Dopo i rinvii e il licenziamento di Boban con
tutto quello che è seguito, il Milan contro il Genoa era chiamato ad uno
"stress test" importante, il terremoto degli ultimi giorni, le
tensioni, hanno influito sulla testa dei giocatori e sul loro stato psicologico,
mettendo in campo una brutta prestazione e facendo tornare il problema del gol,
tanti i tiri in porta (22) e tante le occasioni sprecate.
Alla fine non serve nemmeno il gol di Ibrahimovic
ad evitare un’altra cocente sconfitta e a sciupare un’ulteriore occasione per
l’aggancio all'Europa, che diventa sempre più difficile da raggiungere, le
vicende societarie di questi giorni come era facilmente prevedibile, non hanno
dato serenità ad un gruppo che non ha una grossa personalità, le perplessità e il
nervosismo di Ibrahimovic, irritato dalle vicende societarie, ha fatto il resto.
Non avevo visto Ibrahimovic sbagliare così tanto,
segno che la nuova situazione dirigenziale ha lasciato il segno e se lo ha
lasciato a lui con la sua personalità, figuriamo gli altri “ragazzi”, Ibrahimovic
si aspettava di essere chiamato da Boban per il rinnovo e invece apprende dello
“smobilita mento” da Gazidis, con cui sembra ci siano stati momenti di tensione,
senza Maldini e Boban difficilmente resterà, nonostante l’apprezzamento della
società per l’apporto che sta dando, ma l’ufficialità sul suo futuro l’avremo a
fine del campionato (quale fine?), di certo in questo momento non ci sono le
prospettive che pensava di avere, quando ha accettato di tornare al Milan.
Boban dopo il licenziamento rilancia, non ha
gradito l'azione di Gazidis prima e nemmeno quella di Elliott dopo, parla di
tante domande di chiarimenti puntualmente ignorate, che Rangnick l’avevano
chiuso già a dicembre senza dirgli nulla, parla di un accordo esistente
tra Gazidis e Rangnick già da dicembre, anche se l'attuale direttore
sportivo del Lipsia Red Bull, sostiene che non è assolutamente vero.
Non credo che una persona seria, di comprovata
intelligenza ed esperienza dirigenziale, possa arrivare a questo punto per una
cosa che non esiste, ma senza parteggiare per nessuno, penso che sia più facile
che a mentire sia Gazidis per le sue idee di protagonismo, Boban è troppo
intelligente per fare scoppiare una bomba in questo momento della stagione,
magari puntava ad un altro risultato sottovalutando Gazidis, ma resta il fatto
che la frittata è fatta e ora dobbiamo pensare a salvarci dalla serie B.
La sconfitta con il Genoa potrebbe essere la
prima di una serie negativa, nonostante il Milan abbia giocato, pur non
confermando i segnali di crescita dell’ultimo periodo, una serie negativa che
potrebbe diventare lunga, perché il Milan non vince dalla gara contro il Torino
e nelle ultime cinque partite tra campionato e coppa, ha racimolato due pareggi
e due sconfitte, serie che potrebbe allungarsi proprio per lo stato di confusione in cui versa.
Confusione, disordine, incertezza e preoccupazione, questi gli
strascichi che ha lasciato il fragoroso addio di Boban, ad una squadra che ha
faticato a resettarsi e che possono costituire adesso la definitiva conferma di
una stagione irrecuperabile, con il ritornato di
Ibrahimovic si era creata una base su cui lavorare, i mancati introiti
economici hanno spinto Gazids a ricominciare un’altra volta da zero, proprio
quando stava crescendo qualcosa in questa stagione deludente.
La separazione della società da Boban, punto di riferimento
importante per la squadra, ha creato instabilità e grande confusione che, ha sottolineato
un forte segnale di disorientamento, che mette a rischio definitivamente un
piazzamento in Europa e che può anche aprire rischiosi scenari nella lotta
salvezza, se dovese continuare questa mancanza
di determinazione, il Milan vive una situazione particolare, ma deve
ritrovare la concentrazione necessaria per finire dignitosamente la stagione.
Peccato veramente, perché era una grande occasione
per sistemare la classifica, nonostante la sconfitta il Milan
è rimasto al settimo posto a -3 dal Napoli, grazie anche alle sconfitte di
Verona e Parma, escludendo le inarrivabili prime cinque, 6° Napoli a 39, 7° Milan a 36,
8° Verona e Parma a 35, ci sarebbe ancora la possibilità di farcela, ma
almeno bisognerebbe chiarire perché da giorni oltre
a Boban non ci sono né Maldini e né Massara, lasciando tutto nelle mani di Gazidis,
che ha preso praticamente in pugno la società, recandosi da solo prima a
Milanello e poi sempre da solo ha assistito alla rifinitura a San Siro.
Solo, in entrambe le occasioni, dimostra che al Milan non esiste
più l’area sportiva, resta da capire il futuro di Maldini e Massara, Elliott
vorrebbe che Maldini rimanesse, ma Paolo difficilmente accetterà di mettersi
agli "ordini" di Rangnick, per il quale ha già espresso il suo parere
di non idoneità e non credo che Maldini aspetterà luglio per la separazione,
che a mio avviso potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Le conferme sulle voci relative a Rangnick, vengono anche da altre autorevoli fonti, che le considerano molto fondate e più di una trattativa, programmare
a Marzo è giusto, ma probabilmente è sbagliato farlo senza condividerlo con
l’area sportiva, ora comunque bisogna rendere fluida la situazione, Elliott e
Gazidis devono spiegare quali sono le loro intenzioni sul Milan e per la
prossima stagione, bisogna assolutamente riprendere
a concentrati sul lavoro, a finire bene questa stagione.
Nella partita con il Genoa ci sono stati segnali che fanno pensare,
le continue reazioni di Ibrahimovic che comunque è stato tra i pochi a salvarsi,
è sembrato sottotono come il resto della squadra, che non è stata aggressività come
nelle partite precedenti e se molla Ibra, molla tutto il resto della squadra, ecco
perché Gazidis deve fare chiarezza con tutti, accettando magari anche le idee
di Zlatan, perché al di là di quello che Gazidis ha detto alla squadra e nonostante
Rangnick abbia smentito gli accordi con il Milan, si è capito che sarà lui il
manager dei rossoneri per la prossima stagione, prossima stagione che per
Rangnick potrebbe cominciare anche nell’immediato (basta risolvere il contratto
con la Red Bull) come DS e poi a luglio come manager.
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