domenica 15 marzo 2020

È tempo di riprendere?


Stando a quello che si sono dette società di calcio e giocatori, lunedì 16 molte squadre dovrebbero riprendere gli allenamenti in vista di una ripresa del campionato, ma quale campionato? Quali allenamenti? Pensavo che si fossero dati una data così vicina per non creare panico, sapendo che in realtà sarebbe stata troppo vicina e invece c’è qualcuno che crede veramente di potere ricominciare.
Ma come non si fa a capire la grave evoluzione dell’infezione nel mondo, il suo progressivo aggravamento della situazione e la forte preoccupazione per la tutela della salute di tutti, voglio pensare che quello di riprendere l’attività si tratti di uno scherzo, come si fa a parlare di calcio in questi giorni così difficili e drammatici, noi lo facciamo per tenerci compagnia, per tenere alto il morale, ma non è la stessa cosa di chi vuole tornare in campo per paura di essere penalizzato se si “congela la classifica”.
Capisco che molti dirigenti continuano a lavorare (da casa e non in campo) per sistemare i conti, i contratti con gli sponsor, i vari adempimenti amministrativi e magari nel frattempo portano avanti qualche trattativa, che era stata avviata e per non trovarsi impreparato alla ripresa, ma da qui a scendere in campo per allenarsi e come abbiamo visto con la possibilità di passarsi il virus ne passa.
Leggere o scrivere qualcosa di calcio o sulla propria squadra, è un po' come fare due chiacchere da bar fatte in casa, parlare del Milan che ha annunciato il rimborso dei biglietti e della quota abbonati di Milan-Genoa, dei versamenti fatti dalla fondazione Milan, della vicinanza della società alla gente, per noi è un passatempo ed è il lavoro amministrativo dei dirigenti, che nel frattempo nel chiedere ad un altro collega come vanno le cose li dà loro, ne approfitta per chiedere magari all'Atalanta, se è soddisfatta di Caldara e può pensare di contare sui 18 milioni per il suo riscatto.
Un’occasione per scambiarsi opinioni e magari decidere di riscattare Kjaer che ha dimostrato di essere un buon giocatore e di avere dato certezze alla difesa milanista, di avere dato qualità ed esperienza al fianco di Romagnoli, sembra che anche Kjaer, come Caldara all’Atalanta si sia trovato bene e quindi i due riscatti (già fissati) si possono fare, così come penso che un accordo economico soddisfacente si possa trovare e poi per il riscatto di Kjaer servono solo 2.5 milioni.
Si tratterebbe di una cifra che permetterebbe al Milan di tenere un calciatore serio e apprezzato e di realizzare una plus valenza di 15 milioni, magari dopo averne parlato con Rangnick o con Pioli, solo che c’è una cosa che non capisco, la proprietà è soddisfatta di Kjaer e Ibrahimovic, tanto da volere creare i presupposti per proseguire insieme con loro, ma allora tutto questo “casino” fatto con Boban è solo per Rangnick?
Io ho l’impressione che qualcosa non quadra, ricordo che la proprietà aveva detto esplicitamente di volere una squadra under 23 e nonostante tutto non ci sarebbe stato spazio per Kjaer e Zlatan, fra l’altro non graditi da Rangnick, cosa è cambiato adesso? Si sono accorti di avere fatto una scelta sbagliata o adesso Rangnick si è tirato indietro e per farsi scusare da Pioli, hanno deciso di rimettergli a disposizione i due “vecchietti”?
Intanto sembra sempre più credibile, che ci siano poche possibilità che Rangnick venga a Milano, la bomba di Boban se non altro ha avuto l’effetto di cambiare le carte in tavola e stando a quello che si capisce in questi giorni terribili per il paese, non mi stupirei di decisa un’inversione di marcia e che alla fine non arrivasse più Rangnick.
Il virus ha messo tutto in stand-by, i rinnovi, la scelta dell’allenatore, i dirigenti e anche le trattative su alcuni giocatori come per esempio Zaracho, l’argentino è uno degli obiettivi di mercato di Boban e Maldini, ma lo è pure per Elliott e Gazidis? Se Maldini dovesse restare la trattativa potrebbe proseguire, ma l’allenatore? Quali sarebbero le intensioni di Rangnick? Perché credo che Pioli abbia già dato il suo benestare alla trattativa.
Speriamo comunque che tutto finisca presto e che si ritorni alla normalità, una normalità che non arriverà dall’oggi al domani, una normalità che pagheremo a caro prezzo e da cui verremo fuori con le ossa rotte, non credo che il campionato possa riprendere presto, credo che ci saranno delle assegnazioni d’ufficio e qualche spareggio, per poi ripartire a settembre, ma almeno avremo superato l'emergenza.

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