Il presidente della FIGC Gravina all’indomani
della ripartenza del campionato, ha parlato dei presupposti per avviare finalmente
una vera riforma a livello culturale e di sistema, cosa di cui si parla da
tempo e che non è più procrastinabile in quanto è diventata urgente, parole
sante, ma il calcio almeno stavolta riuscirà a non fare come la politica, che
proclama sempre e non mantiene mai?
In questi giorni è stato fatto un altro passo fondamentale per il
nuovo stadio di Milan e Inter, le due società hanno aderito alle indicazioni
del comune sulla riduzione delle volumetrie e ora il traguardo dovrebbe essere ad
un passo, mentre la vittoria di Lecce ha detto che non è tutto da buttare e che
sono molto di più i giocatori da confermare in vista della prossima stagione.
Rangnick sta già lavorando
a trattative e operazioni, che si chiuderanno a campionato finito quando arriverà
anche l’annuncio del tecnico, sono giorni importanti per lo stadio, per il bilancio,
per il nuovo progetto, quindi per il mercato ma anche per la definizione del staff
di Rangnick, che stando alle ultime notizie potrebbe avere un’anima italiana.
Intanto sul mercato il Milan è alla
ricerca di uno o più rinforzi in attacco, alla luce a mio avviso delle partenze
di Leao (prestito) e Ibrahimovic, all’obiettivo numero uno che è e resta Jovic,
si aggiunge con consistenza la candidatura di Schick come probabile sostituto, Schick
è attualmente in prestito al Lipsia, ma è di proprietà della Roma, Rangnick lo conosce
bene, è giovane, di talento e non costa tantissimo, anche se Nagelsmann vuole tenerlo.
Come centravanti in alternativa al titolare (Jovic o Schick), il Milan
sta seguendo con interesse il 21enne Gaich del San Lorenzo, io l’ho visto e mi
piace molto, ha qualità, forza fisica e vede bene la porta, per me deve solo
ambientarsi al calcio italiano e sembra che il Milan abbia già avviato i primi
contatti con il San Lorenzo e il suo entourage, la valutazione si aggira
intorno ai 15 milioni e rientra perfettamente nei canoni “Gazidis”.
Dunque, la coppia di attaccanti centrali che affiancherebbe Rebic,
potrebbe essere Jovic (con un prestito biennale e obbligo di riscatto) e Gaich
a titolo definitivo, spendendo così solo 15 dei 75 milioni a disposizione per
il mercato, i 60 milioni restanti adesso potrebbero bastare perché come dicevo,
il Milan del futuro non verrà più ampiamente rivoluzionato (grazie a Pioli), sarà
rivoluzionato il modo di giocare a calcio in Italia. Rangnick oltre alla sua
capacità di scovare talenti e valorizzarli (speriamo ci riesca anche al Milan),
ha soprattutto idee di calcio moderno con i ritmi intensi, veloce e rapido,
tutto il contrario del Milan degli ultimi anni (scarsa intensità e una manovra
poco fluida), il Milan però oggi per ricostruirsi, potrà contare su sette
titolari.
Donnarumma (rinnova), Romagnoli, Kalulu, Theo Hernandez, Kessie (che
io riporterei al ruolo di difensore centrale o terzino destro), Bennacer, Rebic
e Calhanoglu, a cui andrà ad aggiungere giocatori con caratteristiche fisiche importanti
e abituati ai ritmi europei, forti fisicamente, atleticamente e che possano
surclassare il ritmo e l’intensità dell’avversario, specie in Italia (Gasperini
docet).
Se è vero quello che si dice, Rangnick in allenamento dà ai suoi
giocatori 8 secondi per recuperare la palla e 10 secondi per concludere
l’azione, in pratica è il calcio del Barcellona, del Liverpool e di tante altre
grandi e piccole squadre europee (anche dell’Atalanta), in pratica non porta
niente di nuovo, ma è nuovo per il “dinoccolato” calcio italiano.
Chi meglio di Bakayoko potrebbe fare parte di questa squadra? è alto,
forte e ha tanta personalità, è in grado di dominare e di alzare un muro
davanti alla difesa, oltre alla grande presenza nel gioco aereo, peccato per qualche
comportamento non impeccabile extra campo, ma sono cose passate, ha chiesto
scusa e vuole tornare, il Monaco ha comunicato il termine del prestito ed è tornato
al Chelsea, Lampard lo ritiene fuori dal suo progetto ed è sul mercato.
Per questa operazione le condizioni economiche saranno
fondamentali, magari anche per lui si può parlare di un prestito biennale con
diritto/obbligo di riscatto, mentre Bahayokò dovrà
dimezzare i 6 milioni netti che percepisce attualmente,
a completare il rombo di centrocampo con Bennacer e mi auguro Bahayokò e Szoboszlai, a giocare dietro le due punte ci sarà Calhanoglu,
sempre più protagonista nel ruolo di trequartista.
Su Szoboszlai adesso c’è forte il PSG, il Milan è stato
vicinissimo a prenderlo nel mercato di gennaio, poi la questione Boban ha stoppato
il trasferimento, credo che se nel caso non arrivi Szoboszlai, il Milan possa
allora passare dal 4-4-2 a rombo al 4-2-3-1, con Bennacer e Bakayokò davanti la
difesa, Castillejo a destra, Rebic a sinistra e Calhanoglu trequartista dietro
all’unica punta Jovic.
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