martedì 28 luglio 2020

Quinto posto difficile ma non impossibile.


Mi piace mettere a confronto le due classifiche degli ultimi campionati, visto che anche davanti all’evidenza più schiacciante che Gattuso non ha fatto un miracolo, si continua (pochissimi) a rimpiangere Gattuso e perché sarebbe bastato avere un minimo di gioco e avremmo disputato la Champions, dopo 36 giornate di campionato, la differenza è solo di due punti in meno, che se non avessimo preso quel gol di carambola contro l’Atalanta, non esisterebbero nemmeno.
Vero è che Gattuso non aveva Rebic, Bennacer e Theo Hernandez, ma è stato lui che non li considerava rinforzi adeguati e poi nella gestione Pioli, non bisogna mai dimenticare l’interregno di Giampaolo, il covid, le voci su Rangnick e l’arbitro Chiffi, (per me anche lui non all’altezza della serie A), perché con quel rigore , considerato dal mondo intero “errore grave”, ha inciso sulla corsa al “miracolo” quinto posto.
Come dice l'ex arbitro Casarin, la regola che quando la palla tocca l’arbitro è cambiata, si deve fermare l’azione e scodellare la palla, quindi Ghiffi doveva interrompere il gioco, perché il tocco di Chiffi è stato decisivo e ne è nata una occasione importante, sarebbero rimasti sempre due punti da recuperare alla Roma e si sarebbero potuti recuperare benissimo.
Difficile ma non impossibile a due giornate dalla fine recuperare 4 punti, il calendario del Milan è un po' più semplice e le avversarie della Roma hanno più motivazioni, per il Napoli è proibitivo, la Roma incontra il Torino che è salvo, ma potrebbe avere un impeto d’orgoglio ora che è scarico mentalmente, potrebbe benissimo impattare in un pareggio, anche la Juventus non ha più nulla da dire, ma Ronaldo insegue la scarpa d’oro e come motivazione può bastare.
Se si verificassero queste condizioni, la Roma potrebbe finire a 65 , mentre il Milan battendo Sampdoria e Cagliari (veramente senza motivazioni, potrebbe portarsi a 66 punti operando il difficile sorpasso, il Napoli a 59, pur vincendole tutte si porterebbe a 65, ma lui è già in Europa League e incide solo di poco sul futuro di Roma e Milan per accedere direttamente alla fase a gironi, evitando i preliminari. 
La conferma di Pioli non la trovo una “vicenda da dilettanti”, Pioli è arrivato al Milan, solo perché Spalletti non ha voluto rinunciare ai soldi dell’Inter e già il contratto stesso fatto fino a fine stagione, con opzione di rinnovo in base al piazzamento, diceva già chiaramente che a fine stagione avrebbero riprovato ancora con Spalletti, quindi: Spalletti, o Guardiola, o Rangnick, un altro allenatore lo avrebbero preso.
Solo che mentre Boban e Maldini preparavano il mercato per Spalletti, Gazidis lo preparava con Rangnick, questa è la parte “dilettantistica”, ma vedere e capire che il lavoro di Pioli, Maldini e Boban, è stato un ottimo lavoro, convincersi che non andava buttavo via e che un mix di giovani e calciatori più esperti è l’ideale, non mi sembra una “vicenda da dilettanti”.
Abbiamo sempre evidenziato quanto in questi anni Gazidis non abbia mai imparato dai suoi errori, adesso che ha imparato (pure a parlare l’italiano), mi sembra quanto meno ingeneroso dargli del dilettante in questa vicenda, per quanto riguarda il mercato, come vedete, si è tornati a parlare di Scamacca, di Ricci, di Robinson, sicuramente si sarà perso del tempo prezioso, o magari è servito per fare delle scelte oculate, ma non lo considero un errore grave, se dopo un paio di settimane torni sui tuoi passi.
E’ furi di dubbio che Gazidis a confermato Pioli su richiesta della squadra, per l'opinione pubblica e che è stata la scelta più facile, ma meno male che l’ha fatto, se no sarebbe stato un errore ancora più grave, il rischio di un flop al primo anno di Rangnick, ci sarebbero stati più rischi con il tedesco che con Pioli, io non sono ne per l’uno e ne per l’altro, il mio allenatore per il Milan è uno come Luis Enrique, Emery, Pochettino, Tuchel.
Non vedo il motivo perché le cose non dovrebbero andare bene, tra la fine di questo campionato e l’inizio dell’altro ci sono 40 giorni che non sono un’eternità, in mezzo un richiamo di preparazione (tipo sosta invernale) e un rodaggio con i tre turni preliminari di coppa, perché una squadra che va così bene in questo momento deve “perdersi”’ 40 giorni dopo, sarebbe successa la stessa con chiunque fosse arrivato, dovendo ricominciare da capo, ma poi proprio adesso che sembra si sia trovato chiarezza e unità di intenti.
La conferma di Pioli permette di dare continuità e di avere in panchina un allenatore che conosce il campionato italiano e cosa importante è apprezzato dai giocatori, per me è veramente nata una grande squadra e il mercato servirà ad alzarne il livello, per provare a tornare finalmente in Champions League (per me ci sono tutte le condizioni), Pioli non è un profilo internazionale, ma ha dato alla squadra un gioco spettacolare, una dimostrazione di buon senso per ripartire, non può essere una “vicenda da dilettanti”.

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