lunedì 11 aprile 2022

Il destino del Milan è nelle mani dell’Inter.

Giusto per non passare da inguaribile pessimista o per il solito criticone, anche l’autorevole Pietro Mazzara la pensa come me e cioè, che giochiamo troppo, sempre dentro l’imbuto centrale e che non si crossa mai o quasi in area, la squadra è stata costruita male (su disposizioni di Pioli) o Pioli ha dei limiti? sono d’accordo anch’io che gli alibi sono finiti e che sono finiti per tutti.

Da due anni non faccio altro che ripetere, che bisogna cambiare lo staff dei preparatori atletici, perché non è possibile il verificarsi di tutti questi infortuni nell’arco della stagione e poi tutti concentrati, come quelli alla vigilia con il Torino e poi tutti muscolari, per dei giocatori che non giocano e che quindi non hanno i muscoli sottoposti a stress, possiamo escludere Bennacer, ma Rebic e Castillejo che sono sempre infortunati senza giocare?

Non parlatemi di dispendio fisico e di conseguenza di stress muscolare per il gioco di Pioli, perché anche l’Atalanta, Il Torino, il Verona e potrei continuare, tengono in campo dei ritmi altissimi e qualcuna gioca pure ancora le coppe, ma tutti questi infortuni di massa alla vigilia della gara non ce li hanno, per non parlare del sovraccarico al ginocchio per Ibrahimovic.

Come può avere un sovraccarico, un calciatore che torna da una serie di infortuni e ha 40 anni? Non si può sovraccaricare e questo è quello che riguarda lo staff atletico, ma come spiegavo nel post precedente, questa è una squadra che non segna più e non voglio sentir parlare di 50; 60; 80 tiri in porta perché mi incazzo, il tiro in porta è quello che mette in apprensione il portiere, gli altri sono caramelle per la tosse.

I problemi tecnici di cui, uno o più addetti ai lavori devono accorgersi, visto che hanno i calciatori tutta la settimana sott’occhio, sono quelli che quando vinci due partite per uno a zero, vai a lavorare sulle soluzioni e non continui a giocare sempre in questo modo, a parte che ho detto una sciocchezza, “tutta la settimana” non è vero!

Perché specie nelle ultime due e forse tre settimane, proprio quando ci stiamo giocando lo scudetto e abbiamo il problema il gol, Pioli da due/tre giorni di vacanza, invece di compattare e cementare il gruppo, provando a risolvere il problema del gol, che poi deriva dal problema del gioco, perché se una squadra non riesce a vincere con Bologna e Torino a 7 giornate dalla fine, le domande sono due: che l’organico è veramente sopravvalutato o non abbiamo l’allenatore per vincere lo scudetto?

Sulla prima rispondo che sulla carta non è il miglior organico, ma una squadra che sta in testa alla classifica per quasi due anni e ha il più bel gioco europeo della serie A (detto da molti), non è un organico sopravvaluto, la stessa squadra non può perdere per due anni tutti questi punti con le piccole e giocare sempre per due anni nella stessa maniera, imbottigliandosi in questo gioco centrale che non porta a niente.

È vero! il Torino, il Verona, la Fiorentina e così via, fanno penare tutte le squadre, ma noi che abbiamo il gioco più bello, al contrario delle altre le dobbiamo battere, specialmente in questo momento del campionato, se non lo facciamo è perché non siamo migliori delle altre e come le altre non siamo da scudetto, in due anni siamo rimasti “secondi” a tutte e non siamo riusciti a migliorarci.

Bene dice Pietro, in questo ultimo scorcio di campionato, il Milan non ti dà la sensazione di poter dire: “Oggi si vince”, siamo tornati al: “Chissà se oggi si vince”, condivido con Pietro che molti giocatori a disposizione sono di scarsa qualità e quelli che hanno doti superiori agli altri (Hernandez e Leao), sono irriconoscibili perché per me sono allenati male, sia fisicamente che tecnicamente, mi spiace Pietro, ma Hernandez ha sempre fatto la mezzala, ora è vero, non attacca più il fondo, motivo per cui non arrivano più cross in area, vuol dire che l’allenatore non sa fare il suo mestiere.

Quante volte ho parlato di difesa a 3? Quante volte ho sottolineato che la Francia non lo convocava per indisciplina tattica? perché nella nazionale gioca da quarto a centrocampo nel 3-4-3? Vi ho portato l’esempio di Emery e adesso di Deschamps, perché per me Pioli resta un allenatore di seconda fascia, che sta ottenendo dei risultati illusori, siamo primi perché manca la Juventus e l’Inter di Conte e poi, i nostri migliori allenatori (pochi) allenano all’estero, in Italia sono rimasti questi.

Un calciatore come Leao, che si sente onnipotente ed è presuntuoso, deve essere l’allenatore a fargli tirare fuori gli attributi e farlo diventare un giocatore decisivo, invece è peggiorato e ha smarrito colpi, spunti e gol, non fa bene nemmeno il compitino, giochiamo con tre punte, una sotto punta e Giroud o Ibra soli in mezzo alle difese avversarie, perché il Milan si ostina a giocare per linee interne e non ad aprire il gioco sulle fasce, da dove dovrebbero arrivare dei cross.

Non è compito dell’allenatore cambiare l’impianto di gioco? Se ti piace giocare per linee interne, devi giocare con il falso nove, un vero falso nove però, oppure con la punta fisica (io abolirei il trequartista) devi basare tutto il gioco per i cross sulla sua testa, invece ne arrivano pochi e sporchi, lo dico da tempo e ne approfitto per unirmi alla preghiera di Pietro: “È troppo chiedere a Pioli di tornare a giocare con più costanza sulle fasce e di rimettere qualche tassello al suo posto?”

Una preghiera poi per conto mio la farei a Maldini: “È troppo chiedere di togliere Pioli e di mettere un allenatore capace di farci vincere un titolo al suo posto? di questo passo un altro scudetto non lo vinceremo neanche fra 50 anni e poi, il sovraccarico al ginocchio di Ibrahimovic, se non lo avessimo ancora capito, dice che la scelta è obbligata, Zlatan non può più reggere i ritmi della serie A, il Milan non può più fare affidamento su di lui, come su Rebic, Messias, Brahim Diaz, Saelemaekers e perché no Leao, lo vuole il PSG? Bene! Vendiamolo prima di perderlo a parametro zero.

Si parla tanto e sempre, di prendere giocatori di livello, ma non si pensa mai a prendere un allenatore di livello, ringrazio infinitamente Pioli per quello che ha fatto e per il coraggio che ha avuto a prendere il Milan in quella condizione, tecnica e finanziaria, però credo che il prossimo step deve essere anche l’allenatore, non parlo di prendere Emery, né Italiano e nemmeno Garzià (per motivi diversi) ma Galtier si, anche se il mio sogno proibito resta però Enrique. 

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