sabato 18 luglio 2020

Adesso l’anno zero (l’ennesimo) fa paura.


Certo non vorrei trovarmi nei panni di Gazidis, al di là dei punti o delle prestazioni che magari si sarebbero potuti ottenere con qualsiasi allenatore, quello che mi lascia pensare è la trasformazione fisica, tecnica e mentale di Kessie, la trasformazione di Calhanoglu e la trasformazione di Rebic, tutti giocatori che a gennaio erano con la valigia in mano e oggi finalmente in rampa di lancio, Kessie (oramai incedibile) è diventato un cardine del centrocampo insieme a Bennacer e soprattutto Calahnoglu, che finalmente gioca nel suo ruolo e oltre a imbeccare i compagni, ha cominciato a segnare come ci si aspettava.
Ribadisco che per me Pioli è un medio allenatore italiano (potrebbe avere avuto la definitiva maturazione?), quello che lo frega è il secondo anno in società (potrebbe pure non succedere più), poi non ricordo bene quale fosse il vincolo con la qualificazione in Europa League, se c’è un opzione “d’obbligo” di riconferma o se è facoltativo (in caso di Champions era riconferma automatica), ma solo un “grazie” a Pioli non può bastare.
La sua filosofia alla cultura dell'allenamento e dell'organizzazione di gioco è pari a quella di Rangnick, credo che la differenza tra i due sia nell’alta intensità e negli elevati ritmi di gioco, penso sempre che Rangnick (in cerca di un allenatore italiano) possa “completare” ed elevare Pioli ad una dimensione più “europea” e comunque, adesso il Milan può contare su un organico più ampio, perché sono cresciuti tutti (prima o poi i giovani dovevano diventare grandi) e soprattutto è cresciuta la mentalità del lavoro, la predisposizione alla fatica e la voglia di appartenenza, senza dimenticare che moltissimi adesso, hanno le caratteristiche chieste da Rangnick.
Tutto lavoro fatto per il tedesco quindi, che solo qualche mese fa si sarebbe messo le mani ai capelli, per capire da dove cominciare, senza sottovalutare l’eventuale importanza di una squadra gioca in Europa League, possibilmente senza fare i preliminari, l'Europa è importante per la visibilità, per l’abitudine a giocare le coppe (anche in prospettiva Champions), in qualsiasi maniera la ribalta europea aumenta il prestigio del “brand” e gli investimenti degli sponsor.
La proprietà lo sa e sta lavorando ad un mercato oculato, non sarà una rivoluzione totale dell’organico, ma solo tecnico-tattico-temperamentale, questa mancata rivoluzione totale, permetterà al Milan di concentrare tutte le risorse su pochi e importanti investimenti, con la possibilità maggiore di portare a casa, giocatori che ci possano riportare in alto, ormai il Milan non può tornare indietro, ha deciso, però penso che si possano  ancora essere margini per rivedere gli accordi, ossia Pioli tecnico con Rangnick manager e uomo mercato, anche per evitare un suo possibile fallimento.
Al momento la squadra è carica, convinta e brillante, doveva essere un ciclo di partite che avrebbe potuto allontanare il Milan dalla qualificazione europea e invece lo ha rilanciato alla grande, i giochi non sono ancora fatti e il +6 sul Sassuolo con lo scontro diretto in prossimità, non può farci dormire sonni tranquilli, intanto dobbiamo fare bottino pieno con l’ostico Bologna e poi uscire imbattuti dal Mapei Stadium a tre partite dalla fine.
Al momento la Roma occupa il quinto posto che da la possibilità di accedere alla fase senza preliminari, perché l’altro posto è del Napoli in quanto a vinto la Coppa Italia, il Milan andrebbe direttamente in Europa: se arriva quinto o sesto con il Napoli quinto, la prima partita sarebbe il 22 ottobre 2020, ma se dovesse affrontare i tre turni preliminari in gara secca, le date sarebbero: 17 settembre 2020, 24 settembre 2020 e 1 ottobre 2020
Gazidis e Rangnick (Pioli compreso), dovrebbero avere l’umiltà e il coraggio di fare un tentativo con Pioli in panchina e il tedesco direttore tecnico, per evitare a Rangnick e al Milan di bruciarsi e bruciare tutto il lavoro di quest’anno e il nuovo progetto, progetto che da mesi vede Szoboszlai come un obiettivo principale, manca ancora qualcosa per chiudere l’operazione (l’accordo sull’ingaggio), ma Szoboszlai potrebbe a presto essere il quarto acquisto stagionale.
Tra i profili seguiti dal Milan c’è il nome di Wesley Fofana, giovane difensore del Saint-Etienne seguito da tempo e per cui c’è già una prima offerta (ritenuta bassa) anche se il Milan avrebbe  trovato un principio d'accordo con il giocatore, Pobega tornerà al Milan e rinnoverà il contratto fino al 2022, piace ad Atalanta e Torino, ma poi vedremo, mentre sembra saltato il trasferimento di Gaich al CSKA Mosca, perchè l'offerta contrattuale è stata ritenuta troppo e così il Milan può tornare a sperare.
Potrebbe tornare Robinson che aveva già detto sì al Milan a gennaio e che potrebbe essere la possibile riserva di Theo Hernandez, resta da trovare l’accordo tra i club, la Lokomotiv Mosca è interessata a Laxalt, la valutazione è di circa 10 milioni e i moscoviti vorrebbero inserire nella trattativa il 25enne Miranchuk, che piace al Milan, ma che vorrebbero slegare dall’operazione Laxalt.
Ancora una volta sono d’accordo con Marelli, il VAR non ha aumentato il numero dei rigori, ma sono diventati rigori quelli che poi diventavano oggetto della moviola, quelli che ora vengono visti in campo in tempo reale e assegnati.

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