lunedì 4 maggio 2020

Sei anni fa l’ultima promozione.


Il 3 maggio 2020, doveva essere la data della promozione del Palermo dalla Serie D alla serie C, un giorno di festa come quel 3 maggio del 2014 (ultima promozione in serie A) e la fine di un incubo, come il 5 giugno 1988 con la promozione dalla allora C2 (l’equivalente dell’attuale serie D) alla serie C.
Il 3 maggio si sarebbe dovuta disputare l'ultima partita del campionato di Serie D a Troina, il piccolo stadio del paesino della provincia ennese, sarebbe stato completamente pieno di tifosi rosanero, come per la trasferta di sei anni prima a Novara, per festeggiare una meno importante promozione, ma molto più ricca di significato.
Chi non fosse riuscito ad andare a Troina, avrebbe aspettato l’arrivo dei rosa allo stadio "Renzo Barbera" per omaggiare la squadra e poi tutti a festeggiare come sempre in piazza Politeama, chiaramente in questa fantasiosa ricostruzione, ho dato per scontato la conclusione del campionato con il Palermo primo in classifica, possibilità reale visti i sette punti di vantaggio sul Savoia, perché indipendentemente da come fosse finita la partita a Torre Annunziata, credo che in ogni modo il Palermo avrebbe ottenuto la promozione in Serie C.
Ci sarebbero stati grandi festeggiamenti, alla pari di quelli della promozione del dopo fallimento dell'8 settembre 1986, quando il Palermo fu radiato dalla FIGC e restò per un anno senza giocare, dovevamo ripartire dalla terza categoria, invece grazie ad una deroga concessa dalla FIGC, la squadra venne ammessa direttamente alla Serie C2, occupando il posto lasciato libero dal Mestre che aveva fatto fusione con il Venezia di Zamparini, che indirettamente già allora gestiva le sorti del Palermo.
Non so se i festeggiamenti, sarebbero stati come quelli del 29 maggio 2004 dopo Palermo-Triestina, perché ritornare in serie A dopo 31 anni di attesa, l’entusiasmo è stato travolgente, senza pari, come non mai e invece il Palermo non può ancora festeggiare la tanta attesa promozione in Serie C, bisognerà aspettare un comunicato ufficiali della Federazione, che ci dirà se si riprenderà a giocare o sarà tutto deciso “d’ufficio”.
Per il Covid-19 il calcio è fermo in tutto il mondo e Troina è addirittura Zona Rossa, i tifosi del Palermo stanno a casa aspettando di esultare per una promozione, che potrebbe arrivare magari già venerdì 8 maggio, quando il consiglio federale della Lega Nazionale Dilettanti, potrebbe decretare la sospensione definitiva della Serie D, che vedrebbe promossi d’ufficio in Serie Crosanero, insieme alle altre squadre che alla sosta guidavano le rispettive classifiche.
Allora sì! Che potremmo stappare una bottiglia di spumante e festeggiare nella propria abitazione, non potremmo fare niente di più, non potremmo tornare a riempire Piazza Politeama come ai vecchi tempi, ma andrà bene lo stesso così, oggi la cosa più importante è tirarci fuori da due incubi, il corona virus e la serie D. 
L’attesa sul futuro del Palermo a quanto pare sta per concludersi, tutte le società dei campionati dilettanti, infatti non sanno ancora come e se torneranno in campo o no, due sono le possibilità: la ripresa del torneo o la sospensione definitiva, con la promozione in serie C d’ufficio, di tutte le squadre che alla sosta guidavano le classifiche dei rispettivi gironi.
Venerdì quindi si decide, il protocollo sanitario non è ancora ufficiale ed è di difficile attuazione, non tanto per il Palermo, che con qualche altra società ha struttura di categoria superiore ed è pronto a rispettarlo, quanto per gli altri club di serie D, che non hanno i mezzi economici e le strutture per farlo e quindi difficilmente la decisione sarà quella sulla ripresa dei campionati, viste le difficoltà, la Serie D non può che andare allo stop definitivo.
Stop che potrebbe già essere sancito venerdì, al termine del consiglio federale, poi si passerebbe ai verdetti stagionali (promozioni, retrocessioni ed eventuali ripescaggi), la Serie A è un sogno per il Palermo di oggi e per permettersi degli obiettivi come quelli, serve prima passare in serie C tra i professionisti e poi spendere bene i soldi, dopo questo periodo funesto non sarà più niente facile.
Molte società di B, C e dei dilettanti, la prossima stagione rischiano il fallimento e il calcio in generale subirà notevoli cambiamenti, cambierà addirittura anche il gioco del calcio e qui bisognerà capire da che parte andrà il futuro del Palermo, che potrebbe anche essere in serie B, ma Mirri e Di Piazza sono pronti per questo improvviso e diverso impegno?


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