e non lo eravamo
lo scorso anno, non dobbiamo dimenticare poi, che il Milan ha vinto una sola
partita delle ultime quattro della fase a gironi, solo quella a San Siro contro
il Dudelange.
Il
Milan doveva arrivare ad Atene già qualificato per il girone in cui era, aveva tutte
le qualità per poterlo fare e non lo ha fatto, quest’anno il Milan doveva fare
uno step in più, passare il girone e almeno due eliminazioni dirette, ora in
campionato si ha l’obbligo di arrivare in Champions League, anche l’anno scorso
sentivo dire che la squadra “Deve crescere sulla mentalità vincente e credere
nei propri mezzi”, ma questa crescita quanto deve durare.
Higuain e Calhanoglu al momento attuale non sono nelle
condizioni di giocare, mi dispiace ma è così, forse per mantenere il quarto
posto sarebbe meglio trovare altre soluzioni e non parliamo di assenze per
cortesia, perché Zapata e Abate stanno facendo bene e Bakayoko è stato il
migliore in campo, quindi sono i presenti caso mai quelli che bisogna
rimpiangere.
In buona sostanza abbiamo regalato partita e qualificazione all’Olympiacos
senza alcuna scusante, non si poteva e non si doveva perdere ed è giusto che il
Milan se ne vada a casa, visto che non siamo stati più forti dell’avversario,
più forti dell’arbitro e più forti di tutti gli episodi, abbiamo
sbagliato l’impossibile e insistito su un Calahnoglu che continua ad essere nullo,
oltre al rendimento scadente di Higuain.
Abbiamo
consegnato il passaggio del turno ad un avversario decisamente inferiore, la
squadra è sempre in affanno e subisce una grande quantità di tiri, sempre da
chiunque e da tutte le posizioni, traccheggiamo troppo nelle ripartenze e sotto
porta, le seconde linee vengo utilizzate poco e spesso non danno nessuna affidabilità,
ci sarebbe pure da dire che è difficile entrare in un gioco che non c’è.
I
numeri in Europa League sono impietosi e le responsabilità sono di tutti,
adesso occorrono scelte drastice sul mercato e se è il caso anche sull’allenatore,
la clamorosa eliminazione chiaramente mette
Gattuso di nuovo a rischio, è tornato in discussione e comunque credo che sarà fuori
per la prossima stagione, la sentenza UEFA è arrivata nella stessa serata,
visto che era stato deciso di non ufficializzarla prima della partita.
Sentenza o no, sfumato Ibrahimovic e a quanto pare pure
Quagliarella, resta comunque la necessità di avere in organico una terza punta
che possa alternarsi a Cutrone ed Higuain con lo stesso peso specifico e che
deve costare pochissimo, così adesso nel mirino del Milan è entrato Batshuayi
già per gennaio.
Ma anche questa non è una situazione semplice, primo perché è
in prestito al Valencia e secondo perché percepisce 8 milioni di euro a
stagione, l’unico appiglio positivo è il fatto che il rapporto con Marcelino,
tecnico degli spagnoli non va a gonfie vele e quindi potrebbe ritornare al
Chelsea, che a sua volta lo potrebbe prestare al Milan e arrivare insieme a
Fabregas, entrambi in prestito.
Ma questa non è l’unica
manovra su cui sta lavorando Leonardo per attacco e centrocampo, mentre per la
difesa potrebbe restare così almeno fino a giugno e si torna a parlare di nuovo
di Pato, i contatti ora sono sempre più frequenti, il brasiliano avrebbe già
dato la sua disponibilità a un trasferimento al Milan, ma bisogna trovare
l'accordo con il Tianjin per un prestito secco.
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