sabato 20 marzo 2021

Milan gambero rosso (nero)

Il Milan fa proprio come i gamberi, un passo avanti e due indietro, vince con il Verona e poi perde 1 a 0 con il Napoli e con il Manchester United, piano piano tutti gli obiettivi sono svaniti, prima la coppa Italia, poi lo scudetto e adesso anche l'Europa League, al netto delle tante assenze dei rossoneri, dobbiamo ricordare che anche Napoli e Manchester contavano tanti indisponibili, una cosa è certa, è caduto il mito che le riserve giocavano bene come i titolari e di conseguenza tutto quello che ne compete.

Anzi, di miti ne sono caduti due, l’altro è quello che il Milan aveva fatto in un anno, quello che si pensava di potere fare in cinque anni, perché se fosse stato così, il Milan avrebbe dovuto lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata, arrivare tra le prime quattro in campionato (?) e in coppa Italia, disputare la finale di Europa League, come ha fatto l’Inter l’anno scorso, siccome questo non c’è stato, ha fatto esattamente quello che doveva fare, al secondo anno del progetto, cioè migliore quello che aveva fatto lo scorso anno.

Perché questo è il secondo anno del progetto, quel progetto che non è piaciuto a Gattuso, tanto che ha dato le dimissioni, il progetto parte con Boban e Giampaolo, oltre che con Massara e Maldini, è quello il primo dei cinque anni, sarà sicuramente una buona stagione, migliore di quella scorsa e in linea con i programmi, ma per essere una stagione andata oltre ai programmi, bisogna portare a casa più di un posto in Champions.

Tornando alla partita con il Manchester, tutto sommato il Milan ha offerto una buona prestazione, ma anche stavolta abbiamo giocato senza attacco e se non segni, poi alla prima distrazione la paghi, adesso guardiamo avanti, però dobbiamo sforzarci di rimanere concentrati fino alla fine su l’unico obiettivo rimasto e che può fare la differenza tra una buona stagione e una fallimentare.

Il Milan ha fatto bene in difesa, dove Donnarumma è stato attento, ha svolto bene l’ordinaria amministrazione, il gioco con i piedi e sui cross, non è mai stato chiamato alla “parata” e su Pogba non poteva fare nulla, anche Kalulu ha fatto una gara in crescendo, sganciandosi spesso in avanti, così come Dalot quando gli è subentrato.

Bene Kjaer su Rashford, come al solito legge tutte le palle in anticipo, imposta la manovra e guida la squadra con l’esempio personale, a lui fa coppia Tomori, che fa un’altra prova di sostanza, fa tutto bene, sia nelle chiusure e nel cominciare l’uscita dal pressing, un po' meno bene ha fatto il centrocampo, forse perché in avanti non c’erano sbocchi, Hernandez che io ritengo un centrocampista, all’inizio stenta a trovare le misure, poi crea un paio di occasioni.

Hernandez non è devastante come dovrebbe e la davanti non trova la solita collaborazione, Meitè dopo un primo tempo ottimo, si addormenta nel secondo tempo, prima sbaglia sul passaggio di Calhanoglu e poi non riesce a pulire l’area sul gol di Pogba, questo lo condizionerà per il resto della partita e nell’arrembaggio finale, Kessie lotta in mezzo al campo, ma nel secondo tempo è stanco.

Completo il centrocampo con Saelemaekers, che fa la sua onesta partita a tutto campo, senza dare punti di riferimento e fa spesso il trequartista centrale, Calhanoglu atleticamente è cresciuto rispetto al Napoli, ma fa errori pesantissimi, sbaglia un gol clamoroso e poi con Meite confezionano il gol vittoria del Manchester.

L’attacco è il reparto “ibrido” della squadra, a zero emissioni verso la porta avversaria, Krunic fa tanto movimento, ma anche lui spreca un’occasione importante, lo sostituisce Diaz cha da un po' più di qualità, ma niente altro, Castillejo stavolta non può essere giudicato, è da apprezzare se non altro il sacrificio fatto in attacco, ha corso, ha cercato di fare qualcosa per i compagni, ma non può bastare, Ibrahimovic entra nell’ultimo spezzone della gara a partita compromessa, riesce ad impegnare il portiere avversario, ma non riceve rifornimenti.

Il progetto-giovani è il post Gattuso e per avere un valore, deve essere migliorativo anche sotto l’aspetto della continuità, cosa che al di là delle indisponibilità (anche Napoli e Manchester le avevano) e del piazzamento finale, i numeri del 2021 sono impietosi e i numeri solitamente non sbagliano, il 2021 è orribile, a San Siro il Milan ha giocato 10 partite e di queste ne ha perse 5 e nella classifica da gennaio a oggi, ha un rendimento (1,6 punti a partita) da settima in classifica, fuori dalla Champions quindi e dall’Europa League.

Un progetto così affascinante e ambizioso, non può basarsi sul gol annullato a Kessie a Manchester, oppure sul fatto che è stato imbattuto dallo scorso marzo fino a dicembre, a fine anno devi portare qualcosa a casa e fra 3 anni devi portare a casa se non tutto, quasi.

Devi analizzare bene le cinque sconfitte in due mesi e mezzo, per capire come muoverti in futuro e che adesso serve una svolta immediata, non vinceremo più il campionato, non vinceremo più la coppa Italia, non vinceremo più l'Europa League, ma un posto in Champions a casa lo dobbiamo portare, se no abbiamo perso altri due anni.

Perdere dopo due anni come abbiamo perso con il Napoli e perdere la Champions dopo due anni all’ultima giornata, significa proprio non avere progredito rispetto a quel Milan di Gattuso e che il programma se non è fallimentare ha delle enormi falle, vuol dire che non è un progetto chiaro e continuativo (vedi la situazione rinnovi), perché molto, se non tutto dipende da un Milan in Champions.

Quindi bisogna conquistare assolutamente la qualificazione in Champions e poi una volta arrivati non dobbiamo sfigurare, non possiamo giocare con Castillejo, Leao e Krunic, abbiamo giocato quasi tutte le partite con 4/5 riserve e questo vuol dire che non sono all’altezza dei titolari.

Dobbiamo cambiarli e prenderne degli altri, ripartendo da Pioli e dai giocatori cha hanno fatto bene, che sono attaccati alla maglia, che credono nel progetto, che sono disposti a sgomitare per avere un posto in squadra e a mettere in difficoltà Pioli ogni partita, nella scelta della formazione. 

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