Classifiche a confronto dopo 33 giornate di Serie A, si nota che il
Milan di Gattuso lo scorso anno aveva
56 punti, mentre questo di Pioli oggi ne ha 53, sono solo tre i punti in meno, che determinano il “miracolo” di Gattuso
e il “disastro” di Maldini e Boban, ma più che mettere a confronto le
classifiche, bisognerebbe mettere a confronto la media punti dei due tecnici.
Anche questo Milan continua la sua corsa verso l'Europa League, la
scorsa stagione ci si è accontentati dopo essere stati terzi in classifica (e
non essere stati capaci di mantenerlo), quest’anno ci si dovrà accontentare
anche dei preliminari dopo essere stati 14°, superato da imbattuto il trittico
Lazio, Juventus e Napoli, ora il Milan deve dare un'accelerata nelle prossime
due gare, con il Sassuolo a Reggio e con il Bologna a San Siro.
A Maldini è stato offerto un nuovo ruolo in
società, lui è il Milan e potrebbe anche accettarlo, vista la piccola
retromarcia fatta nelle dichiarazioni su Rangnick, cosa che accade spesso
quando poi si finisce per lavorare insieme, precisando che si trattava di
parole contro “la modalità” e non contro la persona, Gazidis vorrebbe convincerlo a restare, per questo ha cucito su
misura un ruolo fatto per lui e lo stesso Rangnick non si opporrebbe ad una conferma
di Maldini, ecco perché ha aggiustato il
tiro.
A prescindere, Maldini ha ribadito che il progetto giovani, deve
essere accompagnato da qualche giocatore di esperienza, quindi potrebbe restare
con altri compiti senza entrare nei meriti dell’area tecnica, ma solo se avrà
assicurazioni che il prossimo Milan si muoverà nella direzione misto giovani,
ecco perché (forse), ci sono stati giorni di trattative intense e alla fine si
è deciso di tenere Kjaer.
Dopo una serie di ragionamenti sull’ingaggio e sull’età di Kjaer
(con Maldini e Rangnick?), il Milan ha dato l’ok per il riscatto a 3,5 milioni,
ma i rossoneri non si fermeranno sul mercato, che sta prendendo una certa
accelerazione e ci saranno ulteriori innesti per completare il reparto
arretrato, Kjaer ha dimostrato di poter essere un giocatore affidabile accanto
a Romagnoli e di poter dare esperienza al reparto che sarà molto giovane.
Quasi sicuramente a fine stagione andranno via Musacchio
e Duarte, il Milan è alla ricerca quindi di un altro difensore
centrale e tra i profili che interessano c'è quello del 24enne Koch del
Frisburgo, che ha il contratto in scadenza nel 2021 e che è nel mirino anche di
Tottenham e Lipsia, Koch può essere impiegato come difensore centrale ma anche
come mediano, alto 192 e bravo nel gioco aereo, aggiungerebbe centimetri nell’area
rossonera.
Pioli dopo aver conquistato ben 10 punti contro Roma, Lazio, Juve
e Napoli ed avere battuto anche il Parma, non ha ancora perso la speranza di
restare, il Milan (Elliott e Gazidis) però non vuole rinunciare all’impronta
internazionale e all’evoluzione nella filosofia societaria con la figura di
Rangnick, la società sta apprezzando il lavoro di Pioli e si augura di evitare
i preliminari che partono il 20 agosto, in modo che Rangnick abbia più tempo per
assemblare la nuova squadra, fatta di giocatori forti fisicamente e che puntano
tutto sull’atletismo, giocatori con “ritmi europei” insomma.
Il rischio che Rangnick in questa particolare fase del calcio e
italiano nello specifico si bruci è altissimo, ecco il perché della paventata decisione
di affidare la panchina a un allenatore italiano che conosca il nostro
campionato, De Zerbi è quello che più di tutti potrebbe incarnare in dogma di
Rangnick, ma non mi sembra un personaggio che si metta agli ordini di qualcuno,
non me ne voglia Pioli, ma credo che lui (e lo ha dimostrato) abbia l’umiltà giusta
per mettersi a “disposizione” di un direttore tecnico.
Perché vuoi o non vuoi, il lavoro di Pioli con il
Milan, del suo staff, di Maldini, è un buonissimo lavoro e non può essere
sprecato, hanno creato un gruppo coeso che sta raccogliendo i frutti,
finalmente i giocatori si divertono e hanno messo in mostra le loro qualità, il
Milan sta facendo tanto e deve farlo ancora fino in fondo.
A questo punto sarebbe un errore rinunciare a
Conti o a Kessiè o a Bonaventura, non sono d’accordo che Rangnick sarà il
responsabile unico di mercato, il direttore tecnico, l’allenatore e persino il
responsabile dello staff sanitario, lasciamo che ognuno faccia il proprio
lavoro, quindi: Rangnick si faccia il direttore tecnico e sportivo, Pioli
allenatore, i responsabili atletici e sanitari il loro, che lo hanno fatto
bene.
Tornando al campionato, il Milan non molla di un
centimetro la corsa all’Europa e senza preliminari, aggancia il Napoli al sesto
posto in classifica e torna a giocare con un buon ritmo, dopo il gol di Kurtic
la reazione è stata da grande squadra, da squadra in salute, tutte le azioni
pericolose del Milan sono passate dai piedi Ibrahimovic, anche se non ha fatto
una grande prestazione, raggiunto il Napoli, l'obiettivo resta quello di puntare
al quinto posto della Roma, per evitare i preliminari senza perdere d'occhio il
pericolosissimo Sassuolo.
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