Comincio con i complimenti a Gattuso per la vittoria in Coppa
Italia, una vittoria che è il giusto riconoscimento all'uomo e all'allenatore, capace
di resettare un ambiente da sempre ostile ai grandi allenatori (Benitez e
Ancelotti le vittime illustre), non me ne voglia nessuno, ma Gattuso anche se è
cresciuto, per me resta un allenatore medio, un altro “normalizzatore” senza
“gioco” e il Milan non ha bisogno di un allenatore normale, ma di uno
straordinario, nessun rimpianto.
Mi dispiace che la finale l’abbia giocata la Juventus, a causa del
solito rigore dubbio dell'andata all'ultimo minuto, come dice Buffon: “…quell'arbitro al posto del cuore aveva un bidone della spazzatura” e mi dispiace che due
grandi calciatori degli anni 60/70 siano scomparsi in questi giorni, portandosi
con sé i ricordi di un calcio meraviglioso non c’è più, un saluto a Corso e a
Prati.
Tornando all'attualità, devo dire di avere visto un buon Milan, contro
un complice è un modesto Lecce, però se non altro escludendo la deprimente
parentesi col Genoa, nel Milan si è vista continuità anche senza Ibra e una
buona crescita di Calhanoglu e Castillejo, si è visto un Milan capace di
stravincere (finalmente) con una squadra di bassa classica, segnando addirittura
quattro gol.
Pioli continua il suo apprezzabile lavoro di “normalizzatore” e
sta trasformando il Milan nella squadra che era nelle intenzioni iniziali e che
non abbiamo mai potuto ammirare, niente di particolare sicuramente, ma non la
squadra che ha stentato fino a dicembre nella parte destra della classifica,
una squadra capace di esprimere un gioco corale e di evidenziare anche il singolo
come Castillejo.
Una squadra che ha attaccato fin dal primo minuto e ha reagito
subito dopo il pareggio del Lecce su rigore, dimostrando volontà e carattere,
tutte cose che fanno ben sperare per la rincorsa a un posto in Europa e già
domenica c’è un bel banco di prova (la Roma), che può certificare questi
progressi, è chiaro che al di là del gioco o della continuità, il Milan dovrà vincere
per tornare a livelli europei, anche se il livello è di seconda fascia.
Per Kjaer la speranza è che non si sia fatto nulla di grave, fino
a quando è stato in campo ha giganteggiato, Kessie da quando gioca in coppia
centrale (lo scorso anno con Bakayoko) è di una concretezza disarmante e domina
in mezzo al campo, Castillejo è attivissimo sulla fascia, Calhanoglu
distribuisce assist a volontà ed è presente in ogni parte del campo e per tutta
la partita, dispiace per Bonaventura che ha tanta voglia di fare e di restare, Rebic
ha una condizione fisica pazzesca, che gli permette di continuare a fare delle ottime
prove.
In buona sostanza ci sono le basi per conquistare
l’Europa in questo finale di stagione e per costruire una squadra di livello
per la prossima, in questa ripresa ha dimostrato di valere anche qualche
posizione in più rispetto a quella che occupa e di credere nella possibilità di
arrivare al settimo posto, per raggiungere i preliminari di Europa League.
Mercato: Sfumato Kouassi a costo zero, considerato il partner
ideale per giocare in coppia con Romagnoli (nonostante i suoi 18 anni), la sua
alternativa Kalulu (anche lui a costo zero), è il prototipo del calciatore del progetto
Milan (giovani), purtroppo il Milan al momento (spero solo al momento), non può
competere tecnicamente e né economicamente con il Bayern Monaco e con tutti gli
altri maggiori club europei, la mia paura ora è che potremo perdere anche Szoboszlai
(19enne del Salisburgo), per il quale la concorrenza sta aumentando in modo sfrenato.
Sembra invece invertirsi la situazione con l'Eintracht, sembrava
che André Silva dovesse ritornare al Milan senza ricavarne neanche un piccolo acconto
sul saldo di Rebic ed invece con sette reti in nove partite, è riuscito a
trovare una continuità realizzativa spaventosa, tanto che adesso l'Eintracht spinge per riscattarlo e sicuramente a
cifre superiori a quelle che il Milan dovrà versare ai tedeschi per riscattare
Rebic.
La scorsa estate, i due club si sono accordati per il doppio
prestito biennale di Rebic ed André Silva, senza fissare alcuna cifra per un
eventuale riscatto, ora i tedeschi potrebbero accelerare le trattative, per
evitare che il valore del portoghese cresca ancora di più e che al Milan
arrivino offerte “golose” da altri club, l'ipotesi più concreta è quella di uno
scambio alla pari.
La riunione dei vertici societari a Milanello prima della
trasferta di Lecce, hanno provato a ricompattare la squadra per provare a
centrare l’obiettivo Europa League, Gazidis ha ribadito la fiducia all'allenatore,
chiedendogli di lavorare senza badare alle voci che circolano, anche se il
destino di Pioli è già segnato a prescindere dal piazzamento finale, Gazidis ha
provato a rasserenare l’ambiente, ma il futuro in panchina dovrebbe essere di Rangnick.
Come sembra, l’intesa con Rangnick è oramai stata raggiunta da
tempo, sembra si tratti di un accordo triennale, che abbia già dato il suo “sta
bene” all'arrivo di Kalulu ed è in continuo contatto con Moncada, tutto si
ufficializzerà nel giro di un mese e nel frattempo tutti speriamo di arrivare
in Europa, ma il prossimo mese Gazidis oltre ad ufficializzare
l’arrivo di Rangnick, dovrà chiarire il futuro di Maldini, da cui la proprietà (Elliott)
non vorrebbe separarsi, solo che il problema è la convivenza e l’impossibilità
di lavorare in collaborazione tra i due.
Sempre sul mercato, bisogna riuscire a cedere gli
esuberi e mettere a segno almeno due colpi importanti (Jovic e Bakayoko), il
Chelsea sta preparando la prossima stagione pensando in grande, ha già
acquistato Ziyech e Werner, punta Havertz e Chilwell, ma dovrà cedere più di qualcuno
per fare cassa e tra questi c’è Bakayoko, che a questo punto potrebbe costare a
prezzo di saldi.
Il Monaco non lo riscatterà
e il Chelsea potrebbe accontentarsi di un prestito con obbligo di riscatto, ma
per lui vale lo stesso discorso di Jovic: dovranno abbassarsi l’ingaggio,
mentre in difesa continua a piacere
Milenkovic della Fiorentina, la sua valutazione è di 35 milioni e si potrebbe
aprire un discorso con Paquetà che piace alla Fiorentina.
Jovic sembra ribadire la sua volontà di andare al Milan e si
ragiona su un prestito biennale con obbligo di riscatto, Donnarumma sembra essere sempre più vicino e Kessie ha
detto di sentirsi a casa e di non
voler lasciare il Milan, con o senza Kessie il centrocampo sarà da ricostruire, date le partenze sicure di
Bonaventura, Biglia e probabilmente di Krunic, Kessie e Paquetà.
A questo
punto prende piede l’idea mai accantonata di arrivare a Keita che lascerà
Liverpool e potrebbe arrivare al Milan
grazie a Rangnick, il classe 1995 la prossima estate potrebbe
essere ceduto e raggiungere il suo mentore, magari in prestito.
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