mercoledì 22 maggio 2013

Io sto con i "Pellegatti"

Sapete tutti quanto e aspramente ho criticato Allegri, fino a poche partite fa addirittura, ma devo dire che in quest'anno, davanti alle necessità e se vogliamo davanti all'esonero, ha avuto una maturazione che se proprio non è stata completa, diciamo che adesso è un allenatore che può allenare a certi livelli.
Sono con Pellegatti in quanto è vero a mio avviso, che la prossima stagione e con gli innesti mancanti quest'anno si sarebbe potuto lottare per lo scudetto, ma solo perchè dopo 3 anni Allegri avave già prontezza della situazione, un altro allenatore nuovo se non è "navigato", troverà difficoltà a presentare ai nastri di partenza, una squadra quadrata e rodata pronta per tentare subito la via dello scudetto.
Allora l'augurio è che Berlusconi nel pensare a Seedorf, abbia l'intuizione giusta come quando scelse Sacchi e Capello che non avevano nessuna esperienza di serie A, eppure....ad avercene di allenatori così, solo che per Seedorf ci si chiede: come sarebbe l'impatto con i giocatori, che si sono quasi tutti schierati con Allegri? Personalmente visto che si tratta di traghettare e scusate il bisticcio di parole, un allenatore preparato e stimato come Tassotti, un milanista per il Milan come vuole Berlusconi, sarerebbe la soluzione migliore, anche perchè farebbe da ponte tra Allegri e Prandelli, stando a quello che si dice, anche perchè non è che ci siano in giro dopo tutto questi grandi allenatori.
Mi sembra proprio che il Presidente sia convinto che il Milan di Seedorf possa tornare a coniugare risultati e gioco spumeggiante, divertente, anche perchè è vero che con Allegri non ci si diverte più, Berlusconi (e anche noi) non vuole andare avanti con i colpi di fortuna, anche se Seedorf sarebbe un grosso azzardo, il presidente ha spesso fatto questo tipo di operazioni, ma Seedorf è ancora un giocatore.
Ci sono delle polemiche sul tesserino di allenatore...questo potrebbe spingere sulla panchina Van Basten anche se non sempre i grandi giocatori diventano grandi allenatori e Van Basten non sta certo convincendo, fatto salvo che potrebbe esserci una sorpresa, nella corsa alla panchina del Milan.
Intanto, parola di Pedullà, torna e pure intenso l'interesse per Honda, l'operazione è molto vantaggiosa e il Milan potrebbe averlo per una cifra esigua. 







venerdì 17 maggio 2013

.....per il rotto della cuffia.

Una partita che è l'emblema della parte finale della stagione e che evidenzia la stanchezza psico-fisica per un campionato iniziato male, tutto in salita anche per la clamorosa rimonta, un campionato fra mille sofferenze specialmente nell'ultimo mese e con un epilogo felice, una qualificazione ai play-off di Champions League che dopo l'avvio disastroso di stagione, si trasforma in una grande soddisfazione per tutta la società del Milan.
In questi mesi la squadra è cresciuta tantissimo sotto tutti i punti di vista, tanto da diventare una squadra, forte e competitiva, al di là dei cosidetti "aiutini", il Milan contro il Siena si giocava tutto in 90 minuti e dopo un buon avvio, sono andati in confusione, tanto da permettere a Terzi con una difesa distratta e immobile di segnare alla prima (e se vogliamo unica) occasione da gol, portando in vantaggio il Siena proprio mentre la Fiorentina a Pescara li scavalcava.
Mancavano 6 minuti alla fine quando una leggera trattenuta ai danni di Balotelli in area viene punita con il rigore che Mario trasforma, 3 minuti dopo una rete rocambolesca di Mexes cambia il risultato e l'esito finale della stagione del Milan, al terzo posto occupato per tre mesi, perso per un ora circa e riagguantato in 3 minuti.
Una vittoria sofferta saluta con una grande festa in campo e sugli spalti a fine partita, raggiunto l'obiettivo si può veramente parlare di stagione positiva, specialmente se si considera da dove si è partiti.
Il Milan si presenta con un Flamini in meno per un problema muscolare e un Montolivo in più, ancora l'esclusione di El Shaarawy e l'inserimento di Niang e Robinho (due flop) che non danno il giusto peso ad un Milan deve assolutamente vincere, davanti ad un Siena che vuole in tutti i modi salutare la serie A con dignità.
Importante traguardo per il futuro del Milan che con  la qualificazione alla più importante competizione europea, ha la possibilità di introitare tanti milioni di euro, anche se bisognerà in agosto nei play-off, per non vanificare tutto.
Il Milan approccia bene la partita e inizia forte, sembra l'inizio di un monologo rossonero con il gol che arriverà da un momento all'altro, trattenuta di maglia di Ambrosini in area, ma l'arbitro lascia correre e arriva il vantaggio dalla Fiorentina, i giocatori se ne accorgono e accusano il colpo, Balotelli non sembra in grande forma, ma c'è di buono che rincorre l'avversario e lotta su tutti i palloni, contrariamente ad altre volte capisce l'importanza della posta in palio.
Anche all'ultima partita arriva l'ennesimo gol subito su un pallone alto spiovente in area da calcio piazzato e anche questo è un'emblema di un'intera stagione, la squadra è cresciuta e migliorata molto, ma c'è ancora da lavorare su molti dettagli per diventare forti e competitivi anche ai massimi livelli.
Balotelli colpisce la traversa di testa e ci prova anche su punizione, ma sembra un'altra fatal Verona, il Milan prova con tutta la generosità possibile, il traguardo sta sfuggendo, El Shaarawy entrato al posto di Nocerino, viene fermato per un fuorigioco inesistente, poi sfiora il gol con un bel colpo di testa che finisce sopra la traversa, è destino il terzo posto sembra finito qui.
Ambrosini già ammonito si fa espellere, sembra davvero la fine, ma ci pensa Terlizzi giusto un minutino dopo a ristabilire la parità numerica, Allegri ha ancora una sostituzione, vorrebbe inserire Constant al posto di Mexes, lasciando il solo Zapata in difesa visto che Iachini ha tolto tutti gli attaccanti, si accorge che Abate è in difficoltà, cambia idea e ci azzecca, Mexes su un cross controlla e tira in porta, Pegolo respinge, Mexes lo anticipa e mette in rete.
Il Milan ha centrato l'obiettivo, ha conquistato ben 42 punti nel girone di ritorno, con una sola sconfitta contro la Juventus, totalizzando gli stessi punti dei campioni d'italia, escludendo le prime 8 giornate, un ottimo cammino, un grande traguardo, meritato, importante e insperato, ora si potrà impostare la nuova stagione.
A conferma di quanto vi ho anticipato in un altro post, l'edizione di Tuttosport del 17 Maggio 2013, delinea uno scenario chiaro per la panchina del Milan, ovvero che ad Allegri non verrà  rinnovato il contratto che andrà in scadenza nel giugno 2014 e che il successore sarà Cesare Prandelli.
In caso di mancato raggiungimento del terzo posto, Allegri andrebbe via anche con ancora un anno di contratto e a quel punto arriverebbe un traghettatore, ma non sono convinto che darebbero la squadra a Mazzarri, perchè credo che oramai nei progetti futuri cè già Prandelli.

lunedì 13 maggio 2013

Forse finiva lo stesso anche in 11.

Il capitano del Milan Ambrosini, la pensa come me ed a "Sky" si è soffermato sullo 0-0 contro la Roma, per lui è un risultato che rimanda il verdetto relativo al terzo posto all'ultima giornata, ora bisogna andare a Siena e vincere perché è ancora tutto nelle mani del Milan, pareggiare o perdere cambiava poco.
Dopo l'inizio disastroso e l'esodo di massa, se qualcuno avesse che per andare in Champions sarebbe bastato vincere a Siena all'ultima giornata, ci avremmo messo tutti la firma, quindi adesso bisogna andare a giocarcela con fiducia, anche se dopo avere assaggiato la possibilità di arrivare secondi..... 
Il pareggio con la Roma rimanda di una settimana la questione terzo posto, si chiuderà con il batticuore ma adesso si deve andare a Siena con la stessa aggressività vista contro il Pescara, il Milan troverà una squadra già retrocessa e che giocherà con la mente libera da ogni pressione così come la Fiorentina giocherà a Pescara nella stessa situazione.
Ci sta di pareggiare con la Roma e paradossalmente il Milan ha interpretato la gara meglio in dieci, Milan-Roma è stata lo specchio anche di quanto di brutto può esprimere il calcio, i cori razzisti da parte dei tifosi della Roma verso Balotelli e i giocatori di colore del Milan, potevano essere sanzionati in un modo diverso, così come i continui laser sui giocatori della Roma, la sospensione parziale della partita ha solo mitigato il problema ma, siamo in Italia le regole sono fatte per essere disattese e non applicate, va beh…
Vergognosa e inconcepibile, anche per l'importanza della partita, la protesta ineducata e la sceneggiata susseguente fatta da Muntari, come nel caso dei cori e dei laser sarebbe stato giusto sospendere la partita e darla persa da entrambe, per Muntari mi aspetto che il giocatore sia mandato a giocare da un'altra parte, così come per altri motivi Boateng.
Un Boateng sempre più impalpabile e fischiato sonoramente da San Siro per la seconda volta consecutiva, la confusione e la mancanza di concretezza del ghanese non sono più tollerate e spero sinceramente che Galliani ci liberi in estate anche di questo "equivoco", certo non è stato per lui o per Muntari che non si è vinto, è stato un Milan stanco e senza idee, affidato alla buona volontà dei singoli e basta.
E' Mexes che secondo me è stato il migliore in campo e ha fatto una buona stagione, a centrare l'obiettivo: all'inizio dell'anno avrei firmato subito per il terzo posto, adesso ci siamo e dobbiamo prendere questi tre punti fondamentali, per noi sarebbe come vincere un campionato, perchè abbiamo fatto una rimonta straordinaria.
Per quanto riguarda il mercato pare che Zapata abbia superato la prova e sarà riscattato, mentre la tensione tra Ramadani agente di Lijajc e la Fiorentina per il rinnovo, fanno tenere in allerta Galliani che spera in una rottura tra il serbo e i viola, per inserirsi e approfittare della grossa opportunità per portare al Milan il giovane attaccante, vista la resistenza della Sampdoria e la concorrenza per Zaza.










mercoledì 8 maggio 2013

Verso un appuntamento importante.

Sul campo del Pescara è arrivata la prevista, facile e netta, vittoria sulla retrocessa compagine abbruzzese, spesso queste partite nascondono più insidie di quanto si possa immaginare, rischiando di scivolare e farsi tanto male, la Roma ne sa qualcosa per uno scudetto perso in casa contro un Lecce già retrocesso, quindi bisogna ammettere che i rossoneri sono stati bravi a mantenere la giusta concentrazione per conquistare in scioltezza una vittoria importante per avvicinarsi ancor di più all'obiettivo terzo posto.
La partita da subito è sembrata una partita amichevole, ritmi bassi con una squadra in campo che domina in lungo e in largo, il Milan e l'altra che quasi mai riesce ad impensierire la difesa rossonera, creando pericoli veramente importanti.
Non è che adesso ci si esalti per questa prestazione che era e resta solo una tappa di avvicinamento all'obbiettivo finale (un posto in champion o così o Pomì), il Milan ha fatto solamente ed esclusivamente il suo dovere, un compitino facile facile, svolto con diligenza e senza neanche troppo impegno, anche perchè la partita si è sbloccata quasi subito e chiusa già alla fine del primo tempo.
Protagonista come sempre Balotelli, con due gol (uno su rigore), una traversa e tante altre giocate che hanno illuminato la partita come lampi improvvisi nella lentezza generale, peccato che da Siena non è arrivata la notizia (almeno del pareggio), che sarebbe stata la ciliegina sulla torta, quindi il terzo posto non è ancora al 100 %, mancano tre punti, una vittoria da ottenere nelle ultime due partite e domenica c'è " l'appuntamento importante", quello contro la Roma.
Appuntamento importante che solitamente la squadra di Allegri fallisce puntualmente, ed è proprio questa prerogativa che infastidisce Berlusconi e lo porta a preferire allenatori ex milanisti, perchè dopo che sei stato al Milan acquisisci una mentalità particolare, specie per gli appuntamenti "speciali", solo per citarne uno per esempio, la vittoria in finale di champions contro lo stratosferico Barcellona di Cruyff.
Allegri fa tourn over per necessità e per scelta: Yepes per Mexes (affaticamento muscolare), Robinho e Niang con Balotelli nel tridente, con El Shaarawy e Pazzini in panchina, per una sfida in Abbruzzo che mancava da 21 anni, Pescara-Milan del 1992 finta 5-4 per i rossoneri e dove Allegri segnò il suo primo gol in serie A.
Allegri riesce, nonostante una partita facile e che nasconde dei rischi, a scierare un Milan mentalmente applicato su di una sfida che bisogna assolutamente vincere, perchè dopo tanti sforzi sarebbe imperdonabile complicarsi la corsa al terzo posto per una partita del genere.
Il Milan inizia senza strafare mantiendo il controllo del gioco e della partita, con un gran possesso palla, che rende vano il pressing degli abruzzesi, dopo tre minuti Balotelli coglie clamorosamente la traversa e dopo pochi minuti Cosic (netto fallo su Nocerino) provoca il rigore che Balotelli trasforma in gol con la solita freddezza, siglando il vantaggio.
Il Milan non fatica, gioca in scioltezza, quasi come se fosse una partitella amichevole e poco dopo la mezz'ora arriva il secondo gol, a sancire la superiorità con Muntari, per il suo primo gol stagionale e partita già chiusa con il minimo sforzo e non cambia nella ripresa, il Pescara ci mette impegno e corsa ma dopo pochi minuti arriva il terzo gol, autore Flamini che mette in rete da pochi passi, confermando il suo ottimo momento di forma, che porta al rinnovo.
Attacco stellare con le 3 punte (anche della Nazionale) in doppia cifra, con Balotelli (al Milan da febbraio) che chiude il poker e la sua doppietta personale, segnando l'undicesimo gol in undici partite, una media eccezionale (...e se fosse arrivato prima...), quattro gol e partita in archivio anche se per l'aritmetica certezza del terzo posto bisogna ancora attendere.
Domenica in caso di vittoria contro la Roma, potrebbe essere l'occasione per salutare i tifosi, regalandogli un terzo posto (e poteva essere anche un secondo) al termine di una stagione particolare, per via del grande esodo, cominciata malissimo e proseguita in crescendo, un terzo posto da festeggiare e che sembrava irraggiungibile, ma domenica ci sarà prima però da battere la Roma, ma quella sarà un'altra storia!
Finito il duello con il Napoli per il secondo posto, continua (perchè è già iniziato) quello sul mercato, oltre al possibile scambio Nocerino-Inler, bisognerà battere il Napoli alla corsa di : Zaza, Astori, Ogbonna e Nainggolan, adesso speriamo di essere protagonisti anche al calcio mercato, c'è in giro un certo Fabregas, chi sà non torni a giocare con Flaminì !





lunedì 6 maggio 2013

Abbiati paratutto.

Il migliore in campo? Abbiati. Questo cosa vuol dire, che quando c'è da spingere sull'accelleratore, il Milan non c'è mai, non ditemi da che cosa può dipendere......però dopo avere conosciuto il risultato della Fiorentina ed avere visto giocare i viola (per niente in disarmo), il turno casalingo con il Torino che è pur sempre alle soglie della zona retrocessione, doveva essere giocato con un'altra determinazione e chiuso 3 a 0 a fine primo tempo, invece......
Grazie ad Abbiati che è stato veramente determinante (vi immaginate ci fosse stato Amelia), salvando due reti fatte, due rigori in movimento di Barreto, se oggi possiamo guardare alla prossima champions con un certo ottimismo, 4 punti sulla Fiorentina a 3 turni dalla fine........e alla prossima c'è il Pescara, ma dovrà essere un Milan molto più lucido di oggi, perchè anche questa è un'occasione da sfruttare al massimo.
Il gol di Balotelli sul filo di lana, puntella il terzo posto e la panchina di Allegri, ma non puntella la sua disponibilità per le restanti 3 partite, visto che si è fatto ammonira anche ieri, tutti spingono per la riconferma di Allegri, da Barbara a Galliani, da Balotelli agli altri rossonero, ma quello che si deve convincere è Berlusconi e sè il Milan continua a fare queste prestazioni nei momenti importanti.........penso proprio che per il 2013/14 in panchina ci sarà un altro.
Importantissima quindi la rete di Balotelli, quella che ha regalato al Milan tre punti possibilmente decisivi nella corsa all’Europa che conta, venuti dopo una prestazione complicatissima, una vittoria che vale doppio, ma che preoccupa per l'assenza di Montolivo, specialmente contro la Roma che potrebbe risultare determinante per il terzo posto.
Allegri deve trovare una soluzione in fretta per dare continuitá di risultati nelle ultime tre gare, magari il 4-2-3-1 quello del finale con il Torino e con il Catania, che ha prodotto due vittorie, anche perchè con un Pazzini così ispirato e un Balotelli magari più libero di muoversi gravitando sulla trequarti e due esterni che possono pensare meno al tiro in porta, il diavolo potrebbe ritrovare maggiore incisivitá in avanti.
Pare che a fine dei mondiali del 2014 in Brasile, la panchina del Milan dovrebbe andare a Prandelli, qualsiasi sia il risultato della Nazionale, quindi occorre un traghettatore per la prossima stagione, Berlusconi è insofferente ad Allegri e vorrebbe affidarsi a Seedorf, ma Galliani che è più riflessivo, spinge per un altro anno con il tecnico toscano, anche se la conferma impone l'allungamento del contratto comunque, vedremo.
Domenica sugli spalti c'era Vergara 19 anni, difensore prossimo alla firma che con Salomon costituiranno la coppia giovane di riserva, a Zapata (riconfermato) e Mexes (se non dovesse arrivare uno tra Astori o Ogbonna), a breve un altro anno di contratto per Abbiati, che dovrebbe piano piano lasciare il posto a Brignoli, seguitissimo portiere, giovane rivelazione della Ternana.
L'esplosione di Dzemaily al Napoli ha di fattodecreta la cessione di Inler, il giocatore già nel mirino del Milan l'estate prima che andasse a Napoli, vede di buon occhio un suo passaggio in rossonero accanto a Montolivo, pur dando per scontato il rinnovo di Flaminì per un altro anno ancora, il rientro di De jongh e l'inserimento di Cristante.
In avanti via Bojan e Robinho, Saponara e Zaza i sostituti, i programmi sono già stati pianificati e da tempo, adesso occorre mettere insieme tutte queste tessere.