Purtroppo e a maggior ragione dopo la sconfitta col Sassuolo, si devono fare i conti con la classifica, una classifica sempre più corta, ma fortunatamente ancora positiva, stavolta non ci voleva la vittoria del Napoli sulla Lazio, con un pareggio avremmo respirato meglio noi, la Juventus e l’Atalanta, anche se a guardare bene il calendario, quelli in apnea siamo noi che abbiamo ancora tre scontri diretti e due sono in casa, che è la nostra disgrazia.
Milan 66, Atalanta 65 (per me è lei che
arriva seconda), Juventus 65, Napoli 63 (se avesse pareggiato con la Lazio
sarebbe stato a 61), Lazio 58* con una partita in meno, potenzialmente a 61
(speriamo di no) e alla prossima se dovesse andare di nuovo male, potrebbe
essere a 64, la Roma a 55 non me ne voglia, ma 10 punti, con sei squadre
davanti e tutti gli incontri diretti persi, il posto in Champions lo può
ottenere solo vincendo l’Europa League.
Comunque, alla fine
anche stavolta non c’è andata troppo male, ma la sconfitta con il Sassuolo ci
ha inguaiato, il Napoli in due scontri diretti con Inter e Lazio ha preso 4
punti, il Milan con due squadre abbordabili in casa ne ha presi tre, ora il
problema sarà quando noi avremo gli scontri diretti e il Napoli avrà due
squadre abbordabili, pazienza, vuol dire che dobbiamo sperare che Ronaldo
continua a non segnare, che si tolga sempre dalla barriera, ma più che altro
che Pirlo continui a mettercelo.
Il Sassuolo ha
evidenziato ancora una volta, la difficoltà che ha il Milan nella gestione del
risultato e delle partite, meno male che non si fa rimontare sempre (ma quasi),
ma comunque finisce tutte le partite in difficoltà, in confusione, la seconda
in classifica, che ambisce ad andare in Champions League per poi ben figurare
(ed è senza soldi), non può prendere due gol nell’ultimo quarto d’ora, con una
squadra che fino a quel momento le era stata inferiore.
La sindrome di San Siro,
il crollo dopo i cambi, gli infortuni, sono motivazioni poco chiare per
giustificare un 2021 così altalenante e che sa poco di squadra, ha ragione
Pioli quando dice che bisogna cambiare pagina, ma quante volte l’ho detto io? E
poi se non ci pensa lui a cambiare pagina, non saranno di certo i giocatori, ad
ogni sconfitta (e oramai succede ogni due partite), si dice che c’è tanta
delusione da trasformare in rabbia, in determinazione, si! Ma quando?
Vero è che la Champions
passa dagli scontri diretti, ma questi non li abbiamo ancora vinti e non li
vinciamo, comunque, anche vincere con Atalanta, Lazio e Juventus, se non batti Benevento,
Cagliari e Torino (in piena bagarre e in grande forma), gli scontri diretti non
servono, perché nei calcoli questo era un turno favorevole e non lo è stato.
Servono sempre 80 punti
e 14 punti con Lazio, Juve, Atalanta, Cagliari, Benevento e Torino il Milan non
li fa, ne servono 80 perché l’Atalanta e la Juventus li fanno, il Napoli no, ma
ci andrà molto vicino e noi dobbiamo essere bravi a non arrivare dopo in
“vicino” del Napoli che può essere 78 punti.
Dispiace, dispiace
perché a me il Milan è piaciuto fino all’ingresso di Raspadori (se per Scamacca
ne vogliono 40 per lui ce ne vogliono 100 di milioni), mi è piaciuta la
disposizione in campo, mi è piaciuta l’aggressione alta, mi è piaciuto Kessie
che si abbassava, mi sono piaciti gli inserimenti nell’area avversaria dei
centrali, mi sono piaciuti come si alternavano Calhanoglu e Saelemaekers come
sottopunta, anche i terzini se vogliamo mi sono piaciuti e poi basta.
Dispiace perché è stata
una bellissima prestazione, rovinata dall’inconcludenza più totale in avanti,
anche se una grande squadra deve restare più lucida nei finali di partita e non
è per niente vero che se non ci riusciamo ad andare in Champions, saremmo
ugualmente soddisfatti.
Magari il Milan non è
mai stato da scudetto, ma questo non ci toglie il merito di essere stati tra
primi e secondi in tutto il campionato e per la stagione che stiamo facendo, il
quarto posto deve essere un obbligo, anche se è diventato un obiettivo
difficilissimo, pur essendo il Milan è ancora in vantaggio.
Certo, se contro la
Lazio mancherà ancora Ibrahimovic come sembra (un affaticamento al polpaccio lungo
un secolo) e dovremmo affidarci ancora al sempre più deludente Leao, possiamo
veramente dire addio alla Champions, non è servito nemmeno fargli giocare più
vicino Rebic, per rivitalizzare Leao, un Rebic a sua volta che alterna
prestazioni sì a prestazioni no e
Mandzukic non riesce ancora a incidere.
Il Milan sotto porta fatica tanto, troppo,
specialmente nell’ultimo passaggio, mettendo in mostra tutti i limiti di un
reparto offensivo, che non ha nel gol la sua caratteristica principale e per
questo motivo continuo a ritenere, che Hauge
avrebbe potuto avere molto più spazio e comunque con queste premesse
diventa difficile vincere la corsa Champions.
Quando è uscito Calhanoglu poi si è spenta la luce e anche Pioli non mi convince più di tanto, poche volte mi ha convinto nella gestione dei cambi, anche lui per me ha le sue colpe, Conte ha stentato all’inizio, ma poi ha messo a punto la squadra ed è andato via che è un piacere, stessa cosa per Gasperini, noi invece abbiamo rotto un giocattolo che funzionava alla perfezione e le colpe sono anche dello staff atletico.
In fatto però è che la strada si fa sempre
più in salita e lo dico da due mesi, a sei giornate dalla fine e con il posto
Champions in bilico, non si possono perdere a pochi minuti dalla fine, partite
dove il Sassuolo per un’ora non aveva fatto che il minimo indispensabile,
creando pochi problemi ai rossoneri.
Capisco che Pioli e il Milan pensavano di
aver già raggiunto un posto in Champions, ma non è così e non era così, perché io
questo scenario preoccupante l’avevo predetto e poi la questione infortuni, non è e non può essere solo sfortuna, c'è un
grosso problema di preparazione e di recupero, le ricadute dagli infortuni stanno
diventando tante e non è normale, bisogna porvi rimedio.
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