Il corto muso in realtà, ha nascosto i limiti del Milan e del suo allenatore, che non riesce ad andare al di là di questo modulo, che personalmente ritengo inadatto per l’organico rossonero, è una squadra che continua a perdere occasioni su occasioni e così mediocre, non può avere ambizioni da scudetto, i tre punti erano necessari e fondamentali per il titolo, poteva allungare ancora un’altra volta e invece adesso è cambiato tutto, per proseguire in questa volata finale verso il tricolore.
Davanti ad uno stadio
pieno, la partita finisce con il Milan che non va oltre lo 0 a 0, contro un
modesto e volenteroso Bologna, che ha badato a difendersi e quando ha potuto ha
provato a pungere, chiaramente è evidentemente che la squadra e l’allenatore
non sono abituati a queste altitudini e non riescono a gestire la pressione, di
una cosa più grande di loro e adesso il weekend ha detto che è il Napoli la
squadra più in forma, quella che ha l’allenatore più bravo e più navigato, del
resto Spalletti è abituato a lottare per lo scudetto e anche se in Russia,
qualche titolo lo ha vinto.
Continua il grave
problema della sterilità sottoporta, 31 o 32 oppure anche 35 tiri in porta, ma
solo 7 nello specchio e soprattutto, troppa imprecisione e mancanza di lucidità,
nel secondo tempo i rossoneri sono stati padroni del gioco, ma le occasioni
sono state da ambo le parti, gli ospiti hanno tirato dalla distanza, cosa che
il Milan fa raramente nonostante le statistiche e che fatto come sempre, un
flipper stucchevole e nauseante dentro l’area, con Giroud che ha sempre palloni
sporchi da giocare di testa.
Il Milan, continua a
essere penalizzato dal modulo con il trequartista, dove Diaz non riesce a
pennellare gioco per le punte e non si rende neanche pericoloso sottoporta, se
poi pensiamo che trequartisti non lo sono nemmeno Krunic e Maldini, non riesco
a spiegarmi il perché di tanta insistenza su questo modulo, o per lo meno,
Pioli è cresciuto, è un aziendalista, costa relativamente poco, ma al di là di
questo non sa inventarsi altro, cambia sempre Calabria con Florenzi, Giroud con
Ibra e toglie sempre Bennacer.
I giocatori non mi
sembrano essere in palla, ho visto troppa frenesia e tanta confusione, poche
idee di gioco e poca lucidità, che sono andate a scapito della concentrazione,
bisognava alzare il ritmo e la qualità, questa è un’altra occasione sprecata e
con il pareggio contro il Bologna, sono 14 i punti persi dal Milan contro le
squadre dal decimo al ventesimo posto.
Maignan, come Calabria, Kalulu, Tomori,
Toanli, Bennacer e Giroud, hanno fatto il suo, anche se non hanno superato mai
la sufficienza, Theo Hernandez doveva essere l’arma in più e invece è stato in
grossa difficoltà fisica, Messias è stato impalpabile, inesistente, praticamente
non fa niente, anche lui come gli altri non è abituato a queste pressioni e scompare,
Rebic non è ancora in forma e forse non la troverà più.
Ma quelli che hanno deluso più di tutti
sono stati: Brahim Diaz, che saltella in mezzo al campo senza disegnare mai
niente per le punte, Leao con un’altra prestazione incolore e Pioli, alla prima
occasione che c’è da dimostrare di essere diventato un allenatore di livello,
si sgretola davanti alle scelte che sono sempre le stesse, scelte che non
pagano più e ora il Milan è una squadra che in casa fa una fatica bestiale a
vincere le partite.
Per stare in alto, oltre
che dalla qualità dei giocatori, molto dipende dalla loro personalità e dal
lavoro anche mentale del tecnico, che deve essere bravo a fare in modo che, la pressione
che ti mettono i risultati delle altre, serva per stimolare la squadra e la
trasformi in una pressione positiva, per me con o senza scudetto, siamo al
punto di svolta, lo scudetto sarebbe la vittoria della società e non di Pioli.
Il Milan ha un progetto lungimirante
e adesso è il momento di alternare alcune figure, per progredire nel processo
di crescita, condotto sapientemente da Maldini e Massara, i rossoneri hanno
solo un punto in più rispetto allo scorso anno, segno che la squadra non è
cresciuta, è primo in un campionato mediocre, dove Intere e Juventus sono
attardate di 12/13 punti, Pioli ha tagliato il traguardo delle 100 panchine con
il Milan, ma per me qualunque sia il risultato finale, è arrivato il momento di
cambiare.
Come bisogna maledettamente rinforzare la fascia destra dell'attacco, il Milan ha messo gli occhi su Berardi e fa bene, però non vuole pagare i 30 milioni che chiede il Sassuolo (anzi, da 45 è passato a 30), speriamo arrivino a un accordo e poi bisogna svecchiare là davanti, Origi è una buona idea, ma solo se i Reds non eserciteranno l’opzione unilaterale di rinnovo.
Basta chiedersi quale sarà il futuro di Ibrahimovic, non c’è più nessun motivo valido perché debba continuare a giocare, per me sarebbe perfetto come allenatore della primavera, ridotta in uno stato pietoso, potrebbe far crescere i giovani rossoneri, con una personalità per niente indifferente e con una eccezionale appartenenza alla maglia, continuando a dispensare consigli ai giovani, come ha fatto in questi quasi 3 anni con i più grandi.
Nessun commento:
Posta un commento