domenica 12 luglio 2020

Adesso: come si fa a mandare via Pioli e Maldini

La partita contro la Juventus, oltre a segnare una vittoria storica, per il Milan ufficialmente comincia l'era Rangnick, con la comunicazione a Maldini da parte di Gazidis, che arriverà il tecnico tedesco con un contratto triennale e i pieni poteri, proponendo a Maldini un ruolo di vicepresidente e la possibilità (per me concreta) che per il primo anno Pioli possa sedere in panchina, con il tedesco solo nel ruolo di dt.
A detta di tutti Maldini non accetterà di lavorare per il Rangnick, io resto possibilista e non credo che Maldini deva dare una risposta entro pochi giorni, gli è stato proposto un ruolo ad hoc, di rappresentanza istituzionale, difficilmente accetterà, ma ancora la decisione non è stata presa, mentre la squadra di mercato: Almstadt e Moncada, sono già  a lavoro agli ordini di Rangnick.
Prima del doppio incontro con Lazio e Juventus, i soliti noti rimarcavano il fatto che il Milan di quest'anno avesse 8 punti in meno di quello del santo dei miracolo Gattuso, classifica a confronto, la Juventus ha 9 punti in meno, la Lazio ne ha 16 in più e l'Atalanta si conferma terza con 14 punti in più. 
L’Inter nonostante gli 8 punti in più è sempre quarta, la Roma è quinta in classifica con gli stessi punti, il Milan è settimo a due punti dal quinto posto che fu di Gattuso e ha solo tre punti in meno dalla squadra dei miracoli, grazie all'interregno di Giampaolo, il campionato non è  ancora finito e se finisse con il Milan quinto e con qualche punto in più, dovremmo ancora rimpiangere i miracoli di Gattuso? 
Inzaghi recrimina che nessuno dopo di lui ha fatto meglio, quindi non avendo la sfera di cristallo per conoscere il futuro, ci teniamo il primo allenatore che capita senza provare a migliorarsi? Non è  mai andata meglio chi lo dice? Con Gattuso abbiamo fatto il quinto posto e con Montella abbiamo vinto un trofeo, con Mihajlovic abbiamo scoperto il portiere più  forte del mondo, quindi?
Con Pioli siamo tornati a giocare a calcio, ecco! Questo forse è il vero momento in cui bisogna avere il dubbio, se chi verrà  dopo riuscirà  a fare meglio, è  la prima volta in otto anni che sono perplesso, vedere giocare il Milan, quello con l'arrivo di Ibrahimovic, è una cosa che ci mancava dall'ultimo scudetto e ci permette di guardare al futuro con un po' di convinzione in più.
Piuttosto, caso mai, dovremmo chiederci come si fa a mandare via Pioli? è la domanda che ci facciamo tutti, in questo momento il Milan ha un potenziale di testa e di gambe, che non ha mai avuto con nessun allenatore, il clamoroso tonfo di Bergamo, il terribile secondo tempo del derby, sembrano solo brutti ricordi (spero).
Da una analisi più  fredda però, ho il dovere di ricordarmi i secondi anni di Pioli e spesso anche i primi, in pochi ne esaltiamo le doti da allenatore e non avendo la sfera di cristallo neanche adesso una cosa è certa, il Milan deve migliorarsi, forse Rangnick è l'uomo giusto oppure non lo è, ma il tentativo bisogna farlo.
Magari insieme a Pioli ma bisogna puntare alla massima aspirazione per una squadra come il Milan, tornare ad avere in panchina un grande allenatore, uno che riesca a sopperire all'assenza di Ibra, che è  stata la vera svolta (coincisa con l'addio di Suso), Gazidis vuole ripartire con una nuova idea di calcio e non posso che dargli ragione, ma un errore non può e non dev'essere commesso: quello di cambiare tutto l'organico.
Devono essere confermati la maggior parte della rosa attuale e questione non indifferente, i preparatori atletici, perché al di là dell'allenatore, stanno dimostrando in un periodo così  particolare, di avere dato ai giocato una condizione atletica da tempi di campionato normale, tutti piccoli particolari che fanno la differenza.
Anche e forse soprattutto atleticamente è un Super Milan, le gambe e la testa girano, atleticamente è la squadra più esplosiva del campionato, corrono sempre e nei secondi tempi lo fanno ancora di più e meglio degli avversari, stanno bene e sono brillanti, aggrediscono, pressano alto e rispettano le consegne tattiche, una squadra in palla.

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