venerdì 20 marzo 2020

Identificare la data per la ripresa del campionato.


Premesso che anch’io penso che prima di tre mesi non potremo essere “operativi”, le serie A tutti i campionati europei e di conseguenza anche la UEFA, al fine di farsi trovare pronti ad un eventuale inizio, stanno valutando l’ipotesi migliore per permettere di portare a termine i campionati, strutturandoli in modo tale da evitare eventuali vantaggi per qualcuno per quanto riguarda le coppe internazionali.
Ad oggi la data sulla quale stanno lavorando è quella del 3 maggio, che dovrebbe essere la data per recuperare le partite rinviate e ancora da giocare: Inter-Sampdoria; Verona-Cagliari; Torino-Parma e Atalanta-Sassuolo, ripartendo poi con la normale programmazione, fatto salvo però cancellare la sosta per le nazionali, che permetterebbe di concludere le coppe nazionali nel mese di luglio.
Per evitare ripercussione sul calendario della prossima stagione, il sindacato dei calciatori si trova d’accordo, che questi giorni di stop forzato vengano considerati come giorni di ferie e così la pausa estiva sarà ridotta ad un paio di settimane, questo è quanto tutti ci auspichiamo, perché andare in campo il 3 maggio, significherebbe che nei primi di aprile si comincerebbe ad avere una fase discendente del virus.
Penso che una parte abbastanza numerosa di persone, non abbia capito quanto è seria la situazione e se si dovesse continuare con questi comportamenti demenziali, forse non serviranno neanche i tre mesi scientifici previsti per uscire dalla pandemia e il rinvio dell’europeo al 2021 non sarà servito a nulla, l’ho detto in tempi non sospetti e lo sostengo ancora, non credo che i campionati si possano concludere nel corso della prossima estate.
L'UEFA pensa di bloccare per un anno il Fair Play Finanziario e io spero che un anno basti, perché il dopo coronavirus sarà devastante tanto quanto il virus, l’Europa politica mi sembra intenzionata a fare finalmente “quadrato” per permettere a tutti gli stati di ripartire, ma sarà una ripartenza in salita, forse questo virus è riuscito politicamente a compattare l’Europa, di solito si diventa grandi amici dopo violente litigate, ma bisognerebbe pensare pure ad abbassare ingaggi dei giocatori e ai costi dei cartellini e anche dei politici, troppa pacchia.
Se questa deroga dovesse essere approvata, non significherebbe che non ci sarebbe l’attività di controllo sui bilanci, ma che per questa stagione, le perdite dovute per questa disgrazia in linea di massima non verrebbero contabilizzate, una boccata d’ossigeno per la Juventus alla rincorsa per raggiungere il pareggio di bilancio e ancora di più per il Milan, un po' meno per Inter e Roma appena uscite dal FPF e a lungo controllate.
In questo clima di disperazione, il Milan di Elliott e Gazidis vuole e deve tornare in Champions, una competizione che darebbe ai rossoneri l’antico lustro e per la proprietà sarebbe un’indispensabile fonte di autofinanziamento economico, solo che al contrario degli altri grandi club, il fondo Elliott che si materializza in Gazidis, vogliono farlo con una squadra dall’età media e dal monte ingaggi molto basso. 
Ecco perché Rangnick, per il motivo che è bravo a lavorare con i giovani, anche se negli ultimi tempi sembra che la trattativa sia saltata e prima di Rangnick, anche con Gasperini e Marcelino, alla fine la scelta sembra caduta su Pioli, ma il tedesco potrebbe comunque essere scelto per portare come direttore tecnico il Milan in Champions sull’esempio del Lipsia, una squadra giovane con stipendi molto bassi.
A parte l’Atalanta, per il duo Elliott-Gazidis il Lipsia viene presa come esempio, perché ha un’età media di 23 anni e mezzo, ha un monte ingaggi al di sotto dei 70 milioni lordi e come l’Atalanta è ai quarti di Champions League, creando poi anche una sinergia con il Lilla, altra squadra nelle mani del fondo Elliott, sullo stile della Red Bull. 
Ma tutto questo passa anche da Ibrahimovic, non ha segnato molti gol ma ha avuto un impatto psicologico devastante, la squadra ha acquisito convinzione e i giocatori ora hanno elevato le proprie prestazioni, che lo si voglia o no è il leader che serviva a questi giocatori giovani, il punto di riferimento che mancava, che serve e che mancherà, dato che il giocatore ha 38 anni e dopo la questione Boban-Maldini difficilmente resterà.
Serve dunque un "dopo Ibra” ed ecco subito accostato al Milan Milik, l’attaccante 26enne non ha trovato l’accordo per il rinnovo, e poi la prossima stagione al suo posto dovrebbe giocare Petagna, io lo avrei preso al Milan già nel 2016 quando poi è arrivato al Napoli, dove è stato condizionato dai due gravi infortuni e nonostante ciò ha realizzato 46 reti in 109 partite, di cui 20 nella scorsa stagione, se non avrà altri infortuni e non sceglie la maglia numero 9, può fare bene al Milan.
Ma andando via Ibrahimovic e potendolo sostituire con Milik, il Milan anche in stile Lipsia, ha bisogno di un leader carismatico, serviva qualcuno che possa prendere le redini della squadra con una straordinaria personalità, per aiutare in campo e fuori il gruppo di ragazzi, che Elliott e Gazidis vogliono mettere insieme e tra questi ci sarebbe l’attaccante del Real Jovic (una delle trattative congelate), sembra comunque che il Napoli oltre che su Sirigu, sia anche sulle tracce di Jovic e quindi a maggior ragione per Milik, la prossima stagione si fa davvero dura, su Jovic c'è il Napoli, ma il Milan continua a restare interessato come aveva fatto già la scorsa estate.  
Con la partenza di Boban e Maldini, si complica il ritorno di Thiago Silva al Milan, il progetto era di rinnovare il contratto a Zlatan e integrare un altro grande in difesa, con il ritorno di Thiago si sarebbe potuto sopperire anche alla partenza di Ibra, come leader per i tanti giovani in organico, l'agente del brasiliano aveva cominciato a lavorare con Boban per il suo ritorno, una trattativa che non era ancora decollata e che adesso forse non decollerà più.
Ideale invece sarebbe Donnarumma se non fosse per l’ingaggio, il Paris Saint-Germain resta con il Real Madrid una delle candidate più accreditate, i parigini puntano a prendere Gigio a parametro zero nel 2021 da svincolato, per me Donnarumma dovrebbe lasciare il Milan invece al termine della stagione, troviamo l’accordo di rinnovo con Raiola e lo mettiamo sul mercato, perché solo così possiamo contenere il monte ingaggi e ricavare una bella plus valenza, l’estate scorsa il cartellino del portiere era stimato sui 50/60 milioni, a un anno dalla scadenza e senza rinnovo a giugno lo venderesti sui 25/30 milioni.

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