Ho parlato di Galtier, già quando Gattuso ha lasciato il Milan, allora l’allenatore francese era al secondo posto in classifica con il Lille, è diventato allenatore del Lille nel 2017 e al primo anno lo ha salvato dalla retrocessione, nel 2018-2019, l’anno di cui Gattuso era alla fine della sua avventura al Milan, si è classificato secondo in campionato e ha riportato il Lille in Champions.
Nella stagione successiva,
2019-2020 si è classificato quarto, mentre nella stagione 2020-2021 ha vinto
la Ligue 1, dopo un
testa a testa con il Paris Saint-Germain, ottenendo per la terza volta, il premio come miglior allenatore della Ligue 1, nel 2021 è passato al Nizza, dove attualmente è
quinto, Galtier comunque è persona
capace di lavorare con i giovani, quindi in linea con le richieste del Milan.
Non mi trovo d’accordo né con
Scaroni e né tanto meno con Pioli, quando a giustificazione di alcuni
risultati, dicono che il Milan quest’anno aveva come obiettivo il quarto posto
perché non è vero, l’obiettivo del Milan già a inizio stagione era quello di
lottare per il titolo fino alla fine del campionato, non mi sta piacendo come
sta gestendo la stagione, però ad oggi è primo a +2 su Inter e Napoli, anche se
l’Inter deve recuperare una gara e va bene così, ma non dobbiamo nasconderci
dietro al dito.
Il Milan è ancora in lotta per il
campionato e come dice Pioli tutto può succedere, però non occorre aspettare la
fine del campionato per tracciare il bilancio, perché le critiche sono giuste,
la squadra e il suo allenatore hanno dei limiti, la rosa e lo staff tecnico
vanno migliorati, perché non si possono perdere 4 punti in questo momento
delicato, è vero che non si può fare moltissimo, ma Pioli deve trovare le soluzioni
perché è lui che deve fare la differenza.
Di sicuro c’è che Maldini e Massara
stanno lavorando da tempo sul mercato e che stavolta arriveranno tasselli
importanti, il Milan sembra essere pronto a investire 100 milioni nel
mercato estivo e punta a rafforzare un po' tutti i reparti, vista la necessità
di aumentare il livello di competitività in Italia e in Europa.
Al Milan manca poco per la chiusura
dell’affare Origi, per cui manca solo l’accordo
definitivo, ha pensato di riscattare Florenzi dalla Roma per 4 mln e
mezzo, riscatto che sarà importante anche per la questione delle liste e dei
giocatori formati in Italia.
Sembrano chiusi anche gli affari Botman e
Renato Sanches, in attacco se come sembra Ibrahimovic è orientato verso l'addio
a fine stagione, si pensa al futuro e i ragionamenti sono proiettati
verso Scamacca, sostituto ideale, di prospettiva e di livello, ma sui c’è forte
l’Inter, senza trascurare di migliorare anche sulla trequarti e si parla del
belga e De Ketelaere.
Al momento Asensio non ha preso alcuna
decisione, il suo contratto scade a giugno 2023 e il Real Madrid gli ha offerto
il rinnovo alle stesse cifre del contratto attuale, per evitare di perdere il
giocatore a zero e comunque se arrivasse una richiesta, verrebbe presa in
considerazione, il Real valuta Asensio 25/30 milioni, una cifra che il Milan
può trattare e per l'attaccante, sarebbe una soluzione per rilanciarsi, ma ci
sono due ostacoli: l’ingaggio perché chiede circa sette milioni a stagione e la
fortissima concorrenza di squadre di Premier League, Berardi è l’altro nome che
interessa, il Sassuolo al momento chiede 30 milioni, se dovesse scendere o
consentire formule di pagamento vantaggiose, il Milan lo prenderà.
In fase di definizione anche i contratti di Leão e Bennacer, ma il Milan dovrà per forza guardare anche al mercato italiano, per costruire una lista con tutti i parametri richiesti e sicuramente potrebbero partire Bakayoko e Ballo-Tourè, valutazioni in quest’ultimo scorcio di stagione per Ibrahimovic, Zlatan ha capito che il suo ruolo dentro la squadra, è in base alle sue condizioni fisiche e sa bene, di non poter più pretendere lo spazio che aveva prima, prenderà una decisione dopo aver parlato anche con Maldini e Massara.
Cambia il financial fair
play e arriva una prima forma di salary cap, il Comitato Esecutivo dell'Uefa ha
approvato il nuovo regolamento riguardante le licenze per i club e la loro sostenibilità
finanziaria, queste norme entreranno in vigore nel prossimo giugno e andranno a
pieno regime in tre anni, i nuovi requisiti sui ricavi e la norma che
regolarizza i costi di gestione, porteranno un migliore controllo delle spese
in relazione ai salari dei giocatori e ai costi per i trasferimenti, la
normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le
commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club.
Praticamente meglio della Superlega, che poneva i costi di gestione al 55%, andando di fatto incontro alle grandi squadre, l'Atalanta e il Milan rientrerebbero in questo 70%, per le altre italiane ci sarà da lavorare tanto per incrementare le entrate e la prima tappa sarà quella di saldare i debiti già esistenti, le sanzioni saranno in termini di punti e di esclusione di giocatori, questa è la risposta all'esigenza di calmierare il costo dei procuratori, che è diventato molto rilevante nei bilanci societari.
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