Il Milan ancora una volta è tornato a perdere punti pesantissimi
contro le squadre che stanno per retrocedere, è completamente inammissibile che
si inceppi sempre con le ultime della classe (Genoa e Spal) e non solo
nell’ultimo periodo, ogni volta che deve compiere la svolta decisiva, sbatte
sul muro delle disperate, dimostrando di restare alla fine un Milan mediocre,
che non riesce ad avere continuità nel gioco e nei risultati.
Non può bastare neanche il fatto che abbia tirato in porta una
quarantina di volteper assolverlo, tiri fatti con poca precisione e scarsa lucidità
e il 2 a 2 contro la Spal è stato pure fortunoso (autorete di Vicari), è un chiaro
passo indietro per una squadra che è entrata in campo molle, con poca
cattiveria e con poca convinzione, tanto che pur avendo fatto la partita, alla
prima palla che “gironzolava” nei pressi dell’area di rigore, non abbiamo
avutola cattiveria di spazzarla via.
La Spal ha fatto due reti nello specchio,realizzando due reti a
fronte di solo tre tiri in porta e comunque c'era ancora tutto il tempo per
recuperare, in undici contro dieci per 50 minuti e con un potenziale tecnico
indiscutibilmente superiore, con lo sprettro di dovere affrontare ora 3 big di
fila: la Lazio all’Olimpico, la Juventus a San Siro e il Napoli al San Paolo.
Tutto questo mentre il Verona si è portato ad un solo punto in
classifica e abbiamo pure perso la grande occasione per mettere pressione a Roma
48 * (con una gara in meno) e Napoli 45, con noi a 43 e il Verona 42, questo pareggio
tutto sommato giustifica la scelta di cambiare progetto e allenatore, Pioli non
sta facendo male, ma questo può valere per una squadra di metà classifica e che
non può essere questo Milan.
Con Donnarumma, Romagnoli, Hernandez, Bennacer, Rebic e
Calhanoglu, per non parlare anche di Bonaventura, Ibrahimovic e così via, questa
stessa squadra non può appartenere ad una squadra di media classifica, come
dice lo stesso Pioli: “Sta lavorando con passione e professionalità, stanno lavorando
bene, è orgoglioso di allenare il Milan", ma questo non ci fa fare il
salto di qualità e così non si va in Europa.
Non tralasciamo che il Milan è
stato agevolato dalla superiorità numerica e da una SPAL rinunciataria, eppure non
è bastato ad evitare l’inciampo che rischia di compromettere un posto in
Europa, cosa che i rossoneri non possono più permettersi di perdere, il Milan continua a soffrire le piccole squadre e non riesce
a vincere con le grandi (quelle che ci sta davanti).
Ora le incontreremo tutte tranne l'Inter e non credo
possa essere l’occasione di rivincita, per dimostrare una crescita avvenuta
solo in qualche giocatore e si sono rilevate pesanti le assenze di Ibrahimovic e
di Kjaer, due pedine risultate importanti, giocatori d’esperienza, di
personalità ed intelligenti, l’ingresso di
Ibrahimovic anche se non al meglio, ha dato una scossa ai compagni e si è fatto
sentire anche in campo cavandosela piuttosto bene.
E’ andato due volte vicino al gol di testa e su calcio piazzato, ha
lavorato per la squadra, peccato che il Milan abbia frenato confermando di non essere ancora pronto per effettuare
quel salto di qualità che tutti si auspicano, invece ritornano tutti i difetti e
i limiti di questa squadra, quelli difensivi e quelli offensivi, una squadra
che ha bisogno anche di gente esperta che aumenti l’attenzione, con Kjaer e
Ibra dal primo minuto due gol il Milan non li avrebbe presi.
Di contro si è visto un buon Paquetá e Leao migliore,
ecco perché nel fare il Milan di domani, serve tenere conto anche di quello che
sta succedendo in queste settimane, dopo
l’arrivo di Kalulu (il primo acquisto), il secondo è stato il riscatto a titolo
definitivo di Saelemaekers, che ha ripagato il Milan con una prestazione brillante,
ha giocato bene come esterno offensivo e benissimo da terzino, ha messo in mostra
determinazione e una buona qualità, qualche cross sbagliato, ma per il resto
tanta corsa, tanta voglia e tanta continuità.
Una risorsa in più per Pioli e per il prossimo Milan, un jolly di
fascia che potrebbe avere risolto forse anche definitivamente il problema del
titolare della maglia di terzino destro, poi ci sarà da pensare anche a Ibra e Kjaer, per il danese il riscatto
dovrebbe essere cosa fatta, lo svedese invece sembra orientato per il
"no" al rinnovo, ma le dichiarazioni di Massara: “valuteremo insieme a lui se proseguire” e
poi: “Per campioni come Ibra c’è sempre spazio", sembrerebbe che la
società abbia aperto a una possibile conferma.
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