martedì 28 luglio 2020

Il Milan riflette


Ibrahimovic e Donnarumma soni volati a casa di Raiola, per essere informati sugli ultimi sviluppi, prima di sedersi al tavolo per firmare i due rinnovi, lo svedese vuole continuare a giocare nel Milan, ed è pronto a ridurre le pretese economiche per il nuovo anno di contratto, un ulteriore passo in avanti , perché si sente ancora centrale nel prospetto, sia per motivi tecnici che di leadership.
Gigio ha già manifestato la sua volontà di rimanere, almeno fino al 2023, con ingaggio confermato a sei milioni più bonus (più digeribili a livello di bilancio) e senza clausola risolutoria (la vorrebbe Raiola), per quanto riguarda Bonaventura, la sua partenza sembrava già scritta, ma il Milan sta riflettendo se prolungare il suo contratto che scade alla fine di questa stagione, Jack dalla ripresa del campionato sta fornendo buonissime prestazioni e può ancora essere prezioso come prima alternativa dei centrocampisti.
Giusto per sottolineare  che adesso sia ha una nuova e comune visione d’intenti, per la prima volta forse si è svolto un incontro programmatico tra Gazidis e Maldini (che a questo punto resta), tra i diversi punti toccati, quello delle rispettive competenze e in special modo per quanto riguarda l’area sportiva, tanto che subito Maldini e Massara hanno avviato i contatti con Raiola per i rinnovi di Donnarumma e Ibrahimovic, per i quali andranno risolti i dettagli economici, ma la distanza è tutt'altro che proibitiva.
Risolta la questione legata a Zlatan, bisognerà pensare a completare l'attacco, perché il Milan è privo di un altro centravanti, sarà necessario quindi acquistare un elemento che non sarà un "big", o un giocatore da 40 o 50 milioni, perché oscurerebbe Rebic, motivo per cui non è da escludere che si possa cercare un giovane di prospettiva (Scamacca), che rilevi l’eredità di Zlatan, o in alternativa l'ingaggio di un altro attaccante esperto del tipo Raul Jimenez del Wolverhampton o Dzyuba dello Zenit San Pietroburgo, soluzioni a costo zero, che non oscurerebbero nessuno, ma che non piacciono da Elliott.
Proprio su  Scamacca si è fiondato in questi giorni L'Olympique Marsiglia, che per il centravanti dell’Ascoli ma di proprietà del Sassuolo, ha già messo sul tavolo 12 milioni più bonus, ora la decisione andrà al Sassuolo, sull'attaccante ideale da alternare a Ibra, il Milan è sulle tracce del 22enne Bustos attaccante del Talleres, per il giovane centravanti il Milan avrebbe offerto oltre 10 milioni e poi c’è da pensare: ad un terzino destro titolare, un mancino che stia dietro a Theo, un centrale difensivo e un centrocampista co-titolare.
Resta sempre comunque, cercare di capire se il modulo sarà confermato o se si passerà come credo al 4-3-1-2 e quindi come verrà utilizzato Leao, come punta centrale erede di Zlatan o come attaccante esterno? chiaramente, se si trovasse un giocatore con doti associabili a quelle dello svedese, il Milan potrebbe mantenere la stessa idea tattica e potrebbe puntare su un giovane, nella speranza che Zlatan possa man mano aiutarlo a crescere.
Anche Calhanoglu rinnoverà e per farlo rifiatare, al Milan interessa Miranchuk ma solo a determinate condizioni, con l'inserimento di Ricardo Rodríguez o Laxalt alla Lokomotiv, ma Rodriguez non vuole trasferirsi alla Lokomotiv Mosca e preferisce scegliere lui dove andare, per la sostituzione di Biglia invece, c’è da segnalare un ritorno di fiamma per Florentino del Benfica, ma quello che sembra più vicino è Marc Roca dell’Eyspagnol,  come è vicino il ritorno di Pepe Reina, l'Aston Villa è rimasto molto soddisfatto del rendimento e non è escluso che il suo futuro possa essere ancora in Premier League.
Infatti visto l'ottimo rendimento, l'Aston Villa starebbe valutando la possibilità di trattenerlo, il Milan alleggerirebbe il monte ingaggi e dovrebbe però pensare anche ad un portiere di riserva, mentre per rinforzare la difesa il Milan ha da tempo pensato Milenkovic, difensore centrale serbo classe 1997 della Fiorentina, con l’inserimento di Paquetà nella trattativa, che continua a piacere alla Fiorentina. 

Quinto posto difficile ma non impossibile.


Mi piace mettere a confronto le due classifiche degli ultimi campionati, visto che anche davanti all’evidenza più schiacciante che Gattuso non ha fatto un miracolo, si continua (pochissimi) a rimpiangere Gattuso e perché sarebbe bastato avere un minimo di gioco e avremmo disputato la Champions, dopo 36 giornate di campionato, la differenza è solo di due punti in meno, che se non avessimo preso quel gol di carambola contro l’Atalanta, non esisterebbero nemmeno.
Vero è che Gattuso non aveva Rebic, Bennacer e Theo Hernandez, ma è stato lui che non li considerava rinforzi adeguati e poi nella gestione Pioli, non bisogna mai dimenticare l’interregno di Giampaolo, il covid, le voci su Rangnick e l’arbitro Chiffi, (per me anche lui non all’altezza della serie A), perché con quel rigore , considerato dal mondo intero “errore grave”, ha inciso sulla corsa al “miracolo” quinto posto.
Come dice l'ex arbitro Casarin, la regola che quando la palla tocca l’arbitro è cambiata, si deve fermare l’azione e scodellare la palla, quindi Ghiffi doveva interrompere il gioco, perché il tocco di Chiffi è stato decisivo e ne è nata una occasione importante, sarebbero rimasti sempre due punti da recuperare alla Roma e si sarebbero potuti recuperare benissimo.
Difficile ma non impossibile a due giornate dalla fine recuperare 4 punti, il calendario del Milan è un po' più semplice e le avversarie della Roma hanno più motivazioni, per il Napoli è proibitivo, la Roma incontra il Torino che è salvo, ma potrebbe avere un impeto d’orgoglio ora che è scarico mentalmente, potrebbe benissimo impattare in un pareggio, anche la Juventus non ha più nulla da dire, ma Ronaldo insegue la scarpa d’oro e come motivazione può bastare.
Se si verificassero queste condizioni, la Roma potrebbe finire a 65 , mentre il Milan battendo Sampdoria e Cagliari (veramente senza motivazioni, potrebbe portarsi a 66 punti operando il difficile sorpasso, il Napoli a 59, pur vincendole tutte si porterebbe a 65, ma lui è già in Europa League e incide solo di poco sul futuro di Roma e Milan per accedere direttamente alla fase a gironi, evitando i preliminari. 
La conferma di Pioli non la trovo una “vicenda da dilettanti”, Pioli è arrivato al Milan, solo perché Spalletti non ha voluto rinunciare ai soldi dell’Inter e già il contratto stesso fatto fino a fine stagione, con opzione di rinnovo in base al piazzamento, diceva già chiaramente che a fine stagione avrebbero riprovato ancora con Spalletti, quindi: Spalletti, o Guardiola, o Rangnick, un altro allenatore lo avrebbero preso.
Solo che mentre Boban e Maldini preparavano il mercato per Spalletti, Gazidis lo preparava con Rangnick, questa è la parte “dilettantistica”, ma vedere e capire che il lavoro di Pioli, Maldini e Boban, è stato un ottimo lavoro, convincersi che non andava buttavo via e che un mix di giovani e calciatori più esperti è l’ideale, non mi sembra una “vicenda da dilettanti”.
Abbiamo sempre evidenziato quanto in questi anni Gazidis non abbia mai imparato dai suoi errori, adesso che ha imparato (pure a parlare l’italiano), mi sembra quanto meno ingeneroso dargli del dilettante in questa vicenda, per quanto riguarda il mercato, come vedete, si è tornati a parlare di Scamacca, di Ricci, di Robinson, sicuramente si sarà perso del tempo prezioso, o magari è servito per fare delle scelte oculate, ma non lo considero un errore grave, se dopo un paio di settimane torni sui tuoi passi.
E’ furi di dubbio che Gazidis a confermato Pioli su richiesta della squadra, per l'opinione pubblica e che è stata la scelta più facile, ma meno male che l’ha fatto, se no sarebbe stato un errore ancora più grave, il rischio di un flop al primo anno di Rangnick, ci sarebbero stati più rischi con il tedesco che con Pioli, io non sono ne per l’uno e ne per l’altro, il mio allenatore per il Milan è uno come Luis Enrique, Emery, Pochettino, Tuchel.
Non vedo il motivo perché le cose non dovrebbero andare bene, tra la fine di questo campionato e l’inizio dell’altro ci sono 40 giorni che non sono un’eternità, in mezzo un richiamo di preparazione (tipo sosta invernale) e un rodaggio con i tre turni preliminari di coppa, perché una squadra che va così bene in questo momento deve “perdersi”’ 40 giorni dopo, sarebbe successa la stessa con chiunque fosse arrivato, dovendo ricominciare da capo, ma poi proprio adesso che sembra si sia trovato chiarezza e unità di intenti.
La conferma di Pioli permette di dare continuità e di avere in panchina un allenatore che conosce il campionato italiano e cosa importante è apprezzato dai giocatori, per me è veramente nata una grande squadra e il mercato servirà ad alzarne il livello, per provare a tornare finalmente in Champions League (per me ci sono tutte le condizioni), Pioli non è un profilo internazionale, ma ha dato alla squadra un gioco spettacolare, una dimostrazione di buon senso per ripartire, non può essere una “vicenda da dilettanti”.

domenica 26 luglio 2020

Approvata la convenzione per la concessione dello stadio.


Il Consiglio comunale ha approvato finalmente, la convenzione per la concessione dello Stadio "Renzo Barbera" al Palermo F.C spa e l'atto sarà immediatamente eseguibile, con questo documento il Palermo ha portato a termine dopo quello della denominazione sociale, anche il problema della convenzione dello stadio, adesso si può passare all’iscrizione della squadra.
Notizie importanti arrivano dalla Lega Pro per quanto riguarda proprio le iscrizioni, i tesseramenti e i “benefit” sul minutaggio degli under, perché non dimentichiamoci che anche se professionistica, la Serie C ha anche lei degli obblighi con gli under. 
Quindi la Serie C 2020/2021, avrà un termine d'iscrizione del 5 agosto, che non varrà chiaramente per le retrocesse dalla B, saranno tesserati nella “lista calciatori professionisti” sino ad un massimo complessivo di 22 calciatori, di cui otto possono essere tesserati a titolo di trasferimento temporaneo da società di Serie A e B o da Federazione estera.
Si può utilizzare nelle gare ufficiali di campionato, un solo calciatore “giovane professionista”, nato successivamente al 1 gennaio 2001, senza che lo stesso venga inserito tra i 22 calciatori, quindi 22 più 1 giovane professionista, per gli under ci sarà una ripartizione delle risorse con criteri di calcolo del “minutaggio”.
Qui la cosa diventa più complicata, perché si parla di “ripartizioni in ottemperanza alle disposizioni di Legge”, “in base alla percentuale del 10 % che ecc, ecc…) e in sostanza dice: che per ciascuna gara di Campionato di Serie C, sarà determinato il minutaggio degli under di ogni società, solo in caso di superamento della soglia minima di 270 minuti giocati e fino alla soglia massima di 450 minuti giocati complessivamente da parte di calciatori nati successivamente al 1 gennaio 1999 e due calciatori nati successivamente al 1 gennaio 1998 (questo solo in determinati casi).
In questi casi per ogni calciatore verranno presi in considerazione un massimo di 90 minuti giocati per ogni gara. Il risultato dei minuti giocati (min 271, max 450) verrà ponderato prendendo in considerazione i calciatori per i quali possano essere applicati i coefficienti previsti più favorevoli per la società.
Al termine della regular season si procederà al conteggio finale con ricalcolo delle rispettive quote ed erogazioni e/o addebiti a conguaglio.
A parte il fatto che bisognerà affiancare in panchina al tecnico anche un commercialista, che ti dica chi e per quanto deve giocare, in pratica ci sarà un incremento del quoziente-giovani per ogni società, che in caso di vittoria del campionato diretta (+10%) e decremento in caso di retrocessione diretta (-20%), oltre che ulteriori incrementi del 10% o del 20% a metà campionato.
- La quota dei tesserati con status 04 e 09 da assegnare a ciascuna classe di età risponderà alla seguente ponderazione:
” 0,50 classe di età 1998;
” 0,80 classe di età 1999;
” 1,00 classe di età 2000;
” 1,20 classe di età 2001;
” 1,40 classe di età 2002 e seguenti;
La quota, determinata ai sensi dell’art. 4.3, verrà incrementata del 150% per i giovani calciatori provenienti dal proprio settore giovanile con un tesseramento non inferiore a tre stagioni sportive anche non consecutive oppure con un tesseramento non inferiore a due stagioni sportive anche non consecutive per i calciatori delle classi di età 2001.
Vi ho riportato una sintesi di quello che è scritto nel regolamento, cercando di spiegarvi qualcosa, ma devo ammettere molto umilmente di non averci capito nulla, spero di potere essere più chiaro, sulle incomprensioni tra Di Piazza e Mirri.
E’ noto a tutti che tra i due non regna un clima proprio idilliaco e se ve ne fosse la possibilità, ognuno acquisterebbe tutto il pacchetto azionario dell’altro, purché si tolga dagli zebedei o cabbasisi se preferite, la cosa importante però, è trovare i giusti equilibri in società, anche a costo di cedere le proprie quote azionarie, solo a chi assicurerà un’attenzione e una cura particolare nei confronti del Palermo, sottintendendo che l’altro non sarebbe meritevole.
Di Piazza che in questo momento si ritiene la parte lesa, sarebbe disposto a comprare nel caso succedesse, le quote di Mirri, per  Di Piazza, l’obiettivo deve essere la promozione e per questo, qualora fosse necessario, sarebbe disposto ad aumentare l’investimento previsto, pur di raggiungere la serie B.
Questo dovrebbe indicare che a Di Piazza, prima dello stadio o del centro sportivo interessa il Palermo in serie A, Di Piazza (ex vice-presidente e tutt'ora consigliere) è disposto a cedere le proprie quote e Mirri si è dichiarato pronto a rilevarle, per Di Piazza il centro sportivo deve essere un asset della società, ma prima viene la vittoria del campionato. 
Di Piazza ha un differente modo di vedere il Palermo, dall’esonero di Pergolizzi, alla tournée negli Usa, che per lui avrebbe contribuito a valorizzare il brand del Palermo a livello internazionale e far gioire i tanti tifosi americani, speriamo che queste incomprensioni non indeboliscono il Palermo e che quanto prima comincino ad arrivare i primi acquisti ed essenzialmente l’allenatore.

sabato 25 luglio 2020

Con Pioli cambia il mercato del Milan.


Il Milan di Pioli e Maldini, ha quasi le stesse esigenze di quello di Rangnick, ma una visione e una “possibilità” diversa, quindi niente più Dumfries per la corsia di destra, ma il giovane Emerson Royal che ha fatto una stagione prepotente, è un esterno difensivo con caratteristiche offensive e per certi versi assomiglia a Theo Hernandez, forse più tecnico e meno potente.
Un bel profilo ed è anche costoso, ma si tratta indubbiamente di un giocatore da squadra importante, sembra che si possa trattare di un'operazione congiunta con un’altra società, il giocatore piace ed è cresciuto tanto, il Milan in questi giorni sta incontrando i procuratori di Emerson, del Barcellona ma in prestito al Betis Siviglia e di Marc Roca centrocampista dell'Espanyol retrocesso.  
Il Milan è interessato al laterale brasiliano, ma il problema resta quello del prezzo troppo alto, si parla di circa 30 milioni, ecco il perché si parla di un’operazione congiunta, ma non si sa ancora con chi, piace anche Roca (nazionale spagnolo) per il centrocampo, che potrebbe essere la soluzione di scorta nel caso in cui non si arrivasse a Tonali, la valutazione di Roca è scesa tantissimo dopo la retrocessione dell'Espanyol e quindi si tratta di un affare fattibile. 
Derby di mercato fra Milan ed Inter per Tonali, il giocatore ha già un accordo con l'Inter, ma i nerazzurri non hanno ancora chiuso con il Brescia, così il Milan si è inserito e chi trova prima l'accordo con Cellino lo chiude, questo significa che molto probabilmente il prossimo centrocampo del Milan sarà a 3, con Tonali mezzala di destra, Kessie centrale e Bennacer mezzala di sinistra.
Quindi niente più Szoboszlai che sicuramente finirà al Lipsia, ma a centrocampo potrebbe arrivare anche il 25enne trequartista Miranchuk della Lokomotiv Mosca, in un possibile scambio con Laxalt richiesto dalla squadra russa, che inserirebbe nell’operazione come eventuale contropartita proprio Miranchuk, che verrebbe a completare il centrocampo, il Milan ha richiesto 10 milioni e l’operazione quindi non dovrebbe essere uno scambio alla pari,
Sembrerebbe di fatti che nel contratto di Miranchuk esista una clausola di rescissione di 8 milioni, così con l’aggiunta di un piccolo conguaglio a favore dei rossoneri o anche con uno scambio alla pari si potrebbe chiudere, visto che Laxalt non ha nessuna preclusione al trasferimento a Mosca e Miranchuk che ha segnato 16 gol e fornito 5 assist in 32 gare nell’ultima stagione piace al Milan.
Milan che continua a tenere d'occhio con grande attenzione Ricci, centrocampista classe 2001 dell'Empoli, anche lui come Pobega, porterà freschezza e fisicità in mezzo al campo, quindi tutti gli indizi portano ad un centrocampo a 3 (Tonali, Kessie e Bennacer, con i loro sostituti: Pobega, Roca e Ricci), con Calhanoglu e Miranchuk  trequartisti dietro alle due punte, di cui una potrebbe essere Ibrahimovic.
Il Milan sta poi lavorando anche su Rebic (che vorrebbe acquistare dall’Eintracht già adesso nonostante il prestito già stabilito anche per la prossima stagione) e sul rinnovo di Donnarumma, che ha dato la sua disponibilità a prolungare il contratto e presto potrebbero esserci novità, il Milan dovrebbe rinforzare anche la difesa e uno degli obiettivi è Milenkovic della Fiorentina.
Il Milan vorrebbe convincere la Fiorentina ad uno scambio con Paquetà, ma se non fosse possibile, potrebbe tornare su Todibo, già cercato a gennaio ma finito in prestito allo Schalke 04, rientrato al Barcellona che attende di conoscere il nuovo allenatore, Todibo potrebbe essere scelto per restare, ma se così non fosse, Milan e Rennes sono interessate al difensore francese.
La richiesta è di 25 milioni, ma è fuori parametro per entrambe le società e siccome il Barcellona ha necessità di vendere per finanziare il prossimo mercato, potrebbe abbassare le proprie richieste, sperando che stavolta il ragazzo scelga il Milan al Rennes, un altro ritorno di fiamma potrebbe essere quello di Robinson, terzino del Wigan come vice Theo Hernandez a sinistra, il terzino a gennaio si era trasferito in rossonero, ma tornò al Wigan perché gli venne riscontrato un problema cardiaco (ora risolto).
Milan e Eintracht Francoforte sono al lavoro per trovare la soluzione migliore per tenersi reciprocamente Rebic ed Andrè Silva, i due giocatori sono in prestito secco, quindi senza nessun diritto di riscatto, si tratterebbe quindi di veri e propri acquisti, tra le soluzioni ci sarebbe anche quella del rinnovo dei due prestiti per un altro anno (fino al 2022) e il prolungamento dei due contratti fino al 2023, in modo che lo scambio a titolo definitivo può avvenire a prezzi più contenuti.

Oggi il Milan è una squadra.


Oggi il Milan è una squadra che ha delle potenzialità da migliorare e comunque è da completare, con 2 o 3 rinforzi giusti nell’undici titolare, l'anno prossimo può ambire ad un posto nella zona Champions e portarla prima possibile tra le squadre da podio, oltre ai 2 o 3 titolari, serve anche sostituire i partenti e completare la panchina.
Contro l’Atalanta il Milan si presenta rimareggiato da squalifiche ed infortuni, quella più colpita è la difesa con le contemporanee assenze di Conti, Romagnoli e Theo Hernandez, Kjaer non sta benissimo e stringe i denti, ma l’altra assenza pesantissima è quella di Bennacer a centrocampo, sostituito nel ruolo da Biglia che ha fatto male, suo l’intervento fuori da ogni logica che porta al rigore e poi è molle nel contrasto anche in occasione del gol che porta al pareggio di Zapata.
Sicuramente Biglia non ha fatto una bella prova, tanto da costringere Pioli ad arretrare Ibrahimovic, a dare una grande mano in una partita di sacrificio, il Milan comunque gioca bene e forse meriterebbe anche la vittoria, chissà come sarebbe finita se in campo ci fossero stati anche Conti, Romagnoli, Theo Hernandez e Bennacer.
Peccato, perché il Milan non riesce ad andare al di là del pareggio, resta comunque un’altra buona prestazione, stavolta più da squadra navigata, che è riuscito a tenere testa all’Atalanta, che resta la squadra più brillante del campionato, un 1 a 1 che però serve pochissimo ai rossoneri
Tutto sommato, il pareggio è un risultato positivo, perché ottenuto con l’Atalanta, perché ottenuto giocando nonostante le assenze e che ci consente di continuare a restare imbattuti e di infilare il decimo risultato utile consecutivo in campionato, ma potrebbe complicare (credo che l’abbia già fatto) la corsa al quinto posto, dovremmo adesso sperare che la Fiorentina batta la Roma, in modo da mantenere il punto di distanza e giocarsi tutto nelle ultime due partite che restano.
Resta comunque la soddisfazione di essersela giocata alla pari e di non avere ripetuto il vergognoso tonfo pesantissimo e bruciante dell’andata, certo, quel maledetto risultato ha sicuramente influito positivamente su quanto sta accadendo oggi, il Milan a gennaio si è convinto a lasciare partire alcuni calciatori che erano d’impaccio e frenavano la “ristrutturazione” del Milan, rinato a nuova vita, in un crescendo di risultati e prestazioni sempre più soddisfacenti.
Un girone dopo Pioli può ritenersi soddisfatto, al ritorno nonostante le defezioni ha giocato alla pari dei nerazzurri, costruendo le occasioni migliori e avendo anche qualche rimpianto (il palo di Bonaventura) che gli avrebbero possibilmente evitato i tre turni preliminari di Europa League, il Milan ha sofferto il grande pressing dell'Atalanta, Biglia è stato disastroso, Ibra ha disputato forse una delle migliori partite per continuità e utilità per la squadra, l’ha aiutata proteggendo palla e facendola salire e anche con le sponde.
Ibra ha perso qualcosa in fase di conclusione a rete, ma le palle di testa sono state tutte sue, anche quelle in difesa, Laxalt, Gabbia e Calabria hanno fatto molto bene, il Milan ha costruito di più, tirato di più e cercato di vincere di più, commovente è stato vedere Ibrahimovic sacrificarsi per amore del Milan, si vede che lui vuole restare.
Adesso a Maldini e Pioli va data all’interno del budget, la possibilità di muoversi sul mercato senza veti e senza paletti particolari, specialmente quelli relativi all’anagrafe, giusto avere uno stadio nuovo e i conti a posto, ma bisogna tornare a vincere come stiamo facendo adesso e risalire le posizioni in Italia e in Europa.
Pioli non ha perso tempo (in effetti  ce ne poco) e appena riconfermato ha iniziato a parlare con la società di mercato e per sua stessa ammissione, la prima richiesta è stata la conferma di  Ibrahimovic, Pioli sa che non dipenderà solo dal Milan, ma dalle pretese molto importanti di Ibra, sia dal punto di vista sportivo (una squadra che si qualifichi per la Champions)  che economico. 
Ci sono tutti i presupposti per restare, ma la sua permanenza non è scontata, Maldini e Massara così stanno valutando anche delle alternative, oltre ad un altro attaccante (possibilmente una punta centrale), stanno vagliando anche le possibilità di arrivare ad un attaccante di esperienza, che possa fare da punto di riferimento in l'attacco e per i giovani attaccanti milanisti e tra i nomi ci sono: Mandzukic, Giroud e Dzeko.
Arrivare a questi attaccanti 34enni, comunque non sarà semplice, io se dovessi sostituire Ibra, opterei per il centravanti relativamente giovane (Belotti) e per un grande esterno destro a parametro zero, in attacco oltre i 30 anni prenderei solo Ibra, la sua eventuale permanenza o il suo addio cambieranno le strategia di mercato: se dovesse restare, il Milan cercherà una sola punta (giovane da fare crescere), mentre se andrà via sarà costretto a prendere due attaccanti, uno di esperienza (non vecchissimo) e uno più giovane.

giovedì 23 luglio 2020

Serie C, il campionato inizierà il 27 settembre


Si è svolto ancora in video conferenza il Consiglio Direttivo della Lega Pro, dove sono state approvate le modifiche allo Statuto, la modifica del regolamento del minutaggio dei giovani ed è stato ufficializzato l’inizio del nuovo campionato per il 27 settembre prossimo, sono state ribadite le preoccupazioni per il provvedimento sul credito d’imposta e sull’istituzione dell’apprendistato, non che sulla curva epidemiologica e l’alleggerimento del protocollo sanitario, economicamente un ostacolo per la sostenibilità delle società.
Il Palermo nel frattempo da l’addio alla SSD (società sportiva dilettantistica) e diventa Palermo F.C. (Football Club), i tifosi lo avevano chiesto a gran voce già alcuni anni fa e la nuova società ha ripristinato la denominazione storica, per tornare ai vecchi valori, a una nuova gloria e alla Serie A, un tuffo nel passato che ci riporta al 1907, all'identità, alla tradizione delle sue origini e all’onore di 120 anni di storia, si tratta di un Palermo F.C. (S.p.A. Società per Azioni), una società di capitali, con personalità giuridica e con un'autonomia patrimoniale perfetta, con responsabilità limitata di tutti i soci e la divisione del capitale in azioni.
Finalmente arriva il primo colpo di mercato, si tratta del giovane Silipo che arriva a titolo definitivo, ma è un acquisto con diritto di “recompra” in favore della Roma, dopo un anno se non venisse esercitato, garantirebbe alla Roma una percentuale sulla futura rivendita del giocatore”, tutto questo, per garantirsi il giocatore senza un vero e proprio esborso di denaro, dopo il colpo Silipo si attende lo stesso risultato per i giovani: FallaniPerettiKraja e forse Felici, per lui però si dovrà attendere la fine della stagione per capirne il futuro.
In difesa si cerca un calciatore per il ruolo di terzino sinistro, un tassello di primaria importanza, considerato che il 21enne Vaccaro non ha convinto in pieno, il Palermo punta su un profilo affidabile e di esperienza, l’ultimo nome preso in considerazione è il 32enne Migliore della Cremonese, a me non piacciono per motivi diversi ne Vaccaro e ne Migliore.
Il Palermo non ha ancora trovato l’allenatore e Delio Rossi ha dato la sua disponibilità, come sapete io sono un convinto ammiratore  del “maestro” fin dai tempi della Salernitana in serie A e poi come si possono scordare i tre anni bellissimi dal 2009 al 2011 passati con lui, una qualificazione Champions sfiorata, la  finale di Coppa Italia e un gioco splendido, spumeggiante, eravamo l’Atalanta di quegli anni ricchi di gioie, soddisfazioni e vittorie. 
Rossi è stato forse più amato di Guidolin ed è un amore ricambiato, come quando due anni fa ha provato in serie B (non è la sua serie) e senza soldi a riportarci in A, è chiaro che in moltissimi speriamo di vederlo ancora sulla panchina del Palermo (io lo avrei voluto già lo scorso anno), ma ancora non c’è stato alcun contatto, vuol dire che Castagnini e Sagramola hanno altre intenzioni.
Si è parlato pure di un possibile ritorno di Corini, per me Corini è come Jachini, buono a provare a salvare squadre in zona retrocessione, non puoi costruire con loro un progetto, anche se parti dalla serie C, la prossima Serie C è difficile, forse la più difficile della storia della serie C, io sono convinto che bisognerà fare uno squadrone (Bari insegna) e poi affidarlo alle mani sapienti di un grande allenatore, se si vuole provare il salto immediato in Serie B.
Bisogna costruire una squadra come se dovessi affrontare il campionato di Serie B, con giocatori però strutturati per la categoria e non quelli che la snobbano, con elementi che servono nell’immediato e anche nel futuro e con dei giovani di prospettiva e di qualità, capisco che non è facile e che Parma e Lecce il doppio salto in A non lo hanno programmato, deve essere sicuramente un gruppo adatto per la Serie C, che può fare bene anche in Serie B.
Castagnini e Sagramola devono prendere un allenatore in cui credono e no come è successo con Pergolizzi, un tecnico idoneo alla grande piazza come quella rosanero e che non sia però solo un grande nome e basta per provare a vincere in un girone, dove questa dovrebbe essere più o meno la composizione, di una serie C che sembra una B/2: Avellino, Bari, Bitonto, Casertana, Catania, Catanzaro, Cavese, (Cosenza e/o Juve Stabia), Monopoli, Paganese, Palermo, Picerno, Potenza, Sicula Leonzio, Teramo, Trapani, Turris, Vibonese, Virtus Francavilla e Viterbese.

In cerca del futuro Ibrahimovic


Si è parlato di un Ibrahimovic scontento (e quando mai) perché a fine gara si aspettava una parola da Gazidis, secondo me Gazidis si è convinto a prolungare anche il suo contratto, ma tutti sappiamo che non riesce a rispettare mai i tempi “tecnici”, sono sicuro che nei prossimi il sudafricano parlerà con Raiola del rinnovo di Zlatan e di Donnarumma, per lo svedese si parla di un prolungamento per almeno un'altra stagione, anche se io e suppongo anche loro, non avendo a portata di mano ancora un sostituto all’altezza, anche due anni di contratto gli e li farei e poi lo manderei a fare esperienza come allenatore nella primavera, per affidargli al momento opportuno il dopo Pioli, un po’ come si voleva fare con Inzaghi.
Su questa vicenda filtra ottimismo, anche perché Pioli in sede di rinnovo, sicuramente ha chiesto la permanenza di Zlatan, il passo indietro di Gazidis è anche una grande apertura ai calciatori anziani e quindi oltre al Kjaer, anche al prolungamento di contratto per Ibrahimovic, perché solo chi non vuole vedere, non si accorge quanto è stato importante e quanto lo sarà ancora, io credo che il Milan ora voglia trattenerlo, finché non trova il suo erede.
A proposito di eredi, James Rodriguez è in uscita dal Real Madrid, è normale che è seguito dall’Inter, dal Benfica e Manchester United, già anche lo scorso anno era stato cercato dai rossoneri, che oggi hanno più appeal  e per caratteristiche può diventare il “nuovo” Ibra, ha 29 anni, costa sui 32 milioni, ha la giusta esperienza internazionale e poi può fare la seconda punta, il falso “nueve” e all’occasione anche il trequartista, ma sarebbe ideale esterno destro al posto di Castillejo.
Tornando alla retromarcia con Rangnick (peccato, ora che avevo imparato a scriverlo), le ipotesi sono le più disparate, dall'ipotesi della cessione della società ad Arnault, seguita dal progetto di Rangnick troppo costoso, i buoni risultati di Pioli, una società che non ha le idee chiare e per finire che dietro a questa scelta ci sia qualcosa nascosta, io propendo per il rifiuto di Rangnick a fare solo il direttore tecnico, anche se sembrerebbe che Elliott e Gazidis non avrebbero mai proposto a Rangnick la convivenza con Pioli, ma quello che sembra essere certo è che è stato Rangnick a rinunciare al Milan, perché sapeva che non sarebbe stato facile subentrare ad un allenatore che stava facendo bene e il Milan non vedeva l’ora.
Per me molto realisticamente, Gazidis si è tenuto sempre il cavallo (Pioli) di riserva, Rangnick aveva troppe pretese, ma quando lo hanno scelto il Milan era nella “pupù” più totale, pian piano che sono arrivati il gioco, i risultati e conseguentemente la crescita di tutti i calciatori, ha capito che poteva fare a meno del costosissimo progetto Rangnick, ma bisognava trovare una via d’uscita.
A questo si è poi aggiunto il troppo poco tempo tra la fine di questa stagione e l’inizio della prossima, cosa che non avrebbe permesso a Rangnick di imporre le sue idee in così breve tempo e allora i risultati del cavallo di riserva, sono stati una buona occasione per togliergli la panchina, sapendo che riducendo il suo compito a semplice direttore tecnico, senza il ruolo di supervisore a cui teneva, lo spingevano a rifiutare il Milan, fra l’altro ora che aveva recuperato il rapporto con Pioli e Maldini e frequentando più spesso Milanello, anche quello con i giocatori.
Maldini si è riservato di dare una risposta entro qualche giorno, ma già nei giorni scorsi apriva ad una sua permanenza,  con Pioli sanno benissimo di cosa ha bisogno questo gruppo per migliorare in vista della prossima stagione, pur restando entro i binari fissati dalla proprietà, a cominciare da sciogliere i nodi contrattuali di Donnarumma (sembra avviato verso una soluzione positiva) e quello di Ibrahimovic (solo per la parte riguardante lo stipendio).
Con Fali Ramadani si è parlato di Rebic e anche di Jovic, ma potrebbe essere e sicuramente lo sarà, un altro tipo di mercato estivo, bisognerà capire che vogliono fare con Leao, se si giocherà a 3 o a 2 a centrocampo e se ad affiancare a Bennacer e Kessie, può essere Szoboszlai o addirittura Tonali, si prenderà un altro difensore centrale o un altro esterno desto? Sicuramente non c’è più la necessità di fare tantissimi acquisti, ma quelli che si faranno dovranno essere alla Theo Hernandez.
Il Milan continua a lavorare per rinforzare la corsia di destra e seguono con interesse Emerson del Siviglia e Dumfries del Psv, per quanto riguarda il centrocampo si starebbe nuovamente pensando a Tonali, su cui l’Inter è avanti con una offerta di 32 milioni più 2 di bonus, forse a 35 potrebbero chiuderla subito.

mercoledì 22 luglio 2020

La vittoria di Pioli e Maldini.


Alla fine il Milan ha deciso di non cambiare e tenersi Pioli, devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso, nonostante era quello che predicavo da giorni, pensavo veramente che la società fosse così impegnata con Rangnick, da non poter tornare indietro, i buoni risultati numerici e di gioco, hanno portato la società a fare le mie stesse riflessioni sul prolungamento di contratto per Pioli.
Negli ultimi contatti avuti con Ramgnick, sicuramente la proprietà dopo un’attenta valutazione della situazione, gli avrà proposto di rivedere i termini del contratto e che era loro intenzione, affidargli la sola carica di direttore tecnico, perché avrebbero continuato con Pioli allenatore, dal depotenziamento della sua figura al Milan è nata la rottura (che a questo punto la società auspicava) e l'arrivo di Rangnick al Milan è saltato, quasi incredibilmente. 
E’ successo tutto velocemente e inaspettatamente, che mette tutto in discussione, Maldini e Massara resteranno al loro posto (a questo punto vanno verso la conferma nei loro incarichi), Pioli aveva detto che dopo la gara col Sassuolo sarebbero arrivate delle comunicazioni, sapeva del suo prolungamento e sa se restano (si) Massara e Maldini (e anche loro), forse nessuno sa se resta Ibrahimovic, di certo non tornerà Boban, il cui posto secondo me potrebbe essere preso da Braida, ammesso che ce ne sia veramente la necessità (snellire anche l’organico dirigenziale non sarebbe male).
Una decisione incredibile, che fa saltare mesi di dialoghi e programmazione con Rangnick e si affida a Pioli, ma sicurissimamente anche a Maldini e a Massara, che a sua volta hanno convinto con il loro lavoro, anche perché sono stati loro più de i risultati, a convincere Gazidis a non decidere sulla base delle recenti vittorie, ma sul modo in cui è stato costruito lo spirito di squadra e di appartenenza ai colori rossoneri, il modo in cui ha migliorato le prestazioni dei singoli e del collettivo, per come ha interpretato l’idea di Milan che i dirigenti stavano cercando e l’ha messa in opera.
Una riconferma fino al 2022, ottenuta grazie ad un calcio entusiasmante, moderno e appassionato (parole di Gazidis), una squadra di successo, giovane e affamata di vittorie (le parole di Maldini) e non credo che Paolo pronunci queste parole, se ha deciso di andare via, del resto ha dimostrato di avere fatto bene e ha ottenuto la programmazione della squadra giovane con qualche giocatore d’esperienza come voleva.
Quindi Ibra? Da quando è arrivato le cose sono cambiate per tutti, ha fatto svoltare i compagni, ha messo un po’ di pepe nella dirigenza e ha aiutato Pioli, non solo con la squadra in campo e fuori, ma proprio facendogli acquisire quella maturità di tecnico, che oltre alla riconferma, potrebbe lanciarlo definitivamente come un grande allenatore, fossi io non mi privarmi di Ibra il prossimo anno, è troppo importante per questa squadra e per il lavoro di Pioli, tranne se non lo si sostituisce con Messi, perché anche con Higuain abbiamo visto che non è la stessa cosa.
Al Mapei Stadium, il Milan con la settima vittoria (e due pareggi) in nove partite, ipoteca la qualificazione in Europa League, proprio quando Pioli viene confermato e Donnarumma festeggia le 200 presenze con il Milan, terminando la gara con la fascia di capitano al braccio, Calhanoglu si è confermato in grande forma, e si aprono nuovi scenari anche sul futuro di Zlatan al Milan, ma! dobbiamo restare concentrati e determinati fino alla fine, per provare a “saltare” i preliminari.
A questo punto tutto torna in gioco e tutto ciò che sembrava certo non lo è più, Maldini rimane sicuramente, mentre Ibra potrebbe rimanere, si apre così un nuovo capitolo, non più una rivoluzione totale (troppo grossa da attuare in poco tempo con Rangnick), perché oggi il Milan è una squadra che può crescere tanto, e può avere una prospettiva importante per le prossime stagioni.
Pioli continua a macinare risultati che hanno portato il Milan in Europa League, confermato il problema muscolare per Romagnoli che lo terrà fuori fino al termine della stagione, sarà sostituito da Gabbia, che anche nelle sue piccole apparizioni, ha sempre messo in mostra le sue doti di lettura difensiva, contro l’Atalanta non si sa se mancherà anche Conti, mentre Kjaer guiderà il reparto arretrato con la sua solita personalità.
Kessie e Bennacer (mancherà anche lui con l’Atalanta e sarà sostituito da Biglia), oramai sono una coppia affiatatissima e a questo punto saranno i titolari del prossimo anno, con Pobega (pronta una bozza di rinnovo fino al 2025) che sarà valutato se è pronto per fare il vice Kessie, Calhanoglu sarà confermato dietro le punte a dispensare assist e a segnare, mentre qualche problemino con la Fiorentina, impedisce di chiudere la trattativa Rebic, ma alla fine si farà lo scambio alla pari con Andrè Silva, infine Ibrahimovic: l’asse con Calhanoglu funziona alla grande, non si può cominciare il prossimo campionato senza di lui.

lunedì 20 luglio 2020

Spalle al muro per Gazidis e Elliott


Finalmente dalla mia terrazza, sono tornato a scrivere con il vecchio PC.
Con il successo sul  Bologna, il Milan si porta a quota 56 punti in classifica e ora sono solamente due i punti che lo separano dalla Roma e dal quinto posto: Roma 58; Milan 56; Napoli 56 e Sassuolo 48, mentre sono otto i punti di vantaggio sul Sassuolo che lo insegue.
Il rendimento del Milan nelle 31 partite da quando c'è in panchina Pioli (escluso il periodo Giampaolo) è di 14 partite vinte, 10 pareggiate e 6 perse, con 55 gol realizzati e 37 subiti, per una media punti di 1,80, contro la media punti di Gattuso del campionato scorso che è stata di 1,78, se dobbiamo rimpiangere il miracolo Gattuso, mi pare che anche questo sia un miracolo e che anche Pioli li sa fare, o meglio il Milan è questo e i miracoli non c’entrano?
Come diceva Maldini sui giocatori d’esperienza: "E' fondamentale per tutte le squadre che hanno qualche obiettivo, il ragazzo giovane è sempre soggetto ad alti e bassi e nei momenti di difficoltà si attacca a chi ha più esperienza", Kjaer è uno dei “fondamentali”, almeno lui che ha un ingaggio ragionevole andava confermato e credo che queste cose piano piano Gazidis li stia imparando.
Credo, anzi, sono sicuro che il riscatto sia avvenuto con il consenso di Rangnick (e Maldini), dimostrando  di essere meno integralista di quanto ce lo avessero presentato, se Kjaer funziona alla perfezione con Romagnoli, solo perché non ha 23 anni non deve essere confermato? stesso discorso per me vale per Bonaventura, che dopo una richiesta iniziale fuori le righe e una forma poco affidabile, ora è disposto a più miti pretese.
Per Ibrahimovic il discorso è diverso su molti punti di vista, quello che è più rischioso è la forte personalità dei due antagonisti (Ibra-Rangnick), che rischierebbero di entrare in rotta collisione molto presto, ma Rangnick potrebbe stupirci ancora e riuscire a gestire Ibra, come hanno fatto in passato altri allenatori non meno spigolosi di lui, la speranza è che i benefici portati da Ibra, possano restare negli anni a venire anche senza di lui.
E’ un vincente e per le sue prestazioni del momento giustamente non contento, sia lui che la squadra potevano fare meglio contro il Bologna, è motivato anche se non è molto sereno, sicuramente l'infortunio gli ha tolto un po' di condizione e di brillantezza, è troppo importante per perderlo proprio nel finale di campionato, lui come Kjaer è una presenza fondamentale per alimentare la metamorfosi non solo tecnica, ma soprattutto mentale, Ibra anche a 38 anni riesce ad essere determinante nel nostro campionato.
Il Milan di Pioli continua a  vincere, convincere e a divertire, hanno lavorato bene fisicamente e il lavoro sta dando i suoi frutti, Rangnick oramai è stato preso, ma adesso la logica sarebbe quella di farlo convivere con Pioli e sarebbe sicuramente una cosa positiva, Rangnick resterebbe il capo del progetto e con il Milan che vola, Pioli ha tutta la legittimità di rafforzare la sua speranza di restare allenatore del Milan.
A proposito sembrerebbe che Elliott stia riflettendo sulla possibilità di tenere Pioli in panchina, da fonti vicine al club milanista, è considerata un’ipotesi possibile ed è tornata a girare la voce, che la decisione sull’allenatore verrà presa a fine stagione, perché le quotazioni di Pioli sono in crescita esponenziale, non manca tanto al 2 agosto (fine della stagione) e nemmeno al 12 settembre (inizio dell’altra), il tempo per una rivoluzione, che non sarà più totale è poco, per questo Elliott starebbe pensando a Pioli allenatore (forte anche del consenso dello spogliatoio) e Rangnick direttore tecnico, per avere un inserimento graduale della filosofia di Rangnick.
Se così fosse e fosse indiscutibilmente dettato dall’alto, non credo che ci possano essere grosse difficoltà di coabitazione, perché Rangnick non dovrà depauperare il lavoro fatto da Pioli, sarebbe ingenuo e delittuoso cancellare tutto, i calciatori stanno dimostrando ai dirigenti e alla proprietà che stanno sbagliando a smobilitare tutto e ripartire da zero con un nuovo progetto (cosa da non sottovalutare), i giocatori difendono Pioli e caldeggiano di ripartire dalla squadra di quest’anno, in pratica quello che ripete Maldini e che diceva Boban, i calciatori si sono rivalutati e non intendono tornare gli anonimi di prima, magari in un'altra squadra.
Come per  Rebic, anche altri hanno pagato tantissimo il modo di lavorare di Giampaolo e l’arrivo di Rangnick potrebbe sortire lo stesso effetto, mettendo subito in discussione il tedesco, del resto: il Milan ora gioca bene, ha calciatori giovani e di valore, cresciuti e che hanno trovato la posizione giusta in campo, adesso il Milan ha finalmente trovato quello che ha cercato negli anni scorsi, con due o tre inserimenti di un certo livello, potrà diventare veramente competitivo per le prime posizioni, veramente si rischierebbe di perdere un altro anno.
Il posto in Champions raggiunto dal Siviglia e il conseguente riscatto di Suso, ha prodotto una plus valenza di 24 milioni, a cui dovrebbero aggiungersi i ricavi dalle altre inevitabili cessioni: Calabria, Duarte, Musacchio, Laxalt, Krunic e Paquetà.

sabato 18 luglio 2020

Adesso l’anno zero (l’ennesimo) fa paura.


Certo non vorrei trovarmi nei panni di Gazidis, al di là dei punti o delle prestazioni che magari si sarebbero potuti ottenere con qualsiasi allenatore, quello che mi lascia pensare è la trasformazione fisica, tecnica e mentale di Kessie, la trasformazione di Calhanoglu e la trasformazione di Rebic, tutti giocatori che a gennaio erano con la valigia in mano e oggi finalmente in rampa di lancio, Kessie (oramai incedibile) è diventato un cardine del centrocampo insieme a Bennacer e soprattutto Calahnoglu, che finalmente gioca nel suo ruolo e oltre a imbeccare i compagni, ha cominciato a segnare come ci si aspettava.
Ribadisco che per me Pioli è un medio allenatore italiano (potrebbe avere avuto la definitiva maturazione?), quello che lo frega è il secondo anno in società (potrebbe pure non succedere più), poi non ricordo bene quale fosse il vincolo con la qualificazione in Europa League, se c’è un opzione “d’obbligo” di riconferma o se è facoltativo (in caso di Champions era riconferma automatica), ma solo un “grazie” a Pioli non può bastare.
La sua filosofia alla cultura dell'allenamento e dell'organizzazione di gioco è pari a quella di Rangnick, credo che la differenza tra i due sia nell’alta intensità e negli elevati ritmi di gioco, penso sempre che Rangnick (in cerca di un allenatore italiano) possa “completare” ed elevare Pioli ad una dimensione più “europea” e comunque, adesso il Milan può contare su un organico più ampio, perché sono cresciuti tutti (prima o poi i giovani dovevano diventare grandi) e soprattutto è cresciuta la mentalità del lavoro, la predisposizione alla fatica e la voglia di appartenenza, senza dimenticare che moltissimi adesso, hanno le caratteristiche chieste da Rangnick.
Tutto lavoro fatto per il tedesco quindi, che solo qualche mese fa si sarebbe messo le mani ai capelli, per capire da dove cominciare, senza sottovalutare l’eventuale importanza di una squadra gioca in Europa League, possibilmente senza fare i preliminari, l'Europa è importante per la visibilità, per l’abitudine a giocare le coppe (anche in prospettiva Champions), in qualsiasi maniera la ribalta europea aumenta il prestigio del “brand” e gli investimenti degli sponsor.
La proprietà lo sa e sta lavorando ad un mercato oculato, non sarà una rivoluzione totale dell’organico, ma solo tecnico-tattico-temperamentale, questa mancata rivoluzione totale, permetterà al Milan di concentrare tutte le risorse su pochi e importanti investimenti, con la possibilità maggiore di portare a casa, giocatori che ci possano riportare in alto, ormai il Milan non può tornare indietro, ha deciso, però penso che si possano  ancora essere margini per rivedere gli accordi, ossia Pioli tecnico con Rangnick manager e uomo mercato, anche per evitare un suo possibile fallimento.
Al momento la squadra è carica, convinta e brillante, doveva essere un ciclo di partite che avrebbe potuto allontanare il Milan dalla qualificazione europea e invece lo ha rilanciato alla grande, i giochi non sono ancora fatti e il +6 sul Sassuolo con lo scontro diretto in prossimità, non può farci dormire sonni tranquilli, intanto dobbiamo fare bottino pieno con l’ostico Bologna e poi uscire imbattuti dal Mapei Stadium a tre partite dalla fine.
Al momento la Roma occupa il quinto posto che da la possibilità di accedere alla fase senza preliminari, perché l’altro posto è del Napoli in quanto a vinto la Coppa Italia, il Milan andrebbe direttamente in Europa: se arriva quinto o sesto con il Napoli quinto, la prima partita sarebbe il 22 ottobre 2020, ma se dovesse affrontare i tre turni preliminari in gara secca, le date sarebbero: 17 settembre 2020, 24 settembre 2020 e 1 ottobre 2020
Gazidis e Rangnick (Pioli compreso), dovrebbero avere l’umiltà e il coraggio di fare un tentativo con Pioli in panchina e il tedesco direttore tecnico, per evitare a Rangnick e al Milan di bruciarsi e bruciare tutto il lavoro di quest’anno e il nuovo progetto, progetto che da mesi vede Szoboszlai come un obiettivo principale, manca ancora qualcosa per chiudere l’operazione (l’accordo sull’ingaggio), ma Szoboszlai potrebbe a presto essere il quarto acquisto stagionale.
Tra i profili seguiti dal Milan c’è il nome di Wesley Fofana, giovane difensore del Saint-Etienne seguito da tempo e per cui c’è già una prima offerta (ritenuta bassa) anche se il Milan avrebbe  trovato un principio d'accordo con il giocatore, Pobega tornerà al Milan e rinnoverà il contratto fino al 2022, piace ad Atalanta e Torino, ma poi vedremo, mentre sembra saltato il trasferimento di Gaich al CSKA Mosca, perchè l'offerta contrattuale è stata ritenuta troppo e così il Milan può tornare a sperare.
Potrebbe tornare Robinson che aveva già detto sì al Milan a gennaio e che potrebbe essere la possibile riserva di Theo Hernandez, resta da trovare l’accordo tra i club, la Lokomotiv Mosca è interessata a Laxalt, la valutazione è di circa 10 milioni e i moscoviti vorrebbero inserire nella trattativa il 25enne Miranchuk, che piace al Milan, ma che vorrebbero slegare dall’operazione Laxalt.
Ancora una volta sono d’accordo con Marelli, il VAR non ha aumentato il numero dei rigori, ma sono diventati rigori quelli che poi diventavano oggetto della moviola, quelli che ora vengono visti in campo in tempo reale e assegnati.