Si riparte con le sedute individuali e sembra che già la prossima
settimana (18 maggio) si possa tornare agli allenamenti in gruppo, poi se non
dovesse succedere niente di particolare, si passa alla ripresa del campionato,
cose di cui resto comunque molto scettico e l’ostracismo di Spadafora alimenta
questa mia inquietudine.
Intanto arriva Ibrahimovic, da cui dipendono molte cose del nuovo Milan,
sapremo se torna a giocare con l’atteggiamento giusto o con quello dell'ultima
partita persa contro il Genoa, Zlatan come Maldini, per me potrebbero restare al Milan anche con Rangnick, né il
tedesco e né lo svedese sembra abbiano posto veti e se vogliamo (a questo
punto) neanche con Maldini, solo che qui diventa una questione di “potere” ed è
diverso.
Così mentre su Ibra ne potremo sapere molto di
più dopo l’incontro con Gazidis che avverrà fra qualche giorno, per Maldini lo
sapremo solo a fine stagione (sempre che finisca), Rangnick (un po' come Zeman)
è abituato a lavorare con i giovani affamati di affermarsi e di conseguenza
niente “primedonne”, però pare che per Ibra non sia intenzionato a chiudere a
priori, così Ibrahimovic parlerà con Gazidis prima a con Rangnick poi, gli
spiegheranno il progetto e poi si prenderà la decisione.
Sé Rangnick poi la dovesse spuntare come
allenatore manager e avrebbe sia la direzione tecnica della squadra sia grande
potere decisionale nelle scelte di mercato, porterebbe all'addio di Maldini che
non accetterebbe di avere un ruolo marginale e ad un inevitabile e radicale
cambio gestionale e tecnico, perché Rangnick con le sue scelte condizionerebbe il
Milan a 360 gradi e non è detto però che debba essere per forza un male, si
potrebbe realizzare lo snellimento dirigenziale tanto invocato da tutti e
tecnicamente un Milan con una filosofia di gioco, fatta di un calcio veloce e
rapido, che senza dubbio darebbe una grande scossa.
Bisogna però rendersi conto che in una squadra giovane quanto sia,
un paio di giocatori d'esperienza sono imprescindibili, come è stato dimostrato
ampiamente nella seconda parte della scorsa stagione e poi Zlatan non è più
l'accentratore di una volta, si è visto che è perfetto per fare crescere i
compagni di reparto e la squadra sia in campo che fuori, Rangnick e i tanti
giovani che si devono ambientare, potrebbero contare su un “parafulmini” che
assorba tutte le pressioni e poi Rangnick per quanto bravo, difficilmente
potrebbe con i soli Rebic, Jovic e Leao, essere in grado di garantire la
qualificazione in Champions.
In molti vedono nella permanenza dello svedese, l’esclusione di
Jovic o comunque di un altro centravanti, dimenticando che pur avendo ancora un
impatto molto positivo, resta sempre da verificare cosa può succedere nell'arco
di una stagione intera e se la prossima stagione potrà essere quella del
“passaggio del testimone”, Ibra vorrà giocare sempre, ma a 39 anni, con un
campionato compresso, con possibilmente anche le coppe e sapendo che devi
lasciare a qualcuno la tua “eredità”, penso che capirà che dovrà alternarsi con
il suo futuro.
D'altro canto Jovic o un altro attaccante giovane, pur avendo la
fame di imporsi, può rappresentare un'incognita (Piatek e Silva), ma soprattutto
per essere l’erede di Ibra deve essere “tutelato” e “iniziato” dallo svedese,
un calciatore intelligente sa che è meglio andare a scuola da Ibra, che
incorrere in una stagione deludente (Leao) e un allenatore intelligente, con
l'obiettivo di costruire un Milan competitivo e provare a riconquistare un
piazzamento in Champions, questo lo sa.
Il fatto nuovo è che dalla
Proprietà assicurano che non verranno acquistati giocatori con l'obiettivo di
rivenderli per ricavarne plusvalenze, almeno queste sono le idee e la
progettualità dichiarate, l’eventuale ripresa del campionato però, potrebbe
essere un ostacolo sulla programmazione della stagione 2020/2021, perché il
Milan non potrà annunciare la sua decisione, in quanto creerebbe un clima di
sfiducia dentro la squadra, non può mandare subito via Pioli e per Rangnick non
sarebbe opportuno cominciare a guidare la squadra già in questo campionato, quindi
per gli annunci si dovrà aspettare in un modo o nell’altro la fine di questa
stagione, che salvo clamorosi ribaltoni è già
indirizzata.
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