venerdì 14 maggio 2021

Adesso bisogna vincerne un’altra.

Le due vittorie di Torino, testimoniano un prodigioso recupero di energie e di armonia interna, quello che li aveva contraddistinto per tutto il 2020, facendo del Milan una grande squadra e che è tornata  in grande condizione, troppi però sono stati i limiti degli avversari, per  permetterci di dare giudizi profondi e definitivi in queste due partite, il giudizio finale sarà dato dai fatti, dalla probabile e indispensabile vittoria con il Cagliari, che sancisce il ritorno dopo 7 anni in Champions, questi saranno gli unici fatti che conteranno.

Certo Pioli è riuscito a fare in modo che la squadra si ricompattasse, il gruppo si era sbracato, era stanco mentalmente e anche appagato, era convinto di avere comunque raggiunto l’obiettivo e devo dire che Pioli in questo ha grandi meriti, pur non vedendolo ancora come un allenatore di prima fascia, invece credo che Maldini abbia superato a pieni voti l’esame da dirigente, purtroppo il Milan ha bisogno di andare in Champions quest’anno e tutto dipende dalla prossima partita.

In molti criticano il rinnovo di Ibrahimovic, ma il Milan ha ancora bisogno di lui, dei suoi gol, della sua presenza, della sua esperienza, dei suoi insegnamenti, di chi tira il gruppo negli allenamenti, perché uno così il Milan ancora non ce l’ha,  anche se i rossoneri devono attrezzarsi di un centravanti, per la possibile Champions e per il futuro, non vedo al momento un altro trascinatore.

Mentre vedevo il Milan dilagare contro il Torino, ho avuto un senso di pietà per Sirigu, che non è un portiere che deve  fare queste figure di merda, anche perché al Torino in questi ultimi anni accade di frequente, così come vale per Belotti, per Baselli e per Mandragora, giocatori che meritano altri palcoscenici, che spesso sono stati accostati al Milan e devo dire che ci starebbero pure bene, come prime alternative.

Che Gigio vada o resti, Sirigu potrebbe essere un gran bel secondo, del resto è il secondo in nazionale, è più giovane e più bravo di Mirante e Tatarusanu e potrebbe essere veramente il secondo affidabile per fare rifiatare Donnarumma o Maignan, stesso discorso per Belotti, piaccia o no è sempre l’attaccante della nazionale e anche lui non è vecchio e potrebbe essere il giusto sostituto di Ibra.

Anche Baselli a centrocampo con Tonali, potrebbero far rifiatare Bennacer e Kessie, darebbe al centrocampo rossonero una bella dose di qualità e di esperienza, per Mandragora il discorso è diverso, uno perché non è di proprietà del Toro e poi perché costa tanto, però per Belotti, Sirigu e Baselli, io un’offerta di 40 milioni a Cairo gli e la farei, soldi che potrebbero entrare dalle cessioni di Conti, Castillejo e Caldara (25/28 milioni), con l’aggiunta di qualche contropartita tecnica come Plizzari o Krunic.

Hauge e Pobega no, credo molto in questi ragazzi e in particolare a Pobega e sul fatto che possa ritagliarsi un suo spazio al Milan, specie se Pioli decidesse di passare a 3 centrocampo, dando più spazio a Tonali e con Pobega ottima alternativa, anche perché c’è da riscattare Tonali e Tomori e non ci sono tantissimi soldi per investimenti “futuribili”, una volta tanto puntiamo sul nostro vivaio, che tutto sommato non è male, il Milan deve saperli aspettare (Locatelli) e loro devono sapere mordere il freno (Cutrone).

Pobega al temine della stagione dovrebbe rientrare a Milanello e l’ipotesi che resti al Milan non è da scartare, come quella di un altro anno in prestito allo Spezia (se resta in serie A) o ad un’altra squadra di metà classifica (Torino o Fiorentina), per farlo crescere ancora, poi il Milan quando avrà capito cosa ne sarà di Donnarumma e Calhanoglu, comincerà a lavorare sul riscatto di Tomori e Tonali e a creare una squadra che abbia un po' di esperienza in più, un mix tra giovani e maturi.


Serve l’ultimo sforzo e bisognerà farlo ancora senza Ibrahimovic, fino ad ora ha saltato 16 partite di campionato e arriverà a 18/19 con le prossime, comincia ad accusare qualche infortunio di troppo, ma al momento è indispensabile per lo spogliatoio e vanno fatti ragionamenti seri in vista della prossima stagione, perché ibra non le giocherà  tutte, bene che vada farà metà campionato come quest’anno.

Rebic e Leao hanno dimostrato di non essere delle prime punte, quindi servirà lavorare sul mercato per una prima punta affidabile e di grandissima prospettiva, Vlahovic (21 anni e 21 gol) nonostante Comisso continui ad aumentare il prezzo (60 milioni), è sempre più nel mirino della dirigenza, la trattativa è iniziata, ma per formalizzare l’offerta, bisognerà aspettare i 50 milioni della qualificazione in Champions.

Arrivare al serbo, per il prezzo e per la concorrenza, sarà davvero difficile, ma nella lista c’è sempre Belotti, che è in scadenza nel 2022 e che potrebbe andare al Milan per una cifra attorno ai 25 milioni, diversamente si batteranno le piste estere, in ogni caso è necessario acquistare un altro attaccante centrale, soprattutto in caso di Champions League. 

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