lunedì 28 febbraio 2022

Fa bene il Milan a crederci? deve crederci.

Il Milan rispetto allo scorso non è cresciuto, ma in un campionato mediocre, dove manca la Juventus degli ultimi 9 scudetti e l’Inter di Conte, può credere nello scudetto, però deve fare più punti dell'anno scorso e a secondo quanti sono i punti in più, potrebbero anche non bastare, se i rossoneri però vogliono lottare davvero fino fine per lo scudetto, devono approfittare di questo periodo di difficoltà collettiva e cambiare marcia con le "piccole".

Sono troppi i dodici punti lasciati per strada con le squadre dall’ottavo posto in giù, con l'Udinese addirittura ne ha lasciati quattro, dalla prossima partita (l’avrò detto forse 100 volte?), non può più assolutamente sbagliare e se la quota scudetto è a 86 punti come dice Allegri, deve fare ancora 30 punti nelle prossime 11 partite, vuol dire che deve vincerle tutte, a questo punto del campionato, tra Milan, Inter e Napoli, chi perde più di tre punti, può perdere il campionato.

Anzi chi dovesse perdere tre partite, rischia di essere ripresa in classifica, anche per la corsa Champions, non vincere lo scudetto per Napoli, Milan e Inter in quest’anno mediocre, significa, che se non fai uno squadrone (con quali soldi?), un altro scudetto chissà quando lo vincerai, capisco che per i rossoneri è un momento complicato, che la squadra è scarica sia dal punto di vista fisico e mentale, ma non è di certo colpa mia o degli s”VAR”ioni dei sei addetti all’arbitraggio.

Perché esiste l’allenatore? Perché ci sono allenatori bravi e altri un po' meno? Le prestazioni contro Salernitana e Udinese di questi ultimi giorni devono far riflettere, anche se io ci metterei nel conto anche la Sampdoria e perché no anche il derby, giusto per non tornare troppo indietro, il Milan brillante di inizio stagione e anche quello dello scorso anno, si sono dissolti come neve al sole, sembrano lontani parenti con quelli post mercato invernale.

Le gambe non vanno, la mente nemmeno, in campo c’è una squadra molto statica e prevedibile, non sembra una squadra prima o tra le prime in classifica che sta lottando per lo scudetto, adesso è una squadra a livello delle romane e non me ne vogliano, ma non solo Pioli è esente da colpe, con lui il suo staff e la proprietà, senza parlare dei “torti” arbitrali, perché quelli sono arrivati puntualmente alla fine delle partite, quando il Milan doveva averle chiuse abbondantemente già da tempo.

Maldini ha fatto bene a farsi sentire, ma non può essere una difesa della squadra e dello staff e né tanto meno alibi per nessuno, lui compreso, Silvestre si è limitato per tutta la partita all’ordinaria amministrazione e l’Udinese nel secondo è stata padrona del gioco, del campo e del Milan, ora se ci vogliamo attaccarci ad un gol di mano che possibilmente non ha veramente visto bene nessuno, è un non volere vedere la realtà.

Significa non vedere che non arrivano rifornimenti in area, che attacchiamo molto centralmente anche con Theo e Calabria (la Salernitana ci ha fatto due gol da cross, noi perché no?), Tomori è troppo solo a contrastare giganti come Djuric e Beto, Romagnoli non è all’altezza di formare una coppia scudetto, Kessie, Bakayoko, krunic, Castillejo, Ballo Tourè e Maldini sono inutili, Diaz da mesi fa una grossa fatica ed è praticamente l'uomo in meno, questo giustifica allenatore e staff? No!

Perché la condizione tecnico-tattico e fisica di chi tira la carretta sono precari, parliamo di calciatori statici e privi di idee, questo non può essere accettata per una squadra che deve fare meglio dello scorso anno, ma se non arrivano palloni negli ultimi 16 metri a Giroud e o a Ibra, non è possibile trovare un modulo alternativo per provare a cambiare le cose?

Per esempio non è vero che la partita di Coppa Italia con l’Inter può rappresentare uno spartiacque, perché dopo che ha vinto il derby giocando male, ha fatto bene solo contro la Lazio e basta, siamo in presenza di una squadra che non ha la mentalità vincente, di una squadra che si specchia nelle giocate dei singoli, di un gruppo di bravi ragazzi che giocano per divertirsi.

Io credo invece che una possibile sconfitta con l’Inter, dia un’altra importante mazzata al morale e alla consapevolezza di questa squadra e che comunque non basti un risultato positivo ad invertire la rotta e dare la spinta necessaria per vincere 10 delle prossime ultime 11 partite, a cominciare da quella col Napoli chiaramente.

Io non mi attaccherei ai tre episodi “storici” come li definisce qualcuno, primo perché non sempre il Milan meritava un risultato diverso e secondo perché credo che anche le altre hanno qualcosa da recriminare, non possiamo dire che gli unici penalizzati siamo noi, quindi mancano 6 punti in classifica, ne mancano 8 o ne mancano 2, il Milan alla fine ha i punti che si è meritato per le prestazioni, forse pure qualcosa in più.

È vero che bene o male gli episodi alla fine dell'anno si compensano, anche se non ci si deve basare su questa teoria, parlare poi che il Milan senza errori arbitrali, avrebbe addirittura lo scudetto quasi cucito sul petto, mi pare un’esagerazione, specialmente con questo allenatore e con questi giocatori: Romagnoli, Kessie, Bakayoko, krunic, Castillejo, Ballo Tourè, Maldini e Diaz, come non sono d’accordo con chi dice che il Milan sta facendo cose eccezionali, se pareggiare in 7 giorni con Salernitana e Udinese (e non vado oltre) è eccezionale, vuol dire che ho visto un altro campionato. 

giovedì 24 febbraio 2022

Classifica a confronto rispetto alla scorsa stagione.

Dopo quest’ultimo turno interlocutorio di campionato e a 12 turni dalla fine dello stesso, proprio per restare in tema alle parole di Pioli, che vuole fare un campionato migliore dello scorso anno e per migliore non capisco bene cosa intende, se gli basta fare un punto in più (credo sia questo) o se intende migliorare il secondo posto, se fosse così significa vincere lo scudetto, perché la differenza e sostanziale.

Prendiamo in esame quale potrebbe essere la quota da raggiungere per conquistare lo scudetto e andiamo ad analizzare con quanti punti mediamente si è assegnato lo scudetto negli ultimi anni in serie A, si va dai 91 punti dell’Inter dello scorso anno, a quello più basso del 2020 della Juventus con 83 punti, per finire al record dei 102 punti della Juventus nel 2014, detto questo la media su cui si aggira l’assegnazione è di 85/86 punti.

Quindi i 79 punti fatti lo scorso anno è chiaro che non bastano e per me non bastano nemmeno gli 86 di media, dai 46 punti dell’Inter del girone d’andata, è prevedibile che la quota scudetto sia vicina ai 90 punti, il Milan verosimilmente, per poter vincere lo scudetto dovrà fare ancora 34/36 punti e fin ad adesso ha gli stessi punti della scorsa stagione, in proiezione 80 punti e non servono.

L'Inter con una partita in meno, sostanzialmente è ha a meno 2 punti rispetto allo scorso anno e quindi mediamente potrebbe arrivare a qualche punto in meno dei 90, perché sono quelli i punti che servono e quindi non si possono prendere altre sbandate.

In attesa di capire come andrà a fine la stagione in corso, il Milan è ancora in piena corsa per lo scudetto e per i primi quattro posti, che significherebbe disputare ancora la Champions League, ma diventa sempre più importante la partecipazione alla nuova Champions League, che dal 2024 vedrà aumentare vertiginosamente gli introiti da marketing e diritti tv, aumento stimato attorno al 50%.

Intanto cambierà il formato, saranno 36 e non più 32 le squadre partecipanti in un torneo unico, con 10 partite e non 6, ottavi a eliminazione diretta, praticamente un progetto antitetico alla Superlega, anche con introiti importanti per tutte le società partecipanti, però devo dire che questi maggiori introiti, aumentano il dislivello tra le 4/5 partecipanti e il resto della serie A, non so come penserà Gravina di equilibrare il campionato, forse con i play off?

Non credo che sia esemplare per esempio, che la Juventus arrivi quinta con 20 punti di distacco, fa i play off, vinci lo scudetto e poi magari l’Inter arrivata prima resta fuori dalla Champions, non mi pare proprio che i play off siano la panacea per la serie A, trovo più interessante invece l’approvazione del nuovo Regolamento CONI (FIFA) sugli Agenti Sportivi FIGC.

Il Milan comunque sta lavorando per il mercato estivo e in particolare per difesa e centrocampo, sembrerebbe che per questa estate, il Milan sia pronto ad investire un centinaio di milioni, che potrebbero anche diventare di più in caso di scudetto, soldi che servirebbero per rinforzare principalmente la difesa e il centrocampo, con Botman e Renato Sanches del Lille, che hanno una valutazione che si aggira intorno ai 30 milioni ciascuno, sono profili che ci possono stare, però chi sa perché, non penso che li prenderà. 

Non sembrano esserci dubbi invece sul futuro di Pobega, che sembra destinato a tornare al Milan per rimanere, neanche qua sono positivo, credo che il Milan lo darà a conguaglio per arrivare a qualche giocatore e penso che farà un’altra sciocchezza, come quella di non privarsi di Krunic e Maldini, anche se adesso Pobega ha imparato a giocare anche da mediano a due, mi pare che non ci credano, se ci avessero creduto, avrebbe potuto imparare anche restando al Milan.

I 100 e più milioni, però non serviranno solo per la difesa e il centrocampo, serviranno pure per inforzare l’attacco, solo che in questo reparto le idee sono molto confuse, intanto molto dipende da Ibra, poi c’è l’opzione di Giroud per il secondo anno, c’è Belotti già nell’anticamera del camerino delle visite mediche, c’è da inserire o da dare in prestito Lazetic e poi ci sarebbe da acquistare anche qualche giovane talento da far crescere.

Il o i giovani talenti nel mirino del Milan sono: Ekitike, punta centrale classe 2002 che ha un contratto fino al 2024 del Reims, considerato l’erede di Giroud, visto che Lazetic è l’erede di Ibrahimovic e poi un esterno offensivo Bergwijn, 24enne giocatore del Tottenham e per questi due talenti d'attacco, potrebbero essere destinati i restanti 40 milioni del budget milanista. 

Infine, proprio per chiudere, sembra che Juventus, Real Madrid e Barcellona sono pronte ad organizzare la prossima estate, un torneo negli Stati Uniti a cui sarà invitato anche il Milan come quarta partecipante, si tratterebbe di un torneo "esterno" alla classica International Champions Cup e verrebbe giocato principalmente fra la California e Washington, diciamo una specie di inizio della Super League. 

martedì 22 febbraio 2022

Follia milanese, perdere punti in questo modo.

A causare questa clamorosa debacle del Milan a Salerno, è stato un inspiegabile superficialità, un atteggiamento troppo sufficiente, dettato possibilmente dal vantaggio ottenuto dopo cinque minuti e dall’evidente superiorità tecnica, questo ha fatto in modo che affrontassero i restanti 90 minuti, senza la dovuta e necessaria attenzione, che fa la differenza tra una mentalità vincente e una mentalità competitiva.

Ambizioni scudetto senza dubbio ridimensionate, al di là della sconfitta dell’Inter che paradossalmente ha permesso al Milan di considerare il turno positivo, perché aumenta il momentaneo vantaggio a 2 punti, 
è evidente che questa squadra, non sappia ancora trovare quella continuità di rendimento e il salto di qualità, che permetterebbe al Milan di passare da un ottimo campionato ad un campionato vincente, saranno pure dettagli, ma cambiano profondamente le cose e il Milan a quanto pare non riesce a cogliere queste sostanziali sottigliezze.

Questa squadra non può ambire a vincere lo scudetto, perché commette sempre gli stessi errori e poi quando arriva l’imprevisto, per il Milan diventa complicato cambiare atteggiamento, visto che sono cose che si ripetono con ciclica frequenza, come gli infortuni continui, bisogna riflettere anche sulla gestione dei calciatori e degli allenamenti, a cominciare da Sanremo e per finire ai due giorni e mezzo di libertà ai giocatori, che hanno iniziato a preparare la partita di sabato soltanto mercoledì.

È chiaro che una situazione del genere tende ad un brusco calo della tensione mentale e sono questi i dettagli che fanno la differenza e che non possono essere accettati, spero che questi “dettagli” non passino inosservati alla dirigenza, perché siamo davanti a una squadra che non ha ancora una mentalità vincente, competitiva e per vincere non può fallire queste partite, per un calo di concentrazione.

Purtroppo i campionati si vincono contro le piccole e i rossoneri hanno lasciato per strada tantissimi punti, contro le squadre che stanno nella parte destra della classifica, tutte le volte che la squadra ha un turno favorevole di campionato, un turno che gli permetterebbe di staccare le avversarie e acquisire una posizione di privilegio, fallisce sempre clamorosamente l’appuntamento con la maturazione e sotto quest’aspetto deve ancora crescere. 

Alla fine, nessuna delle prime tre ha vinto, sostanzialmente in testa non è cambiato nulla e il Milan che si trova ancora al primo posto da solo a dodici giornate dal termine, con due punti in più dell’Inter, che però deve ancora recuperare una partita, si ritrova in mano il “matchball, la possibilità di piazzarsi davanti alle altre e restarci fino alla fine, perché i campionati dicono che si decidono a Marzo, da ora in poi ogni singolo dettaglio, avrà un peso importante.

Se il Milan non permetterà che si crei la squadra dominante, vincerà lo scudetto chi sbaglierà di meno, come è successo praticamente lo scorso campionato per il secondo, terzo e quarto posto, speriamo che il parziale stop di Salerno, serva una volta e per tutte da lezione e che tenga sempre la soglia dell’attenzione altissima, ora bisognerà vedere contro l’Udinese se hanno capito.

Intanto in attesa che si ponga rimedio in estate, adesso bisogna rimanere in vetta alla classifica, vincendo con

l’Udinese e anche con il Napoli, per dare un segnale e per mettere pressione agli inseguitori, prima di programmare e pianificare il futuro, futuro che al momento sembra essere legato a Botman e Renato Sanches del Lille e negli ultimi giorni è spuntato un nome nuovo: il terzino destro dell’Ajax Mazraoui in scadenza di contratto e quindi in estate è a costo zero.  

Gravina ha chiesto di spostare il turno di serie A del 20 marzo, per permettere alla Nazionale di prepararsi allo spareggio per andare ai mondiali, non andare ai mondiali per la seconda volta consecutiva, sarebbe una catastrofe, ma allo stesso tempo ritengo che chi è causa del suo mal pianga sé stesso, il calcio italiano deve riformarsi da tempo e non è spostando un turno di campionato che può risolvere problemi annosi.

Si parla sempre di nuove regole, di nuovi parametri per il calcio, di diminuire le squadre, di inserire l'indice di liquidità come criterio di ammissione ai campionati e per mettere sotto controllo le società, si parla del tetto massimo degli ingaggi per contenere i costi di gestione, ma di tutto si parla sempre e di cose concrete non se ne fanno mai, cose che riuscirebbero se non a mettere in sicurezza il sistema, almeno a dare un po' di serenità, per continuare a sistemare le cose. 

lunedì 21 febbraio 2022

Il solito Milan superficiale.

 

Il solito Milan che sistematicamente si ferma con le piccole squadre, che ha perso troppi punti contro squadre come la Salernitana e ancora ne perderà, perché mentalmente non ha ancora fatto il salto di qualità da grande squadra, nelle partite importanti è sempre al massimo della tensione e dell’attenzione, con le piccole invece diventa superficiale e impacciato, rispetto a due anni fa, adesso di scontri diretti ne sbaglia pochi, ma stecca tutte partite con le altre, che poi magari le vince come ha fatto con la Sampdoria, però non può considerarsi così squadra da scudetto.

Ha perso troppi punti contro le squadre piccole, perché con i tre punti, il pareggio fra l’altro fatto molto spesso, equivale ad una sconfitta, non puoi vincere 1 a 0 dopo 5 minuti e fare diventare in salita una partita che si era messa in discesa rapida, anche dopo il pareggio, il Milan doveva chiudere la pratica a metà del secondo tempo, non puoi prendere due gol dall’ultima in classifica, se sei mentalmente una grande squadra.

Se non capisci (Pioli credo che non riesca a farglielo capire come fa Conte) che queste partite bisogna vincerle sempre, è un problema, se la squadra le affronta sempre con la stessa superficialità, è un problema, se non riesci a capire i tuoi errori, se non ne fai tesoro, è un problema e se questi episodi in una stagione e per più stagioni, si ripetono troppo spesso, è un problema.

Il problema alla fine finisce con la soluzione, non ci sono problemi senza soluzione, ma non puoi non conoscerla, tanto da ripetere sempre lo stesso errore, non puoi dopo tutto questo tempo non trovarla,

è un problema decisivo nel rilancio del Milan, non possiamo ancora andare avanti così che ci manca sempre qualcosa, è chiaro che è un problema di testa, di mentalità.

Una squadra che parta male ci può stare (ma non sempre), ma se vai in difficoltà anche quando sei partito bene, dove vuoi andare, quale scudetto vuoi vincere e meno male che giochi in Italia, perché in premier saresti a metà classifica a 30 punti di distacco dalla prima, gli errori di Maignan, la prestazione opaca di Leao, la stanchezza di Romagnoli, sono la fotografia della superficialità con la quale il Milan affronta quelle più piccole di lui.

È inaudito, impensabile che un gruppo di professionisti di serie A, vada in campo in maniera così evidentemente svogliato, dove si salvano veramente in pochi, neanche Tomori e Tonali stavolta si salvano, io ero tornato poche ore prima dalla partita con la mia squadra e devo dirvi che neanche noi dilettanti, alterniamo così frequentemente prestazioni buone a prestazioni orribili, non si può poi non parlare di Kessie, che chiede 8 milioni di euro a stagione.

Non si possono più accettare prestazione del genere da gruppo, il Milan può vincere lo scudetto ma non è ancora pronto da 2 anni, quanto tempo dovrà passare per lottare per un traguardo importante? Ci sono tutte le condizioni per vincere lo scudetto da 2 anni, quando arriva questa prova di maturità? Come si fa a passare sempre in vantaggio e poi farsi rimontare, come era successo contro Sassuolo, Spezia e Salernitana?

Una grande squadra non può continuare a commettere ripetutamente questi passi falsi, serve il salto di qualità definitivo a livello mentale, dobbiamo prendere 22 Ibrahimovic? o dobbiamo cambiare l’allenatore? perché come ho sempre detto non lo stimo tantissimo, è maturato ma non ha fatto il salto di qualità, sull’aspetto mentale non è Conte e la responsabilità evidentemente è la sua, con l'approccio corretto, se poi nei restanti minuti della partita ti disunisci, cali l’attenzione, non chiudi la partita, dell’approccio corretto che te ne fai?

Per non parlare dell’integralismo del modulo, se non hai un giocatore, o meglio, se hai un trequartista che non segna quasi mai (Diaz non segna da 4 mesi e mezzo) e non fa un assist da quasi 3 mesi, a parte che spesso giochiamo con un uomo in meno, se non hai il trequartista quindi, perché continuare a giocare con il 4-2-3-1? perché il modulo deve essere una moda e non una necessità tattica? In un modo o nell’altro questa estate, bisogna fare chiarezza, o si comprano i giocatori per questo modulo, oppure si fa il modulo più adatto ai calciatori che abbiamo.

Io una riflessione sull’allenatore comunque ce la farei, non penso che così, con questo allenatore vinceremo mai nulla, siamo il cane che si morde la coda, quelli che si perdono in un bicchiere d’acqua, certo finché non finisce il campionato nulla è perduto, ma questi altri due punti persi, ci mettono in condizione di inferiorità con l’Inter e il Napoli, a parte che l’Atalanta deve recuperare 2 partite.

Come dice Matri, è difficile criticare un Milan giovane, che sta facendo cose straordinarie, ma che alla fine sarà ancora quello del grande rimpianto, lo scorso anno a quanto pare non è servito da lezione, ma questa lezioni quando la impareranno? e piuttosto, il concetto di queste lezioni chi gli e lo deve insegnare?

giovedì 17 febbraio 2022

Scudetto?

Il cammino è ancora lungo, il Milan per il secondo anno consecutivo è lì che si gioca il titolo, due anni e passa di crescita costante, di lavoro e programmazione, quest’anno più dello scorso anno, è una squadra che sa quello che deve fare e adesso credo che sia arrivato il momento di vincere, non solo di crederci o di essere indicati come “modello”, ma c’è bisogno di una vittoria, almeno la Coppa Italia per dichiarare che il Milan ora gioca anche per vincere.

Chiaramente è una pianificazione che prevede investimenti e rafforzamenti in vista della prossima stagione, giocatori per questo livello, perché dovrà confermarsi e passare i gironi di Champions, deve migliorarsi per tornare con prepotenza a dire la sua pure in Europa e gli obiettivi: Botman e Renato Sanches sono più che concreti, così come l’idea di irrobustire anche l’attacco, con alcuni profili compatibili con il bilancio e che diano garanzie per il futuro.

A completare l’organico poi, arriveranno anche dei giocatori giovani attualmente in prestito, Adlì e Pobega dovrebbero essere due di questi, l’altro è praticamente già arrivato (Lazetic), il reparto difensivo dovrebbe essere puntellato con Botman, ma quest’anno si è visto che nonostante la grandezza di Ibra e Giroud, sia necessario puntellare soprattutto l’attacco, con un attaccante con qualche anno in meno e che possa dare continuità e gol, più uno che lo metta nelle condizioni di segnare e quello è Adlì.

Sono sicuro che il Milan è a caccia di una prima punta oltre a Lazetic e pare che finalmente negli ultimi giorni Maldini e Massara, abbiano avuto contatti con Belotti che è in scadenza a giugno, non ha rinnovato e può firmare a zero domani, il calciatore tifoso del Milan dalla nascita come Tonali, ha dato la sua disponibilità al trasferimento e che da milanista sarebbe anche la sua principale aspirazione.

Al Milan il profilo di Belotti piace, penso che possa tornare ad essere il cecchino implacabile che è stato, il Belotti degli ultimi due anni si è un po' perso, ma dalla sua ha i molteplici infortuni, covid compreso, le parti potrebbero firmare domani, però si resta in attesa della decisione definitiva della società, o per meglio dire di Zlatan.

Ibrahimovic come Belotti ha il contratto che scade a giugno, in tutta onestà, Maldini parlando a nome della società, ha sempre detto che la scelta di restare o smettere, sarà una decisione dello svedese, il quale dovrà decidere se firmare il rinnovo con il club rossonero oppure no, in relazione a come finirà lo spareggio della Svezia a marzo per il mondiale.

Perché prima di smettere vorrebbe giocare il suo ultimo Mondiale, ecco perché la situazione Belotti è ancora tutta da chiarire, se riesce a gestirsi e ad avere un buon rendimento, è indispensabile nello spogliatoio e se entrasse nell’ordine di idee di non essere per forza titolare, potrebbe essere utilizzato all'Altafini, nell'ultima mezz'ora/20 minuti.

E poi c’è il centrocampo, in un certo senso è messo meglio numericamente, ma per questo non è da non metterci mano, dobbiamo considerare che Kessie il prossimo anno non ci sarà e con lui non sarà riscattato Bakayoko, io cederei anche Krunic, che mi sembra non sia più a livello del Milan e Pobega è il suo naturale sostituto.

Renato Sanches dovrebbe prendere il posto di Kessie, mentre al momento manca un sostituto di Bakayoko, all’altezza di un Milan che deve tornare a lottare per il titolo, vuole andare avanti in Champions e vincere la coppa Italia, io avevo pensato a Veretout quando ho sentito che la Roma lo vuole mettere sul mercato, il Milan lo aveva seguito con intensità già due anni e mezzo fa, prima che il calciatore passasse alla Roma.

Allora le richieste della Fiorentina erano state esagerate, ora la Roma ha bisogno di sfoltire la rosa e lo valuta sui 20 milioni, il Milan come sempre spera in uno sconto, per me è e lo era anche 2 anni fa, ideale per il centrocampo del Milan, forse più di Renato Sanchez.

È nel giro della nazionale francese e può assicurare un certo numero di gol a stagione, cosa che i centrocampisti rossoneri non fanno e poi batte bene i rigori, a chi storce il muso per questo probabile arrivo, dico che nonostante io non stimi Pioli al 100%, devo riconoscere che in un contesto organizzato come quello del Milan, Veretout possa tornare a brillare in entrambe le fasi di gioco.

Per quanto riguarda i rinnovi si sta lavorando su quelli di (a breve sarà ufficializzato pure Bennacer fino al 2026) Leao e di Kalulu, parallelamente il Milan lavora per incrementare i ricavi grazie a nuovi sponsor, da agosto dello scorso anno il Milan ha stretto oltre 25 sponsorizzazioni e sta lavorando sui rinnovi con Puma ed Emirates, mentre sta trattando con un nuovo sponsor: la Wefox Italia, che dovrebbe essere lo sponsor di maglia nella prossima stagione. 

martedì 15 febbraio 2022

Va bene di corto muso, ma….

Con l’arrivo di Maignan, il Milan ha preso il portiere e il trequartista rifinitore, lancio di 70 metri di Maignan (all’andata sul petto di Leao e super parata di Audero) per Leao, che taglia davanti a Berisinski e batte Falcone, la vittoria non è mai stata messa in discussione e poteva anche essere più ampia nel punteggio, ma se l’arbitro fa un errore come quello con lo Spezia, se un ciuffo d’erba devia un tiro innocuo della Sampdoria, se un rufolo di vento fa cambiare la traiettoria della palla e va nella nostra porta, altro che primo posto.

Comunque ciò non vuol dire che non è stata una vittoria da squadra forte, consapevole, poco cinica però e sono proprio queste “chimere”, queste illusioni che oramai siamo “imbattibili”, che poi ci portano ad abbassare i ritmi, ad abbassare la concentrazione e magari alla prossima Ribery ci fa una tripletta, quando dico che il Milan non è pronto per lo scudetto, lo dico per questo, perché non riesce ad essere concentrato sull’obiettivo per 10 mesi e anche la dirigenza, brava, bravissima, ma non capire che serve altra gente che segna, è impossibile.

Non sono mai contento? Si esatto, nel calcio non è come nella vita che chi si contenta gode, nel calcio bisogna essere esigenti (vedi Conte), pretendere sempre il massimo, perché nel momento in cui ti accontenti, l’Inter e la Juventus godono con lo scudetto, va bene che ogni tanto capiti una partita così, non chiusa già a fine primo tempo, specialmente se poi arriva la vittoria e recuperiamo due punti all'Inter, al Napoli, alla Juventus e all’Atalanta.

Anche perché è vero che siamo tornati primi, ma i nerazzurri devono ancora recuperare la partita con il Bologna, noi adesso dobbiamo continuare a sfruttare il calendario favorevole, per mettere da parte i punti da spendere eventualmente nei momenti di difficoltà (c’è ancora Napoli e Atalanta con cui giocare), se vorremo restare in alto e giocarcela per davvero fino alla fine per lo scudetto. 

Può essere la settimana perfetta, se il Milan ha fatto veramente lo step che gli mancava, se non si specchia a guardarsi pensando che non ci sia più da lavorare, c’è da lavorare e tanto, soprattutto c’è da rimanere concentrati, il Milan oltre al campionato dovrà affrontare due volte l'Inter nella semifinale di Coppa Italia, dove al contrario delle competizioni europee, vige ancora la regola del gol in trasferta in caso di parità assoluta fra le due avversarie.

Il regolamento della Coppa Italia recita: "Ottiene la qualificazione alla finale la squadra che, al termine della partita di ritorno, ha segnato il maggior numero di reti complessivo di reti nelle due partite o, in caso di parità nelle reti complessive, il maggior numero di reti in trasferta".

Striscione e fischi per Kessie? la delusione e la rabbia nei confronti di Kessie è tanta anche per me, ma non perché non rinnoverà il suo contratto e a fine stagione andrà via a zero, ma per quello che ha detto alle olimpiadi, il Milan lo ha onorato per tutti gli anni che ha reso poco e perché da Kessie ci si aspettava un atteggiamento diverso da quello di Donnarumma e Calhanoglu.

I tifosi presenti a San Siro durante la partita, hanno manifestato con fischi e anche con uno striscione la loro delusione, io oramai questa storia me la sono messa alle spalle, come quella degli altri due, penso che non serve a nulla portarla per le lunghe, sinceramente la cosa su cui non sono d’accordo, è perché continuano a farlo giocare titolare, visto che al contrario di Gigio e Calha, sta fornendo delle brutte prestazioni.


Mercato: Botman, fortissimamente Botman, a quanto pare Maldini e Massara la scelta l’hanno fatta, i dei 4 centrali della prossima stagione uno sarà Botman, io l’ho visto giocare una volta e non mi ha entusiasmato più di tanto, però potenzialmente il giocatore c’è, nelle mani di Pioli può diventare un altro Tomori e può essere una bella coppia per il futuro.

Dico sarà, perché vedo che la stima è ricambiata, anche lui vuole il Milan e nell'incontro con i dirigenti rossonero, gli agenti del giocatore gradiscono moltissimo il trasferimento a Milanello, tanto che per il momento si tratta per anticipare la concorrenza, i francesi chiedono 30 milioni, il Milan punta ad arrivare a 25 milioni bonus compresi, con Botman a quanto pare c'è già l'accordo, manca l'accelerata con il Lille.

Per quanto riguarda i conti del calcio italiano, in riferimento a quelli dell’Inter e al finanziamento da 415 milioni, per non parlare del rosso della Juventus, penso che sia venuto il momento per Gravina, invece di pensare ai play off scudetto, di imporre regole uguali per tutti.


venerdì 11 febbraio 2022

Asfaltata la Lazio 4 a 0.

Sarà ancora derby nella semifinale di coppa Italia, il Milan passa il turno e raggiunge la semifinale, travolgendo 4 a 0 una Lazio che pure nei primi venti minuti, aveva fatto vedere un bel calcio, ma è ancora troppo fragile in difesa e dopo i venti minuti in questione, si è assistito ad un monologo rossonero, con una fin troppo evidente superiorità del diavolo.

Dopo tre giorni al centro della scena a San Siro c’è ancora Giroud, autore di un’altra doppietta (la seconda consecutiva dopo quella nel derby) e di una partita straordinaria, il Milan ancora orfano di Ibrahimovic, torna ad affidarsi all’uomo derby, conferma Diaz (in grande spolvero) alle spalle di Giroud, Leao a sinistra e Messias prende il posto di Saelemaekers.

Primo tempo di sostanziale equilibrio, con le due squadre che all’inizio si studiano e tengono i ritmi alti, ma senza riuscire a sfondare, il Milan come sempre fa girare palla e spinge puntando sull’agilità di Messias, Diaz e Leao, la Lazio non riesce ad incidere e con il gol di Leao, i rossoneri prendono coraggio e fiducia, diventano cinici e letali, il gol subìto ha un effetto devastante per gli uomini di Sarri e a fine primo i rossoneri chiudono la partita.

Il 2 a 0 schianta praticamente una Lazio incapace di reagire e Giroud come aveva fatto nel derby, in tre minuti realizza la seconda doppietta consecutiva e mette la parola fine, nella ripresa il Milan gestire il largo vantaggio, mentre la Lazio non riesce ad essere pericolosa, Sarri allora inserisce Pedro, Luis Alberto e Lucas Leiva, per provare a far girare palla e a cercare gli spazi.

Il Milan resta autoritario e concentrato, concedendo così anche la scena a Saelemaekers e Rebic, per Messia e Giroud, la Lazio a metà del secondo tempo perde Immobile dopo un duro scontro di gioco con Kalulu e poi a dieci minuti dal termine arriva il poker firmato da Kessie, la ciliegina sulla torta per un Milan che ha dominato.

Dopo tanta gioia, diventa difficile parlare di un ragazzo che è sempre stato mal consigliato e che continua a sbagliare i tempi e i modi per giustificare una “carognata” degna del suo burattinaio, non metto in dubbio che Donnarumma sia rimasto tifoso del Milan e che da tifoso ha gioito per il derby vinto, nessuno nega che Gigio segua la sua ex squadra con passione, che senta spesso i suoi ex compagni di squadra, il mister e che da tifoso sia contento per come sta andando il campionato.

Gigio da quando ha firmato il rinnovo con Mirabelli e Fassone, cerca di arrampicarsi sugli specchi, naviga a vista su un oceano dalle acque agitate, parlando e raccontando in varie versioni, nel tentativo di uscirne da martire, i giorni del suo addio al Milan, parla della telefonata del Milan con la quale gli annunciano di aver preso un altro portiere, si! È vero, ma la ricostruzione parziale è quella a suo favore, il Milan ha scelto e poi ha gentilmente comunicato la scelta, dopo che i rossoneri non avevano avuto più risposta, alla proposta degli 8 milioni per proseguire con lui per altri 5 anni.

Se qualcuno è stato poco corretto, sono stati lui e il suo agente, evitando tutti gli incontri e snobbando tutte le proposte, sicuri di averla fatta pagare ai rossoneri, andando proprio dalla rivale Juventus, senza un minimo rimorso di lasciare sul più bello la squadra del suo cuore e senza avere almeno quella riconoscenza che ha dimostrato qualche mese fa Bremer, che ha comunque rinnovato, per dare la possibilità alla società di fare una plus valenza, cosa che sarebbe stata fondamentale per il Milan di cui si professa tifoso e di cui ha baciato (da giuda) spesso la maglia.

Mi dispiace, mi dispiace veramente, lui e il suo “burattinaio” speravano che il Milan si sarebbe cosparso il capo di cenere e si fosse fustigato in sala mensa alla Fantozzi, invece no, è arrivato Maignan che non ci ha fatto pentire della scelta e che lo ha già scacciato dal trono del miglior portiere del Milan, sappiamo tutti che a pentirsi adesso è lui, vorrebbe venir via da Parigi come va ripetendo ad amici e colleghi, ma non è con le false accuse che potrà tornare.

Restiamo tutti stupiti dalle sue parole, dopo tutti i suoi rifiuti alle proposte rossonere, c'era un termine per accettare oppure no e quel termine era scaduto senza alcuna risposta, avrebbe dovuto apprezzare la gentilezza e invece si fa ancora imboccare dal suo agente, dopo che si è fatto coinvolgere in una situazione poco piacevole, al Milan e a noi tifosi è dispiaciuto lasciare andare Donnarumma, ma ci siamo liberati di un sacco di problemi correlati. 

domenica 6 febbraio 2022

Il Milan vince di “corto muso”.

 

Capolavoro Milan? O meglio miracolo a Milano? Di sicuro un immenso Maignan e super Giroud riaprono il campionato, il Milan vince il derby così come doveva fare, anche se ha giocato 60 minuti di partita bruttissimi, l’Inter ha dominato il derby, poi la svolta con l'ingresso in campo di Brahim Diaz, che ha coinciso con le sostituzioni ravvicinate di Inzaghi, Diaz ha fatto mezz’ora alla grande, non lo si vedeva così dall’inizio del campionato.

Lo spagnolo ha “spaccato” la partita, fortuna che questa squadra non si arrende mai, perché la scelta di Kessie trequartista non ha pagato, come aveva fatto con l’Empoli, ma il Kessie di quest’anno non avrebbe pagato qualsiasi altra scelta fosse stata fatta, Kessie è tornato quello di un anno e mezzo fa, mi voglio augurare per lui che si tratti di un momento più o meno lungo, ma di un momento e che torni il Kessie dello scorso anno, anche se andrà a giocare da un’altra parte.

Questa vittoria è stata possibile oltre che per Diaz, anche grazie ad un monumentale Maignan, che con le sue strepitose parate ha tenuto in partita il Milan e ad un tanto criticato cecchino come Giroud, che se non brilla è perché non arrivano i rifornimenti, 7 gol in 15 partite, una media di 1 gol ogni 125 minuti, per la riserva di Ibra, mi pare che sia una media di tutto rispetto e ora si, che si riapre il campionato, a condizione che adesso non si facciano più passi falsi.

Sicuramente i 3 punti, hanno un peso specifico notevole per un piazzamento in Champions League, l’Atalanta si è fermata con il Cagliari, ma la Juventus incalza, purtroppo c’è ancora tanto da fare, a cominciare dalla prossima gara di Coppa Italia contro la Lazio, il Milan ha continuato con i passaggi sbagliati e con prestazioni sotto tono dei tre trequartisti, che non forniscono nessuna palla gol e fanno ripartire gli avversari, mettendo in difficoltà la tutta la squadra, è qua il nodo cruciale.

Saelemaekers è stato ancora sottotono, doveva aiutare Calabria sulla fascia destra, invece lo ha lasciato spesso solo nell’uno contro uno con Perisic, così come ha fatto Leao dall’altra parte e non ha neanche acceso la partita come ci si aspettava, sbagliando fra l’altro molti passaggi in fase di rifinitura e così anche Messias entrato all’inizio del secondo tempo, per non parlare di Kessie, che doveva limitare Brozovic e provare a tirare qualche volta in porta.

Quando esce l’ivoriano cambia la partita, anche perché Brahim Diaz entra alla grandissima e confeziona pure l’assist per il gol del pareggio di Giroud, il francese non riceve grandi palloni da giocare, ma quando gli arrivano due palle in area di rigore, le mette entrambe in rete, eroe per una notte? No! eroe per sempre, come Comandini e Hateley, ma c’è un altro calciatore eroe della serata, che è già entrato nella storia, Magic Mike.

Maignan salva almeno in due occasioni la porta rossonera, con una parata eccezionale, su una deviazione di Kalulu sul tiro di Brozovic e poi è ancora decisivo su Dumfries con un’altra grande parata, per non parlare delle fondamentali uscite, sia alte che basse, buone anche le prestazioni di Romagnoli e Tonali, ma resta sempre da sottolineare i problemi in attacco.

Ibra e Rebic sono delle risorse importanti, però credo, anzi auspico che per entrambi, questo sia l’ultimo anno al Milan, Rebic come Ibra ha avuto troppi infortuni nell'ultimo anno, tanto che mi sembra sia arrivato il momento di pensare ad acquistare un vero esterno d’attacco (Berardi) e la grande punta per il futuro, uno come Abraham per esempio.

È evidente che il Milan ha bisogno di un centravanti di prospettiva e la necessità di prendere un centrale, che prenda il posto di Romagnoli in scadenza e rappresenti anche il dopo Kjaer, nonché la necessità di prendere un centrocampista al posto di Kessie, praticamente si tratta di investimento gigantesco, qualcosa sui 120 milioni e oltre, che sappiamo non è possibile.

Il rischio di non prendere nessuno a gennaio è un rischio, non so fino a che punto calcolato, perché la Juve come abbiamo visto, con Vlaovic e Zakaria ora è entrata nei primi quattro, il Milan se non marcia speditamente, sarà possibilmente quella che resta fuori dalla Champions e che però è quella che ha il bilancio a posto, perché non investe a debito, Elliott ha avuto in eredità debiti enormi, ha ripianato buchi clamorosi, non si può accusarli di avere il braccino corto, ma quando c’è la possibilità di fare il salto in avanti, devi rischiare di fare un’operazione costosa.

mercoledì 2 febbraio 2022

Il Milan è ottavo in serie A, per numero di tiri in porta

Prima di passare ad analizzare questa statistica, è doveroso ricordare che Maurizio Zamparini, l’istrionico ex presidente di Venezia e Palermo, è deceduto all'età di 80 anni, non aveva un carattere facile, ma era un grande conoscitore del calcio, con la dote di riconoscere i grandi talenti, a causa di una complicazione nata a fine dicembre per un’operazione, era finito in terapia intensiva e dopo un miglioramento, una ricaduta lo ha portato al decesso, cordoglio per la famiglia e un grazie al presidente, per tutto quello che ha dato al nostro calcio.

Adesso passiamo al Milan, vogliamo prendere sul serio questa statistica? Trovo questo dato molto interessante e non capire da quale parte viene il problema è altrettanto inquietante, gli attaccanti non sono sufficientemente prolifici? Prendiamone uno che lo sia, i trequartisti non sono in grado di innescare le punte? Prendiamone uno che lo sappia fare, il centrocampo non riesce a portare palloni in avanti? prendiamo qualcuno che lo sa fare, il modulo non è adatto ai giocatori in organico? Cambiamolo.

Lasciamo stare che Inter e Napoli fanno meglio di noi, perché ci può stare, anche per il tipo di gioco che fanno, ci può pure stare, che Sassuolo e Atalanta facciano meglio no, perché per classifica, organico e ambizioni, non è possibile, come non è possibile che tiriamo in porta meno di Roma, Fiorentina e addirittura Empoli.

È inutile nasconderlo, ma mi aspettavo che la maggior parte di questi interrogativi, venissero risolti nel mercato di gennaio, se si è deciso in maniera diversa, vuol dire che gli attaccanti per tirare ce li abbiamo, che Kessie ci risolverà il problema del trequartista, che i centrocampisti che gli portano la palla ci sono, ma che dovremmo almeno cambiare questo c***o di modulo.

In questi giorni si è parlato di diverse suggestioni per il derby e tra queste quella di mettere a destra Rebic e Kessie trequartista, nell’ultima partita giocata in Italia, l’ivoriano ha dimostrato di sapersi muovere tra le linee e sarebbe il giocatore giusto per andare in pressione su Brozovic, senza contare che ridarebbe al centrocampo la fantasia delle giocate di Bennacer, spesso sacrificato per Kessie.

Tornando alla questione Milan-Elliott, sicuramente non si può dire che stiano lavorando male, ma per il percorso intrapreso (in lotta per il titolo da due anni), ci saremmo aspettati e augurati movimenti concreti che andassero oltre l’arrivo di Lazetic, lo scorso anno avevamo gli stessi problemi e abbiamo preso Tomori, Mandzukic e Meite, neanche allora c’erano soldi, eppure abbiamo comprato per comprare, perché credevamo alla possibilità di arrivare a lottare per lo scudetto fino in  fondo, stavolta e forse giustamente, non ci crede nessuno, però così facendo, due sono le cose: o pensiamo che sia scontato un posto in Champions, oppure non crediamo nemmeno in quello.

Vero che fino all’ultimo abbiamo provato in tutti i modi per Botman e Renato Sanches, ma il prestito di sei mesi per due giocatori qualunque potevamo farlo, non mi dite che in giro non c’era un mezzo giocatore disposto a fare 6 mesi al Milan? I rossoneri sapevano da tempo che bisognava sostituire Kjaer e si dovevano muovere per tempo, per evitare le speculazioni e la concorrenza del mercato, il primo gennaio dovevano annunciare un difensore, che già si allenava con il Milan durante la sosta.

Acquistare un difensore centrale, sarebbe stato importante e non voglio sentire che il Milan ha ritenuto che non fosse necessario, perché non è così, perché c’è lo stesso medesimo rischio dello scorso anno, ora chi ha torto e chi ha ragione lo dirà il campo e dirà pure, che se si vuole lottare ad alti livelli, Maldini e Massara non possono continuare ad avere un budget ridotto, perché vogliamo tornare a vincere e ad avere una presenza costante in Champions, il mercato invernale è stata un’occasione mancata.  

Non mi darò pace, abbiamo sprecato una chance per migliorare e puntellare la rosa, alcuni aggiustamenti sarebbero stati di grande aiuto per il prosieguo dell’annata e non bisogna dare già tutto per scontato, perché molto dipenderà dalla qualificazione in Champions League, che sarà vitale anche per il calciomercato estivo, di un Milan che a mio avviso è già in calo.