Buonissima prestazione degli uomini di Gattuso, che hanno messo in campo un buon pressing, sono stati puntuali negli anticipi, tecnicamente precisi e hanno tenuto un ritmo alto per tutta la partita, ad esclusione del quarto d’ora finale, dove il Milan si è riversato con veemenza nella metà campo azzurra, in cerca del pareggio, che avrebbe potuto ottenere meritandolo, se al 92esimo fosse stato fischiato il rigore commesso da Bakajokò ai danni di Hernandez.
È unitile dire che nonostante la VAR
abbia mandato Pasqua a rivederlo e l’arbitro non lo ha considerato fallo da
rigore, era rigore tutta la vita, ma non stiamo qui a piangerci addosso, anche
perché con un punto in più non sarebbe cambiato nulla e poi il nostro problema
va al di là di un rigore assegnato o meno, era giusto per fare una
precisazione, anche perché a parte Pasqua e il Napoli, era rigore per tutti.
Ritmo altissimo, pressing, anticipo e
precisione nei passaggi, hanno messo in difficoltà il Milan, che non è riuscito
a fare la partita, come aveva fatto con Roma e Verona, anche perché diciamocelo
chiaramente, non possiamo presentarci con Castillejo, Leao e Krunic in avanti e
tutti insieme, va bene che sono riserve, ma non possono essere le riserve di
una squadra che comunque oramai è da podio.
Castillejo è un calciatore che non lascia mai il segno
in nessuna partita e neanche nelle due fasi, non salta mai l’uomo, sbaglia
sempre gli appoggi, è lento e impacciato e raramente chiude la diagonale
difensiva, lasciando spesso e volentieri il terzino da solo nel due contro uno,
per me a giugno deve essere ceduto immancabilmente, meglio fare crescere
Maldini in quel ruolo, Krunic dopo la parentesi Verona e Manchester, si è di
nuovo eclissato, anche lui come Castillejo è lento ed impacciato ed incide
sempre poco, anzi spesso è dannoso in fase difensiva.
Su Leao sarebbe il caso di stendere un velo pietoso,
tutti i suoi bonus si sono esauriti e per l’ennesima partita non è riuscito in
niente, non segna, non tiene palla, sbaglia tutti i tempi di gioco ed è spesso
estraneo al gioco, non è per niente giustificabile, non parliamo poi della
palla che fallisce clamorosamente nel finale su assist di Rebic, per approccio,
postura e convinzione, anche per lui come Krunic e Castillejo è arrivato il momento
di cambiare aria, in prestito o definitivo, ma il Milan deve dotarsi di un
centravanti di riserva, giovane o vecchio, ma affidabile.
È chiaro che con questi il Milan non va da nessuna
parte, queste riserve andavano bene quando il Milan faceva fatica ad arrivare
al settimo posto e intanto siccome per adesso non possiamo fare mercato,
possiamo almeno cambiarli con altri più in forma, che hanno un ruolo diverso e
che sono costretti a stare in panchina.
Spero che il gol di Politano, faccia riflettere chi di
dovere, che con questi tizi il centrocampo a due non è sostenibile e che non
possiamo permetterci un terzino (Hernandez) tanto offensivo, Hernandez deve
andare a giocare sulla linea dei trequartisti, avesse giocato al posto di
Castillejo avremmo vinto la partita, ora io dico: ma se in quel ruolo ci gioca
Saelemaekers, per quale motivo non può giocarci Hernandez? O perché non poteva
giocare al posto di Krunic che sulla fascia non riesce a giocare?
Vero è che in difesa non eravamo messi bene, però il tentativo di fare giocare Theo avanti non lo abbiamo mai fatto e comunque, contro il Napoli e anche contro il Manchester potevamo giocare con Donnarumma, Kalulu, Tomori, Gabbia e Dalot, Kessie e Tonali, Hernandez, Calhanoglu, Hauge e Leao, nel caso di necessità di un centrale, bastava arretrare Hernandez a sinistra, Dalot passava a destra e in avanti entrava uno tra Saelemaekers e Rebic, come è successo poi lo stesso nel secondo tempo.
Così come si chiede un “lampo” a Castillejo o a Leao,
anche Pioli deve abbandonare questo integralismo ed avere un “lampo”, inventarsi
qualcosa, che poi non c’è niente da inventarsi, si tratta di avere un modulo di
“scorta”, un’altra maniera di giocare nel caso gli avversari riescono a trovare
le contromisure, io resto convinto che è il momento di passare al 3-4-1-2, abbiamo
cinque centrali tutti affidabili, non c’è nessun dubbio che Tomori, Kjaer e Romagnoli
possono giocare titolari ed avere Kalulu e Gabbia di riserva.
Ancora una volta Tomori contro il Napoli, ha fatto una
partita di grande qualità, Gabbia nonostante non fosse titolare da oltre tre
mesi e con un compagno di reparto praticamente sconosciuto, gioca con sicurezza
e personalità, trovandosi spesso ad avanzare palla al piede, per supplire alla
difficoltà di costruzione della manovra, Kalulu abbiamo avuto modo di conoscere
cosa sa fare e allora, perché tenerli in panchina ed insistere sempre con gli
stessi giocatori che non lasciano il segno?
Io non sono amante della difesa a tre, però in serie A
è adottata da: Atalanta, Verona, Lazio, Udinese, il Crotone di Stroppa, l’Inter,
la Roma, la Fiorentina, il Genoa, il Cagliari e il Torino, perché non possiamo
farla anche noi? Al momento il Milan mi sembra tanto quello di Gattuso, che è
stato per molto tempo terzo in classifica e poi ha perso il posto in Champions
nell’ultimo quarto d’ora del campionato, è lo stesso Milan altalenante, che non
vince più con le “grandi” e che se Pioli non cambia qualcosa, come ha fatto
dopo la catastrofe di Bergamo, facciamo la stessa fine di quel Milan.
Giusta la sostituzione dei tre trequartisti, che ha
dato un altro piglio e qualità alla gara, cosa che mancava a quelli entrati dal
primo minuto, anche se Diaz, Saelemaekers e Rebic, li considero delle ottime
riserve per un Milan da Champions a cui ambiamo.
Addio definitivamente allo scudetto, ma dobbiamo
cambiare qualcosa se vogliamo portare a casa un posto Champions, viste le tante
e ripetute indisponibilità e la classifica che ci vede avanti alla Juventus di
solo un punto e i bianconeri devono recuperare una partita, di soli tre punti
con l’Atalanta, di sei con il Napoli e la Roma, ma i partenopei hanno una
partita in meno e con la Lazio i punti in più sono dieci, ma anche loro devono
recuperare una partita.
Il Milan deve ancora giocare undici partite di
campionato e se continua a vincerne una e a perderne un’altra, significa che
potrebbe perdere ancora almeno altre tre o quattro partite, vuol dire che
dobbiamo ancora perdere con la Lazio, con la Juventus e con l'Atalanta
e poi dovremmo vincere tutte le altre otto partite restanti (impossibile), per
arrivare ad 80 punti esatti, ma credo che non bastino più per un posto in
Champions.
Al Milan sono grandi e vaccinati, se vogliono buttare
via una stagione importante senza fare nulla (come hanno fatto nel 2019), sono
padroni di farlo.
Nessun commento:
Posta un commento