giovedì 16 luglio 2020

Assalto all’Europa.


Classifiche a confronto dopo 33 giornate di Serie A, si nota che il Milan di Gattuso lo scorso anno aveva 56 punti, mentre questo di Pioli oggi ne ha 53, sono solo tre i punti in meno, che determinano il “miracolo” di Gattuso e il “disastro” di Maldini e Boban, ma più che mettere a confronto le classifiche, bisognerebbe mettere a confronto la media punti dei due tecnici.

Anche questo Milan continua la sua corsa verso l'Europa League, la scorsa stagione ci si è accontentati dopo essere stati terzi in classifica (e non essere stati capaci di mantenerlo), quest’anno ci si dovrà accontentare anche dei preliminari dopo essere stati 14°, superato da imbattuto il trittico Lazio, Juventus e Napoli, ora il Milan deve dare un'accelerata nelle prossime due gare, con il Sassuolo a Reggio e con il Bologna a San Siro.
A Maldini è stato offerto un nuovo ruolo in società, lui è il Milan e potrebbe anche accettarlo, vista la piccola retromarcia fatta nelle dichiarazioni su Rangnick, cosa che accade spesso quando poi si finisce per lavorare insieme, precisando che si trattava di parole contro “la modalità” e non contro la persona, Gazidis vorrebbe convincerlo a restare, per questo ha cucito su misura un ruolo fatto per lui e lo stesso Rangnick non si opporrebbe ad una conferma di Maldini, ecco perché ha aggiustato il tiro.
A prescindere, Maldini ha ribadito che il progetto giovani, deve essere accompagnato da qualche giocatore di esperienza, quindi potrebbe restare con altri compiti senza entrare nei meriti dell’area tecnica, ma solo se avrà assicurazioni che il prossimo Milan si muoverà nella direzione misto giovani, ecco perché (forse), ci sono stati giorni di trattative intense e alla fine si è deciso di tenere Kjaer.
Dopo una serie di ragionamenti sull’ingaggio e sull’età di Kjaer (con Maldini e Rangnick?), il Milan ha dato l’ok per il riscatto a 3,5 milioni, ma i rossoneri non si fermeranno sul mercato, che sta prendendo una certa accelerazione e ci saranno ulteriori innesti per completare il reparto arretrato, Kjaer ha dimostrato di poter essere un giocatore affidabile accanto a Romagnoli e di poter dare esperienza al reparto che sarà molto giovane.
Quasi sicuramente a fine stagione andranno via Musacchio e Duarte, il Milan è alla ricerca quindi di un altro difensore centrale e tra i profili che interessano c'è quello del 24enne Koch del Frisburgo, che ha il contratto in scadenza nel 2021 e che è nel mirino anche di Tottenham e Lipsia, Koch può essere impiegato come difensore centrale ma anche come mediano, alto 192 e bravo nel gioco aereo, aggiungerebbe centimetri nell’area rossonera.
Pioli dopo aver conquistato ben 10 punti contro Roma, Lazio, Juve e Napoli ed avere battuto anche il Parma, non ha ancora perso la speranza di restare, il Milan (Elliott e Gazidis) però non vuole rinunciare all’impronta internazionale e all’evoluzione nella filosofia societaria con la figura di Rangnick, la società sta apprezzando il lavoro di Pioli e si augura di evitare i preliminari che partono il 20 agosto, in modo che Rangnick abbia più tempo per assemblare la nuova squadra, fatta di giocatori forti fisicamente e che puntano tutto sull’atletismo, giocatori con “ritmi europei” insomma.
Il rischio che Rangnick in questa particolare fase del calcio e italiano nello specifico si bruci è altissimo, ecco il perché della paventata decisione di affidare la panchina a un allenatore italiano che conosca il nostro campionato, De Zerbi è quello che più di tutti potrebbe incarnare in dogma di Rangnick, ma non mi sembra un personaggio che si metta agli ordini di qualcuno, non me ne voglia Pioli, ma credo che lui (e lo ha dimostrato) abbia l’umiltà giusta per mettersi a “disposizione” di un direttore tecnico.
Perché vuoi o non vuoi, il lavoro di Pioli con il Milan, del suo staff, di Maldini, è un buonissimo lavoro e non può essere sprecato, hanno creato un gruppo coeso che sta raccogliendo i frutti, finalmente i giocatori si divertono e hanno messo in mostra le loro qualità, il Milan sta facendo tanto e deve farlo ancora fino in fondo.
A questo punto sarebbe un errore rinunciare a Conti o a Kessiè o a Bonaventura, non sono d’accordo che Rangnick sarà il responsabile unico di mercato, il direttore tecnico, l’allenatore e persino il responsabile dello staff sanitario, lasciamo che ognuno faccia il proprio lavoro, quindi: Rangnick si faccia il direttore tecnico e sportivo, Pioli allenatore, i responsabili atletici e sanitari il loro, che lo hanno fatto bene.
Tornando al campionato, il Milan non molla di un centimetro la corsa all’Europa e senza preliminari, aggancia il Napoli al sesto posto in classifica e torna a giocare con un buon ritmo, dopo il gol di Kurtic la reazione è stata da grande squadra, da squadra in salute, tutte le azioni pericolose del Milan sono passate dai piedi Ibrahimovic, anche se non ha fatto una grande prestazione, raggiunto il Napoli, l'obiettivo resta quello di puntare al quinto posto della Roma, per evitare i preliminari senza perdere d'occhio il pericolosissimo Sassuolo. 

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