venerdì 23 aprile 2021

Il Milan gioca e il Sassuolo segna

Purtroppo e a maggior ragione dopo la sconfitta col Sassuolo, si devono fare i conti con la classifica, una classifica sempre più corta, ma fortunatamente ancora positiva, stavolta non ci voleva la vittoria del Napoli sulla Lazio, con un pareggio avremmo respirato meglio noi, la Juventus e l’Atalanta, anche se a guardare bene il calendario, quelli in apnea siamo noi che abbiamo ancora tre scontri diretti e due sono in casa, che è la nostra disgrazia.

Milan 66, Atalanta 65 (per me è lei che arriva seconda), Juventus 65, Napoli 63 (se avesse pareggiato con la Lazio sarebbe stato a 61), Lazio 58* con una partita in meno, potenzialmente a 61 (speriamo di no) e alla prossima se dovesse andare di nuovo male, potrebbe essere a 64, la Roma a 55 non me ne voglia, ma 10 punti, con sei squadre davanti e tutti gli incontri diretti persi, il posto in Champions lo può ottenere solo vincendo l’Europa League.

Comunque, alla fine anche stavolta non c’è andata troppo male, ma la sconfitta con il Sassuolo ci ha inguaiato, il Napoli in due scontri diretti con Inter e Lazio ha preso 4 punti, il Milan con due squadre abbordabili in casa ne ha presi tre, ora il problema sarà quando noi avremo gli scontri diretti e il Napoli avrà due squadre abbordabili, pazienza, vuol dire che dobbiamo sperare che Ronaldo continua a non segnare, che si tolga sempre dalla barriera, ma più che altro che Pirlo continui a mettercelo.

Il Sassuolo ha evidenziato ancora una volta, la difficoltà che ha il Milan nella gestione del risultato e delle partite, meno male che non si fa rimontare sempre (ma quasi), ma comunque finisce tutte le partite in difficoltà, in confusione, la seconda in classifica, che ambisce ad andare in Champions League per poi ben figurare (ed è senza soldi), non può prendere due gol nell’ultimo quarto d’ora, con una squadra che fino a quel momento le era stata inferiore.

La sindrome di San Siro, il crollo dopo i cambi, gli infortuni, sono motivazioni poco chiare per giustificare un 2021 così altalenante e che sa poco di squadra, ha ragione Pioli quando dice che bisogna cambiare pagina, ma quante volte l’ho detto io? E poi se non ci pensa lui a cambiare pagina, non saranno di certo i giocatori, ad ogni sconfitta (e oramai succede ogni due partite), si dice che c’è tanta delusione da trasformare in rabbia, in determinazione, si! Ma quando?

Vero è che la Champions passa dagli scontri diretti, ma questi non li abbiamo ancora vinti e non li vinciamo, comunque, anche vincere con Atalanta, Lazio e Juventus, se non batti Benevento, Cagliari e Torino (in piena bagarre e in grande forma), gli scontri diretti non servono, perché nei calcoli questo era un turno favorevole e non lo è stato.

Servono sempre 80 punti e 14 punti con Lazio, Juve, Atalanta, Cagliari, Benevento e Torino il Milan non li fa, ne servono 80 perché l’Atalanta e la Juventus li fanno, il Napoli no, ma ci andrà molto vicino e noi dobbiamo essere bravi a non arrivare dopo in “vicino” del Napoli che può essere 78 punti.

Dispiace, dispiace perché a me il Milan è piaciuto fino all’ingresso di Raspadori (se per Scamacca ne vogliono 40 per lui ce ne vogliono 100 di milioni), mi è piaciuta la disposizione in campo, mi è piaciuta l’aggressione alta, mi è piaciuto Kessie che si abbassava, mi sono piaciti gli inserimenti nell’area avversaria dei centrali, mi sono piaciuti come si alternavano Calhanoglu e Saelemaekers come sottopunta, anche i terzini se vogliamo mi sono piaciuti e poi basta.

Dispiace perché è stata una bellissima prestazione, rovinata dall’inconcludenza più totale in avanti, anche se una grande squadra deve restare più lucida nei finali di partita e non è per niente vero che se non ci riusciamo ad andare in Champions, saremmo ugualmente soddisfatti.

Magari il Milan non è mai stato da scudetto, ma questo non ci toglie il merito di essere stati tra primi e secondi in tutto il campionato e per la stagione che stiamo facendo, il quarto posto deve essere un obbligo, anche se è diventato un obiettivo difficilissimo, pur essendo il Milan è ancora in vantaggio.

Certo, se contro la Lazio mancherà ancora Ibrahimovic come sembra (un affaticamento al polpaccio lungo un secolo) e dovremmo affidarci ancora al sempre più deludente Leao, possiamo veramente dire addio alla Champions, non è servito nemmeno fargli giocare più vicino Rebic, per rivitalizzare Leao, un Rebic a sua volta che alterna prestazioni sì a prestazioni no e Mandzukic non riesce ancora a incidere.

Il Milan sotto porta fatica tanto, troppo, specialmente nell’ultimo passaggio, mettendo in mostra tutti i limiti di un reparto offensivo, che non ha nel gol la sua caratteristica principale e per questo motivo continuo a ritenere, che Hauge avrebbe potuto avere molto più spazio e comunque con queste premesse diventa difficile vincere la corsa Champions.

Quando è uscito Calhanoglu poi si è spenta la luce e anche Pioli non mi convince più di tanto, poche volte mi ha convinto nella gestione dei cambi, anche lui per me ha le sue colpe, Conte ha stentato all’inizio, ma poi ha messo a punto la squadra ed è andato via che è un piacere, stessa cosa per Gasperini, noi invece abbiamo rotto un giocattolo che funzionava alla perfezione e le colpe sono anche dello staff atletico.

In fatto però è che la strada si fa sempre più in salita e lo dico da due mesi, a sei giornate dalla fine e con il posto Champions in bilico, non si possono perdere a pochi minuti dalla fine, partite dove il Sassuolo per un’ora non aveva fatto che il minimo indispensabile, creando pochi problemi ai rossoneri.

Capisco che Pioli e il Milan pensavano di aver già raggiunto un posto in Champions, ma non è così e non era così, perché io questo scenario preoccupante l’avevo predetto e poi la questione infortuni, non è e non può essere solo sfortuna, c'è un grosso problema di preparazione e di recupero, le ricadute dagli infortuni stanno diventando tante e non è normale, bisogna porvi rimedio.

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