martedì 12 maggio 2020

Riapertura dei cancelli di Milanello.


Si riparte con le sedute individuali e sembra che già la prossima settimana (18 maggio) si possa tornare agli allenamenti in gruppo, poi se non dovesse succedere niente di particolare, si passa alla ripresa del campionato, cose di cui resto comunque molto scettico e l’ostracismo di Spadafora alimenta questa mia inquietudine.
Intanto arriva Ibrahimovic, da cui dipendono molte cose del nuovo Milan, sapremo se torna a giocare con l’atteggiamento giusto o con quello dell'ultima partita persa contro il Genoa, Zlatan come Maldini, per me potrebbero restare al Milan anche con Rangnick, né il tedesco e né lo svedese sembra abbiano posto veti e se vogliamo (a questo punto) neanche con Maldini, solo che qui diventa una questione di “potere” ed è diverso.
Così mentre su Ibra ne potremo sapere molto di più dopo l’incontro con Gazidis che avverrà fra qualche giorno, per Maldini lo sapremo solo a fine stagione (sempre che finisca), Rangnick (un po' come Zeman) è abituato a lavorare con i giovani affamati di affermarsi e di conseguenza niente “primedonne”, però pare che per Ibra non sia intenzionato a chiudere a priori, così Ibrahimovic parlerà con Gazidis prima a con Rangnick poi, gli spiegheranno il progetto e poi si prenderà la decisione.
Sé Rangnick poi la dovesse spuntare come allenatore manager e avrebbe sia la direzione tecnica della squadra sia grande potere decisionale nelle scelte di mercato, porterebbe all'addio di Maldini che non accetterebbe di avere un ruolo marginale e ad un inevitabile e radicale cambio gestionale e tecnico, perché Rangnick con le sue scelte condizionerebbe il Milan a 360 gradi e non è detto però che debba essere per forza un male, si potrebbe realizzare lo snellimento dirigenziale tanto invocato da tutti e tecnicamente un Milan con una filosofia di gioco, fatta di un calcio veloce e rapido, che senza dubbio darebbe una grande scossa.
Bisogna però rendersi conto che in una squadra giovane quanto sia, un paio di giocatori d'esperienza sono imprescindibili, come è stato dimostrato ampiamente nella seconda parte della scorsa stagione e poi Zlatan non è più l'accentratore di una volta, si è visto che è perfetto per fare crescere i compagni di reparto e la squadra sia in campo che fuori, Rangnick e i tanti giovani che si devono ambientare, potrebbero contare su un “parafulmini” che assorba tutte le pressioni e poi Rangnick per quanto bravo, difficilmente potrebbe con i soli Rebic, Jovic e Leao, essere in grado di garantire la qualificazione in Champions.
In molti vedono nella permanenza dello svedese, l’esclusione di Jovic o comunque di un altro centravanti, dimenticando che pur avendo ancora un impatto molto positivo, resta sempre da verificare cosa può succedere nell'arco di una stagione intera e se la prossima stagione potrà essere quella del “passaggio del testimone”, Ibra vorrà giocare sempre, ma a 39 anni, con un campionato compresso, con possibilmente anche le coppe e sapendo che devi lasciare a qualcuno la tua “eredità”, penso che capirà che dovrà alternarsi con il suo futuro.
D'altro canto Jovic o un altro attaccante giovane, pur avendo la fame di imporsi, può rappresentare un'incognita (Piatek e Silva), ma soprattutto per essere l’erede di Ibra deve essere “tutelato” e “iniziato” dallo svedese, un calciatore intelligente sa che è meglio andare a scuola da Ibra, che incorrere in una stagione deludente (Leao) e un allenatore intelligente, con l'obiettivo di costruire un Milan competitivo e provare a riconquistare un piazzamento in Champions, questo lo sa.
Il fatto nuovo è che dalla Proprietà assicurano che non verranno acquistati giocatori con l'obiettivo di rivenderli per ricavarne plusvalenze, almeno queste sono le idee e la progettualità dichiarate, l’eventuale ripresa del campionato però, potrebbe essere un ostacolo sulla programmazione della stagione 2020/2021, perché il Milan non potrà annunciare la sua decisione, in quanto creerebbe un clima di sfiducia dentro la squadra, non può mandare subito via Pioli e per Rangnick non sarebbe opportuno cominciare a guidare la squadra già in questo campionato, quindi per gli annunci si dovrà aspettare in un modo o nell’altro la fine di questa stagione, che salvo clamorosi ribaltoni è già indirizzata.

Nessun commento:

Posta un commento