Alla fine il Milan ha deciso di non
cambiare e tenersi Pioli, devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso,
nonostante era quello che predicavo da giorni, pensavo veramente che la società
fosse così impegnata con Rangnick, da non poter tornare indietro, i buoni risultati numerici e di gioco, hanno portato la
società a fare le mie stesse riflessioni sul prolungamento di contratto per
Pioli.
Negli
ultimi contatti avuti con Ramgnick, sicuramente la proprietà dopo
un’attenta valutazione della situazione, gli avrà proposto di rivedere i
termini del contratto e che era loro intenzione, affidargli la sola carica di direttore tecnico, perché avrebbero
continuato con Pioli allenatore, dal depotenziamento della sua figura al Milan
è nata la rottura (che a questo punto la società auspicava) e l'arrivo di
Rangnick al Milan è saltato, quasi incredibilmente.
E’
successo tutto velocemente e inaspettatamente, che mette tutto in discussione,
Maldini e Massara resteranno al loro posto (a questo punto vanno verso la
conferma nei loro incarichi), Pioli aveva detto che dopo la gara col Sassuolo sarebbero arrivate delle comunicazioni, sapeva del suo prolungamento e
sa se restano (si) Massara e Maldini (e anche loro), forse nessuno sa se resta
Ibrahimovic, di certo non tornerà Boban, il cui posto secondo me potrebbe
essere preso da Braida, ammesso che ce ne sia veramente la necessità (snellire
anche l’organico dirigenziale non sarebbe male).
Una decisione incredibile, che fa saltare
mesi di dialoghi e programmazione con Rangnick e si affida a Pioli, ma
sicurissimamente anche a Maldini e a Massara, che a sua volta hanno convinto
con il loro lavoro, anche perché sono stati loro più de i risultati, a
convincere Gazidis a non decidere sulla base delle recenti vittorie, ma sul
modo in cui è stato costruito lo spirito di squadra e di appartenenza ai colori
rossoneri, il modo in cui ha migliorato le prestazioni dei singoli e del
collettivo, per come ha interpretato l’idea di Milan che i dirigenti stavano
cercando e l’ha messa in opera.
Una riconferma fino al 2022, ottenuta
grazie ad un calcio entusiasmante, moderno e
appassionato (parole di Gazidis), una squadra di successo, giovane e affamata
di vittorie (le parole di Maldini) e non credo che Paolo pronunci queste
parole, se ha deciso di andare via, del resto ha dimostrato di avere fatto bene
e ha ottenuto la programmazione della squadra giovane con qualche giocatore
d’esperienza come voleva.
Quindi Ibra? Da quando è arrivato le cose
sono cambiate per tutti, ha fatto svoltare i compagni, ha messo un po’ di pepe
nella dirigenza e ha aiutato Pioli, non solo con la squadra in campo e fuori,
ma proprio facendogli acquisire quella maturità di tecnico, che oltre alla
riconferma, potrebbe lanciarlo definitivamente come un grande allenatore, fossi
io non mi privarmi di Ibra il prossimo anno, è troppo importante per questa
squadra e per il lavoro di Pioli, tranne se non lo si sostituisce con Messi,
perché anche con Higuain abbiamo visto che non è la stessa cosa.
Al Mapei
Stadium, il Milan con la settima vittoria (e due pareggi) in nove partite,
ipoteca la qualificazione in Europa League, proprio quando Pioli viene confermato
e Donnarumma festeggia le 200 presenze con il Milan, terminando la gara con la
fascia di capitano al braccio, Calhanoglu si è confermato in grande forma, e si
aprono nuovi scenari anche sul futuro di Zlatan al Milan, ma! dobbiamo
restare concentrati e determinati fino alla fine, per provare a “saltare” i
preliminari.
A questo punto tutto torna in gioco e
tutto ciò che sembrava certo non lo è più, Maldini rimane sicuramente, mentre
Ibra potrebbe rimanere, si apre così un nuovo capitolo, non più una rivoluzione
totale (troppo grossa da attuare in poco tempo con Rangnick), perché oggi il
Milan è una squadra che può crescere tanto, e può avere una prospettiva
importante per le prossime stagioni.
Pioli continua a macinare risultati che hanno
portato il Milan in Europa League, confermato
il problema muscolare per Romagnoli che lo terrà fuori fino al termine della
stagione, sarà sostituito da Gabbia, che anche nelle sue
piccole apparizioni, ha sempre messo in mostra le sue doti di lettura
difensiva, contro l’Atalanta non si sa se mancherà anche Conti, mentre Kjaer
guiderà il reparto arretrato con la sua solita personalità.
Kessie e Bennacer (mancherà anche lui con
l’Atalanta e sarà sostituito da Biglia), oramai sono una coppia affiatatissima
e a questo punto saranno i titolari del prossimo anno, con Pobega (pronta una bozza di rinnovo fino al 2025) che sarà
valutato se è pronto per fare il vice Kessie, Calhanoglu sarà confermato dietro le punte
a dispensare assist e a segnare, mentre qualche problemino con la Fiorentina,
impedisce di chiudere la trattativa Rebic, ma alla fine si farà lo scambio alla
pari con Andrè Silva, infine Ibrahimovic: l’asse con Calhanoglu funziona alla
grande, non si può cominciare il prossimo campionato senza di lui.
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