Torniamo a parlare di Rangnick, perché più andiamo avanti in questa
situazione di virus e più conviene pensare al prossimo campionato, il tedesco
dovrebbe arrivare comunque, ma non si sa ancora con quale compito, per me Gazidis
che lo conosce, lo sente molto spesso, discutono e si aggiornano continuamente,
ma finché il campionato non sarà dichiarato finito, non sapremo mai che ruolo
avrà Rangnick nel Milan 20/21.
Rangnick intanto
continua ad avere rassicurazioni sul budget a disposizione per il mercato, la
proprietà lo considera ancora
l’uomo giusto per dare la svolta, ma questa
situazione di Corona virus ha raffreddato il tedesco, c’erano degli accordi che
prevedevano penali da una parte e dall'altra, queste hanno tenuto in vita il
rapporto, ma più passa il tempo e non si sa come finirà questa stagione e più è
possibile che non se faccia niente.
Ultimamente il tedesco ha scelto di fare
il direttore tecnico, mettendo in panchina Nagelsmann e
Hasenhüttl, cosa che potrebbe accadere anche in Italia, se il prossimo
campionato non partisse in maniera normale, Pioli, Spalletti, Marcellino o
Emery, oppure proprio uno dei due suoi allievi, Nagelsmann e Hasenhüttl, anche
se si è tornati a parlare di Campos come direttore sportivo, segno che Rangnick
se riuscisse a liberarsi dalle penali resterebbe al Lipsia e qui cambierebbero
gli scenari.
Resterebbe comunque la politica di squadra
giovane, con cartellini “abbordabili” e salario basso, sarebbe comunque
giustificato il riscatto di Kjaer e la cessione
di Romagnoli con l’acquisto di Smalling, Donnarumma andrebbe via e io più che
Meret (troppo caro per Calabria e Suso), credo che la possibilità di affidare a
Plizzari la porta rossonera è sempre più elevata, Plizzari e Pobega,
attualmente in prestito a Livorno e Pordenone, sono due profili che potrebbero
far parte dell’organico del Milan per la prossima stagione.
Sembrerebbe che il Milan abbia deciso di monetizzare con
Donnarumma e Romagnoli, con l’addio quasi certo di Ibrahimovic, sarà Theo
Hernandez il pilastro da cui partire per rifondare la squadra, perché è uno dei
pochi giocatori considerati incedibili, è intoccabile ed è un punto fermo del
gruppo della prossima stagione.
Tutto però potrà essere
più chiaro quando si conoscerà la conclusione del campionato, tra le tante
conclusioni ne era stata ipotizzata anche una a mio avviso “pittoresca”, con la
Serie A a 22 squadre, sono cose inconcepibili e senza logica, non capisco
perché cristallizzando la classifica, si possono assegnare gli scudetti, i
posti nelle coppe e non si possano decretare le retrocessioni, che cosa non si farebbe
per quattro soldi, già viviamo in una serie A indebitata all'inverosimile, che
uscirà da questa pandemia con le ossa rotte e invece di ridurre le squadre in
serie A che sono già troppe si aumentano?
Non ho mai visto presidenti così attaccati ai soldi e poco
attenti alle vicende del paese, Gravina ha escluso questa possibilità e mi
auguro che resista nel suo intento, auspico invece che si pensi a ridurle in un
prossimo futuro, la cosa importante è invece trovare la possibilità per concludere
i campionati, l’Uefa sembra stia pensando a due possibilità per la loro
conclusione.
Una darebbe priorità alla conclusione dei campionati e a
seguire si giocherebbero gli ultimi turni delle coppe europee, l’altra invece sarebbe
quella di ripartire portando avanti contemporaneamente campionati, Champions e
l'Europa League, in entrambi i casi comunque si giocherebbe d'estate, magari
fino ad agosto con tutto quello che ne segue, come un maxi mercato fino a
dicembre.
Io non sono per i mercati lunghi, non ne vedo i benefici, anzi
per me è destabilizzante, con giocatori che si allenano aspettando di andare
via e allenatori che vedono entrare e uscire i giocatori senza riuscire a
portare avanti il lavoro, qualcuno dice: per rilanciare il calcio, credo che per
rilanciare il calcio servono altre cose, come per esempio cambiare pochi
giocatori, scegliere dei buoni allenatori e mantenerli negli anni.
Oggi voglio chiudere questo
post, rivolgendo un pensiero particolare alla popolazione di Villafrati in
provincia di Palermo, che è stata dichiarata zona rossa, ho allenato la loro squadra
in eccellenza nel 1996, mi hanno accolto benissimo e mi hanno sempre dimostrato
tanto affetto, affetto che voglio ricambiare alle tante persone che soffrono e
che sicuramente si ricorderanno ancora di Mister Crisà.
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