Anche il Villarreal entra nella storia vincendo l’Europa League, la squadra di una città di poco più di 50mila abitanti, batte un gigante del calcio europeo come il Manchester United, sono serviti 22 rigori per proclamare il vincitore, hanno tirato tutti i giocatori ma è stato decisivo il rigore sbagliato da De Gea, che si fa respingere la palla da Rulli, il portiere che gioca in coppa.
Per il sottomarino
giallo è il primo trofeo internazionale e con questa vittoria si
aggiudicano anche un posto in Champions League, partendo fra l’altro dalla
prima fascia, artefice di questo miracolo sportivo è Unai Emery, che da
allenatore ha vinto già tre Europa League con il Siviglia (record nella
competizione condiviso con Trapattoni), uno scudetto in Francia, due Coppe di
Francia, due Coppe di Lega francesi e due Supercoppe francesi con il Paris Saint-Germain,
lui sa come si fa a vincere con poco, ma in Italia non lo chiama nessuno.
Il Consiglio della Lega di
Serie A, ha approvato all'unanimità la nuova formula della Coppa Italia della
prossima stagione, il nuovo format vedrà la partecipazione delle 20 squadre di
Serie A, le 20 squadre di Serie B e solo 4 di Lega Pro, il torneo si svolgerà
secondo un tabellone tipo tennis, ci sarà un turno preliminare di quattro
partite, le 4 vincenti si aggiungeranno alle altre 36, le 40 squadre rimaste
disputeranno 6 turni eliminatori in gara unica, ad eccezione delle semifinali.
Parliamo adesso di Milan,
che piano piano sta riuscendo a migliorare i suoi conti, al 30 giugno chiuderà
il bilancio, con la metà del passivo dell'anno precedente, dunque il progetto
“vincere in maniera sostenibile” sta andando avanti sulla strada giusta, il
Milan che ora è tornato in Champions, deve subito pensare ai rinnovi:
importantissimo quello di Kessié, il Milan ha già fatto recapitare la sua
offerta, che in pratica raddoppia il suo attuale stipendio, ma le sirene della
premier e del PSG, hanno fatto rifiutare al suo agente una proposta di 4,5
milioni.
La storia si ripete, ma il Milan ha
mostrato di essere duro e di pagare il giusto, anche qua tutti schierati a
favore del “presidente”, che però anche lui non può chiedere la luna, sarebbe
tragico perdere anche Kessie a zero, quindi credo che se non ci sono i margini
per un accordo, tanto vale prendersi questi 40 milioni, oppure lo rinnoviamo
alle loro cifre e lo vendiamo subito a 60 milioni.
Purtroppo questo è il problema di chi
vuole lavorare valorizzando i giovani, l’Atalanta ci insegna che ogni anno
vende i suoi pezzi pregiati, fa cassa, non si fa mettere i piedi in testa, ma
ha già pronta l’alternativa da inserire, tre le questioni: gli osservatori del
Milan sono ottimi, ma i profili che seguono fanno gola a tutti e diventano difficili
da raggiungere; un bravo allenatore che sappia inserirli in breve tempo, magari
cambiando sempre modulo e una primavera che sforni talenti a ripetizione.
Ho appena finito di vedere la primavera,
che è stata distrutta con il passaggio da Gattuso a Lupi qualche anno fa, non
credo che Giunti sia il profilo migliore per fare crescere i giovani, vedo una
squadra che arranca a metà classifica e che vince solo con quelle che gli
stanno sotto, ha buone individualità, ma sono poco strutturati fisicamente e la
squadra è povera nel gioco, penso che Maldini, il quale va sempre a vedere i
ragazzi, dia un bel colpo di mano anche in quella direzione.
A proposito di rinnovi e di primavera, il Milan sta proponendo il rinnovo al portiere classe 2002 Jungdal, il danese arrivato nell'estate del 2019, ha anche lui un contratto in scadenza al 30 giugno 2022 e dovrebbe diventare il terzo portiere, prendendo il posto di Antonio, con lui saranno affrontati anche i rinnovi di Calabria e Romagnoli, intenzionati a restare in rossonero, non so quanto però Romagnoli sia “indipendente da Raiola.
Calhanoglu prima dell’arrivo di Allegri
alla Juventus, era dibattuto tra il Milan e gli Emirati, adesso sembra abbia
scelto la Juventus alle cifre che chiede lui, Maldini è sempre più orientato su
Zaccagni, che ha già un accordo con il Napoli, ma il ragazzo preferisce il
Milan e la Champions, un altro nome spendibile potrebbe essere Pessina,
praticamente in comproprietà con i bergamaschi, da escludere Ilicic (in fase
calante della sua carriera), De Paul e Insigne, troppo cari e con Raiola
procuratore, per lo stesso motivo (Raiola), da escludere anche Mkhitaryan.
Sempre per pianificare la prossima
stagione, tra le priorità ci sono i riscatti di Tomori e di Tonali, più il
rinnovo del prestito di Brahim Diaz, Tomori si è
guadagnato sul campo il riscatto e serviranno 28 milioni, non una sterlina in
meno, per Tonali servono 15 milioni più 10 di bonus, anche in questo caso il Milan
proverà ad avere uno sconto, entrambi i giocatori vogliono restare in
rossonero.
Brahim Diaz è in prestito secco, senza
nessuna opzione di acquisto a titolo definitivo, anche lui vuole restare e Maldini
lo vorrebbe trattenere, tutto dipende se si trova un accordo conveniente,
perché non credo che Diaz interessi a Conte, l'alternativa
a Diaz è il turco Under, l’attaccante esterno della Roma ha una quotazione di
15 milioni e con Calhanoglu fuori dal progetto, il Milan potrebbe intraprendere
anche una nuova strada tattica, ovvero una punta e 2 trequartisti, Zaccagni e
Rebic a sinistra, Under o Ikoné e
Saelemaekers a destra.
Alla fine tra tutti potrebbe spuntarla Ikoné, punta esterna del Lille e compagno di squadra di Maignan, visto i buoni rapporti che intercorrono con la squadra francese, il quale potrebbe prendere il posto di Castillejo, Milan sempre più francese quindi, oltre ai già rossoneri Maignan ed Hernandez, potrebbero arrivare Ikonè, Giroud e due attaccanti del Tolosa (Ligue 2), Adli e Antiste. Lo riferisce questa mattina Tuttosport.
Nessun commento:
Posta un commento