martedì 19 aprile 2022

Il Milan non è in crisi, ma bisogna cercare qualcosa di diverso.

 

Eccomi qua, le vacanze di Pasqua mi hanno un po' distolto dalle vicende rossonere, ma sono tornato al mio posto, anche contro il Genoa il Milan non è stato esaltante, gli attaccanti non riescono più ad incidere come facevano prima e il Milan si ostina a volere sfondare centralmente, Ibrahimovic è alle prese con gli infortuni e gli altri uomini gol non sono più pervenuti.

Altro stop per Ibra, che richiederà un trattamento di almeno 10 giorni, cosa che gli farà saltare almeno altre 3 partite, a questo punto servono soluzioni nuove, diverse, i tiri anche se tanti non sono mai pericolosi, gli infortuni sono tanti, Ibrahimovic, Rebic e Castillejo, non hanno giocato quasi mai e il futuro dello svedese credo che sia già segnato, ritiro e proseguimento col Milan da dirigente.

In questo momento della stagione, i giocatori devono dare qualcosa in più, chi va in campo deve dimostrare di essere un giocatore da Milan e lo deve dimostrare anche il tecnico, che deve creare nuove soluzioni di manovra, per cambiare qualcosa in zona gol, perché così non basta, l’Inter adesso è favorita per la partita in meno e perché sembra avere superato il momento di crisi, il calendario dei rossoneri è molto difficile e contro il Genoa se pur ha vinto, non ha fatto meglio delle due precedenti partite.

Forse è vero che la squadra ha capito l'importanza del risultato ed è contratta, se è così, comunque ci vuole una crescita rapida, perché non si può buttare via una possibilità del genere in un campionato avvincete sì, ma comunque mediocre, classifiche a confronto rispetto alla scorsa stagione, il Milan ha 5 punti in più, ma è l'Inter che ha nove punti in meno e che rende questo campionato “interessante”, rispetto alle altre stagioni.

Incredibile è invece la Fiorentina e il suo allenatore (Italiano), rispetto alla stagione scorsa ha fatto 23 punti in più e ha perso Vlahovic, così come è incredibile l'Atalanta, che ha 13 punti in meno e credo che il ciclo epico sia finito, infine voglio spendere due parole sul VAR, penso che anche qui bisogna “dividere le carriere” e poi, per me deve intervenire sempre e su tutto, facendo in modo però, che l’arbitro in campo non sia un burattino.

Per la vendita del Milan, sembra ci siano solo conferme dal Bahrain, si tratta di un’operazione da circa un miliardo di euro e si parla di un possibile closing entro la fine del campionato, trattative iniziate un mese fa e dopo avere avviati i contatti tra le parti, si è passati all’incarico per le due diligence, che stanno conducendo ancora la trattativa e con Investcorp, che come succede in questi casi ha l’esclusiva della trattativa per due settimane.

Stando quindi ai bene informati, il Milan è molto vicino a passare dalle mani del fondo Elliott (ottimo lavoro) a quelle di InvestCorp, un fondo del Bahrain che ha alle sue spalle Mubadala, personalmente non so chi sia, però dicono che non sono gli ultimi arrivati e che al contrario del fondo della famiglia Singer, i fondi del Middle-East intendono avviare una politica di investimenti molto importanti, anche sullo stadio.

Investcorp ha i soldi per fare lo stadio (non che Elliott non li avesse) e viste le lungaggini del dibattito pubblico sul nuovo San Siro, non è da escludere che Investcorp decida di farsi l’impianto da solo (magari), Investcorp rispetto a Elliott, dovrebbe essere più deciso anche sul mercato, perché al contrario di Elliott che acquista aziende, le risana e poi le rivende, Investcorp vuole vincere.

Vuole riportare il Milan alla dimensione del Milan di Berlusconi e che detto tra noi è quella che ci appartiene, seguendo comunque la sostenibilità creata da Elliott, ecco perché i dirigenti dovrebbe essere confermati, il Milan potrebbe dunque diventare la terza sorella di Psg e Manchester City, ma anche la più blasonata.

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