venerdì 29 marzo 2013

...ma per fortuna che c'è.....

Oltre a Claudio Lippi si è spento a Milano un grandissimo tifoso rossonero, quell' Enzo Jannacci cantante istrionico, autore di canzoni che raccontavano del tessuto milanese degli anni 50 e 60, canzoni che ancora oggi tutti canticchiamo, spesso senza averlo mai visto magari, la famosa " el purtav li scarp i tenis" o ancora " vengo anch'io ?", ma il titolo del post è quello di un altro cantautore milanese, Giorgio Gaber che cantava :.....ma per fortuna che c'è Riccardo..... e il nostro Riccardo corrisponde al nome di Mario.
Prima di Balotelli e dopo Ibrahimovic, al Milan non avevamo più nessuno che batteva le punizione,ieri contro il Chievo in quel campo da anni 50, se non fosse stato per lui che si è preso e ha tirato (sempre dentro lo specchio della porta) tutte quelle punizioni, avremmo assistito ad un noioso 0 a 0.
El Shaarawy oramai è rimasto schiacciato dalla figura tecnica di un Balotelli, che giocando con continuità ha raggiunto proporzioni internazionali, Stefan deve rimanere sereno però, ha fatto un buon secondo tempo dopo che nel primo è rimasto un po' avulso dal gioco, il gol arriverà di nuovo, più o meno come prima, l'importante è che tutti si mettono a disposizione dei compagni.
Quanto è importante la fase difensiva in una squadra forse Stefan non lo sa o lo sa, perchè questa rimonta passa anche dai suoi recuperi, importanti e provvidenziali, perchè hanno contribuito a migliorare la difesa che adesso non subisce gol da 4 partite e che era proprio il tallone d'Achille di questo e se vogliamo anche dell'altro Milan.
Adesso il Milan ha una delle prime tre migliori difese del campionato e se difendi meglio attacchi meglio, Balotelli sta migliorando anche sotto il punto di vista del comportamento, pare abbia trovato l'ambiente giusto e poi si sente protagonista, può e deve fare ancora molto di più, speriamo che non faccia come Cassano e che Raiola non voglia sistemare tra due anni altrove.
Oggi il Milan ha rischiato una volta sola con il sinistro di Luciano che ha trovato pronto Abbiati mai impegnato, eppure la rincorsa al secondo posto poteva finire lì, il Milan comunque e senza dubbi ha meritato la vittoria e i ragazzi stanno crescendo tutti, ma quello che mi impressiona sempre di più è Montolivo e sè con Balotelli non rimpiangiamo più Ibrahimovic, con lui non rimpiagiamo più Pirlo.
Adesso il Milan entra nel trittico di partite molto difficile, sei punti sulla quarta non sono pochi ma dobbiamo ricordare che rimangono ancora molti punti in palio per difendere il secondo o il terzo posto e intanto domenica c'è la Fiorentina e già li ne potremo sapere di più e credo che Robinho non sia ancora in condizione.
Per suffragare quanto avevo detto sul prossimo allenatore del Milan, in qualche post fa, riporto l'articolo de " Il Mundo Deportivo" che scrive: Frank Rijkaard è il primo candidato per l'eventuale successione di Allegri per la panchina del Milan, è stato allenatore del Barcellona tra il 2003 ed il 2008 ed è reduce dall'esperienza come ct dell'Arabia Saudita, terminata lo scorso gennaio.
Al club milanese piace molto, anche per il suo passato rossonero e per il calcio offensivo che ha sempre potuto e saputo proporre, anche sè continuando così non credo che al Milan si prendano la responsabilità di cambiare e Allegri continuerà a sopportare Berlusconi, magari con un ritocco al contratto. 
Spero la prossima settimana di potervi raccontare e documantare quello che è successo a mia figlia, una cosa che auguro a tutti i tifosi del Milan, cosa che sono tutti nella mia famiglia, Buona Pasqua.

venerdì 22 marzo 2013

Restasse sempre così.

Intanto ho visto una bella partita di calcio Italia-Brasile, che erano anni che non se ne vedevano di così, continui capovolgimenti di fronte, azioni spettacolari con il tiro in porta da una parte e dall'altra, protagonisti tutti (o quasi) di pregevoli prestazioni, una partita da mostrare a tutti i giocatori di tutte le categorie e anche agli allenatori, continuamente, per rendere chiaro a tutti cos'è il calcio, cosa deve essere una partita di calcio, tattica si ma senza "tatticismi".
E poi Montolivo (specie quello del secondo tempo), De Sciglio e il top player Mario Balotelli, una prestazione così completa e così determinante, non solo non gli e la conoscevo, ma non pensavo riuscisse mai a farla, si vede che sta bene, specie mentalmente......restasse sempre così......
Certo è possibile che con l'età arrivi anche la maturazione, ma se è così come credo della "specie" di Cassano, non maturerà neanche da nonno, adesso comunque godiamocelo per questi due al massimo tre anni che starà al Milan, perchè anche se non combina "cassanate", Raiola fra due anni lo "muoverà" per far circolare il capitale.
A San Siro il giorno dopo si è registrato il ritorno di Gattuso con il Sion in una amichevole che è stata l’opportunità per alcuni giocatori di mettersi in mostra dopo diverse partite in panchina, Allegri voleva delle indicazioni da alcuni giocatori che non stanno giocando molto e qualche è arrivata, anche se in  un’amichevole. 
Una delle note più positive è sicuramente Nocerino, che è stato schierato per la prima volta davanti alla difesa (vi ricordate quante l'ho detto io in tempi passati ?), Antonio ha giocato una buona partita, soprattutto in fase di interdizione, recuperando tanti palloni efacendo schermo alla difesa rossonera, anche se deve migliorare ancora molto in fase di impostazione.
Tra i più in palla anche Traorè, che ha segnato ed è stato molto propositivo, ha provato a inserirsi spesso senza palla, anche se è stato spesso troppo impreciso e con lui anche Robinho si è mosso bene con Bojan e Niang, buon secondo tempo di Bojan, che dopo un primo tempo anonimo, si è messo in mostra con due gol e un assist, più il cross dell’autogol del Sion. 
E’ stato quindi un buon test per i ragazzi di Allegri, i quali ora dovranno affrontare un mese di aprile molto tosto, durante il quale c’è bisogno di tutti, anche di coloro che hanno giocato meno in questo periodo.

mercoledì 20 marzo 2013

Per qualche minuto....secondi.

Migliore medicina non poteva capitare al Milan per "riaversi" dallo shoch di Barcellona, che quella di incontrare una dimessa ultima in classifica, anche lo scorso anno dopo Barcellona giocò a San Siro con una squadra in lotta per non retrocedere, ma era la Fiorentina che non era ultima e poi guidata da un maestro che risponde al nome di Delio Rossi e non andò nello stesso modo.
Se avesse incontrato una qualsiasi squadra fuori casa, il Milan anche stavolta ci avrebbe lasciato le penne, invece in casa ha ammortizzato la sfuriata del Palermo nel secondo tempo e addirittura senza convincere minimamente, per due volte e per un breve lasso di tempo è stata seconda in classifica, passato indenne l'impatto post Barcellona la squadra dovrebbe riprendere a correre.
Per quello che si è visto, il Napoli e ancora di più la Lazio appaiono stanche, provate forse dai troppi turni infrasettimanali di coppa e la Roma anche se in ripresa non credo che possa tenere un passo così spedito, a questo punto l'avversario più tosto è sempre la Fiorentina, che nelle mani di Montella vince e convince, se il meccanismo Milan non si inceppa, Napoli in casa e Fiorentina fuori emetteranno il verdetto.
E' stata una partita particolare con i giocatori al di sotto della normale forma, anche se Boateng come al solito mi è sembrato ancora una volta inappropriato, così come Muntari i due hanno sbagliato palloni in quantità industriale, va bene che Bojan costa tanto e quindi.....ma Nocerino ? comunque.
Allegri ha cominciato a fare il prezioso, "....resto solo se mi vorranno tutti....", sa che la sua conferma è obbligata ma che a molti continua a non piacere nonostante tutto e che il Parma resiste per Donadoni, ma per Montella non c'è nessun ostacolo mi pare, anche se al Milan battono sempre per il Milan ai milanisti, escludo Gattuso e Inzaghi ancora troppo "giovani", a me piace Rijkaard ma Van Basten è più quotato.
Ma la cosa importante è continuare su questa starda, sento di Jorginho del Verona che oltre a Saponara è sempre un giocatore d'attacco, e poi di Antonelli (ora che c'è l'imbarazzo della scelta), ma forse le piste da prendere sul serio sono quelle di Marchetti, Astori, Ogbonna, Kucka e Lodi, faremmo veramente il salto di qualità, perchè ce nè necessità.
Alla ripresa c'è il Chievo ostico alle grandi, è un avversario abbordabile anche perchè è ormai salvo, ma i mussi volanti sono sempre capaci di rompere le scatole, per tradizione, per DNA e poi c'è quel Paloschi che il prossimo anno potrebbe prendere il posto di Robinho. 

mercoledì 13 marzo 2013

Dimenticare in fretta.

Il 2 a 0 dell'andata ci aveva un pò illuso e poi tutto sommato fino al 93°, a calci e spintoni eravamo ancora in partita, Robinho qualche minuto prima ha avuto la palla del 3 a 1 per passare il turno, ma ha tirato addosso al portiere che ha chiuso bene lo specchio di porta.
Il Barcellona ci ha disintegrato, è inutile negare l'evidenza o accampare chi sà quale scusa di circostanza, siamo stati tecnicamente una provinciale al loro cospetto, ma il calcio è fatto di episodi e per pochi centrimetri, al 38° Niang ha avuto sui piedi l'opportunità di girare partita e qualificazione, sarebbe bastato colpire il palo ed entrare, invece........
Il pallone che doveva essere diretto all'angolino basso, si è stampato sul palo negando un 1-1 di vitale importanza, resta l'amarezza per un'eliminazione meritatissima per altro e per l'occasione non sfruttata, ma il futuro è roseo, la squadra è giovane, anche se di giovani in campo se ne sono visti un po di meno e avrà tutto il tempo per ritornare grandi anche in Europa, magari possibilmante alla pari con il Barcellona.
Questa squadra e questo progetto ha le potenzialità per poter tornare protagonista, ma bisognerà mantenere la calma, senza lasciarsi andare all'impulso, un difetto che spesso contraddistingue il nostro calcio, adesso c'è da pensare al campionato e ad una Champions possibilmente da riconquistare, magari proprio con i gol di Niang.
Il Milan deve solo dimenticare e guardare avanti buttandosi sul campionato, la Champions non c'è più basta ora bisogna concentrarsi sul terzo o addirittura sul secondo posto in classifica, continuando con il progetto giovani, perchè come abbiamo visto l'ingresso in campo degli esperti Robinho e Muntari, invece del 3 a 1 hanno portato il 4 a 0.
Continuare a seguire la linea verde per costruire una grande squadra, ma adesso l’obbiettivo principale deve essere il campionato ed ora a 2 punti dal Napoli e senza altre competizioni, il secondo posto è alla portata del Milan  a condizione che dimentichi in fretta Barcellona e poi, tra poche settimane ci sarà il Napoli in uno scontro diretto a San Siro.
Si riparte dal Palermo e non bisognerà ripetere l’errore dell’anno scorso quando, dopo la sconfitta al Camp Nou con il Barcellona, il Milan affrontò la Fiorentina in casa perdendo per 2-1 (perdendo di fatto lo scudetto), perchè allora perse definitivamente il primato in classifica, però nonostante la giovane età un altro Milan, intanto nel computo totale con i blaugrana tra lo scorso anno e questo, oltre alla vittoria c'è che quest'anno almeno a Milano siamo stati squadra, lo scorso anno con Ibra e Thiago no.
Intanto al Milan si lavora per il futuro, Kucka potrebbe essere il prossimo acquisto rossonero, il Milan preme per chiudere al più presto con il Genoa che sarebbe disposto a lasciar andare il giocatore a fine stagione, un classe "87", in passato quasi preso dall'Inter e dopo lo scorso anno non molto felice, si è rimesso in mostra quest’anno specie nelle sue ultime prestazioni.
La società vuole comunque arricchire il centrocampo e oltre a Kucka, ha nel mirino anche Julian Draxler, classe "93", giocatore dello Shalke 04 già accostato in passato alla Juventus e all’Inter, c'è un ostacolo però la richiesta è una cifra un po’ alta, circa 15-18 milioni di euro.

sabato 9 marzo 2013

Brutto, brutto Milan.

Quello visto a Marassi è stato un brutto, anzi un bruttissimo Milan, con un arbitro inguardabile e un Costant imperdonabile e se non è vero che i rossoneri non stessero pensando a Barcellona, non si capisce a chi c...o stesse pensando l'arbitro, per carità alla fine c'è finita con i fiocchi, ma non si può arbitrare così in serie A, così come un professionista non può arrivare a quei livelli e fare quelle sceneggiate da campionato di terza categoria.
La direzione di gara di Damato è stata piena di errori da una parte e dall’altra, perchè è vero che c'erano due rigori per i padroni di casa, ma è anche vero che c'erano tre espulsioni dalla sponda genoana, certo questa rimonta del Milan sta dando un pò fastidio, ma ricordiamoci sempre come in un recente passato si siano vinti scudetti con colossali errori arbitrali e che comunque il Milan è la squadra che ha fatto più punti di tutti nelle ultime 20 partite, che ha battuto anche il Barcellona e che nello stesso periodo anche le altre non si sono fatte mancare i favori arbitrali, chiedetelo al Catania poverino.
Giusto per fare il punto sugli errori più marchiani di Damato e alcune considerazioni di carattere generale, devo dire intanto che su Zapata non era rigore perchè il braccio è accanto al corpo, invece i due di Niang ci sono tutti, sul primo il braccio è alzato, fa volume e impedisce al pallone di arrivare in area, così come sul secondo la spinta su Granquist, forse è accentuata dal giocatore, ma la spinta c'è, ora io mi chiedo due cose, la prima è perchè il giudice di porta sta nello stesso angolo dell'assistente e non dall'altra parte, visto che dall'altra parte l'assistente si ferma a metà campo e poi perchè anche gli arbitri non retrocedono come tutti in "questo mondo".
Non sono d'accordo che un arbitro arrivato a 45 anni debba smettere, quando da segnali di inidonietà scende in B e poi in C e così via e lo stesso non può essere l'età a spingere una promozione o un ritiro, Maldini ha giocato fino a quasi 40 anni, Totti e altri non sono di meno, se l'arbitro sta bene (vedi Collina) perchè deve smettere o non può arbitrare in B, il ricambio generazionale avverrebbe lo stesso ma senza fretta.
Ma parliamo anche di calcio, era normale che una squadra giovane non avesse l'esperienza sufficiente per distinguere il campionato dalla coppa, vorrei vedere voi ad un passo da un traguardo personale di tutto rispetto, se affrontereste mentalmente una partita per volta e questo ci può stare, di contro abbiamo visto un Milan che si è difeso compatto e questo è un altro passo in avanti.
Chi ha fatto un passo indietro invece è stato Muntari, troppo lezioso con la palla al piede, lui che dovrebbe assicurare quantità e sicurezza, invece è risultato il lato debole della squadra, mettendo spesso in difficoltà i compagni, individualmente non mi sono dispiaciuti tutti gli altri, Zapata piano piano si sta ritrovando, ma quello che è Pazzini in questo Milan....., ha accettato senza storie l'arrivo di Balotelli e continua a segnare come se fosse un titolare.
A proposito di complimenti, non posso non fare i complimenti al Genoa e a Ballardini, gran bella squadra nonostante mancassero Kucka e Matuzalem, Kucka è un candidato a vestire la maglia del Milan, come Bertolacci, Granquist e Antonelli, questi ultimi due mi sono sembrati ineressanti, forse non sono migliori di Mexes e Antonini, ma sicuramente sono più giovani.
Ora parliamo di dentisti, ovvero al Palermo dico che sarà difficile salvarsi a danno di questo Genoa specie se non vince con il Siena e questo è un dente difficile da togliere, poi speriamo che martedì invece possiamo togliercelo noi questo dente.

domenica 3 marzo 2013

Non parliamo di secondo posto.

La vittoria del Milan sulla Lazio al di là della differenza numerica a causa dell'espulsione di Candreva, dimostra che la squadra è in grande condizione psicofisica, gioca benissimo, con intelligenza e rapidità, sicuramente meglio degli anni dello scudetto e di Ibrahimovic. 
E' un Milan che si giova della vivacità e dell'intrapendenza dei giovani e di un Allegri più maturo, che da quando ha cominciato ad allenare, ha contribuito alla metamorfosi milanista che ad ottobre, ed esattamente all'ottava giornata di campionato, il Milan con  7 punti era terz'ultimo in classifica.
Dopo solo quattro mesi invece il Milan è la squadra più in forma del campionato, agganciando il terzo posto in classifica con 48 punti con una media da scudetto nelle ultime 15 gare, 10 vittorie, 4 pereggi e una sola sconfitta, ma tutto questo non ci deve autorizzare a fare gli "spocchiosi" visto che dietro di noi oltre alla Lazio, incalzano: Inter, Fiorentina e anche Roma e Catania.
Andiamoci piano quindi con il secondo posto, dalla terz’ultima posizione in classifica che già faceva sfregare le mani ai nostri avversari per una clamorosa retrocessione in serie B, da un Allegri che non è stato esonerato solo per un caso (ma che non convince ancora definitivamente), ne corre e 5 punti sono sempre tanti e poi c'è da pensare anche ad un possibile passaggio in Champions. 
Galliani si gode, il terzo posto ed il bel gioco, lui che è il vero artefice di questa rivoluzione, anche sè ad undici partite dal traguardo finale puntare sempre più in alto è tutt’altro che  impossibile, vista la media da prima della classe, ma le insidie sono sempre dietro l'angolo anche dopo il mini ciclo delicato e decisivo, contro Barcellona, Inter e Lazio e da cui ne è uscita sicuramente con più autostima e maggiori stimoli.
Adesso i punti sono 48 e con loro il terzo non ancora acquisito, ma sicuramente è un Milan da 4° o 5° posto come dicevo io, ora con Balotelli è diventato un Milan da primi posti, ah! se avessimo cominciato come la Juve fin dall'inizio ad avere i favori arbitrali......Boateng sembra tornato su standard accettabili, mi dispiace per Niang che potrebbe pure bruciarsi, la squadra senza idee di inizio stagione al di sotto delle aspettative è solo un ricordo la squadra smarrita e confusa oggi ha conquistato il terzo posto che vale i preliminari di Champions.
Contro la Lazio la squadra ha dato spettacolo (lo aveva fatto anche nei primi 15 minuti 11 contro 11) e che mancasse Balotelli, nessuno se n'è accorto, perchè sono continuati ad arrivare ugualmente i gol, due proprio dal sostituito, quel Pazzini arrivato già a 12 gol e cambiato con Cassano, tornato alle sue "cassanate", un vero affare per il Milan. 
Che la Lazio è rimasta in dieci dopo un quarto d'ora di gioco; non si può far finta di niente, ma bisogna anche dire che fin dall'inizio il Milan aveva messo alle corde gli avversari, creando almeno tre palle gol prima dell'espulsione, la Lazio sarebbe rimasta in undici, ma quasi sicuramente sarebbe andata in svantaggio molto presto, forse prima del 40° con la Lazio che in 11 avrebbe lasciato più spazi.
Yepes, Flamini e Pazzini al posto di Mexes (squalificato), Nocerino e Balotelli (infortunato), c'è anche  Ambrosini preferito a Muntari; per il resto la formazione è la stessa del derby, che ha giocato bene e dominato per larghi tratti, buttando via una vittoria che sembrava già conquistata, la squadra sta viaggiando ad un ritmo da scudetto e ha compiuto un'esaltante e incredibile rimonta, ora definitivamente dimenticato.
Il Milan aggredisce subito la Lazio, gioca a ritmi altissimi (come volevo io) e accerchia la porta di Marchetti, finalmente dopo anni con i cross che arrivano dalle due fasce, con Abate e De Sciglio in grande spolvero, con Montolivo sempre più leader, con il vivace El Shaarawy che fa ammattire Marchetti e Biava a porta vuota sventa un tiro di Pazzini, miracolosamente con il tacco, sono i rossoneri a fare la partita con determinazione, convinzione e grande personalità. 
Dopo un quarto d'ora arriva l'episodio dell'espulsione, Rizzoli riflette molto, punizione al limite ed espulsione di Candreva, forse bastava il giallo, Lazio in sofferenza e ora vittima sacrificale, l'inferiorità numerica si fa sentire e il Milan è troppo superiore per farsi sfuggire una partita praticamente vinta dopo un primo tempo dominato.
Nel secondo tempo Zaccardo entra per Zapata (risentimento all'adduttore), è l'esordio in maglia rossonera,  la Lazio ci prova solo con una punizione di Hernanes sulla quale Abbiati è attento e poi è solo Milan, anche se a ritmi inferiori rispetto al primo tempo, il Milan chiude la partita dopo un quarto d'ora del secondo tempo con Pazzini a cui  Allegri concede la standing-ovation sostituendolo con Niang.
Il Milan non affonda più con la stessa convinzione, senza infierire su di una Lazio penalizzata si, ma che dai primi minuti lasciava presaggire come sarebbe finita, tranne a non fare i soliti errori in difesa.