Con il successo sul Bologna, il Milan si porta a quota 56 punti
in classifica e ora sono solamente due i punti che lo separano dalla
Roma e dal quinto posto: Roma 58; Milan 56; Napoli 56 e Sassuolo 48, mentre
sono otto i punti di vantaggio sul Sassuolo che
lo insegue.
Il
rendimento del Milan nelle 31 partite da quando c'è in panchina Pioli (escluso
il periodo Giampaolo) è di 14 partite vinte, 10 pareggiate e 6 perse, con 55
gol realizzati e 37 subiti, per una media punti di 1,80, contro la media punti
di Gattuso del campionato scorso che è stata di 1,78, se dobbiamo
rimpiangere il miracolo Gattuso, mi pare che anche questo sia un miracolo e che
anche Pioli li sa fare, o meglio il Milan è questo e i miracoli non c’entrano?
Come diceva Maldini sui giocatori d’esperienza: "E'
fondamentale per tutte le squadre che hanno qualche obiettivo, il ragazzo
giovane è sempre soggetto ad alti e bassi e nei momenti di difficoltà si attacca
a chi ha più esperienza", Kjaer è uno dei “fondamentali”, almeno lui che
ha un ingaggio ragionevole andava confermato e credo che queste cose piano
piano Gazidis li stia imparando.
Credo, anzi, sono sicuro che il riscatto sia avvenuto con il
consenso di Rangnick (e Maldini), dimostrando di essere meno integralista di quanto ce lo
avessero presentato, se Kjaer funziona alla perfezione con Romagnoli, solo
perché non ha 23 anni non deve essere confermato? stesso discorso per me vale
per Bonaventura, che dopo una richiesta iniziale fuori le righe e una forma
poco affidabile, ora è disposto a più miti pretese.
Per Ibrahimovic il discorso è diverso su molti punti di vista,
quello che è più rischioso è la forte personalità dei due antagonisti
(Ibra-Rangnick), che rischierebbero di entrare in rotta collisione molto
presto, ma Rangnick potrebbe stupirci ancora e riuscire a gestire Ibra, come
hanno fatto in passato altri allenatori non meno spigolosi di lui, la speranza
è che i benefici portati da Ibra, possano restare negli anni a venire anche
senza di lui.
E’ un vincente e per le sue prestazioni
del momento giustamente non contento, sia lui che la squadra potevano fare
meglio contro il Bologna, è motivato anche se non è molto sereno, sicuramente
l'infortunio gli ha tolto un po' di condizione e di brillantezza, è troppo
importante per perderlo proprio nel finale di campionato, lui come Kjaer è una presenza fondamentale per
alimentare la metamorfosi non solo tecnica, ma soprattutto mentale, Ibra
anche a 38 anni riesce ad essere determinante nel nostro campionato.
Il Milan di Pioli continua a vincere, convincere e a divertire, hanno lavorato bene fisicamente e il lavoro sta dando i suoi
frutti, Rangnick oramai è stato preso, ma adesso la logica sarebbe quella di
farlo convivere con Pioli e sarebbe sicuramente una cosa positiva, Rangnick
resterebbe il capo del progetto e con il Milan che vola, Pioli ha
tutta la legittimità di rafforzare la sua speranza di restare allenatore del
Milan.
A proposito sembrerebbe
che Elliott stia riflettendo sulla possibilità di tenere Pioli in panchina, da fonti vicine al
club milanista, è considerata un’ipotesi possibile ed è tornata a girare la
voce, che la decisione sull’allenatore verrà presa a fine stagione, perché le
quotazioni di Pioli sono in crescita esponenziale, non manca tanto al 2 agosto (fine
della stagione) e nemmeno al 12 settembre (inizio dell’altra), il tempo per una
rivoluzione, che non sarà più totale è poco, per questo Elliott starebbe pensando
a Pioli allenatore (forte anche del consenso dello spogliatoio) e Rangnick
direttore tecnico, per avere un inserimento graduale della filosofia di
Rangnick.
Se così fosse e fosse indiscutibilmente dettato dall’alto, non credo che ci
possano essere grosse difficoltà di coabitazione, perché Rangnick non dovrà
depauperare il lavoro fatto da Pioli, sarebbe ingenuo e delittuoso cancellare
tutto, i calciatori stanno dimostrando ai dirigenti e alla proprietà che stanno sbagliando
a smobilitare tutto e ripartire da zero con un nuovo progetto (cosa da non
sottovalutare), i giocatori difendono Pioli e caldeggiano di ripartire dalla squadra di
quest’anno, in pratica quello che ripete Maldini e che diceva Boban, i
calciatori si sono rivalutati e non intendono tornare gli anonimi di prima,
magari in un'altra squadra.
Come per
Rebic, anche altri hanno pagato tantissimo il modo di lavorare di
Giampaolo e l’arrivo di Rangnick potrebbe sortire lo stesso effetto, mettendo
subito in discussione il tedesco, del resto: il Milan
ora gioca bene, ha calciatori giovani e di valore, cresciuti e che hanno
trovato la posizione giusta in campo, adesso il Milan ha finalmente trovato
quello che ha cercato negli anni scorsi, con due o tre inserimenti di un certo
livello, potrà diventare veramente competitivo per le prime posizioni,
veramente si rischierebbe di perdere un altro anno.
Il posto in Champions
raggiunto dal Siviglia e il conseguente riscatto di Suso, ha prodotto una plus
valenza di 24 milioni, a cui dovrebbero aggiungersi i ricavi dalle altre inevitabili
cessioni: Calabria, Duarte, Musacchio, Laxalt, Krunic e Paquetà.
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