martedì 30 marzo 2021

A Dazn i diritti TV per la Serie A.

Passano a Dazn i diritti televisivi fino al 2024, tutte le partite della serie A saranno trasmesse in esclusiva dalla piattaforma online, come succedeva lo scorso triennio, ma a ruoli invertiti, solamente tre partite delle dieci saranno trasmesse da Sky, ma non in esclusiva come succedeva con Dazn, in conclusione, dal settembre 2021 al giugno 2024, la Serie A sarà totalmente visibile solo su Dazn.

Fin qui le società hanno pensato come sempre al loro rendiconto, ma cosa comporta per i tifosi? cosa dovranno fare per seguire le partite? Quanto costerà abbonarsi? Queste sono tutte domande che ogni tifoso si pone, in concomitanza del passaggio al DVB-T2.

Intanto non servirà un decoder per assistere alle gare di campionato, a differenza di quanto avveniva con Sky, per Dazn basta solo scaricare l’APP e l’abbonamento non sarà associato a un solo dispositivo, un unico abbonamento sarà valido per sei dispositivi differenti e massimo due di questi potranno essere collegati contemporaneamente sullo stesso evento.

Ora arrivano le dolenti note, il maggior introito per le società, verrà pagato dai tifosi, che in tempi e in post-pandemia, dovranno spendere tra i 30 e i 35 euro al mese per abbonarsi, adeguare il televisore al passaggio al DVB-T2 e la linea internet a 8 megabit al secondo (io sono uno di questi), questo nuovo accordo diventa discriminante, anche perché e senza essere di parte, anche a parità di costi (Sky ha sempre fatto delle offerte), la qualità del prodotto è più scadente, escluso Diletta Leotta.

A questi poi bisognerà aggiungere i costi per le coppe europee e se uno come me, tiene al Milan, ma per origini e tifoso del Palermo, deve fare un altro contratto con Sky, che a quanto pare è all'assalto della Serie B (al momento in mano a Dazn) e della Serie C, al momento in mano ad Eleven Sports, con chiaro aumento dei costi anche per queste categorie.

Con quest’ultimo gruppo, potrebbe andare in scena un vero e proprio duello, per accaparrarsi i diritti delle altre due categorie, visto che già nei mesi scorsi Eleven Sports, voleva aggiungere la serie B per allargare la propria offerta televisiva.

Dai diritti TV, passiamo al potere politico delle società e da lì al nuovo Fair Play Finanziario, a proposito del pagamento degli stipendi, in serie A c’è stato un provvedimento di sanatoria della Federcalcio, che rimanda a fine stagione il pagamento degli arretrati, ma perché in serie C il Livorno per lo stesso motivo, viene punito con la penalizzazione di punti e invece l’Inter no?

Vero è che l’Inter non è stata messa in mora dai calciatori, ma non si possono vedere nell’ambito dello stesso professionismo due situazioni diverse, come il Fair Play Finanziario, City e PSG si indebitano fino al collo e riescono a non avere sanzioni, anche la Juventus se vogliamo, che tiene buona L’UEFA, con il continuo ricatto di formare la super lega, anche se a quanto pare si sono resi conto che il FPF era stato fatto male e potrebbe avere gli ultimi mesi di vita.

Dopo il blocco di un anno fa a causa del Covid, per la UEFA il FPF dovrebbe rappresentare il passato e che pare sia arrivato il momento di cambiare, tanto che si prevede per la fine dell’anno, la nascita di un nuovo sistema di regole diverse, non più fondato sul principio di: “spendi quanto incassi” ma su quello di: “spendi il necessario senza sprechi”, però a quanto pare per far questo, servirà l’aiuto dell’Unione Europea, anche se non capisco come, se non per i soldi.

Il nuovo fair play finanziario, avrà come obiettivo quello di eliminare o ridurre, sprechi ed esagerazioni, il calcio era già in crisi e adesso lo è ancora di più, il mondo è in crisi, ma gli stipendi dei calciatori (Ronaldo o Messi) e le commissioni degli agenti (Raiola), anziché scendere, salgono (Donnarumma) e si parla di rinnovi e di aumenti, che non sono più sostenibili, quindi si cercherà di imporre dei tetti, a salari e trasferimenti, ovvero il tanto invocato Salary cap, anche se non potrà avere questo nome.

Non potrà chiamarsi Salary cap, perché per l’UE non si può, magari si chiamerà Luxury tax o qualcosa di simile, ma è il concetto quello che è importante, molte situazioni sono allo studio, però si vuole provare ad approvare la nuova linea finanziaria, che dovrebbe chiamarsi “Superlega”, entro la fine dell’anno e farlo entrare in vigore dal 2022.

Cade quindi l'obbligo del pareggio di bilancio, perché con il FPF valido solo per le società che facevano le coppe europee, aveva creare uno sbilanciamento, tra i grandi club con i ricavi provenienti dalla Champions e dall’Europa League e gli altri che restavano con meno risorse ed erano costrette a tagliare i costi, il Milan quest’anno ha avuto un disavanzo negativo di 26 milioni, che non è più obbligato a “pareggiare” come succedeva prima.

Quindi adesso il Milan può investire di più del pareggio di bilancio, perché Elliott non ha nessun problema economico, anche se essendo un fondo deve mantenere una certa linea produttiva di utili, per cui, con il budget risparmiato a gennaio (15 milioni), i soldi che potrebbero arrivare dalla qualificazione alla prossima Champions League (50 milioni), i probabili introiti da cessioni o risparmi sugli ingaggi (30 milioni) e lo stanziamento annuale che Elliott mette ogni anno a disposizione, il Milan potrebbe avere a disposizione per il prossimo mercato estivo, una somma che si aggirerebbe attorno ai 160 milioni,

Una delle prime mosse di mercato del Milan, sarà il rinnovo di Ibrahimovic, che grazie al decreto crescita, il suo prolungamento del contratto per un altro anno, dovrebbe costare circa 10,5 milioni, contro i 14 normali, fatto salvo che il Milan proverà a rivedere l’accordo al ribasso, viste le tante gare saltate in questa stagione e per cui potrebbe proporre un nuovo accordo di circa 4 milioni di parte fissa, più dei bonus legati alle presenze.

Una formula che credo e spero Zlatan possa accettare tranquillamente e con l’opzione di rinnovo del contratto di Mandzukic, la narrazione dovrebbe corrispondere a quanto avevo anticipato in un precedente post, ma questo non esclude che in estate possa arrivare anche un altro attaccante, non necessariamente troppo giovane e comunque se lo fosse, uno che possa crescere al fianco dei due attaccanti più esperti. 

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