Il 3 maggio 2020,
doveva essere la data della promozione del Palermo dalla Serie D alla serie C,
un giorno di festa come quel 3 maggio del 2014 (ultima promozione in serie A) e
la fine di un incubo, come il 5 giugno 1988 con la promozione dalla allora C2
(l’equivalente dell’attuale serie D) alla serie C.
Il 3 maggio si
sarebbe dovuta disputare l'ultima partita del campionato di Serie D a Troina, il
piccolo stadio del paesino della provincia ennese, sarebbe stato completamente
pieno di tifosi
rosanero, come per la trasferta di sei anni prima a
Novara, per festeggiare una meno importante promozione, ma molto più ricca di
significato.
Chi non fosse riuscito ad
andare a Troina, avrebbe aspettato l’arrivo dei rosa allo stadio "Renzo
Barbera" per omaggiare la squadra e poi tutti a festeggiare come sempre in
piazza Politeama, chiaramente in questa fantasiosa ricostruzione, ho dato per scontato la conclusione del campionato con
il Palermo primo in classifica, possibilità reale visti i sette punti di
vantaggio sul Savoia, perché indipendentemente da come fosse finita la partita a
Torre Annunziata, credo che in ogni modo il Palermo avrebbe ottenuto la promozione in Serie C.
Ci sarebbero
stati grandi festeggiamenti, alla pari di quelli della promozione del dopo
fallimento dell'8 settembre 1986, quando il Palermo fu radiato
dalla FIGC e restò per un anno senza giocare,
dovevamo ripartire dalla terza categoria, invece grazie ad una deroga concessa
dalla FIGC, la squadra venne ammessa direttamente
alla Serie
C2, occupando il posto lasciato
libero dal Mestre che aveva fatto fusione con il Venezia di Zamparini, che
indirettamente già allora gestiva le sorti del Palermo.
Non so se i festeggiamenti,
sarebbero stati come quelli del 29 maggio 2004 dopo Palermo-Triestina, perché
ritornare in serie A dopo 31 anni di attesa, l’entusiasmo è stato travolgente, senza
pari, come non mai e invece il Palermo non
può ancora festeggiare la tanta attesa promozione in Serie C,
bisognerà aspettare un comunicato ufficiali della Federazione, che ci dirà se
si riprenderà a giocare o sarà tutto deciso “d’ufficio”.
Per il Covid-19 il calcio è fermo in tutto il mondo e
Troina è addirittura Zona Rossa, i tifosi del Palermo stanno a casa aspettando
di esultare per una promozione, che potrebbe arrivare magari già venerdì 8
maggio, quando il consiglio federale
della Lega Nazionale Dilettanti, potrebbe decretare la sospensione
definitiva della Serie D, che vedrebbe promossi
d’ufficio in Serie C i rosanero, insieme alle altre squadre che alla sosta
guidavano le rispettive classifiche.
Allora sì! Che potremmo stappare
una bottiglia di spumante e festeggiare nella propria abitazione, non potremmo
fare niente di più, non potremmo tornare a riempire Piazza Politeama come ai
vecchi tempi, ma andrà bene lo stesso così, oggi la cosa più importante è
tirarci fuori da due incubi, il corona virus e la serie D.
L’attesa sul futuro del Palermo a quanto pare sta per
concludersi, tutte le società dei campionati
dilettanti, infatti non sanno ancora come e se torneranno in campo o no, due sono
le possibilità: la ripresa del torneo o la sospensione
definitiva, con la promozione in serie C d’ufficio, di tutte le squadre
che alla sosta guidavano le classifiche dei rispettivi gironi.
Venerdì
quindi si decide, il protocollo sanitario non è ancora ufficiale ed è di
difficile attuazione, non tanto per il Palermo, che con qualche altra società
ha struttura di categoria superiore ed è pronto a rispettarlo, quanto per gli
altri club di serie D, che non hanno i mezzi economici e le strutture per farlo
e quindi difficilmente
la decisione sarà quella sulla ripresa dei campionati, viste le difficoltà, la Serie D non può che andare allo stop definitivo.
Stop
che potrebbe già essere sancito venerdì, al termine del consiglio federale, poi
si passerebbe ai verdetti stagionali (promozioni, retrocessioni ed eventuali
ripescaggi), la Serie A è un sogno per il
Palermo di oggi e per permettersi degli obiettivi come quelli, serve prima
passare in serie C tra i professionisti e poi spendere bene i soldi, dopo
questo periodo funesto non sarà più niente facile.
Molte società di B, C e dei dilettanti, la prossima
stagione rischiano il fallimento e il calcio in generale subirà notevoli cambiamenti, cambierà addirittura anche il gioco del
calcio e qui bisognerà capire da che parte andrà il futuro del Palermo, che
potrebbe anche essere in serie B, ma Mirri e Di Piazza sono pronti per questo
improvviso e diverso impegno?
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