La straordinarietà di questo Milan, è data
dal fatto che è vero che ha 5 punti in più dello scorso anno, ma è anche vero
che l’Inter ne ha fatti 10 in meno, saremmo lo stesso fuori dalla lotta per lo
scudetto, perché anche se non matematicamente, di fatto a 4 giornate dalla fine
con l’Inter a 82 punti e il Milan a 74, ciao, saremmo stati solo più tranquilli
rispetto allo scorso anno per quanto riguarda un posto in Champions, perché
l’Atalanta e la Juventus sarebbero stati a 69 punti, mentre il Napoli a 67.
Più volte si è detto di quanto sono
mancati Ibrahimovic e Rebic e lo hanno dimostrato, quando sono entrati nei
minuti finali della partita con la Lazio, il croato ha saltato 16 partite su 34 ed è stato decisivo il suo ritorno, come decisivo è
stato quello di Ibrahimovic, se i due riescono piano piano a ritrovare la
forma migliore, daranno il loro notevole contributo per le ultime 4 partite che
restano, come è successo negli scorsi gironi di ritorno.
Il pressing asfissiante su Marusic, agevolato
anche dall'intelligente movimento di Ibra, ha permesso a Rebic di recuperare il
pallone, metterlo in area e poi da lì Ibra e Tonali lo hanno trasformato in 3
punti, in questo finale di campionato, servirà tantissima cattiveria agonistica,
queste ultime quattro partite che restano, si devono necessariamente vincere a
parte che ci si gioca lo scudetto, ma anche buona parte del futuro di Rebic e
Ibra al Milan.
Sempre di futuro, uno che non rientra più
nei piani della società è Bakayoko, il calciatore francese in prestito dal
Chelsea, non ha avuto una seconda esperienza positiva ed è destinato a tornare
al Chelsea quest'estate, gli agenti del calciatore sono a Milano in questi
giorni, per le valutazioni sul futuro del centrocampista, visto che si tratta
di un prestito biennale (fino al 30 giugno 2023), il suo ritorno anticipato al
Chelsea, potrebbe portare al Milan il classe 2000 del Lione Caqueret.
Il giovane under 21 francese è titolare
nell'Olympique ormai da due stagioni, ha il contratto in scadenza nel 2023 e
ancora non ha rinnovato, con Kessie e Bakayoko in partenza, oltre a Sanches e Pobega,
un quinto centrocampista serve, per affrontare le tre competizioni del prossimo
anno e serve pure un attaccante esterno di destra.
Uno che possa assicurare un certo numero di gol e
assist, negli ultimi giorni si è parlato di Mahrez del Manchester City, resta
viva l'ipotesi Asensio e non è tramontata la candidatura di Berardi, senza
dimenticare che piace anche De Ketelaere del Bruges, che può ricoprire tutti i ruoli
sulla trequarti offensiva.
Ho sempre parlato di una
“primavera” che non gioca benissimo e che non produce risorse per la prima
squadra, a febbraio il Milan poteva sognare la zona Play Off e questi erano
anche poco, per una squadra che base la sua polita sui giovani e sulla
sostenibilità, da quasi due mesi la Primavera perde senza continuità di
soluzione e a tre giornate dalla fine del campionato, è finita pericolosamente
a due punti dalla zona Play Out.
Il Milan così ha deciso di esonerare Giunti, che non ha portato miglioramenti, sia dal punto di vista del gioco, sia della crescita individuale dei giocatori e per questo finale di stagione a tre partite alla fine, è stata scelta una soluzione interna come traghettatore, affidando la guida tecnica a Christian Terni, dalla stagione 2018/2019 nelle giovanili del Milan, prima sulla panchina degli Under 17, confermato la stagione successiva alla guida degli Under 18 e adesso alla guida dell’Under 19.
Terni da Giocatore
ha militato con il Monza e la Solbiatese in Serie C2, nel Corsico in serie D,
6 anni al Varese tra C2 e C1, nel 2001 è passato al Como in Serie
B dove ha vinto il
campionato ottenendo la promozione in Serie
A, resta in Serie B con
la Ternana e con la Salernitana, poi due altri scorci di stagione con Cremonese ed Avellino, prima di giocare nella Pro Patria in Serie C1 e chiudere la
carriera in Serie C2 con Sansovino, Rovigo e Casale.
Nell’ambito di crescita, il Milan
dovrebbe affidare la squadra primavera ad uno “specialista” della categoria, qualcuno come
Alberto De Rossi, sulla panchina della Primavera della Roma da ormai 19 stagione, o
Nicolato, che nel Chievo ha guida
la primavera per 10 stagioni, e da 6 è tecnico
delle nazionale
Under 18 prima, Under-19 dopo,
Under 20 e infine nell’Under 21.
Oppure Stefano Vecchi, che anche se
ha all’attivo molti campionati di serie C, dalla
stagione 2014-2015 è stato l'allenatore della Primavera dell'Inter
e 6 mesi dopo ha vinto il Torneo di Viareggio, nel
2016 vince la Coppa Italia Primavera,
nel 2017 vince il campionato e
nel 2018 vince la Supercoppa di
categoria, dopo la partecipazione alla Youth League,
nel 2019 vince il suo secondo Torneo di Viareggio e a giugno
si riconferma campione d'Italia Primavera.
Era solo per fare
qualche nome e giusto per dare un’idea.