giovedì 21 aprile 2022

Per il Milan una punizione eccessiva.

 

Senza ombra di dubbio la vittoria dell’Inter è meritata, ma il Milan ha fatto un gran secondo tempo e se avesse pareggiato, non avrebbe rubato nulla ai cugini interisti, io pur essendo tifoso, come la maggior parte degli allenatori, per distorsione professionale, seguo la partita con un occhio diverso, più attento, più tecnico, guardo i movimenti, l’impostazione e i giocatori al netto della loro prestazione.

È chiaro che nonostante l’impegno e le occasioni avute dal Milan, nel secondo tempo e anche alla fine della primo, sono soddisfatto da tifoso, ma scuoto la testa da tecnico, da tecnico esigente tra l’altro come sono, sento dire che bisogna tornare all’uno contro uno, a mettere l’individualità davanti al collettivo, ma sarà perché ho vinto con il collettivo o perché sono un fissato per l’organizzazione del gioco, ma il Milan del secondo tempo e dell’ultimo anno, mi pare che si sia affidato di più al singolo e non mi pare migliorato.

Le ritengo dichiarazioni estemporanee, figlie della seconda esclusione dell’Italia dal mondiale, ma i problemi della nazionale e del calcio italiano sono altri e abbiamo visto che fine ha fatto l’album delle figurine del PSG, le squadre devono essere dei collettivi, è nella parola stessa si squadra, devono essere organizzate, unite e compatte, devono muoversi insieme, a distanza di dieci metri tra loro e tra i reparti, poi se dentro a questo meccanismo, c’è pure chi sa giocare a calcio, meglio.

Guardo il City, il Liverpool ed altre, la storia è così, se vuoi vincere a tutti i livelli, bisogna fare così, il Milan è stato timido fin dall’inizio, ha fatto il calcolo giustamente, che era l’Inter a dovere fare la partita e gli ha permesso di passare subito in vantaggio, mettendola nella condizione migliore, di puntare sul contropiede, tutto giusto, se non fosse per l’atteggiamento poco aggressivo e per il fatto che si sono persi Lautaro, chi lo marcava?

Il Milan è stato troppo timido e troppo disattento, i rossoneri hanno migliorato notevolmente la fase difensiva, ma solo questo non basta più se fai fatica a segnare, non basta avere Calabria, Tomori, Kalulu, Hernandez e Maignan, se non segni, o meglio se Calabria e Hernandez non ti mettono in condizione di segnare, poi diventa difficile anche recuperare, Giroud è stato servito poco e male, con l’Inter il Milan non ha giocato da squadra, così come nell’ultimo periodo, ci sono stati tanti singoli e poco squadra.

La difesa è buona, ma è la fase difensiva che non è buona, se si torna a giocare di squadra e si aggiusta anche qualcosa là davanti, il Milan può ancora vincerle tutte ed arrivare al titolo, ma adesso la vedo molto dura, l’Inter è avvantaggiata perché può sfruttare la partita in più e la maggiore esperienza, il Milan ci ha stupiti quando ha giocato da squadra, quando faceva il pressing organizzato e recuperava palla alta, quando c’era l’organizzazione tra i reparti e tra i singoli, adesso i rossoneri mostrano tutti i loro limiti.

Nel Milan di oggi non c’è compattezza i giocatori non si muovono collegati tra loro, spesso, molto spesso non sanno a chi dare la palla e non tengono le distanze, che sono fondamentali nel calcio moderno e vanno rispettate, motivo per cui io qualche settimana fa ho lasciato la squadra che allenavo, questo è il problema, se non riesci ad ottenere quello che serve dalla squadra, tanto vale andare via, invece di stare lì a lamentarti per l’ennesimo errore arbitrale, si! Perché di errore arbitrale si tratta.

Se l’arbitro convalida il gol, così come doveva, sicuramente il Milan non avrebbe pareggiato, con tutti i limiti che ha dimostrato non lo avrebbe fatto, ma il gol non doveva essere annullato e intanto mancano 25 minuti più recupero alla fine, certo, una squadra che attacca e sbaglia tante palle gol, non segna neanche se il gol gli e lo regali.

Il fuorigioco è passivo e non geografico come ci hanno detto a Napoli, quando parte il tiro, Kalulu si muove dall’altra parte allontanandosi e quindi si disinteressa della palla e si sposta dalla visuale di Handanovic, che ha la linea di visione ostruita già da quattro suoi compagni, regolamento alla mano: “un calciatore è in posizione di fuorigioco, nel momento in cui il pallone viene giocato o toccato da un suo compagno e deve essere punito soltanto se viene coinvolto nel gioco attivo”.

Kalulu non interferisce con un avversario, impedendogli di giocare il pallone e non ostruisce “chiaramente” la linea di visione di Handanovic, ma solo “parzialmente”, il regolamento è molto chiaro: “il gol deve essere annullato se il giocatore ostruisce chiaramente la linea di visione e non è “chiaramente”, quindi questa rete non andava annullata, è di questo avviso anche l’ex arbitro Bergonzi: “Kalulu fa un movimento ad allontanarsi dalla traiettoria. Chi disturba la visuale sono i giocatori dell'Inter e non Kalulu".

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