Come dice Stefano
Impallomeni: "Le piccole differenze decidono la storia delle
squadre e le carriere dei tecnici. Non è facile
allenare una grande squadra e dire che una squadra è forte come rosa. Devi
saperle condurre, scegliere i giocatori più adatti in un momento, leggere le
partite. Credo che Pioli abbia fatto un lavoro eccezionale, magari vince lo
Scudetto ma naviga da due anni in quelle posizioni. Se non vinci le partite
come ieri sera, non dico che rischi di scivolare dietro, però... Spalletti in
questo momento è quello più camaleontico, che si adatta".
Riprendo il suo concetto
per ribadire quanto dico da 2 anni a questa parte, Pioli sta facendo un lavoro
eccezionale, che non tutti sarebbero stati capaci di fare, ma non tutti hanno
avuto la possibilità di farlo con Ibra e comunque ci sarebbero stati e ci sono
altri allenatori capaci di fare quanto sta facendo lui, in buona sostanza non
siamo in presenza “dell’assoluto” e oggi, le piccole differenze che decidono
la storia delle squadre, come dice Stefano, lui non le sta facendo.
Siamo in presenza di un
allenatore normale, uno che ha fatto il suo, bene indubbiamente e basta, sempre
come dice Impallomeni, naviga da due anni in quelle posizioni e aggiungo
io, i punti in classifica lo testimoniano, perdevamo punti con le piccole lo scorso
anno e perdiamo punti con le piccole quest’anno, “lo step” successivo dov’è? il
calcio è una di quelle cose che corre veloce, non si ferma ad aspettarti, se
questo gap con le piccole, non lo hai colmato in due anni, quando lo farai?
Sempre per riprendere le
parole di Impallomeni, Non è facile allenare una grande squadra, io
aggiungo che non è facile allenare in generale, che non basta avere giocatori
forti se poi, non li sai guidare alla conquista dello scudetto, non sai
scegliere i giocatori più adatti o il modulo che più si adatta ai giocatori e
fondamentalmente non riesci a leggere le partite e i momenti delle partite, è
chiaro che c’è delusione, ecco perché dico che un punto in più a sette giornate
dalla fine deve bastare.
Quando sei avanti, devi contare solo su tè
stesso, non puoi sperare nelle disavventure delle altre, non puoi avere paure,
stare davanti devi darti leggerezza, deve spingerti sempre di più alla
vittoria, stare davanti deve renderti le cose più facili, non può essere una
colpa, non può essere una pistola puntata alla testa, deve aiutarti a gestire
le emozioni, non ti devono tremare le gambe, conta fare punti (non uno),
partita dopo partita.
È possibile che in due anni non abbiamo
risolto questo problema con le squadre piccole? E poi, 33 tiri senza segnare,
certo se contiamo anche i tiri finiti sulla bandierina o quelli velleitari da
metà campo, i tiri sono quelli nello specchio della porta e quelli usciti d’un
soffio, si tira poco e sporco, gli attaccanti faticano ad avere palle giocabili
e trequartisti capaci di servire palloni decenti non ne abbiamo, anzi, non
abbiamo trequartisti.
Pioli non riesce a correggere, un
problema che si ripete sempre lo stesso da 2 anni, manca qualità nei 20 metri
finali, invece di fare uscire Bennacer o lasciarlo fuori a favore di Kessie
nelle altre partite, perché non lo mette a fare il trequartista, perché non
avanzare Florenzi che ha un buon piede, sia per il cross che per il tiro? Sono
queste le cose che ci aspetta da un allenatore, sopperire con le idee al
mancato intervento sul mercato, queste sono le piccole
cose che ti fanno fare la differenza, come squadra e come allenatore.
Il dominio del Milan c’è
stato, ma non ci sono state le occasioni pulite e in più hanno peccato di
frenesia, a prescindere da come finirà la stagione, il Milan ha indubbiamente
una priorità, un attaccante capace, che non sia troppo in là con gli anni,
perché la prossima stagione non può essere affrontata così, per quel che concerne i rinnovi e il
mercato, non ci sono novità sostanziali, si dice di avanzamento delle
trattative riguardanti Botman, Origi e Asensio.
Stando a quanto riportato da alcuni giornalisti, il Milan che aveva già trovato l’accordo con Botman, adesso ha trovato l’accordo anche con il Lille, l’accordo dovrebbe essere sulla base di circa 30 milioni, accordo raggiunto anche con Origi, si aspetta e si spera che il Liverpool non ricorra alla clausola unilaterale di rinnovo, mentre non ci sono riscontri su Scamacca, a causa delle ipervalutazioni del Sassuolo, a centrocampo salgono le quotazioni di De Ketelaere del Club Brugge.
Il classe 2001 ha tanta
qualità e il pregio di saper giocare in più posizioni: da trequartista, da
esterno (preferibilmente a sinistra) e all’occorrenza da falso nove,
considerate anche le importanti doti fisiche (è alto 1,92 cm), il suo contratto
scade nel giugno 2024 e la valutazione è molto alta, vicina ai 40 milioni, De
Ketelaere chiaramente esclude Diaz, almeno come titolare e secondo me anche
Rebic e Messias. Presto ci sarà un contatto con il Real Madrid per abbassare la
cifra di 22 milioni per il riscatto di Brahim Diaz, i rossoneri si muovono
anche per l’esterno alto a destra, piace Berardi, nonostante la trattativa con
il Sassuolo sia tutt’altro che semplice, così nei discorsi con il Real, si
parlerà anche di Asensio, a cui è stata presentata una proposta, la risposta di chi lo gestisce è stata: ci sono anche altre offerte e valuteranno ogni possibilità.
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