lunedì 18 maggio 2020

Gigio e Ibra già fuori dal progetto?


Ancora nessun incontro con Ibra e Donnarumma, questo mancato faccia a faccia fa capire e avvalora tante cose, il gioco di Rangnick o di chi per lui è fatto di verticalizzazione ossessiva, recupero palla in brevissimo tempo e ribaltamento dell’azione con la conclusione in porta, in un tempo ancora inferire, questa è la teoria, che può differire dalla pratica solo di qualche secondo, Rangnick vuole questo e la stragrande maggioranza dei calciatori milanisti non sono dinamici e dal ritmo elevato come vuole lui.
Questo di tipo di gioco mette in discussione il caracollante Kessie, l’indolente Leao, tutti i centrali di difesa compreso il capitano Romagnoli e per finire anche il vecchio Ibra, serviranno quindi calciatori rapidi e veloci nel cervello e resistenti nei muscoli, per sostenere il suo ritmo molto elevato, sicuramente non sarà molto estetico nell’espressione del gioco, ma fin qui sono falliti tutti gli altri tentativi e non ci rimane che quest’ultimo.
Per questi ed anche per altri motivi, l’incontro con Gazidis non c’è ancora stato e forse non ci sarà mai, così è difficile che Ibrahimovic possa restare, non ha più nelle gambe il ritmo che chiede Rangnick, Ibrahimovic è ancora un giocatore che fa la differenza, ma non più a quei ritmi, se si è deciso di intraprendere una nuova strada dobbiamo assimilare anche questa rinuncia, sempre che poi magari alla fine Rangnick non accetti e allora forse ricambiando registro, Zlatan possa tornare di attualità.
Il nome nuovo che inizia a circolare in ambienti milanisti è quello di Boga del Sassuolo (su cui però c’è anche il Napoli), piace perché ha fatto bene ed è giovane, perché si può utilizzare sia nel 4-4-2 che nel 4-3-3, che sono i due moduli di riferimento di Rangnick, anche se contro il Friburgo Nagelsmann ha giocato con un 3-4-3 di Gasperiniana memoria, cose che comunque non inciderebbero nell’utilizzo di Boga, per il quale servirebbe comunque una spesa importante.
Premesso però che Boga non andrebbe a sostituire Ibra, dicevo che Gazidis non ha ancora parlato nemmeno con Donnarumma, è possibile che come per Zlatan il confronto non serva, perché hanno già deciso di cederlo, in quanto di gran lunga fuori dai paletti di ingaggio e perché grazie alla sua cessione, si possono prendere tre buoni giocatori e finanziare parte della “rivoluzione” tecnica.
Tanto che il Milan sembrerebbe interessato a Neto, ex portiere della Fiorentina e della Juventus, ora vice di Ter Stegen al Barcellona, ma anche qui c'è la concorrenza di Atletico Madrid e Siviglia, non c’è concorrenza invece per Andrè Silva, il direttore tecnico dell’Eintracht ha espresso l’intenzione di tenerlo, ma ha considerato ancora presto una trattativa definitiva, confermando che Andrè Silva e Rebic sono due trattative slegate l’una dall’altra.
Sicuramente per Rangnick il passaggio dal calcio tedesco a quello italiano non sarà semplice, ha però una grande esperienza, criteri di gioco collaudati e risultati prestigiosi, come la semifinale di Champions contro il Manchester United con lo Schalke04 e il terzo posto in Bundesliga con il Lipsia (poi lasciato a Nagelssman), sotto l’aspetto tattico non è un integralista, utilizza spesso diverse soluzioni tattiche.
Al Lipsia ha utilizzato il 4-4-2, mentre allo Schalke04 ha adottato il 4-3-3, senza disdegnare per altro la difesa a tre, che quest’anno sta adottando il Lipsia, con la predilezione però delle due linee da quattro, è molto concreto e rigido nel sistema di gioco, la costruzione dal basso non fa parte della sua idea di calcio, l’impostazione con i centrocampisti nei momenti di difficoltà della partita, viene costituita dal lancio lungo sugli attaccanti, per alzare il baricentro e andare ad attaccare gli avversari nella loro metà campo.
Il gioco in verticale serve anche a favorire gli inserimenti degli esterni, con l’obiettivo di creare densità nell’area di rigore avversaria, ma non è da escludere che Rangnick possa fare soltanto il direttore tecnico, in quel caso per la panchina oltre a Nagelsmann, un altro candidato è Marco Rose attualmente al Borussia Mönchengladbach, se non dovesse invece arrivare completamente, spero che Spalletti ci ripensi.

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