Non è ancora rientrata la discussione tra le due
proprietà del Palermo e per non rischiare di sfasciare una società solo
dopo un anno di vita, è chiaro che questa situazione di tensione, deve trovare
una soluzione il più presto possibile, per consentire alla squadra di
proseguire il percorso costruttivo verso la serie A, perché queste
tensioni non porteranno a niente di buono e a farne le spese sarà poi proprio
il Palermo.
La probabile promozione ufficiale in Serie C del Palermo è attesa per l’8 giugno, ma Sagramola sta già guardando al futuro, al
centro sportivo a Torretta, la quale realizzazione è
prioritaria; al nuovo allenatore e
alla probabile riforma dei campionati, con la speranza che non ci siano
modifiche particolari da penalizzare il Palermo.
Sulla possibile riforma dei campionati, sembra
impossibile che possa partire dal prossimo campionato, quindi non prima della stagione 2021/2022 ci sarà la riduzione dei club
professionistici, però già da adesso
molte società erano in difficoltà, in questo contesto le difficoltà saranno
ancora più accentuate e allargate ad altre società insospettabili, la Lega Pro
riproporrà il blocco dei ripescaggi per non coinvolgere altre società al
rischio di fallimento.
Per la prossima stagione quindi non dovrebbe esserci
niente di nuovo rispetto a quello attuale e quindi credo che il Palermo può
tranquillamente (Di Piazza e Mirri permettendo) tuffarsi nel calciomercato, partendo dall’attacco
che è stato il reparto più in difficoltà nonostante: Ricciardo, Santana e Sforzini,
per quest’ultimo sembra già deciso il ritorno a casa e dovrebbe essere sostituito
da Ciofani (per me OK).
Si torna a parlare di Comi,
che fino all’ultimo minuto lo scorso anno è stato oggetto dei desideri di
Castagnini e una coppia d’attacco Ciofani-Comi per affrontare il prossimo campionato di Serie C, non mi
sembra male, addio ufficiale anche per
Ricciardo che lascerebbe il posto al 28enne Gianmario Comi
della Pro Vercelli, con Ciofani della Cremonese dovrebbe arrivare
pure Piccolo, che prenderebbe il posto di Santana, confermato invece Floriano.
Sono state già avviate le trattative per l’allenatore e i giocatori esperti per la categoria
(serie C), la società è intenzionata ad allestire l’organico in autonomia,
senza le specifiche richieste del nuovo allenatore per consegnargli la squadra
già fatta, in modo che la dirigenza può muoversi senza aspettare che si
concludano gli altri campionati.
Per la panchina i nomi
sono tanti, da Sannino a Boscaglia, da Caserta a
Giovanni Tedesco,
da Auteri
a Grassadonia,
ma in questi giorni è spuntato anche il nome di Vincenzo Italiano, nato a
Karlsruhe (Germania) da genitori siciliani, dopo avere compiuto l'impresa
sportiva a Trapani, quest'anno è andato allo Spezia che attualmente è quinto in
Serie B, sinceramente mi sembra un tecnico ideale per programmare il doppio
salto.
Anche la mediana del Palermo va comunque
rinforzata e Castagnini starebbe pensando a Sbrissa centrocampista della
Pergolettese, Martin va verso la conferma
come regista e oltre a lui dovrebbe restare anche Martinelli, non è
escluso che possa ritornare Barreto, già
svincolato dalla Sampdoria nonostante
il campionato sia ancora in corso, l’ex rosa è in cerca di un progetto
stimolante.
Per la difesa confermati Accardi, Crivello e Lancini si
pensa al 27enne De Col della Virtus Entella, sempre in
attesa della conferma di Doda, uno degli under che con
tutta probabilità continuerà ad indossare la maglia del Palermo, confermato anche il portiere Pelagotti, si
sta cercando di confermare pure il secondo portiere Fallani, il
giovane 2001 che è di proprietà della Spal, è uno dei
tanti giovani in prestito per i quali il Palermo ha intenzione di intavolare le
trattative con i loro club di appartenenza, per averli nuovamente per il
prossimo anno.
Tanti gli under in prestito
che il Palermo vorrebbe tenere, per alcuni la situazione è
complicata e difficilmente potranno andare in porto, tra questi Felici talento classe 2001 di proprietà del Lecce e Langella mezzala classe
2000 del Pisa, più facile dovrebbe essere quella di Peretti, che non rientra
nei piani del Verona e quelle per Silipo e Kraja, rispettivamente di proprietà di Roma e Atalanta.
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