Il Milan non dovrebbe rischiare di restare fuori dalla prossima Champions League e comunque sicuramente rinforzerà l’organico, ma il mercato sarà condizionato in parte, dalle regole vigenti nello stilare “la lista” dei 25 calciatori che potranno utilizzare nelle gare di campionato e tra i 25, almeno 4 devono essere “calciatori formati nel club” e almeno 4 “calciatori formati in Italia”.
Pobega e Calabria sono
cresciuti nel settore giovanile, gli altri due potrebbero essere Plizzari,
attualmente in prestito al Lecce e che potrebbe tornare a fare il terzo
portiere e Gabbia, anche se il Milan gli ha promesso che lo avrebbe mandato a
giocare, il posto di Gabbia potrebbe essere preso dal rientro dal prestito di
Colombo (improbabile) o dall’acquisto di Cristante dalla Roma, oppure dalla
promozione di Stanga dalla primavera, stesso discorso per il terzo portiere,
con la promozione di Jungdal.
Questa la situazione più
o meno per i 4 calciatori formati nel club, per i 4 calciatori formati in
Italia, c’è Tonali, sarà riscattato Florenzi, verrà
rinnovato Mirante e Tatarusanu andrà via, il quarto potrebbe essere Caldara ma dovrebbe
partire, quindi già serve un calciatore che tra i 15 anni e i 21, abbia fatto
per 3 anni settore giovanile in una società italiana, quel posto attualmente è
di Romagnoli, se dovesse andare via, trovarne un altro non sarà cosa difficile,
ma non è detto che sia funzionale.
Poi sarà consentito alle società di serie A di utilizzare in
aggiunta ai 25, alcuni calciatori under 21, al momento in organico ci sono
Maldini e Lazetic, che per me andranno a farsi le ossa da un’altra parte, ma
quello non è un problema, perché qualche giocatore buono nella primavera c’è,
oltre a Stanga ci sono: Bosisio, Di Gesù, Capone e Nasti.
A queste limitazioni, da quest’anno ci
sarà la riforma dei prestiti, che a parte qualche vincolo meno importante, la
parte più importante è costituita da: una limitazione al numero di prestiti per
stagione tra gli stessi club, si può avere solo un massimo di tre
professionisti ceduti in prestito, se, se ne vuole aggiungere un altro a
gennaio, bisognerà riprendersene uno e girarlo altrove, stesso discorso per i
prestiti che si acquisiscono e sarà inoltre prevista una limitazione al
numero totale di prestiti di un club per stagione, per i primi 3 anni sarà
transitorio con delle regole a scalare.
Questo sarà un problema per il Milan, che
prima di comprarli i calciatori li chiede sempre in prestito, al momento quindi
si può ipotizzare una lista del Milan per la prossima stagione, dando per
scontato gli addii di: Tatarusanu, Romagnoli e Kessie, quest’ultimi facenti
parte dei formati nel vivaio nazionale (CVN):
Portieri: Maignan, Mirante (CVN) e Plizzari
(CVC, calciatore vivaio club).
Difensori: Calabria (CVC), Florenzi
(CVN), Kalulu, Kjaer, Tomori, (Botman o Bremer), Hernandez e (?).
Centrocampisti: Bennacer, (Sanches), Pobega
(CVC), Tonali (CVN) e Adli.
Attaccanti: Diaz, (?), Leao, Rebic,
Messias, Saelemaekers, Giroud, Origi e Ibrahimovic.
In questo caso ho tolto i prestiti di
Ballo-Touré e Bakayoko, considerandoli ceduti insieme a Krunic, Castillejo,
Lazetic, Daniel Maldini, Colombo e Gabbia, l’unico prestito sarebbe Diaz e
quindi agli 8 prestiti concessi per la prossima stagione hai voglia, per quanto
riguarda i CVC sono tre, quindi si deve scegliere se comprare o prendere in
prestito un ex.
Ex che potrebbe essere Cristante, Darmian
o un altro, oppure tenere uno di quelli che ho messo in uscita, per il CVN che
manca, non credo che con Parisi dell’Empoli o Cambiaso del Genoa, si risolva il
problema, stranamente si potrebbe risolverlo trattenendo Caldara o se restasse
Romagnoli, ma non penso che non si trovi un vice Theo che è un CVN.
Capolavoro Milan in tutti i sensi, sul campo e in società, da Pioli a Maldini e a Gazidis, arrivato anche lui con il massimo scettiscismo, sta vincendo lo scudetto dei conti, sta ripianando l’enorme debito lasciatogli in eredità e in periodo ancora di pandemia, ha portato l’ultimo semestrale a saldo con ricavi di +36%, aumento di ricavi, ottenuto grazie soprattutto all'aumento degli introiti di sponsor e diritti tv, senza contare che lo scudetto può portare ancora quasi 90 milioni.
Adesso si deve
sciogliere il nodo dello stadio, a me l’idea di fare lo stadio con l’Inter non
è mai piaciuta, ma non perché è l’Inter, non mi va che tutte le grandi e forse
pure piccole hanno il loro stadio di proprietà e il Milan lo deve dividere con
un altro, a Londra di stadi ce ne sono 4 e a Torino ce ne sono 2, non capisco
perché a Milano ce ne deve essere sempre uno per 2 grandi squadre, che
avrebbero introiti diversi e divisi, a parte che sarebbero comunque in affitto.
Mi auguro sempre che ci sia un’evoluzione clamorosa da parte del Milan e specialmente in questo momento di incertezza, che rompa ogni indugio e che vada a farsi lo stadio a Sesto San Giovanni o al altrove e l’Inter si ristruttura il Meazza, così facciamo tutti contenti, il sindaco che non deve crearsi problemi con i cittadini, il Milan e l’Inter che avranno introiti distinti e personali e io che ho un Milan Stadium come tutte le grandi squadre.
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