Riporto di seguito
alcuni tratti dell’intervista fatta a Brehme in relazione al possibile arrivo
di Rangnick al Milan, mettendo in considerazione tre cose, la prima che non è
milanista e quindi non è di parte, la seconda che il ricordo di Brehme è quello
di una persona seria ed equilibrata e la terza è che conosce il calcio tedesco
e i suoi personaggi non solo per sentito dire.
Si dispiace per Maldini
e per la situazione che si è venuta a creare, conosce bene Rangnick e lo
considera l’uomo giusto per ricostruire il Milan, uno che ha sempre fatto bene
in realtà del genere, perché non dobbiamo dimenticarci che oggi il Milan non è una
società di calcio come le altre, è in un profondo baratro: economico, tecnico e
dirigenziale da sette anni, allenarlo sarebbe per chiunque una missione
impossibile, che non può essere per gente normale.
Forse il vero errore in
questi anni è stato quello di considerare il Milan una squadra normale, con un
normale avvicendamento di proprietà e invece non è così, pertanto le “cose
normali” a questo Milan non possono bastare, serve un “pazzo”, una pazzia, una
cosa fuori dall’ordinario, quello che hanno fatto: Ajax, Liverpool, Lipsia,
Atalanta per certi versi e che sta provando a fare lo United, cambiare tutto e
tutti.
Continua: sa far
giocare bene i suoi calciatori (non li impoverisce come è successo negli
ultimi anni al Milan), ha molte idee tattiche ed è sempre capace di
sorprendere (proprio come Gattuso), anche se a quanto pare potrebbe non
essere lui a sedere in panchina e Brehme parla anche di Nagelsmann: "È
un allenatore giovane, molto bravo, sta facendo strada. Ma per me non è ancora
pronto per andare all’estero, ha solo 32 anni. Adesso da noi riprende il
campionato, per fortuna. Vediamo come finirà la stagione il Lipsia; è terzo, si
è qualificato ai quarti di Champions. Insomma è una squadra in ascesa. Ma le
esperienze all’estero sono diverse".
Quindi Rangnick si,
mentre Nagelsmann no e continua il
caos al Milan, Rangnick per accettare ha chiesto anche garanzie di investimenti
e per rivoluzionare una squadra con tanti innesti nuovi, servono risorse
economiche importanti, oltre a idee e intuizioni, cose che Rangnick ha
dimostrato di possedere e di accettare con coraggio e determinazione sfide
difficili, sfide complicate che rasentano il miracolo, un progetto ambizioso
ancora di più di quanto non si possa immaginare, spero
tanto di non sbagliarmi così come ho fatto in questi ultimi sette anni lunghi e
tormentati, dove non è sempre stata colpa di Gazidis.
Comunque caos a parte, la strada
intrapresa sembra oramai decisa, poi tutti i pezzi dovranno combaciare, ma il
continuo parlare di alcuni calciatori è segno evidente che le scelte sono state
fatte e su queste si sta insistendo per portarli in porto quanto prima (prima
che ci arrivi l’Inter), il terzino destro sembra oramai scelto e si tratta di Dumfries
del PSV, è uno dei profili più interessanti del prossimo mercato del Milan, in
Olanda i rossoneri sono sempre il Milan e poi con il PSV c’è in ballo il
riscatto di Rodriquez, il costo del cartellino è di 25 milioni, ma i prezzi in
questo periodo diminuiranno.
Dumfries è un giocatore che può giocare
su tutta la fascia destra dove è molto pericolo, come Theo deve migliore in
difesa, dove ha giocato spesso bene, ma deve migliorare e comunque gioca pure
in nazionale come terzino destro ed è stato il capitano del PSV in questa
stagione, Dumfries andrebbe a completare la fascia destra con Saelemaekers, che
con l’arrivo di Rangnick ha ottime possibilità di rimanere, il riscatto sarebbe
un investimento per un giocatore che a giugno compirà 21 anni.
Saelemaekers nasce come terzino destro,
ma gioca come esterno d’attacco e sa usare anche il piede sinistro, un jolly per
le due fasce, che agevolerebbe il passaggio di Laxalt allo Spartak e la
cessione di uno tra Conti e Calabria, il PSG sta delineando
le sue strategie di mercato e il difensore centrale Kouassi sembra essere fuori
dai piani del club parigino, probabilmente nel giro di qualche settimana
verranno avviati i contatti e anche con il Nantes per Louza.
Sul centrocampista
classe 1999 c’è il forte interessamento il Milan (Rangnick), costo del
cartellino 10 milioni, su cui però c'è anche il Lione, la rivoluzione a centrocampo
del Milan, potrebbe passare da Szoboszlai del Salisburgo, Ricci dell’Empoli, Koopmeiners
dell’AZ Alkmaar e sicuramente da Florentino Luis, nella trattativa già avviata
tra Milan e Benfica, potrebbe essere inserito Paquetà, l’ostacolo al momento è
il conguaglio a favore dei lusitani non inferiore ai 15 milioni di euro.
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