lunedì 9 marzo 2020

Almeno finiamo bene questa stagione.


Dopo i rinvii e il licenziamento di Boban con tutto quello che è seguito, il Milan contro il Genoa era chiamato ad uno "stress test" importante, il terremoto degli ultimi giorni, le tensioni, hanno influito sulla testa dei giocatori e sul loro stato psicologico, mettendo in campo una brutta prestazione e facendo tornare il problema del gol, tanti i tiri in porta (22) e tante le occasioni sprecate.
Alla fine non serve nemmeno il gol di Ibrahimovic ad evitare un’altra cocente sconfitta e a sciupare un’ulteriore occasione per l’aggancio all'Europa, che diventa sempre più difficile da raggiungere, le vicende societarie di questi giorni come era facilmente prevedibile, non hanno dato serenità ad un gruppo che non ha una grossa personalità, le perplessità e il nervosismo di Ibrahimovic, irritato dalle vicende societarie, ha fatto il resto.
Non avevo visto Ibrahimovic sbagliare così tanto, segno che la nuova situazione dirigenziale ha lasciato il segno e se lo ha lasciato a lui con la sua personalità, figuriamo gli altri “ragazzi”, Ibrahimovic si aspettava di essere chiamato da Boban per il rinnovo e invece apprende dello “smobilita mento” da Gazidis, con cui sembra ci siano stati momenti di tensione, senza Maldini e Boban difficilmente resterà, nonostante l’apprezzamento della società per l’apporto che sta dando, ma l’ufficialità sul suo futuro l’avremo a fine del campionato (quale fine?), di certo in questo momento non ci sono le prospettive che pensava di avere, quando ha accettato di tornare al Milan.
Boban dopo il licenziamento rilancia, non ha gradito l'azione di Gazidis prima e nemmeno quella di Elliott dopo, parla di tante domande di chiarimenti puntualmente ignorate, che Rangnick l’avevano chiuso già a dicembre senza dirgli nulla, parla di un accordo esistente tra Gazidis e Rangnick già da dicembre, anche se l'attuale direttore sportivo del Lipsia Red Bull, sostiene che non è assolutamente vero.
Non credo che una persona seria, di comprovata intelligenza ed esperienza dirigenziale, possa arrivare a questo punto per una cosa che non esiste, ma senza parteggiare per nessuno, penso che sia più facile che a mentire sia Gazidis per le sue idee di protagonismo, Boban è troppo intelligente per fare scoppiare una bomba in questo momento della stagione, magari puntava ad un altro risultato sottovalutando Gazidis, ma resta il fatto che la frittata è fatta e ora dobbiamo pensare a salvarci dalla serie B.
La sconfitta con il Genoa potrebbe essere la prima di una serie negativa, nonostante il Milan abbia giocato, pur non confermando i segnali di crescita dell’ultimo periodo, una serie negativa che potrebbe diventare lunga, perché il Milan non vince dalla gara contro il Torino e nelle ultime cinque partite tra campionato e coppa, ha racimolato due pareggi e due sconfitte, serie che potrebbe allungarsi proprio per lo stato di confusione in cui versa.
Confusione, disordine, incertezza e preoccupazione, questi gli strascichi che ha lasciato il fragoroso addio di Boban, ad una squadra che ha faticato a resettarsi e che possono costituire adesso la definitiva conferma di una stagione irrecuperabile, con il ritornato di Ibrahimovic si era creata una base su cui lavorare, i mancati introiti economici hanno spinto Gazids a ricominciare un’altra volta da zero, proprio quando stava crescendo qualcosa in questa stagione deludente.
La separazione della società da Boban, punto di riferimento importante per la squadra, ha creato instabilità e grande confusione che, ha sottolineato un forte segnale di disorientamento, che mette a rischio definitivamente un piazzamento in Europa e che può anche aprire rischiosi scenari nella lotta salvezza, se dovese continuare questa mancanza di determinazione, il Milan vive una situazione particolare, ma deve ritrovare la concentrazione necessaria per finire dignitosamente la stagione.
Peccato veramente, perché era una grande occasione per sistemare la classifica, nonostante la sconfitta il Milan è rimasto al settimo posto a -3 dal Napoli, grazie anche alle sconfitte di Verona e Parma, escludendo le inarrivabili prime cinque, 6° Napoli a 39, 7° Milan a 36, 8° Verona e Parma a 35, ci sarebbe ancora la possibilità di farcela, ma almeno bisognerebbe chiarire perché da giorni oltre a Boban non ci sono né Maldini e né Massara, lasciando tutto nelle mani di Gazidis, che ha preso praticamente in pugno la società, recandosi da solo prima a Milanello e poi sempre da solo ha assistito alla rifinitura a San Siro.
Solo, in entrambe le occasioni, dimostra che al Milan non esiste più l’area sportiva, resta da capire il futuro di Maldini e Massara, Elliott vorrebbe che Maldini rimanesse, ma Paolo difficilmente accetterà di mettersi agli "ordini" di Rangnick, per il quale ha già espresso il suo parere di non idoneità e non credo che Maldini aspetterà luglio per la separazione, che a mio avviso potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Le conferme sulle voci relative a Rangnick, vengono anche da altre autorevoli fonti, che le considerano molto fondate e più di una trattativa, programmare a Marzo è giusto, ma probabilmente è sbagliato farlo senza condividerlo con l’area sportiva, ora comunque bisogna rendere fluida la situazione, Elliott e Gazidis devono spiegare quali sono le loro intenzioni sul Milan e per la prossima stagione, bisogna assolutamente riprendere a concentrati sul lavoro, a finire bene questa stagione.
Nella partita con il Genoa ci sono stati segnali che fanno pensare, le continue reazioni di Ibrahimovic che comunque è stato tra i pochi a salvarsi, è sembrato sottotono come il resto della squadra, che non è stata aggressività come nelle partite precedenti e se molla Ibra, molla tutto il resto della squadra, ecco perché Gazidis deve fare chiarezza con tutti, accettando magari anche le idee di Zlatan, perché al di là di quello che Gazidis ha detto alla squadra e nonostante Rangnick abbia smentito gli accordi con il Milan, si è capito che sarà lui il manager dei rossoneri per la prossima stagione, prossima stagione che per Rangnick potrebbe cominciare anche nell’immediato (basta risolvere il contratto con la Red Bull) come DS e poi a luglio come manager.

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