Il processo di crescita del Milan è arrivato nella sua fase finale, ad aprile solitamente si assegnano gli scudetti e si programmano le nuove stagioni, noi tra un paio di mesi potremmo sapere più o meno, a quale coppa dobbiamo partecipare, contro il Manchester per molti si tratta di “prove generali”, per quelle che potrebbero diventare l’abitudine, alle grandi sfide europee.
La Champions League potrebbe e deve
ritornare ad essere la "casa" del Milan, anche perché è anche una
risorsa importante, se non fondamentale sotto l’aspetto economico-finanziario,
quindi la corsa alla massima competizione europea, deve essere massimale, perché
il prestigio e il fattore economico, ci permetterebbe di affrontare i rinnovi
con altre frecce al nostro arco, annesso che manca ancora tantissimo alla fine
della stagione.
Molto,
anzi moltissimo, dipende dal piazzamento finale, ma anche dalle ultime prestazioni
dei calciatori e dalle loro richieste, intanto tra il secondo e il quarto posto
ci sono almeno 5 milioni di differenza, un posto in Champions per il Milan, per
la sola partecipazione varrebbe oltre 30 milioni, se poi dovesse superare i
gironi la quota aumenterebbe, ma andare avanti in questa competizione in questo
momento, non sarebbe reale e per tanto meglio fermarsi ai 30 milioni e parliamo
di rinnovi.
Con la qualificazione alla Champions
League, i dirigenti potrebbero allargare la disponibilità economica e si
potranno fare sforzi più importanti per alzare l'asticella, a cominciare dal rinnovo di Donnarumma, i colloqui con Raiola continuano
ma non c'è ancora la luce in fondo al tunnel, Raiola ha messo sul tavolo due
soluzioni: un prolungamento biennale o un rinnovo annuale, in pratica significa
che dovremmo restare seduti al tavolo delle trattative e non capisco cosa
potrebbe cambiare per il Milan.
Per Raiola significherebbe
un altro anno di tempo, per trovare lo sceicco disposto a ricoprirlo d’oro, che
al momento con il covid non c’è, con il rinnovo biennale si potrebbe rimandare
i discorsi di dodici mesi, ma solo per avere il tempo di vendere Gigio nella
prossima finestra di mercato, per potere capitalizzare almeno qualcosa, ma
chiaramente non alle cifre (7milioni) offerte dal Milan.
7 milioni a Raiola non
bastano e non abbiamo parlato della sua commissione, la richiesta è ben più
alta e Raiola prende tempo per aspettare un club interessato, che possa offrire
quel tantissimo che chiede, per uno tra i migliori portiere al mondo, conveniente
(per chi i soldi ce li ha) da acquistare a parametro zero.
Donnarumma resterà al
Milan, solo finché non avrà un contratto quinquennale (difficile), solo se si
libera dal suo procuratore (impossibile) o che qualcuno offra la luna
(possibile), personalmente io gli farei il contratto di due anni a dieci
milioni come vuole e quest’estate lo venderei al migliore acquirente, per
andare a monetizzare, per creare una qualsiasi plusvalenza, importante per il
bilancio rossonero.
Io già penserei al dopo
Gigio, intanto non rinnoverei il contratto ad Antonio, ad Ibrahimovic e in
estate venderei Romagnoli, pur di farla finita con questo strozzino di
procuratore e dare un segnale forte anche agli altri, con i fratelli Donnarumma
via da Milanello, la batteria dei portieri dovrebbe essere ricostituita per
intero o quasi.
Tatarusanu che ha un
altro anno di contratto lo terrei come terzo, per il posto da titolare la
soluzione naturale sarebbe la riserva di Gigio in nazionale, ma Sirigu è oramai
troppo in là con gli anni, per costituire una risposta per il futuro (non
possiamo disfare tutto ogni anno) e quindi il candidato diventerebbe uno tra Cragno
o Gollini, ma entrambi costano tanto e forse nel rapporto qualità-prezzo,
Silvestri del Verona potrebbe essere la soluzione giusta.
Silvestri mi sembra migliore di Musso, di Meret o altri, fermo restando che personalmente il mio preferito è Strakosha, che fra l’altro per il momento non gioca, è in scadenza giugno 2022, non sembra intenzionato a rinnovare e potrebbe essere un affare a basso costo.
Per il rinnovo di Calhanoglu
le parti stanno ancora dialogando, ma anche qua si fatica a trovare un’intesa
sul piano economico, mentre per Ibrahimovic
che non ha finto l’infortunio per partecipare a Sanremo come si pensava, ha
lanciato messaggi d’amore, che non sono passati inosservati, la dirigenza è
convita di rinnovare con Ibra per far crescere ancora il collettivo, ma ad un ingaggio più basso.
Sono sicuro che Raiola rilancerà come ha
fatto la scorsa estate e che difficilmente
accetterà un ridimensionamento, comunque bisogna pensare che Ibra non è
eterno e che il centravanti del futuro serve come il pane, per questo al Milan servirebbe
un elemento più giovane e affidabile, da affiancare a Zlatan, alternativo a
Zlatan e successore di Zlatan, anche perché in termini realizzativi, né Rebic
né Leao sono giocatori da 20 gol a stagione.
Infine continuano le conferme per l’interesse del Milan per Otavio del Porto, il suo arrivo a giugno sembra possibile, sarebbe ideale nel ruolo di vice Calhanoglu o trequartista di destra al posto di Saelemaekers, ho visto la partita del Porto contro la Juventus e il calciatore non mi ha entusiasmato, però credo che possa giocare meglio come mezzala in un centrocampo a tre e non credo comunque che ci sarà il riscatto di Brahim Diaz, destinato a tornare a Madrid.
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