mercoledì 6 aprile 2022

Il punto di vantaggio potrebbe bastare, ma ora devi vincerle tutte.

 

Come dice Stefano Impallomeni: "Le piccole differenze decidono la storia delle squadre e le carriere dei tecnici. Non è facile allenare una grande squadra e dire che una squadra è forte come rosa. Devi saperle condurre, scegliere i giocatori più adatti in un momento, leggere le partite. Credo che Pioli abbia fatto un lavoro eccezionale, magari vince lo Scudetto ma naviga da due anni in quelle posizioni. Se non vinci le partite come ieri sera, non dico che rischi di scivolare dietro, però... Spalletti in questo momento è quello più camaleontico, che si adatta".

Riprendo il suo concetto per ribadire quanto dico da 2 anni a questa parte, Pioli sta facendo un lavoro eccezionale, che non tutti sarebbero stati capaci di fare, ma non tutti hanno avuto la possibilità di farlo con Ibra e comunque ci sarebbero stati e ci sono altri allenatori capaci di fare quanto sta facendo lui, in buona sostanza non siamo in presenza “dell’assoluto” e oggi, le piccole differenze che decidono la storia delle squadre, come dice Stefano, lui non le sta facendo.

Siamo in presenza di un allenatore normale, uno che ha fatto il suo, bene indubbiamente e basta, sempre come dice Impallomeni, naviga da due anni in quelle posizioni e aggiungo io, i punti in classifica lo testimoniano, perdevamo punti con le piccole lo scorso anno e perdiamo punti con le piccole quest’anno, “lo step” successivo dov’è? il calcio è una di quelle cose che corre veloce, non si ferma ad aspettarti, se questo gap con le piccole, non lo hai colmato in due anni, quando lo farai?

Sempre per riprendere le parole di Impallomeni, Non è facile allenare una grande squadra, io aggiungo che non è facile allenare in generale, che non basta avere giocatori forti se poi, non li sai guidare alla conquista dello scudetto, non sai scegliere i giocatori più adatti o il modulo che più si adatta ai giocatori e fondamentalmente non riesci a leggere le partite e i momenti delle partite, è chiaro che c’è delusione, ecco perché dico che un punto in più a sette giornate dalla fine deve bastare.

Quando sei avanti, devi contare solo su tè stesso, non puoi sperare nelle disavventure delle altre, non puoi avere paure, stare davanti devi darti leggerezza, deve spingerti sempre di più alla vittoria, stare davanti deve renderti le cose più facili, non può essere una colpa, non può essere una pistola puntata alla testa, deve aiutarti a gestire le emozioni, non ti devono tremare le gambe, conta fare punti (non uno), partita dopo partita.

È possibile che in due anni non abbiamo risolto questo problema con le squadre piccole? E poi, 33 tiri senza segnare, certo se contiamo anche i tiri finiti sulla bandierina o quelli velleitari da metà campo, i tiri sono quelli nello specchio della porta e quelli usciti d’un soffio, si tira poco e sporco, gli attaccanti faticano ad avere palle giocabili e trequartisti capaci di servire palloni decenti non ne abbiamo, anzi, non abbiamo trequartisti.

Pioli non riesce a correggere, un problema che si ripete sempre lo stesso da 2 anni, manca qualità nei 20 metri finali, invece di fare uscire Bennacer o lasciarlo fuori a favore di Kessie nelle altre partite, perché non lo mette a fare il trequartista, perché non avanzare Florenzi che ha un buon piede, sia per il cross che per il tiro? Sono queste le cose che ci aspetta da un allenatore, sopperire con le idee al mancato intervento sul mercato, queste sono le piccole cose che ti fanno fare la differenza, come squadra e come allenatore.

Il dominio del Milan c’è stato, ma non ci sono state le occasioni pulite e in più hanno peccato di frenesia, a prescindere da come finirà la stagione, il Milan ha indubbiamente una priorità, un attaccante capace, che non sia troppo in là con gli anni, perché la prossima stagione non può essere affrontata così, per quel che concerne i rinnovi e il mercato, non ci sono novità sostanziali, si dice di avanzamento delle trattative riguardanti Botman, Origi e Asensio.

Stando a quanto riportato da alcuni giornalisti, il Milan che aveva già trovato l’accordo con Botman, adesso ha trovato l’accordo anche con il Lille, l’accordo dovrebbe essere sulla base di circa 30 milioni, accordo raggiunto anche con Origi, si aspetta e si spera che il Liverpool non ricorra alla clausola unilaterale di rinnovo, mentre non ci sono riscontri su Scamacca, a causa delle ipervalutazioni del Sassuolo, a centrocampo salgono le quotazioni di De Ketelaere del Club Brugge.

Il classe 2001 ha tanta qualità e il pregio di saper giocare in più posizioni: da trequartista, da esterno (preferibilmente a sinistra) e all’occorrenza da falso nove, considerate anche le importanti doti fisiche (è alto 1,92 cm), il suo contratto scade nel giugno 2024 e la valutazione è molto alta, vicina ai 40 milioni, De Ketelaere chiaramente esclude Diaz, almeno come titolare e secondo me anche Rebic e Messias. Presto ci sarà un contatto con il Real Madrid per abbassare la cifra di 22 milioni per il riscatto di Brahim Diaz, i rossoneri si muovono anche per l’esterno alto a destra, piace Berardi, nonostante la trattativa con il Sassuolo sia tutt’altro che semplice, così nei discorsi con il Real, si parlerà anche di Asensio, a cui è stata presentata una proposta, la risposta di chi lo gestisce è stata: ci sono anche altre offerte e valuteranno ogni possibilità.

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